Galleria Nazionale di Parma
museo d'arte antica a Parma e le sue collezioni....La collezione parmense è iniziata nel Rinascimento ad opera della famiglia Farnese
I tesori segreti di Parma: la Pilotta, Leonardo e la Scapiliata
Parma (askanews) - Nel cuore di Parma c'è qualcosa di più grande di quanto immaginassimo. Scoprire, soprattutto dopo essersi avvicinati con una dose di scetticismo un po' snob, il Complesso Monumentale della Pilotta è un'esperienza che restituisce un senso vero a frasi che credevamo essere state definitivamente consumate dall'abuso, come quella che l'Italia è una miniera di tesori d'arte. Perché la nuova istituzione, figlia della riforma dell'ex ministro Franceschini, ha unificato cinque istituti: la Galleria Nazionale, il Teatro Farnese, la Biblioteca Palatina, il Museo archeologico e il Museo Bodoniano. E in questa nuova coesione ha ripreso forma un progetto enciclopedico che voleva essere una sorta di summa dell'immagine che l'Occidente aveva e proponeva di sé.
Oggi, sotto la direzione di Simone Verde, la Pilotta fa sentire il respiro di un museo internazionale, basti pensare alla luce che illumina la riallestita Ala Nord della Galleria, e il senso di un importante progetto in divenire. In questo lavoro di riallestimento - ha spiegato il direttore ad askanews - abbiamo in 24 mesi riaperto dieci sezioni, riqualificato 12mila metri quadri, messo mano ai cantieri fondamentali e anche lanciato tutti quei cantieri che permetteranno a un museo di questa vastità di avere tutti i servizi al pubblico.
Un'operazione che, ovviamente, guarda anche all'anno prossimo, quando Parma sarà la Capitale italiana della Cultura. Il 2020 - ha aggiunto Simone Verde - sarà un modo per restituire tutto questo lavoro fatto e di mettere a frutto tutti questi investimenti in un momento così significativo per la città di Parma e forse anche per il resto del nostro Paese.
Il progetto, si capisce, è vastissimo e la forza di alcuni luoghi, come il Teatro Farnese o la Biblioteca Palatina, compensa anche le sezioni più chiaramente legate alla realtà locale parmigiana. Ma tutto quello che possiamo dire o scrivere, alla fine, può solo convergere verso un dipinto semplicemente straordinario, la Scapiliata di Leonardo Da Vinci, un capolavoro assoluto cui ora è dedicata alla Pilotta una mostra specifica, ma che, da sempre è nella collezione del museo. Cioè, è sempre stata a Parma e molti di noi non lo sapevano.
E' uno dei pezzi più importanti che noi abbiamo in collezione - ci ha raccontato il direttore Verde - il volto di questa misteriosa signora, che qualcuno ha definito l'altra Gioconda, è estremamente iconico e permette di riassumere tutto l'ideale di bellezza del Rinascimento italiano, questa perfetta armonia che si vede anche nella resa degli affetti di questo volto concentrato, un po' malinconico, tra uomo e natura che era per l'appunto l'obiettivo delle ricerche degli artisti del Rinascimento.
Al dipinto, così come a molti altri della Galleria, il direttore e il suo staff hanno ridato una cornice adeguata, per un'operazione di filologia artistica molto chiara: nel Rinascimento la cornice era parte essenziale dell'opera e toglierla, come è successo spesso nei secoli successivi di museificazione, era una vera e propria amputazione del dipinto.
E, guardando il volto perfetto della Scapiliata, sembra impossibile che a fare notizia siano state le polemiche sull'acquisto della cornice, piuttosto che l'assoluta magnificenza di ciò che la cornice contiene e il fatto che, in qualche modo, qui a Parma c'è davvero un'altra Gioconda o, comunque, un'opera che nulla ha da invidiare al gioiello vinciano del Louvre, se non, probabilmente, due secoli di comunicazione più efficace. Ma adesso è venuto il momento di cominciare a colmare anche questo divario.
G. Verdi: ATTILA - preludio (Parma, Museo G. Lombardi, 15.12.2019)
Associazione Culturale METTIAMOCI ALL'OPERA di Prato.
