Comune di Aquino (FR)
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- BASILICA CONCATTEDRALE DI SAN COSTANZO VESCOVO E SAN TOMMASO
- MUSEO DELLA CITTÀ E AREA ARCHEOLOGICA
- CHIESA DI SANTA MARIA DELLA LIBERA
- CASA DI SAN TOMMASO D’AQUINO
- ARCO DI MARCANTONIO
- TORRE DI SAN GREGORIO
- PORTA SAN LORENZO
- PARCO DEL VALLONE
Per informazioni:
Museo della Città e Area Archeologica
Via Latina Antica - 03031 Aquino (FR)
Tel: +39 0776 29061 mail: museo@comune.aquino.fr.it
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Storie di Persone e di Musei - Museo della Città di Aquino Khaled al Asaad (FR)
Il ciclo Storie di Persone e di Musei prosegue con il Museo della Città di Aquino Khaled al Asaad (FR), presentato dal Direttore Marco Germani.
La Città di Aquino, nota per aver dato i natali alla famiglia dei D'Aquino, dalla quale discende San Tommaso, è ricordata spesso per essere anche la patria del poeta latino Giovenale. Più volte citata nelle fonti antiche, conobbe il suo momento di maggiore sviluppo in seguito alla distruzione della vicina Fregellae nel 125 a.C. Fu uno dei centri romani più importanti del Lazio meridionale subendo un restringimento in età tardo antica e medievale quando, tuttavia, divenne la sede principale dell'omonima contea.
Il Museo di Aquino è stato inaugurato nell'anno 2000 con lo scopo di salvaguardare il patrimonio archeologico, storico-artistico e demoetnoantropologico della Città. Questa commistione di materiali ed epoche, tuttavia, nel corso degli anni aveva finito per creare una certa confusione all'interno del ridotto spazio museale. Per questo motivo dal 2015 il Museo di Aquino ha operato una RIdefinizione degli spazi espositivi che ha comportato una revisione dei criteri museologici e museografici adottati in origine. In accordo con il Comune, la Soprintendenza competente e la Direzione Regionale Cultura e Politiche Giovanile, a cui fa capo l'OMR (Organizzazione Museale Regionale), di cui il Museo di Aquino è parte, è stato progettato e realizzato un Museo più vicino ai nuovi criteri museali e alle esigenze di un pubblico sempre più attento e presente.
Oltre ad una RIqualificazione strutturale degli spazi interni ed esterni del Museo, il progetto, condotto in assoluta economia, ha comportato una RIdefinizione della nuova mission della struttura museale stabilendo quale fosse la storia che essa voleva raccontare. Fondamentale, per questo, è stato lo studio condotto sui turisti giunti ad Aquino. Le aspettative del visitatore andavano giustamente assecondate e soddisfatte e il solo patrimonio archeologico e storico-artistico cittadino non era in grado, senza un percorso museale con esso coerente, di accogliere e appagare le esigenze del turista. La RIdefinizione del progetto museale, tuttavia, risponde prima ancora alla necessità di una coerenza e ordine all'interno del contenitore Museo.
Da Wunderkammer il Museo di Aquino doveva ritrovare una sua identità.
Negli ultimi anni, in seguito alla riorganizzazione del Museo, è stato possibile avviare una politica di RIacquisizione di reperti archeologici confluiti in altri Musei del Lazio o in collezioni private. Questa azione ha permesso di accrescere il patrimonio disponibile del Museo e di ampliarne l'esposizione.
Nel 2015, la Regione Lazio, in virtù degli sforzi compiuti per la riorganizzazione del Museo e delle diverse attività svolte (laboratori, concerti, mostre, giornate di riscoperta del patrimonio, cicli di conferenze, ecc.), ha conferito al Museo di Aquino il Marchio di Qualità riconfermato nei primi mesi del 2018. Nell'ottobre del 2015, su suggerimento degli Organi Regionali, il Museo di Aquino è stato intitolato all'archeologo siriano Khaled al-Asaad.
