MUSEO DELLA FINE DELLA GUERRA - DONGO
Aprile 1945 - La Resistenza sul Lago di Como e la cattura di Mussolini. A Dongo, sul Lago di Como, è finita la guerra e noi ve la documentiamo.
Dongo - Lago di Como
Como e il suo lago presenta Dongo, il museo della resistenza.
Dongo: Inaugurazione Parcheggio progetto Fine della Guerra - Lago di Como
Dongo 25 Aprile 2012 - La storia sul lago di Como - Memory End of 2 nd World War in Italy
Dopo l'intervento introduttivo da parte del Sindaco Robba Mauro la commemorazione è stata commentata dal Prof. Vittorio Roncacci (storico) autore di opere letterarie tra cui La calma apparente del lago (Como e il comasco tra guerra e guerra civile 1940-1945).
Nel Suo in tervento il Prof. Roncacci ha ricordato il significato della commemorazione del 25 Aprile ripercorrendo fatti che sono avvenuti in particolare sul lago di Como.
Memoria ai caduti Paracchini Giulio (Commissario politico della 52^ Brigata Garibaldi distaccamento Gramsci) e Maffioli Primo (Garibaldino della 52^ Brigata Garibaldi distaccamento Gramsci)
Arresto Mussolini a Dongo - Pierfranco Mastalli - TGR
La colonna tedesca con Mussolini nell'aprile 1945.
Servizio Rai TGR Lombardia. 28 aprile 2012
L'oro di Dongo e i partigiani Gianna e Neri - L'uomo dai quattro nomi clip 19
L'uomo dai quattro nomi - 19 - I partigiani Gianna e Neri e l'oro di Dongo
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Mario Fiorentini entra attivamente nella resistenza quando nel 1938 vengono promulgate le leggi razziali. Il padre è ebreo e Mario si sente chiamato in causa direttamente.
Entra nei GAP di Roma e comanda il GAP denominato Gramsci.
Insieme a Lucia Ottobrini, che diventerà sua moglie dopo la guerra, a Gioacchino Gesmundo, Carla Capponi e Sasà Bentivegna, Mario effettua molte azioni contro i tedeschi. La più memorabile e temeraria è quella contro i nazisti a guardia del carcere di Regina Coeli.
Dopo l'attentato di via Rasella fugge a nord perchè ormai per lui e Lucia la vita a Roma è impossibile, perchè i tedeschi sono sulle loro tracce, anche per la delazione di un componente dei GAP.
Nei pressi di Tivoli Lucia e Mario sotto falsi nomi partecipano a diverse operazioni di intelligence per conto dell'OSS (la futura CIA).
In seguito Mario viene inviato a Brindisi, addestrato al lancio con il paracadute e paracadutato a nord vicino Genova, dove prende contratto con Fausto Cossu carabiniere e comandante di una divisione partigiana di Giustizia e Libertà.
Sempre dall'OSS a Mario viene ordinato di prendere contatti con gli ufficiali statunitensi Icardi e Daddario. Si sposta ancora più a nord e arriva in Svizzera. La nuova missione per lui è arrivare a catturare Mussolini e consegnarlo agli americani. Mario nel viaggio che intraprende tra le montagne rischia di morire per congelamento. Curato da alcune suore, quando riesce a tornare sulla sua strada scopre che Daddario ha già prelevato Graziani ma non è arrivato a Mussolini, che fuggito da Milano è stato comunque catturato dai partigiani e fucilato.
Mario Fiorentini è stato decorato con tre medaglie d'argento al valor militare e tre croci di guerra al merito e con la medaglia della Special Force (GB) e la medaglia Donovan dell'OSS (Usa).
CAPITOLI
1 EBREO PER SCELTA - 2 TEATRO E RESISTENZA - 3 CHE COS'E' LA RESISTENZA - 4 LE AZIONI A PIAZZA BARBERINI - 5 L'ATTACCO A REGINA COELI - 6 DOPO VIA RASELLA - 7 FUGA DA ROMA - 8 VERSO DONGO - 9 UN GIUDIZIO SUL FASCISMO
DONGO - MONUMENTALE TOMBA del PARTIGIANO-INTERPRETE durante la cattura di Mussolini AIMONE CANAPE
AIMONE CANAPE (1922-2016), giovane cameriere con alle spalle un periodo lavorativo adolescenziale in Germania, venne scelto dai Partigiani lariani come interprete, a causa della sua conoscenza della lingua tedesca. Quando nell'aprile 1945 la colonna Nazifascista di veicoli in fuga sul Lago di Como che trasportava Mussolini in persona fu bloccata a Musso e scortata nell'adiacente Dongo, lui svolgeva, fra i Partigiani, la funzione di interprete con i Nazisti tedeschi. In seguito divenne - facile dedurlo dalla monumentalità della tomba - un facoltoso imprenditore, precisamente albergatore, secondo alcune fonti anche a causa dello sgraffignamento di una piccola parte dell’Oro di Dongo da parte del credo padre Antonio Canape (qui presenti i resti) e dello zio Dorino. - Cimitero di Dongo, Lago di Como
§.2/ (Giorno & Storia) 27 aprile 1945 presso Dongo (Como): arresto del duce Mussolini. Partigiani
Musei Triestini - Armeria San Giusto e Museo della Guerra per la Pace
Un WE in una città lontana, misteriosa ed affascinante come Trieste, può regalare inaspettate sorprese e tra monumenti, il favoloso porto storico, la piazza sul mare e il fantastico castello Miramare, scovi due musei dedicati alle armi che non puoi fare a meno di raccontare. Uno medioevale ed uno dedicato all'artiglieria della prima Guerra Mondiale. Due gioielli che inaspettatamente ci hanno regalato grandi emozioni, due luoghi di storia e cultura armiera da non farsi sfuggire se passate da quelle parti.
