IL MUSEO DELLA GUERRA A CIVIDALE DEL FRIULI
Tempo fa è stato inaugurato il nuovo museo della guerra di Cividale del Friuli, cittadina che ha avuto un ruolo fondamentale soprattutto nella Prima Guerra Mondiale. La musica di sottofondo che ho realizzato è appositamente tetra perché accompagna immagini che non vorremmo mai più vedere, perché ogni guerra è sempre una sconfitta per l'umanità.
Ricordiamo nella fede tutti i caduti pregando per le loro anime.
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a cura di
Cividale del Friuli ricorda la grande guerra
(Ponte del Diavolo Cividale del Friuli)
Il 27 ottobre 1917, dopo la ritirata di Caporetto, l'esercito italiano fa brillare il Ponte del Diavolo di Cividale del Friuli sul fiume Natisone per rallentare l'ingresso degli austroungarici. (Siamo nell’Italia del nord est che oggi confina con la Slovenia). Artisti di strada internazionali hanno realizzato un trompe l'oeil sul piano di calpestio del Ponte e l’attore Luca Zingaretti ha letto il diario di guerra del sacerdote Valentino Liva in modo da ri…
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Cividale del Friuli ricorda la grande guerra
(Ponte del Diavolo Cividale del Friuli)
Il 27 ottobre 1917, dopo la ritirata di Caporetto, l'esercito italiano fa brillare il Ponte del Diavolo di Cividale del Friuli sul fiume Natisone per rallentare l'ingresso degli austroungarici. (Siamo nell’Italia del nord est che oggi confina con la Slovenia). Artisti di strada internazionali hanno realizzato un trompe l'oeil sul piano di calpestio del Ponte e l’attore Luca Zingaretti ha letto il diario di guerra del sacerdote Valentino Liva in modo da ri…
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Museo della Grande Guerra
Itinerario attraverso le sale del Museo della Grande Guerra di Gorizia, fondato nel 1924 per documentare la tragedia vissuta dalla città e dal territorio durante il conflitto e riorganizzato nel 1990, quando è stato trasferito nella nuova sede di Borgo Castello. I temi trattati sono soprattutto la vita di trincea, gli aspetti tecnici della guerra, i ricordi dei soldati, la figura del generale Armando Diaz a cui è dedicata una sala.
20 05 16 IL PLASTICO FERROVIA DISMESSA CIVIDALE CAPORETTO
Inaugurato oggi all'interno della mostra permanente del museo della Grande Guerra presso la dismessa stazione ferroviaria di Cividale del Friuli (Ud) il plastico che ripercorre la vecchia strada ferrata a scartamento ridotto che collegava la stazione di Cividale Barbetta a Caporetto.
Grande Guerra - Mostra Frammenti di memorie inaugurata a Cividale
Torrenti : ci aiuta a riflettere
A Cividale: echi di Caporetto
A CIVIDALE: ECHI DI CAPORETTO
Scheda integrale:
Regia: Massimo Sani
Casa di produzione: Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico
Anno: 2010
Abstract: Una serie di immagini di repertorio filmato - provenienti da diversi archivi europei - mostrano sinteticamente, con immagini rarissime, come sono avvenute le vicende immediatamente successive all'offensiva di Caporetto scatenata - nella notte del 24 ottobre 1917 - dalla catena del Monte Nero verso la valle dell'Isonzo contro le postazioni delle forze armate italiane. Dopo le immagini di repertorio filmato il giornalista, e ricercatore storico, Marko Stepec e il giornalista (residente negli U.S.A.) Uros Lipuscek forniscono dettagli inediti delle vicende - a tutt'oggi sconosciute - che hanno caratterizzato le notizie sugli sviluppi della rotta di Caporetto, nei giorni immediatamente successivi. Un tema del tutto nuovo della Grande Guerra è rappresentato dagli aspetti archeologici dei giacimenti rimasti dopo i lunghi anni e mesi di guerra. Ne parlano, informando il pubblico sulla base di numerosi reperti, gli archeologi Marco Balbi e Silvio Stok. L'intera puntata è presentata dallo storico Fulvio Salimbeni
COPIE DI MAGAZZINO
A/DigiB/225
CENTENARIO GRANDE GUERRA, APRE IL PRIMO MUSEO INTERATTIVO
FOGLIANO REDIPUGLIA - In Friuli Venezia Giulia si aprono le celebrazioni per il centenario della Grande Guerra. A Fogliano di Redipuglia, inaugurato il primo museo interattivo in Italia dedicato al Conflitto Mondiale. Alla presenza di Piero Angela, sottolineata l'importanza di far conoscere il territorio e la sua storia soprattutto alle nuove generazioni - Intervistati: PIERO ANGELA (Divulgatore Scientifico) - Servizio di Silvia Domanini, riprese di Enzo Iannaccone, montaggio di Enzo Iannaccone