La musica nel cuore....
CONCERTO LIRICO VERDI NOTE D'AMORE....
Parma, Museo Glauco Lombardi, 15 Dicembre 2019
G. Verdi: ATTILA - preludio
Al fortepiano: M° Claudia Rondelli
Presentazione a cura di Marco Sizzi
(CMS - Collezione Marco Sizzi)
Fortepiano Johann Schanz del 1825, appartenuto alla Duchessa Maria Luigia d'Asburgo.
Ha struttura in abete rivestita da una impiallacciatura in piuma di mogano. E' sostenuto da tre gambe a colonna corinzia con capitello in legno finemente intagliato e dorato; le due gambe anteriori risultano unite da un'asse lignea che ospita, al centro, la pedaliera, raccordata alla cassa da un elemento a lira. Lungo la cassa armonica, lateralmente, sono applicati due sottili fregi in bronzo dorato: rami di rose (lungo il brodo inferiore) e tulipani stilizzati (lungo il bordo superiore).
Pronti Partenza...Via - PARMA capitale gastronomica d'Italia #documentario
In questa puntata di Pronti Partenza ...Via viene presentata PARMA, capoluogo di provincia distesa nella pianura emiliana.
Parma è legata, così come capita con molte altre città d'Italia, al nome di una famiglia che la governò a lungo: i Farnese, autori dei palazzi che ancora oggi sono un segno distintivo per la città. Il più imponente è il Palazzo della Pilotta, sviluppatosi in fasi diverse e rimasto incompiuto. Al suo interno sono ospitati la Galleria Nazionale, la Biblioteca Palatina, il museo Bodoniano e lo stupefacente Teatro Farnese: questo, un gioiello di architettura teatrale interamente in legno, è uno dei primi teatri coperti in Italia dopo l'Olimpico di Vicenza e quello di Sabbioneta. Distrutto e ricostruito dopo il secondo conflitto mondiale rimane a testimonianza di una delle più belle architetture teatrali del mondo.
La città oltre a fregiarsi di tale gioiello, vanta anche l'ottocentesco Teatro Regio, uno dei più importanti teatri lirici all'italiana. Parma è fortemente legata alla musica con manifestazioni e festival, spesso legati alla figura di Giuseppe Verdi. In città vi sono musei e spazi appositamente pensati per l'ascolto musicale, dalla casa della musica, agli auditorium, al museo dell'opera, alla casa del suono. Ma la città è anche fortemente legata ai sui prodotti gastronomici tipici di rilevanza internazionale come il parmigiano reggiano e il prosciutto di Parma.
Non mancano poi luoghi e angoli in cui assaporare l'arte, il Duomo, il battistero con le sculture dell'Antelami, la chiesa di San Giovanni Evangelista, l'antica spezieria dei benedettini, la Camera di San Paolo dipinta dal Correggio, la basilica di Santa Maria della Steccata.
Una realizzazione di Fabrizio Vaghi e Paolo Vaghi;
testi, grafica, montaggio e regia di Fabrizio Vaghi.
Una produzione Vaghi per il mondo.
Puntata condotta da Fabrizio Vaghi e Paola Scorletti,
con la partecipazione di Annarita Ziveri (Soprintendenza ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Parma e Piacenza) e Laura Maria Ferraris (Assessore alla Cultura del Comune di Perugia).
Le immagini dei beni appartenenti alla Soprintendenza BSAE sono su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Galleria Nazionale di Parma.
Si ringraziano inoltre per la disponibilità il Comune di Parma (S.O. Turismo e promozione del territorio), Istituzione Casa della Musica, Teatro Regio di Parma, Fabriceria della Basilica Cattedrale, Monastero di San Giovanni Evangelista, Prosciutteria Noi da Parma.
Tutti i diritti riservati, Vaghi per il mondo, 2015 -
Vietata la duplicazione e la diffusione non autorizzata al di fuori del canale
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Guarda altre puntate di Pronti Partenza...Via, alla scoperta delle più belle città d'arte in Italia:
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10-10-19 Storia e progetto: musei e fabbriche verdi
Giovedì 10 ottobre 2019 alle ore 17:00 presso Palazzo Carpegna, sede dell’Accademia Nazionale di San Luca, si terrà la conferenza Storia e Progetto: musei e fabbriche verdi, di Guido Canali.
