Gignese e il museo dell'ombrello.wmv
A Gignese venne creato il museo dell'ombrello e del parasole, per raccogliere manufatti e materiale documentario frutto dell'artigianato praticato dal primo ottocento da emigranti stagionali.
Gignese. Piemonte: il museo dell'ombrello.
La settimana Incom 00285 del 05/05/1949
Gignese. Piemonte: il museo dell'ombrello.
Descrizione sequenze:una coppia di anziani visita il museo e si sofferma davanti ai pannelli della mostra ; immagini di disegni e terracotte antiche nelle quali si raffigurano i primi rudimentali parapioggia ; ombrelli antichi appesi su un pannello della mostra ; parasoli in merletto ; su un tavolo sono esposte impugnature dalle fogge più diverse ; strumenti per la riparazione degli ombrelli ; il pitore vellan dipinge sul telo di un ombrello la storia dell'ombrellaio ;
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Museo dell'Ombrello e del Parasole
Pia Tuccitto - L'Italia di Pia - Museo dell’ombrello e del parasole - Video terza parte
L'avventura è iniziata il 17 gennaio del 2012 e oggi l' Italia di Pia , il progetto multimediale da lei prodotto, ha superato le 500 puntate.
Ogni settimana vengono pubblicate sul sito piatuccitto.net le sintesi di momenti di vita della cantautrice, realizzati viaggiando in giro per l'Italia, o semplicemente nella sua Bologna.
Una cronaca puntuale e sintetica, non un semplice post, non un semplice tweet, per raccontare momenti di vita, condividere emozioni, lavoro e per scoprire anche luoghi nascosti o sconosciuti.
Tutto questo è stato interamente prodotto da Pia e realizzato con la collaborazione redazionale di Livia Elena Laurentino e di Massimo Persiani, filmaker e fotografo, regista di tutte le clip.
Ma un contributo importante lo hanno dato i fans che hanno suggerito a Pia i luoghi da visitare.
Le nuove puntate vengono postate tutti i lunedì e venerdì.
Da luglio 2013 L’Italia di Pia, in una versione speciale realizzata per Red Ronnie, è anche su roxybar.tv Il viaggio continua... scrivete a: italiadipia@libero.it
Pia Tuccitto - L'Italia di Pia - Museo dell’ombrello e del parasole - “Video prima parte
L'avventura è iniziata il 17 gennaio del 2012 e oggi l' Italia di Pia , il progetto multimediale da lei prodotto, ha superato le 500 puntate.
Ogni settimana vengono pubblicate sul sito piatuccitto.net le sintesi di momenti di vita della cantautrice, realizzati viaggiando in giro per l'Italia, o semplicemente nella sua Bologna.
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Tutto questo è stato interamente prodotto da Pia e realizzato con la collaborazione redazionale di Livia Elena Laurentino e di Massimo Persiani, filmaker e fotografo, regista di tutte le clip.
Ma un contributo importante lo hanno dato i fans che hanno suggerito a Pia i luoghi da visitare.
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Da luglio 2013 L’Italia di Pia, in una versione speciale realizzata per Red Ronnie, è anche su roxybar.tv Il viaggio continua... scrivete a: italiadipia@libero.it
Meeting Point: da Cannobio a Gignese, passando per la Cima Laurasca
22 settembre 2017 - Meeting Point - puntata 23 - Il Museo dell'ombrello e del parasole di Gignese protagonista della nuova puntata di Meeting Point che partirà da Cannobio e vi porterà anche ai 2.193 mt della Cima della Laurasca (un balcone su Parco Nazionale della Val Grande e Lago Maggiore) con le escursioni di Alessandro Previdi.
Il Museo degli ombrelli
La settimana Incom 01311 del 19/10/1955
Secoli e parapioggia. Anche gli ombrelli sono oggetti da museo
Descrizione sequenze:il villaggio di Gignese inerpicato su un colle ; un ombrellaio attraversa un vicolo, entra nella sua bottega ; si siede, estrae ombrelli dal portaombrelli, ; una coppia guarda degli ombrelloni decorati che girano ; dettagli dei disegni ; ombrelli esposti, due pittori ritraggono gli ombrelli ; il pittore ritrae manici decorati ; manici di ombrello in esposizione ; un manico che sfilato diventa un coltello ; una ragazza apre un ombrello, lo fa girare, mentre il pittore ritrae la ragazza con l'ombrello ; disegni e bozzetti ;
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Il museo degli ombrelli.
La settimana Incom 00517 del 17/11/1950
Lago Maggiore: mostra di ombrelli del passato.
