I MAI VISTI: INEDITI DAI DEPOSITI DEL MUSEO DELLA CITTA' DI ACQUAPENDENTE
Trailer mostra I mai visti - inediti dai depositi del Museo della Città di Acquapendente
Pueblos pequeños de Italia | Acquapendente a un Paso de Toscana | Lacio
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Pueblos pequeños de Italia.
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Màs sobre Acquapendente y El Bosque de Blancanieves:
Primer episodio de la segunda estacion de La Mia Italia. Hoy comenzamos con un pueblito que es un amor: Acquapendente, al confin entre Lazio, Umbria y Toscana.
Riccardo Polacco della B.A.M.A. di Acquapendente mostra come si realizza un albarello con l'argilla
Acquapendente 20 Febbraio 2016. Roberto Polacco mostra il lavoro dell'artigiano d'un tempo e realizza al tornio a pedale un oggetto d'argilla
Sabato 20 e domenica 21 febbraio 2016 appuntamento con “Le ceramiche medievali e rinascimentali della Torre Julia” ad Acquapendente.
La Cooperativa L’Ape Regina e il Museo della città, propongono una visita guidata alla sezione museale dedicata alle ceramiche medioevali e rinascimentali, rinvenute durante gli scavi effettuati nel complesso di Sant’Agostino ad Acquapendente.
Inoltre, i ceramisti della B.A.M.A. (Bottega Artigiana Maioliche Artistiche) realizzano una dimostrazione al pubblico su come costruire i manufatti in argilla, utilizzando il tornio a pedale.
Io ho incontrato Riccardo Polacco, della B.A.M.A. dei fratelli Polacco & C.., ceramiche artistiche ad Acquapendente, sulla Via cassia km. 136, tel. e fax 0763.734383.
Ripresa con iPhone6 di Mauro Galeotti per il quotidiano lacitta.eu
Mauro Galeotti
ceramiche-bama.it
info@ceramiche-bama.it
MUSEO DELLA CITTA' DI CARPI
Il Museo della Città, grazie a un innovativo progetto museografico, ripercorre 35 secoli di storia di Carpi e del suo territorio, attraverso l’esposizione di reperti, opere, materiali che tracciano l’evoluzione ambientale, lo sviluppo economico, sociale, politico e culturale che ha definito la città di oggi.
Quattro grandi periodi si raccontano per isole tematiche nelle logge del secondo ordine di Palazzo dei Pio: la fase pre-urbana; il periodo della signoria dei Pio; la dominazione estense fino all’Unità d’Italia; il Novecento.
Seconda parte Conferenza sulla Ceramica di Acquapendente maggio2015
La seconda parte della conferenza sulla ceramica di Acquapendente realizzata a maggio 2015. Interventi di Alberto Piccini e Fabiano Zeni Buchicchio.
Museo della Città di Bobbio
Progetto Sognando un polo museale
Scuola Secondaria di primo grado di Bobbio
Classi 2A-3A-3B a.s. 2017/18
La scienza nascosta nei luoghi di Padova: il teatro anatomico
Esistono luoghi a Padova che raccontano storie di scienza, dai risvolti a volte più o meno noti. Uno di questi è il teatro anatomico dell’università di Padova, costruito nel Cinquecento durante il magistero di Girolamo Fabrici d’Acquapendente.
Fabio Zampieri, storico della medicina all'università di Padova, ci porta al suo interno e ce ne racconta il significato.
Un video con Fabio Zampieri
Riprese e montaggio: Elisa Speronello
Responsabile produzione: Monica Panetto
Leggi l'articolo online:
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Le ceramiche medievali della Torre Julia
Servizio di Donatella Ansovini andato in onda l'11 febbraio 2016 sul TGR Lazio edizione delle 19.30
Dai depositi: Sei Stanze, una storia ottocentesca
Il video racconta il backstage di “Sei stanze, una storia ottocentesca”, un percorso dedicato alle opere pittoriche inedite provenienti dalle Collezioni del Museo per la maggior parte inedito al pubblico.
Dal 21 maggio al 4 settembre 2016
gam-milano.com
Credits
Realizzazione: JAMAIN SOCIAL AND SERVICES SRL [jamain.co]
Creatività: Gianluca Pelliccioli
Regia, ripresa e montaggio: Mattia Seregni.
Zungri Museo Civilta Rupestre: IL VIDEO PROMOZIONALE
La Città di Pietra! IL MUSEO
STORIA, CULTURA, TRADIZIONI !!
IL NUOVO VIDEO PROMOZIONALE prodotto dal Comune di Zungri (VV) con finanziamenti POR Calabria e Comunità Europea, che mostra l'allestimento del Museo della Civlità Rupestre e Contadina di Zungri (VV)
Grazie a tutti coloro i quali hanno creduto e lavorato con passione ed impegno a questo progetto.
I depositi dei musei - Mudec Milano
Viaggio ai Ponticelli Perduti (Civita di Bagnoregio)
Viaggio ai Ponticelli Perduti
DOMENICA 03 GIUGNO 2018
Ore 9.30-13.30
Civita di Bagnoregio
(Geologia&Turismo Day 2018)
Suggestiva passeggiata tra passato e presente con gli esperti del Museo di Civita di Bagnoregio.
Info&Prenotazioni: tel. 328.66.57.205, info@museogeologicoedellefrane.it.
In occasione del Geologia&Turismo-Day2018, evento nazionale per la valorizzazione del Patrimonio Geologico Italiano, il Museo di Civita organizza una suggestiva escursione ai Ponticelli, una sottilissima cresta argillosa che svetta nella valle, su cui gli abitanti del luogo transitavano fino agli anni ’60, prima che l’erosione impedisse definitivamente il passaggio: un luogo poetico che è una testimonianza al tempo stesso incantevole e drammatica dell’intensa dinamica del territorio.
Appuntamento alle ore 9.30 a Mercatello, all’inizio del ponte per Civita. L'itinerario si svilupperà inizialmente attraverso i vicoli del borgo e al Museo, per una visita guidata e la colazione, prima di avventurarsi verso i Ponticelli, alla scoperta dell’evoluzione del territorio e della storia del borgo, delle frane e delle opere di stabilizzazione, per comprendere perché Civita non è “il paese che muore” ma “il paese che lotta per vivere”, anche attraverso le testimonianze dirette di chi ha vissuto il territorio in passato.
CARATTERISTICHE DELL'ESCURSIONE
Livello di difficoltà: medio-basso
Distanza (Mercatello-Ponticelli e ritorno): 4 km
Dislivello: 250 m
Durata: 4 ore
Necessari scarpe e abbigliamento adatti (preferibilmente da trekking), pranzo al sacco.
In caso di maltempo l'escursione viene effettuata la domenica successiva (10 giugno).
Musica:
Dimmu Borgir
Progenies Of The Great Apocalypse [Orchestral version]
Album: Death Cult Armageddon (2003)
Nuclear Blast
Museo centrale Montemartini
La Centrale Montemartini, sulla via Ostiense, fa parte del sistema dei Musei in Comune. Ospita circa 400 statue romane, già esposte ai Musei capitolini o recuperati dai ricchissimi depositi comunali, insieme a epigrafi e mosaici, in una straordinaria ambientazione di archeologia industriale.
SANREMO : VILLA ORMOND MUSEO DEL FIORE
Presentata nella tarda mattinata di oggi la futura sede dl Museo del fiore di Sanremo. proseguono infatti nel parco di Villa Ormond i lavori di completamento del Centro di valorizzazione del patrimonio ambientale e floricolo dela Riviera di Ponente. Entro il prossimo autunno termineranno i lavori nelle stanze del “Villino” Winter e della serra
Italia(LAZIO).Torre Alfina 1080p
Torre Alfina è una frazione del comune di Acquapendente, in provincia di Viterbo
Situata al margine settentrionale dell'altopiano dell'Alfina, a circa 9 km di distanza dal capoluogo, a 600 m s.l.m., ha una popolazione di 345 abitanti (dati Istat, 2001) ed è inserita tra I borghi più belli d'Italia.
Confina con la Riserva naturale Monte Rufeno e con il bosco monumentale del Sasseto, al quale si accede dai giardini pubblici del borgo.Non si hanno notizie certe che l'area fosse abitata in epoca etrusca e nemmeno in quella romana, anche se la vicinanza con l'insediamento etrusco di Velzna e il fatto che l'altopiano fosse attraversato dalla via Traiana lo lascia supporre. Le prime notazioni storiche riguardo all'esistenza di una torre d'avvistamento le abbiamo nei Comentarii Historici di Monaldo Monaldeschi della Cervara, che parla di una torre fortificata trasformata in castello durante il regno longobardo di Re Desiderio (VIII secolo). E proprio la famiglia dei Monaldeschi prima, e il suo ramo della Cervara poi, saranno signori del castello e proprietari di molte delle terre intorno, dal 1200 al 1700.
Il castello passò, per via ereditaria, ai marchesi Bourbon del Monte in seguito al matrimonio di Gia' Mattia del Monte con Anna Maria Monaldeschi, nella seconda metà del Seicento. Il borgo di Torre Alfina, nel frattempo, intorno alla metà del '400 aveva raggiunto una certa autonomia amministrativa costituendosi in comune rurale dipendente da Orvieto.
La rivoluzione francese lasciò il segno anche sul piccolo comune che, nel 1809, con il riassetto territoriale fu assegnato al circondario di Todi e al cantone di Acquapendente e poco dopo, a causa del calo demografico (contava solo 300 abitanti), fu addirittura soppresso e il suo territorio aggregato al comune di Acquapendente. L'assetto amministrativo deciso dai francesi verrà confermato anche dal nuovo Regno d'Italia, facendo diventare Torre Alfina una frazione del comune di Acquapendente.
Durante la spedizione garibaldina nell'agro romano, del 1867, il generale Giovanni Acerbi la scelse come suo quartier generale, in virtù della sua posizione geografica favorevole, da dove proclamò la prodittatura.
Il castello e la sua tenuta rimasero proprietà dei Bourbon del Monte fino al 1880 circa quando furono acquistati da un ricco banchiere francese, Edoardo Cahen d'Anvers, che, già conte (titolo ereditato dal padre Giuseppe Mayer, già nobilitato da Vittorio Emanuele II per ringraziarlo di essere stato l'unico banchiere europeo a finanziare il Risorgimento), fu nominato marchese nel 1885 da Umberto I e si fregiò del titolo di Marchese di Torre Alfina, dando il via alla ristrutturazione del palazzo come oggi appare, secondo il progetto affidato all'architetto senese Giuseppe Partini. A Edoardo successe Teofilo Rodolfo Cahen, che continuò l'opera di ristrutturazione. Passato di mano per eredità nel 1959, il castello fu acquistato da Alfredo Baroli, passando poi al discusso Luciano Gaucci. In seguito al fallimento del Perugia Calcio il Castello è stato pignorato e messo all'asta. In attesa di un nuovo compratore è stato affittato alla famiglia di ristoratori romana Boscolo.
I depositi dei musei - Gallerie d'Italia
Valle dei Calanchi, Civita di Bagnoregio (Viterbo)
Escursioni e passeggiate nella straordinaria Valle dei Calanchi di Civita di Bagnoregio (Viterbo) con gli esperti del territorio: Museo Geologico e delle Frane, tel. 328.66.57.205,
[Riprese di Renato Burla]
BOLSENA (VT): In giro per il borgo - di Sergio Colombini (Video 4K)
La città di Bolsena è posizionata sulla sponda settentrionale del Lago di Bolsena, formatosi oltre 300.000 anni fa in seguito al collasso calderico di alcuni vulcani appartenenti alla catena dei monti Volsini. Il suo territorio è tutto compreso tra le sponde del lago, e le alture che costituivano l'orlo dell'antico cono vulcanico.
Il centro storico di Bolsena possiede quattro rioni: Castello, Santa Cristina, Borgo San Rocco, San Giovanni.
Castello: È il rione medievale della città,con diverse architetture tipiche di quel periodo. Questo rione prende il nome dal castello di Bolsena, noto anche con il nome di Rocca Monaldeschi della Cervara, e attualmente ospita il museo territoriale del lago di Bolsena.
Santa Cristina: È il rione più esteso e popolato della cittadina. In esso si trova l'omonima basilica e le scuole primaria e secondaria. Contiene anche la stragrande maggioranza delle seconde case turistiche e di più recente costruzione, le quali sono sorte in prossimità del lago.
Borgo: È il rione centrale del comune ed è il meno esteso e popolato. Contiene piazza Matteotti e piazza San Rocco, con la sua storica Fontana. In esso troviamo anche una delle zone più antiche del Paese, il borgo di Sottosante, così come la sede del comune e gli uffici.
San Giovanni: È il rione che ha la presenza minore nel centro storico ed è quasi totalmente costituito dalla zona più moderna del paese. Piazza San Giovanni è il cuore del quartiere ed è dove si organizza anche la tradizionale festa rionale. In esso si trovano sia il polo sportivo che il cimitero di Bolsena.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
#Bolsena #Lazio #Borghi
6 Convegno Acquapendente 29 settembre 2012 Secondo intervento Oreste Rutigliano moderatore
COMITATO NAZIONALE CONTRO FOTOVOLTAICO ED EOLICO NELLE AREE VERDI
Sabato 29 settembre dalle ore 9,30
Convegno presso la Sala Convegni dell'Albergo Ristorante Nuovo Castello a
Torre Alfina -Acquapendente
PER UNA STRATEGIA VOLTA ALLA DIFESA E ALLA BONIFICA DEL PAESAGGIO D'ITALIA DAGLI ORRORI SPECULATIVI DEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI.
con questo programma di interventi:
Oreste Rutigliano, Consigliere Nazionale Italia Nostra, moderatore
Intervento di apertura della Presidente fondatrice Nadia Bartoli.
Sandro Andreucci, Perito Bioelettronico (Scienze Biologiche Università della Tuscia Viterbo) : Interazione tra campi elettromagnetici nir e sistemi biologici.- Dosimetria.
Vitantonio Iacoviello, Presidente Comitato Ambiente Paesaggio Salute Sicurezza: Come viene (mal) descritta la situazione dei territori nei progetti (con quelle che Iacoviello definisce foto a testa bassa), con lo scopo di far risultare bassissimo l'impatto ambientale in senso lato. Accenni alla situazione in Basilicata.
Vincenzo Ferri, Naturalista (Osservatorio della Biodiversità del Lazio, Uni Roma Tor Vergata): Fauna selvatica ed impiantistica eolica: i risultati dei monitoraggi post-operam italiani.
Piero Romanelli (Emilia Romagna): Testimonianza impianto eolico.
Carmine Mastropaolo, Campobasso (Molise): Testimonianza fotovoltaico.
Michele Petraroia, Consigliere Regionale del Molise: L'esperienza della Rete contro l'eolico selvaggio in Molise.
Pier Paolo Mattioni, Amici della Terra di Orvieto: Protezione del paesaggio.
Fausto Cerulli: Giustizia, fotovoltaico, ambiente;.
Vittorio Fagioli Presidente della CISA (Comitato Interregionale Salvaguardia Alfina, nonchè Presidente della Rete Nazionale No elettrosmog: Esperienza delle associazioni ambientaliste e comitati di cittadini contro la speculazione sulle energie rinnovabili sull'altopiano dell'Alfina e sua incidenza sulla normativa regionale umbra.
Luca Vitali, rappresentante Ariacheta e RRC.: Politica energetica della regione Toscana e il suo impatto sull'ambiente.
Giovanni De Pascalis, Comitato Nazionale del Paesaggio: Il ruolo delle energie rinnovabili termiche.
Oreste Rutigliano, Consigliere Nazionale Italia Nostra: Le iniziative di Italia Nostra contro gli impianti industriali eolici e fotovoltaici.
Comitato Nazionale contro Fotovoltaico ed Eolico nelle Aree Verdi
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DEPOSITI DEL CAPODIMONTE. STORIE DA SCRIVERE lucioesp