Ad oggi, in seguito alle nuove acquisizioni e ai prestiti ottenuti, il Museo è in fase di elaborazione di un progetto di ampliamento che possa consentire di accogliere ed esporre nuovi reperti. Attualmente esso è suddiviso nelle tre sezioni principali: preistoria e protostoria, età romana cui si affianca una sottosezione di approfondimento dedicata al mondo funerario romano, ed infine età medievale.
Priverno (Latina) - Borghi d'Italia (Tv2000)
La XXXIV puntata della X serie di Borghi d'Italia ci porta alla scoperta di Priverno, città d'arte e storia in provincia di Latina. Nel corso del programma visitiamo il centro storico, la concattedrale, la chiesa di San Giovanni con i suoi magnifici affreschi, il museo archeologico, larea romana e la meravigliosa Abbazia Cistercense di Fossanova, con annesso il museo medievale e la stanza dove il 7 marzo del 1274 San Tommaso d'Aquino raggiunse la casa del Padre. Inoltre parliamo del Palio del Tributo e presentiamo i piatti tradizionali legati soprattutto alla raffinata carne di bufalo vera eccellenza del territorio.
Buona visione!
MUSEO DELLA CITTA' DI CARPI
Il Museo della Città, grazie a un innovativo progetto museografico, ripercorre 35 secoli di storia di Carpi e del suo territorio, attraverso l’esposizione di reperti, opere, materiali che tracciano l’evoluzione ambientale, lo sviluppo economico, sociale, politico e culturale che ha definito la città di oggi.
Quattro grandi periodi si raccontano per isole tematiche nelle logge del secondo ordine di Palazzo dei Pio: la fase pre-urbana; il periodo della signoria dei Pio; la dominazione estense fino all’Unità d’Italia; il Novecento.
Museo della Città di Bobbio
Progetto Sognando un polo museale
Scuola Secondaria di primo grado di Bobbio
Classi 2A-3A-3B a.s. 2017/18
Nuovi reperti per il museo di Aquino donati dai cittadini
Storie di Persone e di Musei - Museo Archeologico di Frosinone
Protagonista del ciclo Storie di Persone e di Musei è il Museo Archeologico di Frosinone (FR), raccontato il 09 marzo 2018 dalla Direttrice Maria Teresa Onorati e dal Sindaco Nicola Ottaviani. Il Museo Archeologico di Frosinone, di proprietà comunale, è stato istituito con delibera di Giunta del 18 gennaio 1972, progettato e parzialmente realizzato nel corso del 1993 e ufficialmente inaugurato il 9 aprile 1994.
Missione del Museo è la conservazione, la valorizzazione e la fruizione da parte dell'utenza dei beni di interesse storico-archeologico della Città e del territorio circostante, con particolare riferimento all'area storicamente occupata dalla popolazione preromana dei Volsci.
Oltre alle sale espositive principali dedicate alla Preistoria e alla Protostoria (Sala I), all'Età arcaica (Sala II) e all'Età romana (Sala III), l'allestimento museale comprende una sala per le esposizioni temporanee (Sala IV), uno spazio riservato alle attività didattiche e un'Area di accoglienza destinata ad illustrare la logica espositiva del Museo e a favorire la fruizione pubblica della struttura e dei servizi offerti.
Dal 2015 la Sala dell'Età romana è stata arricchita grazie alla donazione della collezione Vittorio Palermo, un importante corpus di monete tardo-repubblicane e imperiali allestite in un monetiere modulare e interattivo che offre diversi livelli di lettura, anche digitale, dei reperti numismatici.
La struttura è organizzata e opera secondo le norme del regolamento e nel rispetto degli standard di qualità prestabiliti nella carta dei servizi, entrambi consultabili in rete sul sito web che, unitamente ai social network, concorre a rafforzare e a rendere costante il legame tra i cittadini e l'istituzione museale.