Il museo di Giuseppe
Visita molto interessante al museo , raccolta di ricordi di una vita, di Giuseppe abitante di Bene Lario, paesino in provincia di Como sulla direttrice Menaggio - Porlezza.
Lago di Como - Mussolini, una morte da riscrivere (documenario del 2006)
25 aprile museo dongo como
Il Ministro Lorenzo Ornaghi a Dongo per l'inaugurazione del lungolago 21 aprile 2012
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I Iavori del lungolago (800mila euro l'importo) hanno preservato la ringhiera e la porzione di muro in cui sono ancora ben visibili i fori dei proiettili con i quali IL 28 aprile '45 furono fucilati i gerarchi fascisti.
Dongo, 22 aprile 2012 - Fino a oggi tanti luoghi storici del territorio sono stati luoghi muti. Dongo è un minuscolo Comune che ha contribuito dove comunque è stata scritta la storia d'Italia. È giusto parlarne, soprattutto per le nuove generazioni». Quello del ministro ai Beni Culturali Lorenzo Ornaghi ieri alle 13 non è stato solo il rituale taglio del nastro del nuovo lungolago, l'inizio dell'ambizioso percorso storico-culturale-turistico collegato alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Dall'Altolago, tra lo sventolio di decine di tricolori (protagonisti gli alunni delle primarie) e un giro in Lucia (l'imbarcazione simbolo del Lario) a completare la coreografia, è definitivamente decollata un'iniziativa cui Provincia e Comuni interessati - Dongo, Musso e Mezzegra - puntavano dritti dal 2002 e che il prossimo anno potrebbe portare in Centro e Altolago 30mila nuovi turisti.
I lavori del lungolago (800mila euro l'importo) hanno preservato la ringhiera e la porzione di muro in cui sono ancora ben visibili i fori dei proiettili con i quali alle 17.30 del 28 aprile '45 furono fucilati i gerarchi fascisti. Il sindaco Mauro Robba, accompagnato dal prefetto Michele Tortora e dall'assessore alla Cultura della Provincia Mario Colombo, annuncia: «In rete ci saranno a breve 40 luoghi storici del territorio. Questo percorso troverà spazio anche nel Museo D-day di Arromanches, Comune di poco più di 600 abitanti in Normandia, gemellato da tempo con Dongo. Lì ogni anno 350mila visitatori tornano sui luoghi dello Sbarco delle forze alleate».
La cerimonia è iniziata nella «Sala d'Oro» di Palazzo Manzi, sede del Municipio. «Una location non casuale - sottolinea l'assessore comunale alla Cultura, Elena Caproni -. Questa mura furono testimoni di avvenimenti che segnarono la storia del Paese». Dal ministro Ornaghi due citazioni sentite per « Giorgio Rumi e per Gianfranco Miglio», due illustri figure cui l'Alto lago deve molto». Ad accogliere il ministro dei Beni Culturali, c'erano numerosi sindaci. Il primo cittadino di Musso, Ugo Bertera e il vicesindaco di Mezzegra, Alberto Gerletti hanno così avuto modo di ribadire «l'importanza di questa giornata, in cui il territorio è finalmente riuscito a dare un segnale forte circa passato, presente e futuro». Non poteva mancare anche un accenno all'attualità.
Così il sindaco di Dongo, Mauro Robba, ha ricordato«la crisi che sta mordendo forte anche l'Alto lago. La riqualificazione del lungolago può essere l'inizio di un nuovo corso per l'economia di questi luoghi, dove all'industria (la Ferriera di Dongo in particolare, ndr) può e deve sostituirsi il turismo. Il Governo non ci abbandoni. Nel '95 fu il presidente del Senato Carlo Luigi Scognamiglio a inaugurare il Museo della Resistenza. Oggi è un ministro della Repubblica a tagliare il nastro del percorso storico legato alla Seconda Guerra Mondiale. Per noi è un segnale di speranza».
SERVIZIO DI (Marco Palumbo)
Dongo 20-5-2011 Enrico e Giancarlo Della Fonte in - Giulio Rubini un grande Donghese Storia
150° anniversario dall'Unità d'Italia
5° appuntamento di commemorazione della ricorrenza.
Dongo nella storia, i sui personaggi...
L'uomo che arrestò Benito Mussolini 2
L'uomo che arrestò Benito Mussolini (25/7/1943): Giovanni Frignani, una delle vittime delle fosse Ardeatine.