Modena sui passi della Grande Guerra - Museo Civico D'arte
Un video per rievocare la Grande Guerra a Modena, dai segni della sua memoria come monumenti e lapidi, a luoghi di cui nel tempo si è perso il ricordo. Due voci, una del passato e una del presente, per rivivere quegli anni, in cui la città assieme al resto d’Europa entrava tragicamente nella modernità
A cura di Citta' di Modena, il comune di Modena sui social Network
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RICCARDO GIUSTO:PRIMO CADUTO DELLA GRANDE GUERRA
Una docufiction prodotta dalla Crazyhorse e diretta da Giovanni Cismondi consegna alla memoria collettiva Riccardo Giusto, erroneamente ricordato da cento anni con un aDi di troppo per un errore anagrafico. L'alpino Riccardo Giusto, nato a Udine nel 1895, fu il primo caduto della Grande Guerra. Fu colpito sul monte Kolovrat, in Friuli, il 24 maggio, primo giorno effettivo delle operazioni belliche che opposero l'Italia all' impero austro ungarico e alla Germania. Una guerra micidiale, vissuta in trincea e di attacchi alla baionetta, di fango e cannonate, che tolse la vita a 650 mila soldati. Una guerra che nelle previsioni dei generali avrebbe dovuto essere veloce ma che si protrasse dal 1915 al 1918. Il video alterna la parte documetaristica alla fiction, ricostruendo gli ultimi giorni di vita dell'alpino Riccardo, che fu colpito a morte da una pallottola nemica che fu sparata dalla guardie confinarie austriache verso le quali la pattuglia italiana, di cui faceva parte Giusto, si era diretta. La docufiction è stata presentata in prima assoluta il 24 maggio 2015 ricevendo il consenso del pubblico che aveva riempito il teatro Ristori a Cividale del Friuli.
LAB 33: MUSEO GARIBALDINO E DELLA GRANDE GUERRA - I Lab
Un museo piccolo piccolo – una stanza appena – che custodisce però, come il migliore degli scrigni,
cimeli preziosi risalenti alla Terza guerra di indipendenza. Il Lab di oggi ci porta a Bezzecca, in val
di Ledro, a conoscere il Museo Garibaldino; punto di partenza di un itinerario storico-culturale che
conduce al vicino parco storico del Colle di Santo Stefano e alla Chiesa Ossario militare. A cura di Chiara Limelli.
2. Museo della Guerra di Vermiglio_2015
Progetto realizzato dalla Rete Trentino Grande Guerra con il contributo di Provincia autonoma di Trento e Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto
Riprese, interviste e edit a cura di Luciano Stoffella e Roberta Bonazza
Il progetto
In Trentino ci sono 19 Musei che si occupano, in maniera esclusiva o parziale, di Prima guerra mondiale.
Sorti nelle città, nelle valli o sulle montagne lungo quella che un tempo era la linea del fronte, sono realtà diverse fra loro per natura, dimensioni e specializzazioni.
Dal 2009 questi 19 musei fanno parte della Rete Trentino Grande Guerra, coordinata dal Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, nata per dare forza al ruolo dei musei sul territorio e sostenere la loro offerta culturale, favorendo la realizzazione di azioni comuni.
Tra il 2014 e il 2015 la Rete ha realizzato il progetto “Descrivere, raccontare e interpretare. Nuovi apparati informativi nei musei della Rete Trentino Grande Guerra”, attraverso il quale sono state prodotte 19 clip video che presentano ciascuno dei musei aderenti ed un video che racconta cosa significa farne parte.
trentinograndeguerra.it
Museo della Grande guerra a Gorizia [slideshow] - CROSS THE BORDER
Uno slideshow che mostra la sezione della Grande guerra dei musei provinciali di Gorizia.
ISTORITRAVEL Museo Bainsizza 4/6 Oggettistica della Grande Guerra
istoritravel.com
Fronte: WW1 Altipiano della Bainsizza / Bainsizza Plateau
Slovenia – Fronte dell’Isonzo / Isonz Front - Settore Bainsizza
Visitate con noi la splendida collezione di cimeli della prima Guerra Mondiale presso l’interessante Museo della Bainsizza, per info contattateci (+39 347 8005771), nel video specifico l'oggettistica dei vari eserciti belligeranti.
Joint us and visit the ww1 Museum of relics from Bainsizza, in details herewith all the personal stuff of soldiers !
Visita i campi di battaglia con ISTORITRAVEL !