La mancata dotazione di spazi museali adeguati e la dispersione di importanti nuclei di materiali sono i fattori che hanno contrassegnato la storia del Museo Archeologico sia nella lunga fase di gestazione compresa tra gli scorsi anni Settanta e i primi anni Novanta, sia nella successiva fase di concreta realizzazione e avvio di funzionamento della struttura, intrapresa nel 1993.
Fattori che esplicano tuttora i loro effetti, in termini di spazi rimasti di dimensioni minimali e di invisibilità delle testimonianze che il sottosuolo archeologico continua a restituire, ma che, ciononostante, non hanno impedito di consolidare, anno dopo anno, una realtà museale oggi sempre di più percepita come il luogo, unico e speciale, che preserva un'eredità storica collettiva e che, al tempo stesso, svolge l'importante compito di trasmetterne gli insostituibili valori che compongono la memoria della comunità e del suo territorio.
L'incremento dei servizi al pubblico attualmente attivi per il bacino scolastico comunale e provinciale e per il tempo libero di bambini e ragazzi, di famiglie e gruppi, unitamente alla ricerca e alla valorizzazione dell'ingente patrimonio archeologico ad oggi frammentato in diversi depositi, costituiscono gli obiettivi che l'Archeologico di Frosinone intende perseguire per dilatare la conoscenza e la fruizione della struttura da parte di segmenti di pubblico sempre più ampi rendere costante il legame tra i cittadini e l'istituzione museale.
Arpino (Frosinone) - Borghi d'Italia (Tv2000)
L'appuntamento natalizio di Borghi d'Italia ci accompagnerà nella splendida Arpino, la città che ha dato i natali a Cicerone, Caio Mario e il Cavalier d'Arpino. Nel corso del programma incontreremo il sindaco, il vescovo diocesano, la madre badessa, il parroco, il presidente della Pro Loco e gli altri protagonisti della vita cittadina. Scopriremo gli itinerari storici, artistici, religiosi e naturalistici di questo stupendo centro della Provincia di Frosinone. Visiteremo il borgo antico, le chiese, l'archicenobio benedettino di Sant'Andrea Apostolo, i musei della lana e della liuteria, la mostra dei presepi e quella dedicata agli abiti della Madonna di Loreto, che è la protettrice di Arpino. Ammireremo le opere più belle del Cavalier d'Arpino; inoltre raggiungeremo l’acropoli dove svetta il monumentale arco ogivale del VII - VI sec. a.C. Poi, saliremo anche sulla torre cosiddetta di Cicerone con affaccio sulle Valli del Liri e di Comino. Il musicista Mimmo Epifani allieterà la puntata con le suggestive note del suo mandolino. Non mancheranno i piatti tipici e l’invito nel dialetto locale.
Buona visione!
Cori, topografia di un settore paraforense in Età antica e medievale.
Cori di pietre e di parole
Ricerche e riflessioni sul patrimonio archeologico e linguistico.
Cori, topografia di un settore paraforense in Età antica e medievale.
Intervengono Guendalina Viani ed Eleonora Palleschi
Bologna si rivela 2010
30 -- 31 gennaio 2010
Biblioteca d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale, San Colombano, Palazzo Fava, Palazzo Pepoli Vecchio, Casa Saraceni, Chiesa di Santa Cristina -- Bologna
È venuto il momento per il Museo della Città di rivelare la sua funzione, la quale come quella d'ogni istituzione museale si collega ad una missione e alla volontà di definire la propria identità conseguente. Ogni museo ambisce a definire un mito. I parametri possono ovviamente cambiare con i tempi e l'evolversi delle circostanze. Quest'anno il tema prescelto è quello della parola, in quanto il mondo contemporaneo è principalmente definito da una civiltà dell'immagine e nella parola si reputa di potere trovare una alternativa per l'invenzione d'un futuro rinnovato. Bologna è città della prima università d'Europa, sorta attorno all'interpretazione dei testi con la parola.
Biblioteca d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale
(via Nazario Sauro 22 - Bologna)
Bologna città della parola
Programma
Sabato 30 alle ore 19.00 -- La parola di Bergonzoni
Installazione e performance di Alessandro Bergonzoni.
Domenica 31 alle ore 18.00 -- La parola di San Tommaso
Conversazione su San Tommaso d'Aquino con Philippe Daverio, Padre Paolo Garuti e gli allievi Alessandro Bergonzoni, Luigi Gerli e Stefano Bonaga.
Sarà inoltre visibile la nuova opera di Claudio Parmiggiani, un monumentale affresco dipinto dal fuoco e dal nerofumo nei tre grandi riquadri del coro absidale.
San Colombano
(via Parigi 1/2 - Bologna)
La parola di Frescobaldi
Programma
L'intero complesso aprirà in anteprima al pubblico con la Collezione di strumenti musicali antichi del Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini, donata alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. Giovani musicisti sotto la direzione del Maestro Tagliavini eseguiranno musiche di Girolamo Frescobaldi.
Palazzo Fava
(via Manzoni 2 - Bologna)
La parola nella poesia visiva
Programma
Si potranno ammirare gli affreschi dei Carracci e della loro scuola, il cui restauro è da poco terminato. Verrà inoltre allestita una mostra, a cura di Massimo Pignat, sulla poesia visiva, con l'esposizione di circa trenta copie di testi, dai codici glossati alle poesie di Apollinaire, Mallarmè, Marinetti e Balla. Performance musicale a cura di Agon, Milano.
Palazzo Pepoli Vecchio
(via Castiglione 8 - Bologna)
Disegnare il mito
Programma
La parola e il caos
In previsione della realizzazione del Museo della Città, si potranno visitare alcune sale con un allestimento sperimentale del futuro percorso espositivo permanente. Nel foyer del Museo verranno esposti: i busti in terracotta raffiguranti dodici Dame Bolognesi Illustri dello Scultore di Casa Fibbia (1680-1690), il Ritratto di Paggio di Papa Clemente VIII di Bartolomeo Cesi (1598) e il dipinto La morte di Cleopatra di Denys Calvaert (1590).
Casa Saraceni
(via Farini 15 - Bologna)
La parola e il colore
Programma
Nelle sale espositive è allestita la mostra Paesaggi, villaggi, contrade -- pittura emiliana tra '800 e '900. Il tema del paesaggio viene letto attraverso settanta dipinti, dalla fine del Settecento ai giorni nostri, tutti provenienti dalle Collezioni d'Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.
Chiesa di Santa Cristina
(piazzetta Morandi - Bologna)
La parola e il suono
Programma
Vano chiesastico
Sabato 30 ore 21.00 -- A proposito di Sandro Luporini
Conversazione sulla parola e il suono tra Philippe e Christophe Daverio, Dom Nicola Bellinazzo, Alessandro Bergonzoni, Francesco Guccini e Pia Tuccitto con l'intervento dei cantori della Schola di Canto Gregoriano Benedetto XVI.
Domenica 31 -- Replica registrata della serata di sabato
Sala Capitolare
Sabato 30 e Domenica 31
Sarà allestita una mostra delle opere di Sandro Luporini, paroliere e autore dei testi di Giorgio Gaber, a cura di Adriano Baldi. +
genusbononiae.it
fondazionecarisbo.it
Emozione Barocca, l'omaggio di Cento al suo Guercino
Cento (Ferrara), 25 nov. (askanews) - Ha nutrito amore per il suo paese nativo, dove ha lasciato parecchi quadri, dei quali i cittadini ci tengono tanto ancora oggi e a ragione. E' racchiuso in questa citazione del Viaggio in Italia di Goethe il senso profondo di Emozione Barocca la mostra che la città di Cento dedica al suo più importante concittadino, Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino. Fausto Gozzi, direttore della Pinacoteca Civica di Cento: Sono pochi gli artisti che hanno un legame così stretto con la propria città come ha avuto Guercino. Guercino è nato qui nel 1591 e ha abitato qua fino al 1642, quindi ha vissuto in questa città 51 anni. Gli ultimi anni invece li ha vissuti a Bologna. Ma l'affetto che Guercino aveva per la sua città e per i suoi cittadini era anche ricambiato, lo si dimostra dalle quantità di opere che lui ha lasciato nelle chiese di Cento e nelle case dei centesi.