Descrizione sequenze:veduta dall'alto delle isole che sorgono nel lago Maggiore ; barca sul lago con a bordo giovani donne in abiti ottocenteschi e munite di parasole ; donna in finestra esibisce il tessuto prezioso di un ombrello ricamato ; nelle sezioni della mostra, un artigiano ripara ombrelli che porge a giovani donne in abiti settecenteschi ; ombrelli appesi su un pannello ; una donna apre un ombrello con frange ; vengono esposte su pannelli anche le antiche e preziose impugnature degli ombrelli ; una mano estrae dal manico dell'ombrello una lama ; due uomini in abiti ottocenteschi fanno un duello sotto la pioggia: impugnano da una parte la spada, dall'altra l'ombrello ; uno dei due uomini si accascia a terra ;
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Pioggia d'estate: gli ombrelli nell'unico museo al mondo
Pioggia d'estate: gli ombrelli nell'unico museo al mondo
Servizio di Fabio Bolzetta in collegamento da Gignese (VB)
Cultura, arte e folclore tra Ossola, Lago Maggiore, Lago d'Orta e Lago di Mergozzo
Cultura che affonda le radici nei secoli passati, o che trae ispirazione da fasti più recenti. Come quella del popolo Walser: antiche genti di origine germanica migrata dallalto Vallese verso le Alpi italiane e che qui si insediarono in colonie con la loro lingua, la loro architettura e le loro tradizioni. Macugnaga e Formazza con le antiche case walser, oggi divenute anche musei, Agaro, Ausone e Salecchio, i walser del silenzio nei comuni di Baceno e Premia, Campello Monti, inerpicata frazione del comune di Valstrona, Ornavasso, con i santuari del Boden e della Guardia: ancora oggi le antiche tradizioni sopravvivono al trascorrere del tempo.
Cultura rurale, ancora fortemente viva nei paesi di montagna, con gli edifici di pietra aggrappati alla montagna e circondati da campi terrazzati che raccontano la civiltà rurale montana e conservano le fondamenta delleconomia contadina: torchi per pigiare luva, forni per cuocere il pane, imponenti terrazzamenti, mulini per macinare segale, orzo e castagne, come sul rio Graglia a Trontano. Territorio e cultura materiale raccontata anche dai musei e dagli itinerari dellEcomuseo del Cusio e da singolari esposizioni dedicate allombrello e al parasole (Gignese), allo spazzacamino (Santa Maria Maggiore), allarte del cappello (Ghiffa), agli strumenti musicali (Quarna Sotto), e da raccolte etnografiche come quelle di Gurro, in valle Cannobina. Luoghi nei quali riscoprire antichi o moderni mestieri, come il Museo del Contrabbando e la Miniera doro della Guia (Macugnaga), il Museo degli Alberghieri (Armeno), oppure la storia produttiva locale con il Forum di Omegna e il Museo del Rubinetto a San Maurizio dOpaglio.
Cultura patrizia e borghese, che rivive nel borgo di Vogogna, tra i più belli dItalia, con il Castello Visconteo e il Palazzo Pretorio, e le cui tracce si incontrano anche nelle dimore signorili di villa Caselli a Masera, villa Nigra e il castello ottocentesco a Miasino, il castello Visconteo di Massino Visconti.
Verbania affascina anche per i suoi eleganti palazzi: Palazzo Viani Dugnani e Palazzo Biumi Innocenti ospitano le importanti raccolte del Museo del Paesaggio, mentre ad Arona il Museo Archeologico consente di ripercorrere la storia di un territorio ricchissimo di storia.
Cultura che passa attraverso la Belle Epoque, i fasti dellOttocento, che nelle ville e nei palazzi disseminati attorno al Lago Maggiore trovava il punto dincontro di letterati, umanisti e artisti provenienti da tutta Europa, richiamati anche dai ricchi tesori darte dei Borromeo, le cui collezioni, giardini e palazzi sono oggi tra le attrattive più apprezzate dai turisti di tutto il mondo. Viaggiatori del tempo e dellarte, che scelsero i laghi come tappa del loro Grand Tour attraverso la linea ferroviaria del Sempione, e che qui vi soggiornarono: Alessandro Manzoni, i compositori Arturo Toscanini e Umberto Giordano, Balzac, Nietsche, Hemingway, Eugenio Montale, Mario Soldati, Gianni Rodari, nativo di Omegna sul lago dOrta, solo per citare alcuni.
Cultura come momento di conoscenza, con eventi di prestigio dedicati allarte contemporanea, come le mostre di pittura ad Arona, con artisti come Picasso e De Chirico, gli allestimenti di Orta San Giulio, che hanno sedotto Arnaldo Pomodoro, la pittura e scultura contemporanee della Fondazione Calderara a Vacciago di Ameno, le rassegne culturali a Verbania, gli spettacoli teatrali alla Fabbrica di Villadossola, gli incontri letterari, i festival.
Cultura che interpreta, come a Legro, piccolo paese del Lago dOrta, dove artisti affermati e studenti dei licei artistici hanno dipinto i muri delle case con affreschi, interpretando liberamente opere del conterraneo Gianni Rodari e pellicole cinematografiche girate nella zona.