Cosa vedere nei dintorni Pisa: le miniere di Montecatini Val di Cecina
Cosa vedere nei dintorni Pisa: le miniere di Montecatini Val di Cecina già dette miniere di Camporgiano. La miniera di Caporciano è una miniera di rame con origini storiche. Si trova a circa un chilometro dall'abitato di Montecatini Val di Cecina ed è stata attiva dall'epoca etrusca fino agli inizi del 1900, con alcune interruzioni.
Durante il XIX secolo l'attività di estrazione del rame ebbe una forte espansione e la miniera di Montecatini Val di Cecina diventò la più grande miniera di rame d'Europa. L'attività mineraria cessò agli inizi del XX secolo.
Il complesso museale dell'area mineraria è il risultato della volontà dell’amministrazione comunale di Montecatini Val di Cecina che con l’aiuto di altre istituzioni: Comunità Montana dell’Alta Val di Cecina, Provincia di Pisa, Regione Toscana, e Unione Europea è riuscita a recuperare il complesso minerario abbandonato.
La miniera era suddivisa in dieci livelli e in ciascun livello si diramavano varie gallerie. Se si sommano tutte le lunghezze delle gallerie si raggiungono i 35 km e se si sommano le altezze di tutti i pozzi si raggiungono i 10 km.
MONTECATINI VAL DI CECINA (PI) - In giro per il Borgo - di Sergio Colombini
Montecatini Val di Cecina è un borgo in provincia di Pisa, la parte più antica è a struttura Medievale dominata dalla Torre Belforti, già esistente agli inizi del Trecento, è alta 28 metri.
La cinta muraria era dotata ai vari angoli con delle torricelle, solo due sono rimaste integre mentre la terza è ridotta ad un rudere.
Sulla piazza c'è il Palazzo Pretorio, edificato nel Trecento ma più volte modificato, è stato sede del Comune fino al 1956.
La chiesa di San Biagio del XIV secolo, ha pianta rettangolare divisa in tre navate.
La storia di Montecatini Val di Cecina è legata anche alla miniera di rame rimasta in attività fino al 1907.
Gli Etruschi furono i primi a sfruttare la abbondanti risorse naturali di questa zona.
Oggi la miniera è un museo ed è visitabile.
VOLTERRA - Miniera di Montecatini Val di Cecina - Easy Driver RAI1
EASY DRIVER A VOLTERRA (RAI1 - 31/01/09)
Un viaggio nel mondo dellauto visto come elemento che interagisce con lambiente. Questo in sintesi è Easy Driver, il programma di Rai Uno, in onda il sabato alle ore 14 e condotto da Ilaria Moscato e Marcellino Mariucci.
In questa puntata, i nostri due conduttori on the road, sempre in giro per le strade della nostra Penisola, ci portano in Toscana, ad esplorare la Val di Cecina, in provincia di Pisa.
I nostri due amici cominceranno il loro tour settimanale partendo da Querceto, un piccolo borgo medioevale fatto di case di pietra e piccoli vicoli il tutto immerso tra le verdeggianti colline toscane.
Ilaria, questa settimana è alla guida di un super suv la FX37S, costruita dalla Infiniti, marchio di lusso del gruppo Nissan, auto grintosa e sportiva ma dallaspetto imponente.
Marcellino, invece, ci aiuta a conoscere la Chrysler Grand Voyager, arrivata alla quinta generazione, una monovolume sempre più immensa e confortevole.
Ilaria e Marcellino, a bordo delle rispettive macchine, intraprenderanno questo incantevole viaggio tra le strade toscane descrivendoci, mano a mano, non solo le impressioni di guida, ma anche i luoghi e la storia dei luoghi che attraverseranno lungo i loro percorsi.
I due si ritroveranno a fine puntata in una delle cittadine più incantevoli della Toscana: Volterra, che conserva saldamente le sue radici etrusche allinterno di una struttura tipicamente medioevale con la sua Piazza del Duomo, la cui fondazione è datata 1120.
E da qui, immersi nella più assoluta bellezza e con accanto le due auto, dopo essersi scambiati le impressioni di guida, come sempre, passeranno la parola per la pagella tecnica sulle due vetture agli esperti di Quattroruote.
La regia della puntata è affidata ad Eleonora Niccoli.