Nel corso della conferenza l’architetto Canali mostrerà alcuni dei suoi più importanti interventi realizzati in contesti storici, in paesaggi urbani consolidati, tra cui quello per il museo della Pilotta a Parma, per l’Opera del Duomo a Milano, per Santa Maria della Scala a Siena o il più recente Museo delle Steli a Pontremoli. Dai musei il racconto si muoverà poi verso le “fabbriche verdi” – sito produttivo Gruppo Prada, Montevarchi; sito produttivo Gruppo Prada, Montegranaro; uffici Smeg, San Girolamo di Guastalla; stabilimento e uffici Pinko, Fidenza; sede industriale Gruppo Prada a Valvigna; Maglificio Gran Sasso, Sant’Egidio alla Vibrata – esempi di architetture che Canali apre verso il paesaggio naturale, reso elemento strutturante della composizione.
Guido Canali nasce nel 1935 a Parma. Architetto, ha insegnato in diversi atenei, tra cui Parma, Venezia e Ferrara. Numerosi i riconoscimenti, tra i quali: Premi Inarch 1989/1990, 1991/92; Constructa Preis Hannover `92; Fritz Schumacher Preis 2004; Compasso d'Oro 2004; menzione d'onore alla Medaglia d'Oro dell'Architettura Italiana (Triennale di Milano, 2003 e 2006); Premio per la migliore architettura degli ultimi cinque anni, da Ance-Inarch nel 2007. Da anni si impegna a restituire, attraverso un'attenta opera di restauro e di progettazione, alcuni complessi storici, tra cui il Palazzo della Pilotta a Parma (ampliamento della Galleria Nazionale, 1970-90). Tra le opere recenti: il progetto di restauro e riuso dell'antico complesso ospedaliero di S. Maria della Scala a Siena, in corso di trasformazione dalla metà degli anni Novanta in centro museale e congressuale; i nuovi uffici dello stabilimento Prada a Valvigna, Arezzo (2008); la sede centrale della Hipo-Vereinsbank a Monaco di Baviera (in collaborazione con G. Botti) e gli uffici Smeg a Guastano (2004); un quartiere di millequattrocento abitanti nella zona del Portello a Milano (2007-2008); il Museo dell'Opera del Duomo a Milano; il museo delle statue-stele a Pontremoli; le riconversioni: dell'antico Collegio Carlo Alberto a Moncalieri in Centro Internazionale per Masters Economico-Finanziari, in collaborazione con L. e M. Deabate (2008), dell'ex Collegio Gesuiti a Fidenza in centro studi (in collaborazione con G. Del Boca), del quartiere ex Manifattura Tabacchi di Milano in complesso culturale (scuola sperimentale di Cinema e Archivi Storici), del Palazzo del Capitano a Siena in centro polivalente per la Fondazione Monte Paschi. Tra le mostre si segnalano, tra le molte in Italia e all'estero, la partecipazione alla Biennale di Venezia, a Padova, a Monaco, a Meinz e La mano dell'architetto. 400 disegni e schizzi autografi dei più autorevoli architetti al mondo, donati al Fai in omaggio a P. Portaluppi (Milano, 2009). È membro dell'Accademia Nazionale di San Luca dal 2007.
Places to see in ( Parma - Italy ) Teatro Regio
Places to see in ( Parma - Italy ) Teatro Regio
The Teatro Regio di Parma, originally constructed as the Nuovo Teatro Ducale, is an opera house and opera company in Parma, Italy. Replacing an obsolete house, the new Ducale achieved prominence in the years after 1829, and especially so after the composer Giuseppe Verdi, who was born near Busseto, some thirty kilometres away, had achieved fame. Also well known in Parma was the conductor Arturo Toscanini, was born there in 1867.
As has been noted by Lee Marshall, while not as well known as La Scala in Milan or La Fenice in Venice, the city’s Teatro Regio....is considered by opera buffs to be one of the true homes of the great Italian tradition, and the well-informed audience is famous for giving voice to its approval or disapproval – not just from the gallery.
