CASTELL'ARQUATO
Castell'Arquato è un bellissimo borgo medioevale ben conservato di grande impatto scenografico. Colpisce il visitatore la maestosità del suo centro monumentale, rappresentato dalla piazza municipale posta nella parte alta del paese dove si affacciano la Rocca Viscontea, poderosa opera a difesa del borgo, la Collegiata di Santa Maria Assunta, splendida struttura romanica con parti gotiche e rinascimentali, e il Palazzo del Podestà. Il Museo della Collegiata, seppur piccolo, è ricco di veri e propri gioielli di arte sacra databili tra il XIII ed il XIV secolo.
Castell' Arquato (PC)
Castell' Arquato (PC)
Museo della Collegiata
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CASTELL'ARQUATO.mp4
Il borgo di Castell'Arquato e' strategicamente arroccato sulla collina lungo le prime alture della Val d'Arda.Il centro storico medievale del borgo non ha subito negli anni variazioni degne di nota.E' con piacere che si osservano in piena tranquillita' i significativi monumenti presenti nel borgo.Personalmente
ho trovato stupendi gli affreschi della Collegiata di Santa Maria.
Collegiata di Santa Maria, Castell'Arquato (PC)
Castell'Arquato 2 collegiata S.Maria Assunta
Sperimentazione: immagini in movimento e mixaggio di più tracce audio
Collegiata di S.Maria Assunta
Cappella di S.Giuseppe e cappella di S.Caterina d'Alessandria
Telelibertà titoli TGL 14/12/2013
ROVELETO: ASSALTO AL BANCOMAT
Una banda di tre persone ha fatto esplodere lo sportello di una filiale di Unicredit ed è fuggita con il bottino. Furto di 15 quintali di gasolio sventato a Quarto dai carabinieri
BAULI A PIACENZA: PIÙ FERMENTO PER EXPO 2015
Il presidente della società leader nei panettoni e pandori parla dell'evento definendolo un trampolino di lancio formidabile per una Piacenza in posizione strategica
CASE POPOLARI: EMERGENZA COME NEL DOPOGUERRA
Ferdercasa: in Italia 600mila famiglie in lista d'attesa. Acer: a Piacenza sono oltre 600 a sperare nell'assegnazione
RITROVATA LA TELA DELLA COLLEGIATA
L'adorazione del bambino era stata rubata oltre 40 anni fa dal museo di Castellarquato, i carabinieri del nucleo tutela artistico l'hanno scoperta nel catalogo di una casa d'arte toscana. Il sindaco Rocchetta: Speriamo di rivederla presto
GALA' DELLO SPORT: CREMONA ATLETA DELL'ANNO
IL campione europeo di motonautica è stato premiato. Coni: Godiamo di ottima salute, nessuna società ha chiuso nell'ultimo anno. La medaglia d'oro Alex Carella s'immortala in una foto con Maradona.
Pronti Partenza...Via - BUSSETO patria di Giuseppe Verdi
Pronti Partenza...Via TRIP fa tappa a BUSSETO, cittadina nella provincia di Parma nota per aver dato i natali a Giuseppe Verdi nella frazione Roncole.
Il borgo fu a lungo capitale del piccolo Stato Pallavicino e nel suo centro storico si erge la Rocca dove trovò collocazione il Teatro Verdi. Queste terre sono molto legate al compositore e molti luoghi portano il suo nome. Busseto, insignito del titolo di Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, può essere un buon punto di partenza per l'esplorazione dei paesi vicini e per un viaggio attraverso i sapori della terra parmense patria di salumi e formaggi.
Una realizzazione di Fabrizio Vaghi e Silvia Sissa.
Grafica, montaggio e regia di Fabrizio Vaghi
Una produzione Vaghi per il mondo
Tutti i diritti riservati, Vaghi per il mondo, 2015 -
Vietata la duplicazione e la diffusione non autorizzata al di fuori del canale
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Guarda altre puntate di Pronti Partenza...Via, alla scoperta delle più belle città d'arte in Italia:
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Chiesa di Santa Maria Assunta, Esine (BS)
Chiesa di Santa Maria Assunta
Costruita attorno al 1480, presentava originariamente una facciata a capanna con oculo tondo, a cui si è sostituita la struttura attuale nel 1776. Il campanile dal cuspide conico è datato al '500 e costruito in pietra giallastra.
L'interno presenta l'aula unica, tipica della tipologia della pieve rustica, con tetto a capanna, copertura lignea della navata e volta in muratura nella zona presbiteriale. La navata e il presbiterio si presentano completamente affrescati da Giovanni Pietro da Cemmo, che lavorò in questa chiesa tra il 1491 ed il 1493. Il programma decorativo risulta particolarmente complesso e denuncia, per l'unità e finezza teologica, una committenza di alto
livello. Tale ipotesi è confermata dalla presenza di stemmi appartenenti a famiglie della nobiltà camuna, come i Beccagutti e i Federici. oltre al rettore della Chiesa della santissima Trinità di Esine: Isacco De Favis da Gandino.. I temi rappresentati possono a ragione essere suddivisi in due gruppi principali: la 'storia della salvezza, che occupa l'arco santo e la zona presbiteriale, e immagini della devozione popolare, disposte in riquadri ordinati nella navata.
Il ciclo con storie della salvezza principia con l'Annunciazione, posta sull'arco santo, e con le figure dei Profeti, dipinti sul parapetto della loggia. Oltre l'arco e la cancellata la volta a crociera del presbiterio è occupata dalla rappresentazione delle schiere celesti, al centro delle quali si impone il Cristo pantokrator (di oltre tre metri) in mandorla, attorniato da una cerchia di 72 personaggi, rigidamente distinti per classi: santi, martiri, patriarchi, imperatori, profeti...
Le pareti del presbiterio sono decorate con le scene della Natività e dellAdorazione dei Magi, la Crocifissione, posta sulla parete di fondo del presbiterio, lAssunzione della Vergine, occupante la parete di sinistra.
Nel 1573 viene abbattuta una sezione di parete per creare la cappella del rosario, distruggendo degli affreschi che probabilmente raffiguravano un giudizio universale.(Fonte Wikipedia)
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Piacenza (Emilia Romagna) centro storico: Piazza Cavalli e il Gotico - videomix
Il palazzo GOTICO venne edificato a partire dal 1281 per volere di Alberto Scoto, reggente ghibellino della città su un'area dove prima sorgevano il convento di San Bartolomeo e la chiesa di Santa Maria de Bigulis. I lavori furono condotti da quattro architetti piacentini Pietro da Cagnano, Negro de Negri, Gherardo Campanaro e Pietro da Borghetto
Secondo un progetto iniziale, avrebbe dovuto essere a pianta quadrangolare, ma l'opera rimase incompiuta per lo scoppio di una grave pestilenza. A causa della depressione economica scaturita dall'evento il progetto fu interrotto e venne realizzato solo il lato nord. Ne risulta comunque un grande esempio di architettura civile dell'epoca; ricalca lo stile lombardo ogivale[3].
Si erge su un grandioso portico terreno ad archi acuti (di cui cinque sulla facciata e tre su ciascuno dei due lati) rivestito in pietra bianca e marmo rosso di Verona che crea un forte contrasto col livello superiore, in cotto[3]. Il primo piano è caratterizzato da una fuga di grandi finestroni con archi a tutto sesto che, come delle grandi cornici, iscrivono ora trifore e ora quadrifore, dalle fini decorazioni geometriche in cotto[3].
Nel lato sinistro i finestroni sono sormontati da un prezioso rosone marmoreo, in quello destro da unapolifora marmorea. Al di sopra corre per tutte le facciate una cornice ad archetti ogivali atta a sorreggere la grande merlatura a coda di rondine, simbolo dei ghibellini, e snelle torrette, di cui quella centrale, sulla fronte principale, racchiude il campanone[1]. Tra la quarta e la quinta finestra si trova, all'interno di una nicchia, una copia di una statua raffigurante la Madonna con il bambino, l'originale è conservata ai Musei Civici di Piacenza, proveniente dalla preesistente chiesa.
Il lato posteriore, chiuso come in un cortile da aggiunte posteriori, ricalca, in maniera più sobria, lo stile della facciata principale. L'interno è tutto occupato dal grandioso salone architravato, abbellito da raffigurazioni pittoriche, originariamente utilizzato per le riunioni dell'Anzianato, nel 1644 vi fu allestito un teatro in legno su progetto di Cristoforo Rangoni. Il salone è sede di eventi culturali, mostre ed incontri istituzionali.
Tra i secoli XVI e XVII subì diverse modifiche, tra le quali un balcone aggiunto sul lato che dà su Piazza Cavalli. Queste modifiche furono poi eliminati in restauri avvenuti tra la fine dell'Ottocento e i primi del novecento.
NIVEA Italia Sulla Pelle - Castiglione Olona (VA)
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Rocca di Soragna, Soragna (Pr)
Valorizzare il patrimonio artistico italiano è un grandissimo piacere, oggi a Soragna per volare sopra e dentro la bellissima Rocca.
Un ringraziamento per la sua squisita ospitalità al Principe Diofebo Meli Lupi.
Pilota di Drone (APR) Fabio Manera.
Sant'Agata Feltria, Montefeltro.avi
Sant'Agata Feltria, Montefeltro
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Tra Parma e Piacenza
Da chiaravalle della Colomba a Busseto, patria di Verdi.
Quindi Roncole, Fontanellato e la sua splendida rocca fino al santuario della Madonna del Rosario, voluto dai Sanvitale, e a Vigoleno, uno dei Borghi più Belli d'Italia. Itinerario tra piacentino e parmense.
Abbazia di Fossanova.wmv
In provincia di Latina, a Priverno, ci stupiscono ancora le eloquentissime pietre dell'antica abbazia cistercense della fine del XII secolo...