Curata da Daniele Benati, la rassegna presenta 27 dipinti, 32 affreschi e 20 disegni, opere in gran parte appartenenti al patrimonio culturale cittadino, mai più esposte al pubblico dopo il terremoto del 2012.
Il percorso parte dalla Pinacoteca San Lorenzo con la formazione dell'artista, ma nucleo portante della mostra è quello della maturità pieno di calore e di contrasti illuministici, per poi passare al periodo di meditazione. Il presidente del Centro studi internazionali Il Guercino, Salvatore Amelio: Quando nel 1642 si trasferisce a Bologna il Guercino si trasforma sempre di più: gli elementi classici emergono sempre più forti quasi da preannunciare, cento anni prima, il neoclassicismo. Elementi quasi raffaelleschi, dove la teoria comincia a prendere un po' il sopravvento anche se lui non rinuncia mai al naturalismo e al colore. Questo è fondamentale nell'opera del Guercino. In questa mostra abbiamo tutto questo percorso completo.
Inoltre alla Rocca di Cento, fino al 15 febbraio, sarà possibile ammirare i numerosi fregi che Guercino realizzò in case e ville della sua città.
Regione Puglia | 25MLN di euro per i musei pugliesi
Regione Puglia | 25MLN di euro per i musei pugliesi Guarda tutte le videonews e gli approfondimenti all'indirizzo
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Tour di Firenze Agosto 2006
1) Cenacolo di Sant'Apollonia
Nel 1447 circa Andrea de Castagno dipinge insieme a una Crocifissione, una Deposizione nel sepolcro e una Resurrezione, il Cenacolo sulla parete di fondo del refettorio di Sant'Apollonia.
2) Basilica di Santo Spirito
La chiesa di Santo Spirito è una delle principali basiliche della città di Firenze. È situata nel quartiere dell'Oltrarno, la parte sud del centro storico, e con la sua semplice facciata domina la piazza omonima.
3) Cappella Brancacci
La cappella Brancacci, situata all'interno della chiesa di Santa Maria del Carmine di Firenze rappresenta uno degli esempi più elevati di pittura del Rinascimento.
FROSINONE: CITTA' IN VIDEO del 26-01-2017
ARPINO e ISOLA DEL LIRI in Ciociaria - HD
© CLAUDIO MORTINI -
Arpino è uno dei più antichi centri della provincia di Frosinone. La sua altezza rispetto alla vallata permette di ammirare un incantevole panorama. Città fortificata, l'acropoli sorge nella loc. Civitavecchia, a 630 m., roccaforte dei Volsci, dei Sanniti e dei Romani con le caratteristiche mura poligonali o ciclopiche, nelle quali si apre una originale porta a sesto acuto. Il vasto territorio arpinate ha dato i natali a uomini che si sono distinti nella politica romana, Caio Mario, M. Tullio Cicerone e Marco Vispanio Agrippa.
Nel Medioevo, Arpino venne scelto per le sue caratteristiche difensive. Dopo aver fatto parte del Ducato Romano, cadde sotto il dominio di Gisulfo II. Divenne terra di conquista da parte dei Normanni, degli Svevi e del Papato, feudo dei Conti d'Aquino e di altre casate francesi. Periodi floridi e di grande espansione furono i secoli XVII e XVIII fino all'Unità d'Italia, quando Arpino rientrò nella provincia di Caserta e solo nel 1927 in quella di Frosinone.
Le sue tappe storiche sono facilmente individuabili percorrendo le vie cittadine poiché perfettamente integrate le une sulle altre senza mai stravolgersi, dalla rocca fortificata ai nostri giorni. Vedendolo da lontano, si presenta in una forma allungata ben inserita e incastrata nei tre spuntoni rocciosi più bassi (i tre quartieri: Civita Falconara, Quartiere Arco e Quartiere Colle) mentre a dominare su tutto si intravede l'Acropoli di Civitavecchia.
La Chiesa di San Michele ricalca un tempio pagano: la sua antichità è testimoniata da fonti scritte ed è stata residenza del vescovo di Sora nel 1400, ma subì diversi cambiamenti quando venne restaurata nel Settecento, dopo il terremoto del 1654. Altri edifici storici sono il Palazzo Quadrini Borromeo, il Palazzo Merolle, il Castello di Ladislao del XIII secolo e il Museo della Liuteria. La cittadina di Arpino è insignita della bandiera arancione, simbolo di città turistica della provincia di Frosinone.
La storia di Isola del Liri, abitata anticamente dai Volsci, presenza attestata archeologicamente da una necropoli rinvenuta nel territorio circostante, è fortemente legata al corso dell'omonimo fiume.
Il paese situato ai confini tra lo stato pontificio e il regno di Napoli è stato teatro di lotte e di brigantaggio, il più conosciuto brigante fu Mammone che in seguito alla proclamazione della Repubblica Romana e di quella Partenopea, schierandosi dalla parte del vecchio regime borbonico e impedendo il passaggio dei Francesi, guidò la popolazione di Isola verso un violento massacro.
All'interno del centro storico, in piazza Venti Settembre, è possibile ammirare la Cascata Grande ed il Castello. A nord ovest della cittadina, sul colle San Sebastiano, si conservano i ruderi di una torre (XI secolo), dedicata alla ninfa Marica, genio tutelare del fiume. Da qui si può ammirare un magnifico panorama del paese e dell'intera vallata. Uno splendido angolo di verde si trova ad ovest di Isola del Liri: il Colle Pagnotta che rientra nelle aree Wilderness, una zona selvaggia preservata dai cambiamenti morfologici e paesaggistici nel corso del tempo.
Video d'autore - Ciociaria Passeggiate Medievali - ITA
Ciociaria. Passeggiate Medioevali
Nel filmato d'autore Ciociaria. Passeggiate medievali si è scelto di raccontare i luoghi del Medioevo nel Frusinate attraverso suggestioni storiche narrate dalle voci di celebri personaggi dei secoli passati.
Ferdinand Gregorovius, Marianna Candidi Dionigi, Dante, Bernardo di Chiaravalle e Tommaso d'Aquino si alternano nella scrittura di un Grand Tour che si snoda nei luoghi in cui potere temporale e potere spirituale si sono confrontati.
Paesaggi, castelli e abbazie sono i protagonisti di un racconto ricostruito nelle pagine di un libro immaginario dove realtà, letteratura e storia disegnano un percorso conoscitivo nel Medioevo del Lazio meridionale.
Priverno Museo Medioevale
CASTROCIELO: Presentazione giornate FAI del 04-10-2019
Sarà Castrocielo la città ambasciatrice della provincia di Frosinone per le giornate d'autunno del FAI. Si parte dagli scavi di Aquinum fino ad arrivare nel cuore del paesino.
FROSINONE, UNA DOPPIA SEDE PER IL MUSEO
Il museo archeologico di Frosinone verrà ampliato, non solo, avrà una doppia casa.
E’ quanto ci anticipa il sindaco del capoluogo, Nicola Ottaviani.
Taranto Città Vecchia: Museo Meteorico-Sismico