The 1,400-seat auditorium, with four tiers of boxes topped by a gallery, was inaugurated on 16 May 1829 when it presented the premiere of Vincenzo Bellini's Zaira, a production which was staged another seven times, although it did not prove to be popular with the Parma audiences. Initially Rossini had been invited to compose a work for the inauguration of the house, but he was too busy and so the task fell to Bellini. However, that inaugural season saw three Rossini operas staged, including Moïse et Pharaon, Semiramide, and Il barbiere di Siviglia. Today, the company stages about four operas each season from mid January to April and, since 2003, it has presented an annual Verdi Festival each October.
The façade of the theatre was built in the neoclassical style, which has remained unchanged over the years. With a colonnade of ten Ionic granitic columns at the base, which created an arcade, this supports five imperial-style windows above, topped by a tympana and decorative elements enrich the highest part of the facade with one central semi-circular window, besides bas-reliefs by Tommaso Bandini of two muses at one lyra in the central and lateral position.
Verdi, who was born and who grew up only 20 miles from Parma, was perhaps quite naturally soon adopted by the city as its native son, especially as his fame grew after the success of the 1840 Nabucco. His operas have had a special place in the Regio's programming after 17 April 1843, when Verdi came to direct his Nabucco. Since that time, the Regio has staged every one of his operas, including adaptations of original versions such as I Lombardi of 1843 which became Jérusalem for Paris in 1847 or the 1847 Macbeth which was revised in 1865.
( Parma - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Parma . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Parma - Italy
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Firenze MUSEO DELL'OPERA DEL DUOMO Michelangelo Pietà / Ghiberti Porta del Paradiso
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Leonardo che non ti aspetti: la Scapiliata alla Pilotta a Parma
Parma (askanews) - Nel cuore di Parma c'è qualcosa di più grande di quanto immaginassimo. Scoprire, soprattutto dopo essersi avvicinati con una dose di scetticismo un po' snob, il Complesso Monumentale della Pilotta è un'esperienza che restituisce un senso vero a frasi che credevamo essere state definitivamente consumate dall'abuso, come quella che l'Italia è una miniera di tesori d'arte. Perché la nuova istituzione, figlia della riforma dell'ex ministro Franceschini, ha unificato cinque istituti: la Galleria Nazionale, il Teatro Farnese, la Biblioteca Palatina, il Museo archeologico e il Museo Bodoniano. E in questa nuova coesione ha ripreso forma un progetto enciclopedico che voleva essere una sorta di summa dell'immagine che l'Occidente aveva e proponeva di sé.
Oggi, sotto la direzione di Simone Verde, la Pilotta fa sentire il respiro di un museo internazionale, basti pensare alla luce che illumina la riallestita Ala Nord della Galleria, e il senso di un importante progetto in divenire. In questo lavoro di riallestimento - ha spiegato il direttore ad askanews - abbiamo in 24 mesi riaperto dieci sezioni, riqualificato 12mila metri quadri, messo mano ai cantieri fondamentali e anche lanciato tutti quei cantieri che permetteranno a un museo di questa vastità di avere tutti i servizi al pubblico.
Un'operazione che, ovviamente, guarda anche all'anno prossimo, quando Parma sarà la Capitale italiana della Cultura. Il 2020 - ha aggiunto Simone Verde - sarà un modo per restituire tutto questo lavoro fatto e di mettere a frutto tutti questi investimenti in un momento così significativo per la città di Parma e forse anche per il resto del nostro Paese.
Il progetto, si capisce, è vastissimo e la forza di alcuni luoghi, come il Teatro Farnese o la Biblioteca Palatina, compensa anche le sezioni più chiaramente legate alla realtà locale parmigiana. Ma tutto quello che possiamo dire o scrivere, alla fine, può solo convergere verso un dipinto semplicemente straordinario, la Scapiliata di Leonardo Da Vinci, un capolavoro assoluto cui ora è dedicata alla Pilotta una mostra specifica, ma che, da sempre è nella collezione del museo. Cioè, è sempre stata a Parma e molti di noi non lo sapevano.
