Castello di Pitino di S. Severino mc Italia
Il castello di Pitino di S. Severino sorge sull´ultima formazione collinare alla sinistra della valle del Potenza, visibile da larga parte del territorio provinciale. Era il Castello più grande e strategicamente più importante del sistema difensivo di San Severino. E’ stato fondato sulla sommità del colle omonimo dal nobile romano Marco Petilio al tempo delle invasioni barbariche. Del castello, riedificato nel XIII sec., restano ancora oggi imponenti resti: la porta di accesso in pietra arenaria, notevoli tratti della cinta muraria che si estendeva per un perimetro di 400 metri in cui si alternavano i superstiti, rettangolari torrioni. Dalla struttura si erge l´imponente mastio (23 m.) senza aperture, al quale si accedeva solo attraverso un sistema di cunicoli sotterranei ora sigillati. All´interno del perimetro murario si trovano due edifici sacri, uno più piccolo quattro-cinquecentesco con coevi affreschi votivi, e la chiesa di S. Antonio ricostruita intorno al XIX sec. con il caratteristico campanile a cupolino. Fu qui che in epoca pre-romana sorgeva uno dei più importanti abitati piceni che creò ai piedi del colle le tre necropoli di Monte Penna, Frustellano e Ponte di Pitino i cui preziosi corredi funerari sono divisi tra il Museo Archeologico di San Severino e quello Nazionale di Ancona.
Giornata delle Marche 2012
Carichiamo un video sulla giornata delle Marche del 10 dicembre 2012, durante la quale gli alunni delle cinque classi prime dell'Istituto Comprensivo P. Tacchi Venturi (San Severino Marche, Macerata, classe redazione 3^ C) hanno accolto a scuola i nonni e li hanno intervistati. Successivamente è stata effettuata una visita guidata, con l'apporto degli alunni di terza, all'attiguo Museo del Territorio Oberdan Poleti.
Il video è stato realizzato insieme ai ragazzi dal docente di Musica, prof. Maurizio Moscatelli, e dalla prof.ssa di Lettere, Lucia Finoia. Ringraziamo entrambi di cuore per la cortese e proficua collaborazione. Nel corso del filmato si può ascoltare l'inno regionale di Giovanni Allevi.
Il referente del progetto Cronisti in classe
Prof. Luca Muscolini
Il museo Archeologico Nazionale delle Marche - Ancona
Il Museo archeologico nazionale delle Marche si trova ad Ancona, all'interno del cinquecentesco palazzo Ferretti. Documenta in modo pressoché completo la preistoria e la protostoria del territorio marchigiano; comprende anche ricche collezioni relative alla civiltà greca, romana e a quella dei Galli Senoni. I reperti relativi alla civiltà picena formano la più completa raccolta esistente.
info: turismo.marche.it - musei.marche.it
CASTELLO DI PITINO: San Severino Marche - TGR Itinerante
Il TGR Itinerante a San Severino Marche CASTELLO DI PITINO del 05/07/2008
SAN SEVERINO MARCHE Una gemma alle falde dell'Appennino Umbro-Marchigiano
I resti più antichi di presenza umana a San Severino risalgono al paleolitico inferiore e provengono dalla frazione di Stigliano; altri reperti, rinvenuti in varie località del territorio comunale, documentano una continuità di insediamento per tutta l'epoca preistorica. La prima civiltà significativa di cui rimangono tracce è quella dei Piceni, concentrata nelle vicinanze di Pitino, circa due chilometri a nord-est del centro urbano attuale: successive campagne di scavo, dal 1932 a oggi, hanno portato alla luce una zona residenziale, sulla sommità di un colle, e tre necropoli nelle vicinanze, il tutto databile tra il VII e il V secolo a.C.
A San Severino Marche la mostra LE MERAVIGLIE DEL BAROCCO
A Sn Severino Marche la mostra, curata da Vittorio Sgarbi, LE MERAVIGLIE DEL BAROCCO
Grande successo per la Notte dei Musei 2014 di San Severino
In migliaia si sono ritrovati per fare visita non solo ai musei, restati aperti fino a tarda notte con ingresso gratuito, ma anche per prendere parte agli oltre quaranta eventi del ricco cartellone ospitati in una ventina di locations differenti.
Presi d'assalto anche lo stand di Campagna Amica di Coldiretti, che ha portato nel piano nobile del Municipio le eccellenze del territorio come insaccati, formaggi e vini a chilometri zero , e quello del Local Street Food del ristorante Due Torri, a Castello al Monte.
San Severino Marche visto da IVAN TADDEI
La città di San Severino Marche vista da IVAN TADDEI.
Disegni: Ivan Taddei
SAN SEVERINO MARCHE. MARCA VILLAGE EXPERIENCE A VILLA TELONI
San Severino Marche. 17 settembre 2015. La tavola del benessere, il paniere di lunga vita e una villa del 700 completamente restaurata sono stati gli ingredienti della tappa di Marca village Experience.
San Severino. Terremoto: scuole chiuse fino al 5 novembre
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha emesso una nuova ordinanza con la quale è stata disposta la proroga della chiusura delle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale fino a sabato 5 novembre compreso.
“Sulla carta ad oggi abbiamo 1140 alunni senza una scuola dove andare. Al capo della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio, al commissario straordinario del Governo per la ricostruzione, Vasco Errani, al presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, abbiamo chiesto che si disponessero immediate verifiche di tutti gli edifici di proprietà comunale e non solo. Servono certificatori Aedes che ci dicano se gli immobili sono o non sono agibili. Di certo tutto l'intero complesso dell'Itts, l'Istituto Tecnico Tecnologico “Eustachio Divini”, che è di proprietà della Provincia di Macerata, non potrà essere riaperto in tempi brevi. Lì ci sono 600 studenti senza più una sede. Poi dobbiamo verificare la struttura della scuola elementare “Alessandro Luzio”. Avevamo già liberato il terzo piano, chiuso a scopo precauzionale la mensa e la palestra ma le scosse di questi giorni impongono, come abbiamo chiesto e richiesto, verifiche in tempi brevi. E, infine, ci sono gli edifici comunali di via Talpa che sono la scuola materna statale e l'asilo nido. Quando abbiamo detto che va pensata fin da ora una soluzione ci è stato detto che verrà attivato il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Qui serve qualcuno che venga da Roma per fargli vedere e per valutare insieme possibili soluzioni commenta il sindaco Piermattei Dobbiamo fargli vedere se possiamo usare capannoni, quale area scegliere e tanto altro ancora. Ma prima di tutto servono i sopralluoghi dei tecnici”.
Riapre la strada che collega San Severino a Serrapetrona
Dopo l'abbattimento di diversi edifici che insistevano sulla pubblica via è stata definitivamente riaperta al traffico l'ex strada provinciale 502 “Cingolana” che da San Severino collega al territorio di Serrapetrona. Il tratto d'asfalto, passato in gestione all'Anas, serve uno dei quartieri della città, quello dell'Uvaiolo, maggiormente colpiti dalle scosse di terremoto. Chiusa a ottobre dello scorso anno, la strada da alcuni giorni è tornata ad essere riaperta dopo essere stata messa in sicurezza. Un piccolo tassello che si aggiunge al lento ritorno alla normalità.
Sentiamo sull'avvenimento Daniele Pallotta
Una Terra Senza Tempo - Marche Archeologiche
Una Terra Senza Tempo - Marche Archeologiche
Regia: Adrio Testaguzza
Fotografia e montaggio: Emanuele Severi
Produzione: ATES Video Production ©
Voci: Luca Violini - Mark Hanna
Audio: Italiano - Inglese
Genere: Archeologico
Diffusione: DVD - Cat. ATES 21 - 2009 - Durata 38'
Contenuti speciali: Clip Tematiche
Commercializzazione: Vendita
Questo viaggio nella storia delle Marche è un percorso avvincente che tocca luoghi ancora incontaminati, dove i resti e i monumenti archeologici si armonizzano con il paesaggio. Le testimonianze sono visibili nei 7 parchi archeologici, nelle numerose aree archeologiche disseminate nel territorio e nei tanti musei archeologici. Le immagini del video vogliono invogliare il visitatore a ripercorrere le tracce lasciate dall'uomo attraverso i millenni, in questa regione che non finisce mai di sorprendere.
PUP 50. Anticipiamo il futuro. Agricoltura e territorio
Il primo “Piano urbanistico provinciale” compie cinquant'anni: l'occasione è preziosa per avviare un percorso di riflessione. L’iniziativa “PUP 50. Anticipiamo il futuro” si articola in una serie di incontri tematici sul territorio, aperti a tutta la popolazione, che si propongono di aiutare a capire come il Trentino, in questi anni, è cambiato, e dove sta andando. L'iniziativa, sviluppata dalla Provincia autonoma di Trento in collaborazione anche con la Fondazione Museo storico del Trentino e con tsm-step Scuola di governo del territorio e del paesaggio, prevede una serie di incontri tematici: turismo, industria e sviluppo economico, ambiente e paesaggio, agricoltura. Ogni incontro combina la riflessione sulla dimensione storica, centrata sull’elaborazione dell’esperienza passata con una dimensione anticipatoria, fondata su un approccio partecipativo che privilegia la costruzione di nuovi scenari. Ogni incontro è introdotto da un video curato da Lorenzo Pevarello per la Fondazione Museo storico del Trentino che riprendendo i materiali prodotti dal cinema amatoriale racconta il Trentino degli anni passati. Il cinema amatoriale è uno straordinario serbatoio di documenti visuali, prodotto al di fuori dei canali ufficiali, che rappresenta un’eccezionale testimonianza sociale e culturale del mondo a cui appartiene, che mostra, con vivacità e immediatezza, la vita quotidiana, il paesaggio, l’ambiente, i piccoli e grandi eventi di microstoria che in vario modo intersecano la storia ufficiale.
I greci nelle Marche
Presenze e storia dell'espansione greca nelle Marche dal VIII sec. a.c.
Abbazia di Fiastra, Le Grotte del Monastero, il Museo del Vino Marche (manortiz)
Nei locali delle cantine dell'Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, con accesso dal chiostro dell'Abbazia, è stato allestito il Museo del Vino che espone strumenti ed oggetti usati nel passato per la lavorazione delle uve.
Le cantine furono edificate nel corso del XVII secolo per conto dei Gesuiti, ai quali era stata affidata l'Abbazia nel 1581. Sono costruite su due piani: il piano terra è collegato al piano interrato da una ripida scala, con i gradini al centro e due scivoli laterali per trasportare più agevolmente le botti con l'aiuto di corde. Il pavimento del piano inferiore presenta delle parti convesse che permettevano di convogliare più facilmente le acque usate per la pulizia dei locali e delle botti all'interno delle cisterne sottostanti.
Il Museo del Vino espone strumenti ed oggetti usati nel passato per la lavorazione delle uve. Sono visibili torchi, botti di rovere di varia grandezza, contenitori di diverso genere, pompe per travasare il vino e una bellissima caldaia per il vino cotto, vino dolce locale, costruita a lato di un piccolo chiostro dei Monaci Cistercensi. Il Museo comprende anche una ricca documentazione relativa alla produzione di vino nel territorio marchigiano
Pillole di Archeologia 14 - la necropoli ellenistica di Ancona
- Museo Archeologico Nazionale delle Marche -
Quattordicesima puntata della rubrica ArcHeomarcHe, andata in onda sul TGR Marche il 13 agosto 2014, dedicata ai tesori esposti nella nuova sezione del Museo Archeologico delle Marche recuperati dalla necropoli ellenistica di Ancona.
Riprese di Carlo Bragoni e montaggio di Mirko Menghini
LA CITTA' DI MATELICA REAGISCE AL TERREMOTO
Camerino è scrigno d'arte che sorprende per la ricchezza del suo centro storicoa
Abbiamo fato un giro del paese siamo in vacanta in giro del mondo.
CAMERINO
Camerino sorge tra le valli del Chienti e del Potenza, sulla sommità di un colle che domina le aree circostanti.
Fondata dai Camerti in epoca preromana, Camerino stipulò con Roma un trattato di alleanza durante le guerre sannitiche per il predominio sull'Italia Centrale.
A fianco di Roma anche nella seconda guerra punica e negli anni successivi, fu conferito ai suoi abitanti il privilegio della cittadinanza romana (101 a.C.). Durante l'Impero, come per altre città della penisola, Camerino conobbe un periodo di pace e sviluppo diventando sede vescovile già nel IV sec. d.C.
Assediata dai Goti, fece parte dell'Impero Bizantino e poi del Regno Longobardo.
Appartenuta ai conti Mainardi durante il Medioevo, passò alla Chiesa romana (1077) scontando la sua fede guelfa negli scontri tra l'Impero Svevo e lo Stato Pontificio con la distruzione nel 1256 ad opera delle truppe imperiali di Manfredi, comandate da Percivalle Doria.
Camerino è scrigno d'arte che sorprende per la ricchezza del suo centro storico. A cominciare dalle antiche porte medievali che aprono le mura: Porta Malatestiana, Porta Caterina Cibo e Porta Boncompagni.
Piazza Cavour concentra i maggiori monumenti della città: Palazzo Ducale, eretto sotto Giulio Cesare Da Varano ('400), il rinascimentale Palazzo Arcivescovile ('500) che ospita il Museo Diocesano, ed infine il Duomo, rifacimento ottocentesco del preesistente edificio romanico distrutto dal terremoto del 1799.
Altri monumenti che qui citiamo solo brevemente sono il Monastero di Santa Chiara, la Rocca dei Borgia (1502-1503), la Chiesa di San Domenico, la Chiesa di Santa Maria in Via.
A Camerino si tiene ogni anno in maggio la Corsa della Spada, legata all'antica divisione della città e del territorio in Terzieri: Muralto, Sossanta e di Mezzo.
Parco archeologico di Sentinum - Sassoferrato
Il Parco archeologico di Sentinum si trova nel territorio di Sassoferrato (AN)
Nei pressi di Sentinum, nel 295 a.C., ebbe luogo la celebre Battaglia delle Nazioni che vide la decisiva vittoria dei Romani contro gli eserciti dei Galli Senoni e dei Sanniti. Data alle fiamme da Ottaviano durante la guerra di Perugia nel 41 a.C., la città fu subito ricostruita e ampliata. Sono attualmente visibili alcuni tratti di strada basolata (cardo e decumano), i resti delle terme, delle mura e una monumentale costruzione fuori della città, identificata come villa o locanda per viandanti, recentemente musealizzata all'aperto.
info: turismo.marche.it - musei.marche.it
CONVENTO DELLE CLARISSE CASTELLO DI NEROLA
Il Monastero delle Clarisse Eremite ha sede in uno storico Castello le cui origini si perdono nell'alto medioevo e le cui vicende furono legate per molti secoli alla storia della vicina abbazia di Farfa.
Distrutto dai Saraceni nel 600, risorse più grandioso e ricco, ma nel 1082 esso dovette subire la conquista da parte dell'imperatore Enrico IV il quale lo donò ai monaci e nel 1137 una seconda e peggiore rovina da parte dell'esercito alemanno di Lotario II dal quale fu dato alle fiamme. In seguito il suo territorio si ampliò con l'aggiunta di Pomonte e di Arci e nei primi del '300 nei suoi confini si contavano ben dodici monasteri.
Ricostruito di nuovo, dal 1400 divenne dimora dell'abate Commendatario di Farfa, di volta in volta delle Famiglie: Orsini, Farnese, Della Rovere, Savelli, Colonna, Peretti e Barberini. Nel XVII° secolo il cardinale Francesco Barberini, nipote di Papa Urbano VIII, riorganizzò il complesso di edifici costituiti dalla fortezza e dalle costruzioni adiacenti, delimitando il terreno antistante con il muro di cinta, per isolarne la rigida clausura, dovendo fondarvi nel 1673 il monastero delle Clarisse Eremite, per le quali dettò le Costituzioni che rimasero in vigore fino al 1963.
L'atmosfera magica di un Castello medioevale a due passi da Roma...
La maestosità del Castello Orsini a Nerola, oggi un elegante hotel a 5 stelle e location per eventi con scenari da sogno, colpisce al primo sguardo.
In posizione dominante sulla fertile campagna della Sabina e a soli 40 chilometri dal cuore di Roma - la “Città Eterna”- il Castello Orsini racconta una storia antica fatta di poteri, intrighi, battaglie ed amori e ci conquista con il suo fascino senza tempo che parla di nobiltà, bellezza ed eccellenza.