Посетить Поле боя С ISTORITRAVEL
Επισκεφθείτε τα πεδία των μαχών με ISTORITRAVEL
Visit trenches and battelfields with ISTORITRAVEL
Visitez les champs de bataille avec ISTORITRAVEL
Navštivte bojiště s ISTORITRAVEL
Bezoek de slagvelden ISTORITRAVEL
Visite os campos de batalha com ISTORITRAVEL
Vizitaţi câmpurile de luptă cu ISTORITRAVEL
Visite los campos de batalla con ISTORITRAVEL
Besuchen Sie die Schlachtfeld mit ISTORITRAVEL
Látogassa meg a harctereken a ISTORITRAVEL
Besök slagfälten med ISTORITRAVEL
で戦場を訪問 ISTORITRAVEL
參觀戰場ISTORITRAVEL
8. Museo Storico Italiano della Guerra - Rovereto_2015
Progetto realizzato dalla Rete Trentino Grande Guerra con il contributo di Provincia autonoma di Trento e Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto
Riprese, interviste e edit a cura di Luciano Stoffella e Roberta Bonazza
Il progetto
In Trentino ci sono 19 Musei che si occupano, in maniera esclusiva o parziale, di Prima guerra mondiale.
Sorti nelle città, nelle valli o sulle montagne lungo quella che un tempo era la linea del fronte, sono realtà diverse fra loro per natura, dimensioni e specializzazioni.
Dal 2009 questi 19 musei fanno parte della Rete Trentino Grande Guerra, coordinata dal Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, nata per dare forza al ruolo dei musei sul territorio e sostenere la loro offerta culturale, favorendo la realizzazione di azioni comuni.
Tra il 2014 e il 2015 la Rete ha realizzato il progetto “Descrivere, raccontare e interpretare. Nuovi apparati informativi nei musei della Rete Trentino Grande Guerra”, attraverso il quale sono state prodotte 19 clip video che presentano ciascuno dei musei aderenti ed un video che racconta cosa significa farne parte.
trentinograndeguerra.it
MOLFETTA. INAUGURATO IL MUSEO DEL RISORGIMENTO E DELLA GRANDE GUERRA
MOLFETTA - Dopo un attento lavoro di restauro e di risistemazione degli ambienti, grazie a valenti e giovani ingegneri ed architetti, è stato inaugurato in via San Pietro, nel centro storico di Molfetta il Museo del Risorgimento e della Grande Guerra.
Il museo è stato intitolato al capitano Domenico Picca di cui ricorre il centenario della morte e chiude una serie di iniziative che hanno preso il via lo scorso 4 novembre con la deposizione di una corona proprio presso la sua casa natale dove si è svolta una cerimonia commemorativa a cui è seguito un convegno storico sulla figura del decorato militare molfettese intitolato: “Il volto dell’ eroe, il valore dell’ uomo”.
La cerimonia, a cui hanno preso parte autorità civili e militari, le associazioni combattentistiche e d’arma, alcuni reduci e parenti del capitano Picca, è stata organizzata dall’ ANMIG e dall’ Associazione Eredi della Storia, rappresentate entrambe dal direttivo con i loro presidenti.
E’ stato il giovane ricercatore dell’ Associazione, l’ing. Andrea de Gennaro ad illustrare ai presenti come è nato il Museo, le peculiarità, le fasi del restauro, i cimeli conservati, le chicche che custodisce. In questo compito è stato affiancato da Sergio Ragno che ha raccontato le ore trascorse per rendere fruibile al pubblico il museo, restaurando tutti gli oggetti di grande valore affettivo donati nel tempo.
E’ stata poi ribadita l’ importanza dei giovani che stanno custodendo e portando avanti questo importante bagaglio storico tramandato dai nostri avi. E’ toccato poi al presidente dell’ Associazione Eredi della Storia, il dott. Michele Spadavecchia tracciare la figura storica del capitano Picca, che affrontò le difficoltà della Grande Guerra conducendo il battaglione in azioni vittoriose. Sacrificò la sua giovane vita per la Patria meritandosi la Medaglia d’Oro al Valor Militare.
A tenere le fila degli interventi l’ avvocato Nico Bufi, presidente ANMIG, che ha salutato i numerosi presenti e di volta in volta accolto i numerosi ospiti tra cui il vescovo Mons. Domenico Cornacchia, le autorità militari, il generale Giuseppe Picca, parente del decorato e alcuni anziani soci centenari.
Un altro giovane ricercatore dell’ Associazione, l’ing. Biagio Stoia ha tracciato il forte legame fra la Chiesa molfettese, i suoi vescovi e l’ Associazione: Ha ricordato alcuni episodi salienti legati a Mons. Gioia, Mons. Salvucci, Mons. Bello, Mons. Martella. Ognuno ha lasciato un segno indelebile.
Subito dopo la benedizione si è proceduto allo scoprimento della targa del museo, momento molto sentito e coinvolgente.