E' uno dei pezzi più importanti che noi abbiamo in collezione - ci ha raccontato il direttore Verde - il volto di questa misteriosa signora, che qualcuno ha definito l'altra Gioconda, è estremamente iconico e permette di riassumere tutto l'ideale di bellezza del Rinascimento italiano, questa perfetta armonia che si vede anche nella resa degli affetti di questo volto concentrato, un po' malinconico, tra uomo e natura che era per l'appunto l'obiettivo delle ricerche degli artisti del Rinascimento.
Al dipinto, così come a molti altri della Galleria, il direttore e il suo staff hanno ridato una cornice adeguata, per un'operazione di filologia artistica molto chiara: nel Rinascimento la cornice era parte essenziale dell'opera e toglierla, come è successo spesso nei secoli successivi di museificazione, era una vera e propria amputazione del dipinto.
E, guardando il volto perfetto della Scapiliata, sembra impossibile che a fare notizia siano state le polemiche sull'acquisto della cornice, piuttosto che l'assoluta magnificenza di ciò che la cornice contiene e il fatto che, in qualche modo, qui a Parma c'è davvero un'altra Gioconda o, comunque, un'opera che nulla ha da invidiare al gioiello vinciano del Louvre, se non, probabilmente, due secoli di comunicazione più efficace. Ma adesso è venuto il momento di cominciare a colmare anche questo divario.
Birthplace of Giuseppe Verdi, Busseto, Parma, Emilia-Romagna, Italy, Europe
The birthplace of Giuseppe Verdi is Roncole Verdi, a fraction of Busseto, in the province of Parma. Presents - in the description that has made Barigazzi Giuseppe Verdi in his book - Life · The works, published by San Paolo Periodicals - as a poor house, low and long, a little 'crooked', surrounded all around by a handful of small buildings and in which is a palpable sense of the wretched life of those times, the imprint of fatigue, of poverty with dignity. On the ground floor there was a tavern-grocery Carlo Verdi and Luigia Uttini, housewife while spinner, parents of the future composer, with the windows barred to lighten the so-called tax on the air, one of thousand gabelle that complicated life, especially that of the poor, in the early nineteenth century. Premises are now home to the keepers of the house-museum was the kitchen of the old tavern. Not far - protected by a door that seems steeped in centuries of rain, in the words of Barigazzi - are located on the premises that served as shelter for the buggy, horses, pigs, chickens, hay, the oven and the furnace for the laundry. On the first floor, at the mouth of the scale, in a small room closed by the sloping roof, there was the attic; nearby, the low-ceilinged room with exposed beams where Giuseppe Verdi was born October 10, 1813, the day on Sundays and feast of the local patron saint, St. Donnino. The birth certificate will be registered in Busseto, the common reference. At that time, Roncole (then Roncole Busseto or, more simply, Le Roncole) was part of the territory of French occupation, that is, outside the territory of the Duchy of Parma, Piacenza and Guastalla, or the Taro (named after the river that down dall'Appennino flows into the Po) then part of the Kingdom of Italy. Carlo Verdi walked the short ride in a carriage that separated from Roncole Busseto, along a flat, dusty, among wheat fields and expanses of grass, to sourcing from Antonio Barezzi, wholesale grocer, patron and good amateur musician (and also president of the Busseto Philharmonic and father of the future first wife Verdi). It will be this friendship to be decisive when, now a teenager, Verdi will be sent to Busseto still studying at religious. It will be Barezzi to put him in touch with Ferdinand Provesi, director of the municipal school of music and organist of the Collegiate, considered the one who first had knowledge of the innate talent of the great composer. The same Barezzi - that has become father of Verdi, who had married his daughter Margherita -will be decisive in the transfer to Milan of his pupil and son-in towards the beginning of what would have been a brilliant career.
Places to see in ( Parma - Italy )
Places to see in ( Parma - Italy )
Parma is a university city in Italy's Emilia-Romagna region, famed for Parmesan cheese and Parma ham. Romanesque buildings, including the frescoed Parma Cathedral and the pink marble Baptistery, grace the city center. Classical concerts take place at the Teatro Regio, a 19th-century opera house. The Galleria Nazionale, inside the imposing Palazzo della Pilotta, displays works by painters Correggio and Canaletto.