Montecatini la festa
Montecatini Val di Cecina in festa: vediamo i nuovi percorsi realizzati per chi vuole visitare l'antica miniera di Rame e poi arte con la poersonale di Franchi e altro ancora...
Museo Minerario di Santa Fiora - Immagini dalle Miniere del Monte Amiata
Museo Minerario di Santa Fiora. Per informazioni contattare il Parco Nazionale Museo delle Miniere del Monte Amiata, visitando il sito
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Interviste ai minatori del monte Amiata
GUARDA LE INTERVISTE:
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Parco Nazionale Museo delle Miniere dell'Amiata:
Interviste ai minatori del Monte Amiata:
Museo delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata:
WWW.10HP.ORG - LA MINIERA - II 10HP DAYS
La miniera di Montecatini Val di Cecina è stata presa d'assalto da quelli di 10HP, il terrore è nelle viscere e morirete tutti dalle risate.
MUSEO DELLE MINIERE A CAVRIGLIA (AREZZO, TOSCANA, ITALY)
MUSEO DELLE MINIERE E DEL TERRITORIO / MINE AND TERRITORY MUSEUM OF CASTELNUOVO DEI SABBIONI, CAVRIGLIA, AREZZO.
Il museo sorge nel vecchio centro storico di Castelnuovo dei Sabbioni, prima espropriato anni fa dall'ENEL e recentemente riacquistato dal comune di Cavriglia, che ne ha ristrutturato alcune parti. Agli inizi del '900 la zona era caratterizzata da una forte presenza del movimento anarchico e marxista tra i minatori, sfruttati al massimo nel nome degli avvoltoi dello sfruttamento capitalista. Durante la prima guerra mondiale prigionieri di guerra austroungarici furono impiegati per il lavoro nelle miniere. In seguito questa località divenne tristemente famosa nel luglio del 1944 a causa degli eccidi compiuti dai nazifascisti (divisione Hermann Goering e collaborazionisti repubblichini di Salò in divisa tedesca) che costarono la vita a 191 civili (incluse le frazioni di San Martino, Meleto Valdarno e dintorni). Nessun responsabile è mai stato estradato, processato e condannato a causa della diretta responsabilità dei governi democristiani succedutisi nel dopoguerra con le prove nascoste e poi rinvenute nell'armadio della vergogna della Procura Militare di Roma. Non lontano dal museo sorgono le rovine del castello di Montedomenichi, base operativa partigiana durante la Resistenza antifascista. Anche nel dopoguerra la zona vide imponenti lotte sociali e scioperi con il sostegno di tutta la popolazione del Valdarno, fino al successivo esaurimento dei giacimenti di lignite. Gli scavi hanno inoltre riportato alla luce parecchi fossili oggi visibili al Museo Paleontologico di Montevarchi. Nel corso del filmato è possibile ascoltare la voce di Priamo Bigiandi (1900-1961), minatore, sindaco di Cavriglia (1946-1951), deputato al Parlamento italiano, Presidente dell'ANPI e assessore provinciale. Il museo ha il fine di mantenere la memoria dell'area mineraria di Castelnuovo dei Sabbioni raccogliendo i reperti e i documenti della locale miniera. Sono esposti materiali per lo scavo e minerali di diversa natura tra i quali un grosso blocco di lignite. Conserva inoltre documenti cartacei e su supporti informatici consultabili al pubblico ed è caratterizzato da un percorso multimediale attraverso il quale il visitatore può conoscere la vita del minatore e il lavoro in miniera. Questo video è dedicato alla memoria del minatore anarchico di Cavriglia Innocenti Granacci Corso detto Antonio (1861-1947) e di Nicolai Bujanov, partigiano sovietico di 19 anni, caduto in combattimento nel luglio del 1944 nella zona di Cavriglia. Galleria di immagini di archivio e fotografie scattate sabato 12 luglio 2014.
minecavriglia.it
3° Estemporanea di Pittura - Montecatini Val di Cecina
3° Estemporanea di Pittura Montecatini Val di Cecina
26 - 27 Maggio 2012
Castrum Montis Leonis
L'Associazione Athena Spazio Arte , Mauro Pantani ha partecipato in qualità di giudice
all'Estemporanea di Pittura curata da Filippo Lotti
Miniera del Cornacchino - Immagini dalle Miniere del Monte Amiata
La storia mineraria di quest'area inizia da tempi lontanissimi, come testimoniato dai ritrovamenti di utensili litici dei primordi della storia dell'uomo, infatti nella mappa del 1913 dell'Ing. C. De Castro, viene riportata una Linea del Giacimento Lavorato dagli Antichi.
Lo stesso nome altro non è che la corruzione del nome Cornalino o Cornalina, da Monte Cornio che sovrasta la località e che deriva dalla presenza di Cornalina, una roccia silicea colorata e molto ricercata dagli Etruschi e dai Greci (in una delle prime gallerie, detta dei Francesi, venne ritrovata una grotta che conteneva una sepoltura con del vasellame ed una moneta di Filippo il Macedone datata 300 circa A.C.).
La storia moderna inizia nel 1872 a seguito della Relazione dell'Ing. T. Haupt. Consulente del Granduca di Toscana per lo sviluppo delle miniere in Toscana.
Dopo una serie di ricerche che dettero scarsi risultati, l'industriale Swazenberg individuò i filoni più ricchi che dettero luogo allo sfruttamento moderno. E' stata questa una delle più terribili miniere dell'Amiata; gallerie strettissime e ancor più stretti budelli, con il materiale che doveva essere estratto in gran parte a mano con carrette, scarso l'uso della polvere da sparo e la meccanizzazione quasi del tutto assente, di fatto tutti i lavori erano svolti con la sola forza delle braccia e molto utilizzati i bambini e le donne per entrare e scavare nei piccoli cunicoli.
Importante e fondamentale il lavoro delle donne in questa miniera, che erano per lo più utilizzate nel lavaggio del materiale estratto per arricchirlo in cinabro, la scarsa tecnologia dei forni consentiva infatti il solo trattamento di materiale molto ricco in Cinabro e la metodologia consisteva nell'asportare le rocce e le terre non mineralizzate e formare delle palle con argilla e roccia che, una volta essiccate, venivano passate ai forni, per questo motivo le donne del Cornacchino erano dette Pallatrici e che per alcuni periodi rappresentarono circa il 50% della forza lavoro.
Il lavoro delle donne terminò quando nel 1897 venne chiamato alla Direzione della miniera l'Ingegnere boemo Vincenzo Spirek che portò la tecnologia nuova dei Forni Cerman-Spirek che riuscivano a passare anche il materiale più povero e cadde quindi la necessità dell'arricchimento.
E' stata anche la prima miniera dove si sono sviluppati i primi casi conclamati di Silicosi, malattia professionale dei Minatori, che sconosciuta all'epoca venne battezzata Cornacchinite.
La storia di questa Miniera si conclude all'incirca nel 1918, quando venne messa in manuten zione e nel 1924 venne definitivamente depositata la concessione di sfruttamento.
Autore testo: Cesare Papalini
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Miniera del Cornacchino, visite guidate al sito minerario. Per informazioni contattare il Parco Nazionale Museo delle Miniere del Monte Amiata, visitando il sito
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Interviste ai minatori del monte Amiata
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Parco Nazionale Museo delle Miniere dell'Amiata:
Interviste ai minatori del Monte Amiata:
La festa di Montecatini Val di Cecina
La Valle dei Sapori edizione 2012. La tradizionale festa di primavera a Montecatini Val di Cecina, in Toscana, in provincia di Pisa. Ecco la cronaca degli eventi salienti compresi i giochi di bandiera degli Sbandieratori volterrani.
Filmato Soc. Montecatini spa del 1925 relativo alle miniere di Romagna e Marche. 1a parte
Il filmato, interessantissimo, ci mostra l'organizzazione completa del lavoro nelle miniere di zolfo della Romagna e delle Marche. Inizia con l'entrata dei minatori nelle gallerie, dove avviene l'estrazione della roccia intrisa di zolfo e via via tutte le fasi riguardanti la fusione e raffinazione dello zolfo.
Nato come documento pubblicitario è un materiale didattico eccezionale.
Tale filmato è stato restaurato in parte con il contributo del Comune di Cesena.
Urbino Sotterranea: Riaperta la miniera di San Lorenzo in Zolfinelli. Discenderia di Ca' Pietro.
Questo video è una sintesi delle prime esplorazioni effettuate alla miniera di San Lorenzo in Zolfinelli.
Una volta individuata la galleria coperta da una frana, siamo entrati spingendoci sempre più lontano, con un occhio attento ai valori ballerini di C02 e all'H2S.
L'accesso alla miniera è stato riportato alla luce, Ca' Pietro è la porta di accesso al cuore della terra.
MUSEO DELLE MINIERE - ABBADIA SAN SALVATORE - SIENA
Un viaggio istruttivo nelle viscere della ex miniera di Abbadia San Salvatore in provincia di Siena, con una esperta guida che illustra l'evoluzione dell'attività mineraria nei tempi di maggior fulgore.
Riprese e montaggio a cura di Giulio Innocenti Mucci
262 MORTI IN MINIERA - LA STORIA - SERVIZIO DI PAUL DESSANTI
disastro di Marcinelle fu una catastrofe avvenuta la mattina dell'8 agosto 1956 in una miniera di carbone situata a Marcinelle, nei pressi di Charleroi, in Belgio. L'incidente provocò 262 morti su un totale di 274 uomini presenti nella miniera. Per numero di morti nella storia dei minatori italiani emigrati, questa sciagura è la terza più cruenta disgrazia dopo quella di Monongah e il disastro di Dawson. Per di più questa sciagura avvenne pochissimo tempo dopo l'affondamento della nave Andrea Doria, l'Italia passò dunque da una sciagura all'altra.
Genesi by Somain Italia - Messa in sicurezza del percorso nella miniera di MONTENEVE mine
Somain Italia & Genesi per la messa in sicurezza del percorso turistico all’interno della miniera di Monteneve al confine tra l’Italia e L’Austria. Un progetto che vede installato il binario Securail su un dislivello di 65 metri per garantire l’ascesa dei turisti in un percorso che ricorda la dura vita dei minatori che un tempo lavoravano all’interno della miniera.
Il dispositivo ancorato direttamente alla struttura della scala garantisce la trattenuta del visitatore in caso di caduta.
Somain Italia & Gensi to secure the touristic route inside the Monteneve mine located at the border between Italy an Austria. A project that sees Securail rail installed on a 65 meter drop to guarantee tourists safety in a route reminding the harsh condition in which miners were working. The device fixed directly to the ladder structure guarantees visitors safety in case of a fall.
Miniera di monte Sinni (Nuraxi Figus)
GONNESA. Viaggio fino a 500 metri di profondità nel sottosuolo della miniera di monte Sinni, in località Nuraxi Figus (Comune di Gonnesa). Con i suoi 30 km di vecchie e nuove gallerie, è stata l’ultima miniera estrattiva di carbone in Italia, dove ancora lavorano oltre 200 dipendenti. La miniera di Seruci e quella di Nuraxi Figus, aperte negli Anni 50, furono progettate con criteri di assoluta avanguardia per il tempo. In particolare la miniera di Seruci divenne, nel suo periodo di attività, una delle più moderne d'Europa. Attualmente il piano di chiusura della miniera prevede la fine delle attività produttive entro il 2018 e, contestualmente alle attività di messa in sicurezza e ripristino ambientale da ultimarsi entro il 2027, una serie di attività di ricerca e sperimentazione finalizzate alla riconversione industriale dell'azienda.
Cosa vedere dintorni di Pisa: L' armaiolo storico Salvadori di Lari
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Cosa vedere nei dintorni di Pisa: Volterra ed i suoi alabastrai
Continuano i video cosa vedere nei dintorni di Pisa. Oggi siamo a Volterra per intervistare uno degli ultimi laboratoi di alabastrai.
Minatori di 7000 anni fa: La miniera di selce della Defensola
A cura del Parco Nazionale del Gargano con la direzione scientifica del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell'Università di Siena e il patrocinio della Soprintendenza Archeologica Della Puglia.
Regia Roberto Cillo
TvEye Studio di Produzione Video
VOLTERRA - Tomba Etrusca in abbandono - by R.Caldon
Una tomba etrusca abbandonatra fra la vegetazione: la terra franata l'ha semisepolta e rischia il crollo. Ha un portale d'ingresso imponente, bellissimo; la tomba si trova nella zona dei Marmini. Come si può dimenticare così la ricchezza di Volterra?!?