Res Research: ospite Matteo Luigi Napolitano, docente di storia delle relazioni internazionali all'Università Guglielmo Marconi di Roma.
Rai storia.
Museo de la guerra - Vietnam - Isaí estuvo aquí
Las guerras siempre son terribles y sin ganadores, el museo de la guerra no es nada grato, pero muy necesario si buscas conocer la historia verdadera de lo que ha pasado en Vietnam.
Viaja conmigo y descubre lugares asombrosos en México y el mundo, viajo con mi cámara para llevarte tips y la experiencia de lo que realmente pasa en cada lugar que visito.
Dongo: Apertura palio delle contrade 2013 (1° settempre 2013)
Dopo 21 anni a Dongo i sei rioni si contenderanno l'ambitissimo Palio Grande successo a Dongo per l'apertura del Palio delle Contrade.
Dopo ben 21 anni dall'ultima edizione è tornato in scena con la decima edizione.
Domenica 1° Settembre i numerosi contradaioli con i suoi Alfieri, il Capitano e la Dama del Palio hanno sfilato per le vie del Paese portando gioia e allegria in tutte le contrade addobbate, per l'occasione, dei colori di ogni rione. Al termine della S. Messa celebrata nel giardino del Convento dei Frati S. Maria delle Lacrime da Don Angelo Pozzi, si è svolta la cerimonia ufficiale del Palio al campo sportivo dell'Oratorio.
La Contrada Mossanzonico, vincitrice nell'ultima edizione nell'anno 1992, ha consegnato il Gonfalone alla giuria dichiarando così ufficialmente aperto il Palio.
Il Sindaco di Dongo Mauro Robba sottolinea: Complimenti a tutto il gruppo per l'impegno e la professionalità dimostrate in questo ultimo periodo e per l'entusiasmo che ha coinvolto tutto il paese. Vedere ragazzi giovani, donne e uomini di tutte le età impegnarsi nelle numerose attività che caratterizzano la vita di contrada deve essere motivo di orgoglio per Dongo. Questo spirito di aggregazione mi fa pensare che il primo obiettivo di questa manifestazione sia già stato raggiunto.
Un vincitore del Palio c'è già, ed è il Paese».
Con semplici e toccanti parole Don Francesco è intervenuto citando quello che disse S.Paolo Apostolo i Romani gareggiate nello stimarvi a vicenda nel rispetto delle regole, delle persone e delle cose.
Dopo 21 anni -- dichiara il Vicepresidente Pro Loco Ottavio Mazzucchi -- abbiamo voluto riportare questa grande evento perché crediamo che il Palio rappresenta un importante momento di vita e
di partecipazione per tutti noi Donghesi. Le contrade sono luoghi importanti di socializzazione dove ci si impegna ed è utile sottolineare, con i tempi che viviamo tutti, quanto tutto ciò sia importante e prezioso. Questa è una festa, una grande festa per Dongo Da lunedì 2 Settembre a Domenica 15 le discipline saranno davvero per tutti i gusti, si va dal calcio per ragazzi e ragazze, alla pallavolo, al mini volley per bambini, ping pong, calcio balilla, calcio tennis, pesca, bocce, carte, biliardo e la grande novità introdotta è il triathlon con kayak, Mountain Bike e corsa e la Domenica ci saranno tanti altri giochi divertenti per i bimbi e non solo.
27/04/2015 - 25 APRILE 1945-25 APRILE 2015, 70 ANNI DI LIBERTA’
BASSANO TG (lunedì 27 aprile 2015) - Anche Bassano ha celebrato la ricorrenza del 25 aprile, a 70 anni di distanza dalle fine della seconda guerra mondiale. Ed è stato un incontro tra generazioni.
Un messaggio di speranza lungo ben 70 anni. 25 aprile 1945 – 25 aprile 2015. Anche Bassano ha reso omaggio ai caduti del conflitto mondiale, contestualizzando però il dramma della guerra di allora, con i drammi di oggi, tra profughi e confitti. Tanti i ragazzi presenti al corteo, che ha deposto le due corone d’alloro alla lapide di piazza Garibaldi ed in viale dei martiri, per poi raggiungere la sala consiliare, gremita nel palazzo di via Matteotti, per assistere al tradizionale discorso del sindaco. Un momento di ricordo che deve essere esempio per il presente. E la conferma arriva proprio dal giovanissime generazioni
Un incontro generazionale tra chi ha studiato sui libri e chi ha vissuto di persona quel 25 aprile di 70 fa, e la commozione ed il dolore sono ancor avivi più che mai
Luogo esecuzione Benito Mussolini e Claretta Petacci Giulino di Mezzegra
Luogo esecuzione Benito Mussolini e Claretta Petacci Giulino di Mezzegra
Il Duce riceve a Palazzo Venezia il Capitano di Vascello Enzo Grossi e l'equipaggio del Barbarigo
Giornale Luce C0303 del 09/12/1942
Descrizione sequenze:Mussolini, con Riccardi, saluta i marinai schierati della sala di palazzo venezia ; Mussolini al centro del gruppo dei marinai dell'equipaggio ; Riccardi fa saluto fascista, i marinai rispondono con il saluto ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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