If reincarnation ever becomes an option, pray you come back as a Parmesan. Where else do you get to cycle to work through streets virtually devoid of cars, lunch on fresh-from-the-attic prosciutto and aged parmigiano reggiano, quaff crisp, refreshing Lambrusco wine in regal art-nouveau cafes, and spend sultry summer evenings listening to classical music in architecturally dramatic opera houses. Smarting from its position as one of Italy's most prosperous cities, Parma has every right to feel smug. More metropolitan than Modena, yet less clamorous than Bologna, this is the city that gave the world a composer called Verdi and enough ham and cheese to start a deli chain. Stopping here isn't an option, it's a duty.
Dedicated to the Blessed Virgin Mary, Parma Cathedral is considered one of the finest examples of a Romanesque Cathedral in Italy, and is particularly known for its fantastic interior frescos. As the main Baptistery of Parma, this structure sits next to the cathedral but actually dwarfs it in size and stands higher than the central point on the roof of the cathedral.
Parma has a number of charming squares, but the most notable is the Piazza Giuseppe Garibaldi that can be found to the south of the cathedral in the historic town centre. Located within the Palazzo della Pilotta complex, the Teatro Farnese is one of the most renowned example of a wooden theatre that stands today.
Tucked behind the cathedral is another fantastic church – The Church of St. John the Evangelist that was created in the 1500’s during the Renaissance. Constructed in the late 1500’s, this complex served various functions including a royal palace and a court. Parts of the structure remained unfinished and thus create a strange combination of plain stone architecture together with decorated facades and beautiful arched walkways. Within the complex you can find The National Gallery, The Biblioteca Palatina and the magnificent Teatro Farnese.
Parma has several beautiful parks, but non as expansive and luscious as the vast Parco Ducale. Covering over 200 square metres, this park is one of the central places of recreation in Parma and is simply known as “The Garden”. Located across the river adjacent to the Palazzo della Pilotta, the park is easily accessible.
Another fine establishment that is located within the Palazzo della Pilotta complex, the National Archaeological Museum was founded in 1790 and has housed a fantastic collection of ancient artefacts and relics ever since. If you are looking for a day trip from Parma, the quite country village of Torrechiara offers a different experience.
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PARMA Il Castello dei Burattini - Museo Giordano Ferrari - Museo dei Burattini
Il Castello dei Burattini-Museo Giordano Ferrari, è nato nel 2002, nelle stanze dell’ ex-convento di San Paolo. La sua apertura ha segnato un momento importante nella storia dello studio del teatro di figura italiano e internazionale.
Il Museo è frutto del sogno che Giordano Ferrari aveva accarezzato per buona parte della sua vita egli aveva infatti raccolto lungo l’arco della propria esistenza, con paziente tenacia e viva passione, le testimonianze della vita e dell’attività di generazioni di burattinai.
Si trattava di dare alla collezione un luogo fisico ove essere conservata e valorizzata.
La comune volontà del Banco di Sardegna e del Comune di Parma ha portato, negli anni ottanta, all’acquisizione del materiale di Giordano Ferrari, con l’impegno di renderlo alla pubblica fruizione in un museo.
Da allora l’impegno del Comune e dell’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia Romagna ha consentito il recupero funzionale di un’ala del San Paolo mettendola a disposizione della straordinaria raccolta di marionette e burattini.
Quadro di Monet sequestrato esposto al museo. Simbolo di Parma capitale della cultura 2020
La falaise du Petit Ailly à Varengeville, dipinto del pittore impressionista Claude Monet è da oggi visibile al pubblico grazie alla mostra (aperta fino al 28 agosto) ospitata nel complesso monumentale della Pilotta a Parma. Un quadro che contiene una storia nella storia, in quanto parte della collezione privata dell'ex patron della Parmalat Calisto Tanzi fino al sequestro operato dalla Guardia di Finanza nel 2009 nell'ambito del crac della multinazionale del latte. Dopo anni nei depositi giudiziari, il capolavoro è ora a disposizione del pubblico. Il quadro, che potrebbe andare all'asta nei prossimi mesi, è vincolata dalla direzione generale Belle arti e non può uscire dall'Italia. Non esiste in nessuna collezione pubblica in Italia un'opera vera e propria di Monet. L'auspicio è che possa restare a Parma nel 2020 in occasione dell'anno della città capitale italiana della cultura auspica Verde. In tal senso è stata avanzata una richiesta all'attuale proprietà del quadro, la multinazionale francese Lactalis. . .Video di Raffaele Castagno
Italian Opera - Riccardo Muti - Muti defending the Italian opera
From the recording of the meeting occurred on February 4, 2017 at Teatro Regio in Parma with Harvey Sachs (writer, music historian, biographer of Arturo Toscanini), for the 150° Anniversary of Toscanini's birth.
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Dalla registrazione dell’incontro avvenuto il 4 febbraio 2017 al Teatro Regio di Parma con Harvey Sachs (scrittore, storico della musica, biografo di Arturo Toscanini), per l’anniversario dei 150 anni dalla nascita di Toscanini.
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Basilica Magistrale di S.Maria della Steccata in Parma
Filmato sulla Basilica Magistrale di Santa Maria della Steccata in Parma, frammento parziale di una puntata della trasmissione Vi racconto l'Opera di TV Parma, trasmessa qualche anno fa.
Il commento musicale è la Toccata e fuga in re minore di J.S.Bach, eseguita di getto dal sottoscritto, senza alcun preavviso da parte dell'équipe televisiva, e senza aver potuto effettuare qualsiasi prova prima delle riprese :)
Busseto: Verdi Theatre and Casa Barezzi | Italia Slow Tour
In Busseto Giuseppe Verdi is everywhere! Let's visit the Teatro Verdi (i.e. Verdi Theatre), a small treasure showing how Busseto has always been a town with a great cultural and musical tradition. Displayed in the foyer are some of Verdi's original letters. Surprisingly they don't talk about music, but farming! Could you believe? The itinerary on his steps continues to Casa Barezzi, where is now a Museum dedicated to the Master.
► Unione Terre Verdiane:
► Museo Barezzi:
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Italy/Pisa (the Duomo:Cathedral or museum?) Part 42/84
Welcome to my travelchannel.On my channel you can find almost 1000 films of more than 70 countries.
See the playlist on my youtube channel.Enjoy!
Duomo:Cathedral of Pisa
Its Construction began in 1064 by the architect Busketo, and set the model for the distinctive Pisan Romanesque style of architecture. The mosaics of the interior, as well as the pointed arches, show a strong Byzantine influence.The façade, of grey marble and white stone set with discs of coloured marble, was built by a master named Rainaldo, as indicated by an inscription above the middle door: Rainaldus prudens operator.The massive bronze main doors were made in the workshops of Giambologna, replacing the original doors destroyed in a fire in 1595. The original central door was in bronze and made around 1180 by Bonanno Pisano, while the other two were probably in wood. However worshippers never used the façade doors to enter, instead entering by way of the Porta di San Ranieri (St. Ranieri's Door), in front of the Leaning Tower, made in around 1180 by Bonanno Pisano.
The Piazza dei Miracoli (Italian: Square of Miracles), formally known as Piazza del Duomo (Italian: Cathedral Square), is a wide walled area located in Pisa, Tuscany, Italy, recognized as an important center of European medieval art and one of the finest architectural complexes in the world. Considered a sacred area by its owner, the Catholic Church, the square is dominated by four great religious edifices: the Pisa Cathedral, the Pisa Baptistry, the Leaning Tower of Pisa, and the Camposanto Monumentale (Monumental Cemetery). Partly paved and partly grassed, the Piazza dei Miracoli is also the site of the Ospedale Nuovo di Santo Spirito (New Hospital of the Holy Spirit), which houses the Sinopias Museum (Italian: Museo delle Sinopie), and the Cathedral Museum (Italian: Museo dell'Opera del Duomo).The name Piazza dei Miracoli was created by the Italian writer and poet Gabriele d'Annunzio who, in his novel Forse che sì forse che no (1910), described the square as the prato dei Miracoli or the meadow of miracles. The square is sometimes called the Campo dei Miracoli (Field of Miracles). In 1987 the whole square was declared a UNESCO World Heritage Site.
PARMA - Italy Travel Guide | Around The World
From the train station it is an easy walk into the historic city center. The train ride from Bologna to Parma is about one hour and there is a shuttle service from the Bologna airport to the Bologna train station. Milan is also less than two hours north of Parma along the A1 autostrada, or a 45 minute train ride on the freccia bianca inter city trains.
Virtually everything in the historic city center is within easy and leisurely walking distance. Sites across the river require a little more walking but still not too much. The terrain is flat and biking is very popular among the locals. Taxis are easily available at the train station and across the street from the Governor's Palace in the center of town. There are rental cars at the small airport just outside town. Parking can be a challenge downtown, however there are several parking garages outside the city center, the largest is behind Teatro Due. The city has an access control system which limits entrance to the city center to local tagged vehicles only. This system is generally switched off after midnight. There is an extensive local bus line.
The Museo Glauco Lombardi is a particularly interesting and well done museum documenting the life of Maria Luigia, second wife of Napoleon Bonaparte and the Duchess of Parma. The museum is very personal and engaging with many artifacts and belongings of the gifted, talented and well educated Maria. Well worth the visit.
The Piazza Duomo is where you'll find the city's cathedral and the baptistry, both built in the late 12th century. The baptistry was designed by Benedetto Antelami and is constructed from a pink marble called rosso di Verona. The marble appears to change color depending on how the sun hits it. It is one of the most recognized medieval structures in the country. The frescoes inside the building are very moving, as well as the relief sculptures on the interior stone. Cathedral is free but the baptistery costs a steep €6.
Piazza Giuseppe Garibaldi (Garibaldi Square) is where the original Roman Colony, founded in 183 BC had a forum. The square served as a road hub over the Roman road, Via Aemilia. Today the modern square contains shops and restaurants, as well as the Palazzo del Governatore (Governor's Palace), with a facade dating to 1760 and an astronomical clock. The 13th century Palazzo del Municipio (Town Hall) is also on the square.
The Palazzo della Pilotta, named for the Basque ball game pelota once practiced in one of the courtyards, is a sixteenth century complex of buildings constructed as court to the famed Renaissance Farnese family. It was said to be one of the finest in all of Italy. The Palazzo della Pilotta houses the historic Baroque style theatre, Teatro Farnese.
Attend the opera at the gorgeous and world famous Teatro Regio known for its passionate and critical local opera aficionados. Buy tickets early as the opera is extremely popular in Parma and tickets sell out early. The Festival Verdi celebrates the famous and adored Parma resident Giuseppe Verdi throughout the month of October every year.
Nel cuore del Regio di Parma torna a battere l'orologio del 1829
Scandisce dal 1829 il tempo di opere e concerti che si sono susseguiti sul palcoscenico del Teatro Regio. Il tempo e l'usura avevano fermato. Dopo un anno di restauri, lo storico orologio del teatro realizzato da Antonio Barozzi è tornato a funzionare. L'orologiao Paolo Valenti, che ha curato il ripristino, accompagna nel cuore del teatro parmigiano per scoprire i segreti del funzionamento.
Di Paese in Paese VERDI E BUSSETO
Viaggio nella terra che ha dato i natali a Giuseppe Verdi, partendo da Roncole Verdi, una piccola frazione della Città di Busseto in provincia di Parma in Emilia Romagna dove nacque nel 1813 e tra Roncole e Busseto visse la sua infanzia e la sua adolescenza, passando da Sant'Agata Villanova sull'Arda, con Villa Verdi dove il grande maestro trovava ispirazione per le sue composizioni e poteva coltivare la sua passione per la terra, terminando a Busseto con il palazzo Pallavicino che è sede del Museo Nazionale G. Verdi e alla Biblioteca Storica.
A cura di Roberto Zoppi, regia Enzo Garlato
Diofebo di Soragna commenta lo Stiffelio del Teatro Regio di Parma
Rappresentazione dello Stiffelio di Giuseppe Verdi il 15 aprile 2012 al Teatro Regio di Parma.