E’ seguita la visita al contenitore culturale che contiene solo una piccola parte di divise, reperti, documentazione, fotografie e cimeli in possesso delle associazioni, derivanti da donazioni di privati.
I presidenti dei sodalizi auspicano quindi che si possa trovare una sede più grande ed idonea ad ospitare tutto il prezioso materiale storico perché i giovani conoscano il passato attraverso la microstoria dei loro predecessori e nello stesso evitino di commettere gli stessi errori.
Come ha detto il Vescovo, mai più guerre riconoscendo il valore e il sacrificio dei nostri caduti.
Paola Copertino
INAUGURAZIONE MUSEO GRANDE GUERRA
Video dell'inaugurazione del Museo della Grande Guerra di Fogliano di Redipuglia il 5 Luglio 2014 in occasione del Centenario della Prima Guerra Mondiale. Il video presenta le soluzioni innovative e interattive presenti all'interno del museo, progettate e realizzate da Skylab Studios.
ISTORITRAVEL Museo Bainsizza 3/6 Completo Ardito Flamiere della Grande Guerra
istoritravel.com
Fronte: WW1 Altipiano della Bainsizza / Bainsizza Plateau
Slovenia – Fronte dell’Isonzo / Isonz Front - Settore Bainsizza
Visitate con noi la splendida collezione di cimeli della prima Guerra Mondiale presso l’interessante Museo della Bainsizza, per info contattateci (+39 347 8005771), nel video specifico le armi dei vari eserciti belligeranti.
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1369.- Pontebba - Museo grande guerra di latta - Grande Guaerra - cent'anni dopo -
Descrizione
38 di 41 I longobardi di Cividale
Questo video è condiviso con invocazione del “FAIR USE” (senza scopo di lucro) tutti i diritti sono dei rispettivi proprietari. L’unico scopo è quello di divulgare conoscenza e cultura. Un grazie alla Rai (Rai Storia, Rai Cultura, Rai 5), che ci da la possibilità di godere di questi video e di diffondere cultura e bellezza. Questo è il vero servizio pubblico… Un grazie anche al MiBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), che ha finanziato questo progetto.
Cividale del Friuli è tra le città italiane che meglio testimonia il passato longobardo del nostro paese; quei due secoli durante i quali il Regno dei Longobardi (568 d.C. – 774 d.C.) insediò una nuova dominazione politica sulle maceria dell’Italia romana, finché non fu sconfitto e spodestato dai Franchi di Carlo Magno. Cividale del Friuli è in qualche modo la via d'accesso obbligata per entrare nelle vicende di questo popolo germanico. È qui, infatti, nell’antica Forum Iulii romana, fondata secondo la tradizione da Giulio Cesare nel primo secolo a.C., che i Longobardi stabiliscono il loro primo centro, fondando il Ducato dei Friuli; è qui che i Longobardi raggiungono la massima raffinatezza artistica e architettonica, nella parte finale della loro parabola storica, alla fine dell'ottavo secolo; ed è qui che ha i natali Paolo di Warnefrit - giunto fino a noi come il dotto Paolo Diacono, autore di quella Historia Langobardorum che rappresenta una delle fonti principali sulla storia di questo popolo. Questa puntata, realizzata in collaborazione con ArcheoFrame – Università IULM Milano, è un viaggio nella Cividale Longobarda. Dagli oggetti rinvenuti nelle necropoli longobarde cividalesi, (armi, gioielli, fibule, ecc.) che ci raccontano gli usi e i costumi delle prime generazioni arrivate in Italia al seguito del leggendario Re Alboino. Al preziosissimo manoscritto dell’Historia Langobardorum, un codice del IX secolo che rappresenta la più antica copia esistente del testo di Paolo Diacono, conservato proprio a Cividale. Alle magnifiche testimonianze conservate nel Museo Cristiano di Cividale: il Tegurio del patriarca Callisto e l’Altare del duca Ratchis. Sino al maestoso Tempietto Longobardo con i suoi incantevoli stucchi, che rappresenta l’apice dell’arte longobarda. Ad accompagnarci in questo viaggio, due importanti storici del Medioevo come Paolo Delogu e Stefano Gasparri, storici dell’arte come Marina Righetti e Saverio Lomartire, e altri testimoni che ci aiuteranno a ricostruire un’immagine più corretta e suggestiva di questo popolo e del ruolo che giocato nella storia italiana. Un’immagine che la storiografia ottocentesca (da Manzoni in poi) aveva contribuito a rendere fosca e priva di qualsiasi valore. Ma che oggi può essere vista sotto una nuova luce. Non è un caso che la Cividale longobarda (insieme ad altri sei luoghi della nostra penisola: Brescia, Castelseprio-Torba, Campello sul Clitunno, Spoleto, Benevento e Monte Sant’Angelo) fa parte oggi di un sito seriale riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità.