Palazzo Orsini Pitigliano
Il Museo è ospitato nelle sale del Palazzo Orsini, di fondazione trecentesca, fatto ingrandire dal conte Niccolò III Orsini e successivamente modificato nel '500 da Niccolò IV. Nelle ventuno sale del museo, oltre a affreschi e soffitti quattrocenteschi dipinti e appena restaurati, arredi d'epoca, sono esposte opere di oreficeria e argenteria, monete, sculture lignee, dipinti su tela e su tavola, tessuti preziosi pervenuti al museo dai principali luoghi di culto del territorio. Dalla Cattedrale di Sovana provengono la tavola con la Madonna in trono con il bambino incoronata da due angeli tra i santi Pietro e Francesco, dipinto del 1494 e attribuito al senese Guidoccio Cozzarelli, e lo sportello di tabernacolo raffigurante la Pietà, databile tra il 1467 e il 1470 per la presenza dello stemma del vescovo Tommaso Testa -Piccolomini. Si ricordano infine una statua lignea, di maestranze lombarde del XV secolo, raffigurante il conte Niccolò III Orsini; due dipinti con San Michele Arcangelo e Il Redentore che libera le anime dal Purgatorio di Francesco Zuccarelli, artista nato nel 1702 a Pitigliano, e, nella sala anticamente chiamata camera delle Loggette un ciclo di affreschi raffiguranti i ritratti dei conti Orsini.
QRTravel_Scopriamo la Maremma_Il Museo di Palazzo Orsini_Pitigliano
QRTravel vi propone in anteprima il filmato del maestoso Museo di Palazzo Orsini, con audio in inglese e sottotitoli per le persone non udenti.
Un Museo nel Museo, l' interno del Palazzo è composto da ampie sale colme di storia, con opere suggestive dei grandi artisti italiani del passato.
Riscopriamo insieme la storia di questo antico e affascinante luogo, che racchiude in sé il ricco patrimonio delle importanti famiglie che lo abitarono secoli fa, gli Aldobrandeschi e i Conti Orsini.
Questo è solo un assaggio di tutte le meraviglie che troverete all'interno del Palazzo.
Buona Visione
Storie di Persone e di Musei - Musei Civici di Pitigliano (GR)
In questo appuntamento il ciclo Storie di Persone e di Musei affronta il racconto dei Musei Civici (Museo Civico Archeologico della Civiltà Etrusca e Museo Archeologico all'aperto Alberto Manzi) di Pitigliano (GR), presentati il 22 marzo 2018 dalla Direttrice scientifica Debora Rossi e da Irene Lauretti, Assessore alla Cultura Turismo del Comune di Pitigliano e Presidente della Rete Museale Musei di Maremma.
I Musei Civici di Pitigliano sono oggi rappresentati da due realtà distinte e al contempo unite in quanto entrambe fortemente deputate ad assolvere al ruolo di palcoscenici privilegiati per la diffusione della cultura etrusca nel territorio vulcente della media valle del Fiume Fiora. In particolare, il Museo archeologico della Civiltà Etrusca, presente come Antiquarium fin dalla fine dell'800 e chiuso dopo l'ultima guerra poiché in stato di grave decadenza, è stato riaperto al pubblico dal 1995 e si compone di sole quattro sale progettate sapientemente intorno al magazzino-laboratorio con area adibita a restauro. Ospitato all'interno di Palazzo Orsini, il Museo espone i materiali archeologici delle due importanti città etrusche situate nel territorio comunale: Poggio Buco e Pitigliano.
Nelle prime sale sono presenti in particolare i reperti che fanno parte della Collezione Vaselli: si tratta di numerosi vasi con decorazione geometrica provenienti dagli scavi effettuati fra il 1955 e il 1960 nelle aree sepolcrali di Poggio Buco in località Sparne, Caravone, Insuglietti e Selva Miccia, insieme ad un importante nucleo di suppellettili etrusco-corinzie e di rari vasi in bucchero, soprattutto hydriae e crateri con decorazione a rilievo, databili alla prima metà del VI sec. a.C. Ai pochi scavi in contesti urbani, sono destinate le sale successive dove sono musealizzati manufatti rinvenuti nell'attuale centro storico del paese (area de Le Macerie e Capisotto) che attestano una frequentazione dello stesso e del territorio limitrofo a partire almeno dal Bronzo finale (XII sec a.C.) sino al III sec. a.C. Sono significativi della fase insediativa arcaica e tardo-arcaica anche le ceramiche della Collezione Martinucci esposte nella terza sala del Museo. Recentemente rinnovato nell'impianto espositivo e didattico, il percorso di visita si è arricchito nel 2016 dei materiali di età arcaica ed ellenistica provenienti dalla necropoli sub-urbana di San Giovanni Nepomuceno, compresa nel circuito del Museo Archeologico all'aperto Alberto Manzi.
Il Parco si trova poco fuori il moderno centro abitato e occupa il pianoro del Gradone che prospetta da sud lo stesso paese a tal punto che i due speroni tufacei si fronteggiano, si osservano e diventano panorama uno dell'altro. All'inizio del percorso di visita è possibile rivivere i vari momenti di formazione dell'impianto insediativo urbano che ha caratterizzato la storia di Pitigliano: dall'articolato villaggio protostorico dell'età del Bronzo finale, rappresentato qui da un modello didattico di abitazione del tipo a capanna circolare con dimensioni vicine al vero, alla città etrusca idealmente ricostruita da una casa a tre vani e portico che alcuni scorci virtuali consentono di osservare internamente. Una scoscesa via cava, ovvero intagliata nel banco tufaceo lungo il corso del torrente Meleta, affluente del fiume Fiora, taglia il Pianoro del Gradone lasciando sulla sommità la Città dei Vivi per raggiunge la necropoli omonima in uso dalla seconda metà del VII fin quasi la fine del VI sec. a.C.
L'allestimento di una tomba a camera dimostrativa con finalità didattiche accompagna il visitatore verso la Citta dei Morti. Al culminare della via in tagliata, si apre la Necropoli di San Giovanni Nepomuceno (VI-IV inizi III sec. a.C.) che restituisce tombe a cassa litica di età ellenistica sistemate negli spazi tra i dromoi (corridoi di accesso) delle tombe a camera arcaiche, alcune monumentali, servite da una via carraia che conduceva in antico al pianoro di Pitigliano. L'ubicazione della necropoli nota sin dal XIX secolo, è rimasta incerta sino al 2002-2003 quando grazie alla tenacia nelle ricerche dell'etruscologo Enrico Pellegrini, fu riportata alla luce.
Una esemplificazione del vasellame rinvenuto nelle camere funerarie di queste tombe è esposta nel Museo Civico Archeologico della Civiltà Etrusca, ospitato nel Palazzo Orsini di Pitigliano.
PITIGLIANO la piccola Gerusalemme toscana - Tuscany - HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
Il borgo di Pitigliano (GR) sospeso sulla sua rupe di tufo tra valli verdeggianti. L’abitato di Pitigliano, tutto costruito in tufo, è inserito nel paesaggio con una compattezza tale che è quasi impossibile separare l’opera dell’uomo da quella della natura. E se ci si guarda bene intorno, si ha l’impressione che la luce vibri all’unisono con i nostri pensieri, che le colline ci corrano incontro con le loro verdi effusioni, che le rocce di tufo nascondano ancora il genio etrusco.
L’impressione che dà Pitigliano, distesa sulla sua rupe a forma di mezzaluna, isolata dall’erosione millenaria di tre fiumi che le scorrono intorno e difesa da fortificazioni cinquecentesche, è quella di un complesso ferrigno e gagliardo, segnato dall’arte della guerra ma ingentilito dal tocco del Rinascimento.
Palazzo Orsini è il maggiore monumento di Pitigliano: di origine medievale (XIV secolo), la residenza dei conti Orsini fu ristrutturata per Niccolò III, nella prima metà del Cinquecento, dall’architetto Antonio da Sangallo secondo i canoni rinascimentali, evidenti negli stemmi, nelle porte bugnate, nella piazzetta con colonnato, nel pozzo esagonale, nell’elegante portale d’ingresso e nelle sale interne, ora sede del museo d’arte sacra.
Sulla piazza retrostante, che si estende fino ai due cigli della rupe con vedute spettacolari, si trova la fontana medicea a cinque archi, preceduta dall’acquedotto seicentesco che scavalca l’antico fossato con un maestoso arco in tufo. Dalla piazza tre vie parallele si inoltrano nell’abitato, intersecate da una serie di vicoli pittoreschi, caratterizzati da scalinate, loggette e decorazioni cinquecentesche. Portali e finestre delle case antiche del centro sono spesso ornati di elementi decorativi in bugnato rustico.
La via principale conduce a un’altra piazza, dove si trova la Cattedrale, ampliata nel Settecento in forme barocche, con bella facciata e grandioso altare all’interno. Tra stucchi e dorature, spiccano le tele di Pietro Aldi e di Francesco Vanni. A fianco della Cattedrale si eleva la torre campanaria che caratterizza il profilo urbano dell’abitato. In fondo alla piazza si erge una stele in travertino recante sculture rinascimentali e sormontata da un piccolo orso araldico, nota come monumento alla progenie ursinea (1490). Da qui si raggiunge un’altra piazzetta, cuore dell’antico rione di Capisotto, con la chiesa di S. Rocco, ricordata già nel 1274 come chiesa di S. Maria. Ha una sobria facciata rinascimentale e un interno decorato con affreschi e stemmi dipinti. Proseguendo si giunge alla punta estrema della rupe e alla Porta di Capisotto (o di Sovana), di fianco alla quale è conservato un tratto di mura etrusche del VI secolo a.C.
A metà di via Zuccarelli si trova il Ghetto. Molti sono i ricordi della comunità ebraica, vissuta per mezzo millennio a Pitigliano, che fu luogo di rifugio per gli israeliti ed esempio di convivenza tra ebrei e cristiani, tanto da meritarsi la definizione di “Piccola Gerusalemme”. La Sinagoga, rivolta a est, è stata recentemente restaurata ed ha recuperato il suo arredo, con l’Aron (Arca Santa) sul fondo, la Tevà (il pulpito) al centro, il matroneo per le donne in alto, i lampadari e le decorazioni dipinte, tra cui la scritta che ricorda la fondazione del tempio nel 1598. Sotto la sinagoga si sviluppano vari ambienti scavati nel tufo - il bagno rituale, la macelleria e la cantina kasher, il forno degli azzimi - tutti recuperati negli ultimi anni, quando è stata realizzata la Mostra di cultura ebraica. Poco fuori, il cimitero ebraico custodisce monumenti funebri dell’Ottocento.
Toscana- Borghi Antichi - Pitigliano- Canon Legria HFG10 -HD
Pitigliano è un comune in provincia di Grosseto - Toscana.
Il caratteristico centro storico è noto come la piccola Gerusalemme, per la storica presenza di una comunità ebraica, da sempre ben integrata nel contesto sociale che qui aveva la propria sinagoga.
Palazzo Orsini, imponente palazzo fortificato, costruito come rocca dagli Aldobrandeschi (XI-XII secolo) e poi sede della contea degli Orsini, è stato ristrutturato consistentemente nel XVI secolo per volere di Niccolò Orsini, su progetto dell'ingegnere Antonio da Sangallo il Giovane. L'aspetto attuale è dovuto ad alcune ristrutturazioni effettuate dai Lorena tra il 1777 e il 1840.
Il complesso ospita all'interno il museo diocesano di Palazzo Orsini, ricco di opere d'arte che coprono un periodo di tempo dal medioevo all'età moderna, e il museo civico archeologico, dove sono custoditi vari reperti provenienti dalle vicine aree archeologiche.
Il duomo di Pitigliano, è stato edificata in epoca medievale, rimaneggiato durante il XVI secolo e profondamente modificato nelle epoche successive. La facciata tardo-barocca è fiancheggiata sulla sinistra dal campanile che si presenta intonacato nella parte inferiore sopra la quale ha mantenuto l'aspetto originario in tufo risalente al periodo medievale. L'interno della cattedrale, in stile barocco a navata unica con cappelle laterali, custodisce varie opere d'arte che spaziano prevalentemente tra il XVII e il XIX secolo.
La chiesa di Santa Maria e S. Rocco, edificata nel XII secolo su un preesistente tempio pagano e restaurata in forme tardo-rinascimentali, si presenta in un'insolita aula trapezoidale divisa in tre navate dove sono conservate alcune tracce di affreschi. L'interno contiene una cospicua raccolta di opere pittoriche del XVII secolo.
Dimora nel Castello Orsini - Pitigliano - Italy
Dimora nel Castello Orsini hotel city: Pitigliano - Country: Italy
Address: Piazza Fortezza Orsini 81; zip code: 58017
Set inside Palazzo Orsini castle, Dimora nel Castello Orsini offers pet-friendly accommodation in Pitigliano, 14 km from Saturnia and 45 km from Bagno Vignoni. There is a dining area and a kitchen. A flat-screen TV is featured.
-- Situé à l'intérieur du Palazzo Orsini, le Dimora nel Castello Orsini propose un hébergement acceptant les animaux domestiques à Pitigliano, à 14 km de Saturnia et à 45 km de Bagno Vignoni. Ce logement comprend une cuisine et un coin repas.
-- El Dimora nel Castello Orsini, situado en el interior del Palazzo Orsini, admite mascotas y ofrece alojamiento en Pitigliano, a 14 km de Saturnia y a 45 km de Bagno Vignoni.
-- Im Palazzo Orsini bietet Ihnen das Dimora nel Castello Orsini eine haustierfreundliche Unterkunft in Pitigliano, 14 km von Saturnia und 45 km von Bagno Vignoni entfernt. Die Unterkunft verfügt über einen Essbereich und eine Küche.
-- Situata a Pitigliano, a 14 km da Saturnia e a 45 km da Bagno Vignoni, la Dimora nel Castello Orsini si trova all'interno del castello Palazzo Orsini, e accetta animali domestici.
-- Obiekt Dimora nel Castello Orsini mieści się w zamku Castello Orsini w miejscowości Pitigliano, w odległości 14 km od Saturnii i 45 km od Bagno Vignoni. Do obiektu można przyjechać ze zwierzęciem.
-- Апартаменты Dimora nel Castello Orsini расположены в замке Палаццо Орсини в коммуне Питильяно, в 14 км от города Сатурния и в 45 км от поселка Баньо-Виньони. В апартаментах допускается размещение с домашними животными.
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Steve Hubback's solo at Pitigliano Palazzo Orsini - 20.09 2014
From the concert with Nadia Birkenstock. Camera by Petra Willemstein
Strepitoso successo per il “Dream Wedding” alla Fortezza Orsini di Sorano (GR) - www.HTO.tv
Il progetto itinerante “Destination Wedding” continua la sua kermesse per le città d’Italia abbracciando la nuova tendenza di utilizzare complessi storici e siti archeologici per il giorno del proprio matrimonio. Da Palazzo Madama a Torino al Museo Bardini a Firenze, dal Circo Massimo a Roma al Museo di Pietrarsa a Napoli fino al Tempio di Nettuno a Paestum: con soddisfazione delle amministrazioni locali, da Nord a Sud pronunciare il fatidico “sì” nei luoghi d'arte è un fenomeno in costante crescita. La wedding planner ed event manager Maria Rosa Borsetti sull’onda di questo nuovo mood ha proposto l’evento Dream Wedding in una location del XII secolo, la Fortezza Orsini di Sorano (GR), dove il 15 Ottobre 2017 la numerosa folla accorsa ha potuto assistere ad un coinvolgente show e a ben quattro defilé. La manifestazione, accolta con entusiasmo dal territorio e patrocinata dal Comune di Sorano e dalla Pro loco Sorano, è stata resa possibile grazie alla fattiva collaborazione della Coop. Zoe, gestore della Fortezza. La strepitosa serata ricca di emozioni, eleganza e performance di danza e musica è stata presentata dalla scrittrice e giornalista Iolanda Pomposelli. La Borsetti, attraverso lo show business basato sulla rivisitazione della fiaba La Bella e la Bestia, ha raccontato in un modo insolito una storia d’amore a lieto fine. Come con la scena de Il tè dei matti, tratto da “Alice in Wonderland”, la fiaba proposta per l'Educational russo organizzato lo scorso aprile, torna con i suoi protagonisti: la cantante Martina Maggi, il cantante e compositore Vieri Venturi, il ballerino Marko Styler Cerroni, la ballerina Elisa Ricci e il ballerino Oscar Pomposelli. Valorizzare il Made in Italy in Italia e nel mondo è la sua mission, ed anche questa volta si è rivolta ad una stilista che di tessuti e disegni, di aghi e fili ne ha fatto i suoi compagni di vita, la lookmaker televisiva Barbara Galimberti che firma gli abiti di Bella, la protagonista della favola, con il suo marchio Galimbertissima. Ad un evento che parli di matrimoni non poteva certo mancare l’abito da sposa o da sposo: l’Atelier Batinelli Sposa di Rita Batinelli ha firmato questo evento facendo sfilare strepitosi abiti per meravigliare gli occhi e sfiorare il cuore di chi sogna il giorno delle proprie nozze. Modella d’eccezione Miss Tuscia Maria Francesca Iengo che ha indossato un abito da sposa disegnato da Rita Batinelli. Oltre alla narrazione della fiaba c'è stato anche l'incontro e il racconto del territorio che ha arricchito e valorizzato l'evento, attraverso i suoi prodotti tipici, le attività artigianali e le varie professionalità confluite nel progetto, promuovendo questa parte della Maremma Toscana come Destination Wedding.
Il tempo, anche qui, non solo nella favola, ha giocato un ruolo da
Ad immortalare la serata i fotografi Andrea Mearelli e Francesco Pinna.
Il video è stato realizzato da Video Arcobaleno di Andrea Stefanini.
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L'articolo completo su:
Artigianato e Palazzo Fair at the Orsini Gardens 2013
Artigianato e Palazzo Fair every Spring features artisans from varying trades including painters, jewelers, shoe and bag makers, gilders, carpenters, and silversmiths.
Sorano
Immagini di Sorano, Grosseto
Conferenza stampa caso megaparco Palazzo Orsini 24 gennaio 2013
Conferenza stampa caso megaparco Palazzo Orsini 24 gennaio 2013 TeleGalatina.com
Sovana, Toscana
Sovana è una frazione del comune italiano di Sorano, nella provincia di Grosseto, in Toscana. È conosciuta come importante centro etrusco, borgo medievale e rinascimentale, nonché sede episcopale. Il centro sorge nel Pianetto di Sovana, piccolo fondovalle che si sviluppa tra le colline dell'Albegna e del Fiora, a quote comprese tra i 200 e i 300 metri s.l.m., nel cuore dell'area del Tufo sulla riva sinistra del fiume Fiora. Il territorio è interessato dalla presenza di numerosi corsi d'acqua a regime torrentizio (Calesine, Folonia, Picciolana, Valle Bona), che vanno poi a confluire nel Fiora poco a sud-ovest dell'abitato. Sovana dista circa 75 km da Grosseto e poco meno di 9 km dal capoluogo comunale. Suana era un centro etrusco, che dalla conquista di Vulci in poi (280 a.C.) subì un graduale processo di romanizzazione, culminato con la creazione del municipio con la concessione della cittadinanza romana agli italici. Nel V secolo è già documentata come sede vescovile. L'attuale centro storico si sviluppò nel corso del Medioevo nelle vicinanze della preesistente necropoli etrusca, sotto il controllo della famiglia Aldobrandeschi, che vi fece edificare un castello intorno all'anno mille. In epoca medievale divenne anche libero comune e diede i natali a Ildebrando di Sovana, divenuto in seguito papa Gregorio VII; fu anche capitale dell'omonima contea. Alla fine del XIII secolo venne ereditata dagli Orsini seguendo il medesimo destino di Sorano e Pitigliano fino al XV secolo, epoca in cui il centro venne conquistato dai senesi. A metà del XVI secolo la definitiva caduta della Repubblica di Siena portò Sovana nelle mani dei Medici, che la inglobarono nel Granducato di Toscana. I Medici cercarono di ripopolare il borgo, in stato di forte degrado dopo le epidemie di peste, con coloni provenienti dalla Grecia: il tentativo fu inutile, nel 1702 sono censite a Sovana solo ventiquattro persone. Anche sotto i Lorena, nonostante i tentativi, la situazione non migliorò. Spopolata e abbandonata, ha ritrovato nuova vita nel corso del XX secolo, grazie al ricco patrimonio archeologico che la rende una frequentata meta turistica. Il borgo è inserito nella lista dei borghi più belli d'Italia patrocinata dall'Associazione Nazionale Comuni Italiani.
Sovana è un interessante centro di cultura in quanto sede di musei e percorsi archeologici nelle vicine aree etrusche. Presso il centro storico è situato il Polo museale di Sovana, allestito all'interno della chiesa di San Mamiliano, con l'esposizione del cosiddetto tesoretto di Sovana, e all'interno del Palazzo Pretorio, con l'info-point. Il borgo è anche una delle sedi del Parco archeologico Città del Tufo, che comprende all'interno l'antica necropoli, divisa principalmente in due settori: il primo comprende la via cava del Cavone, Poggio Felceto, Poggio Prisca e Poggio Stanziale, a nord del fosso Calesine e lungo il torrente Picciolana; il secondo comprende la via cava di San Sebastiano, la necropoli di Sopraripa e la monumentale tomba della Sirena, a sud del fosso Calesine e lungo il torrente Folonia.
Il territorio della frazione è composto da un centro abitato principale, il paese di Sovana (291 m s.l.m., 122 abitanti, e da varie località minori che vertono su di esso: soprattutto case sparse e il piccolo nucleo abitato di Grotte Cavalieri (368 m s.l.m., 21 ab.),situato in una piana oltre il fosso Calesine.
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I BORGHI DEL TUFO
Sovana, Pitigliano, Bolsena, Civita di Bagnoregio
SOVANA
uno dei borghi più belli d'Italia, la Piazza del Pretorio, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, il Palazzo dell'Archivio, la casa di Papa Gregorio VII, la Concattedrale dei Santi Pietro e Paolo, il Duomo di Sovana, le necropoli etrusche nel Parco Archeologico Città del Tufo.
PITIGLIANO
la Piccola Gerusalemme, la Sinagoga, la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, il Duomo di Pitigliano, l'acquedotto Mediceo la fontana delle Sette cannelle, Palazzo Orsini, la Rocca Aldobrandesca, le cantine scavate nel tufo.
BOLSENA
il lago, la Basilica di Santa Cristina, la pietra miracolosa, Il Miracolo Eucaristico, il Castello Monaldeschi
CIVITA di BAGNOREGIO
uno dei borghi più belli d'Italia, il borgo fantasma, la Valle dei Calanchi, la “città che muore”, Porta Santa Maria, Piazza San Donato, le botteghe artigiane, il Duomo di San Donato dell’ VIII secolo.
FRANCO BONI VIDEOJAY : PALAZZO ORSINI - ROMA 2
FRANCO BONI VIDEOJAY : PALAZZO ORSINI - ROMA 2
Il Giardino dei mostri di Bomarzo
Nella primavera 2016 Simmetria ha organizzato una visita guidata al Parco di Bomarzo
Introduzione 00:15
Sfingi 22:00
Ercole e Caco 27:28
Fontana di Pegaso 30:53
Tartaruga e Orca 34:10
Le Grazie - Ninfeo 42:22
Venere 46:30
Casa Pendente 52:26
Tomba 57:52
Nettuno - Elefante - Drago 1:03:10
Bocca 1:09:13
Vaso - Panca 1:16:40
Rotonda - Cerere 1:20:19
Echidna, la Furia e i Leoni 1:23:47
Tempietto 1:29:17
Proteo - Glauco 1:35:14
Claudio Lanzi e Paolo Galiano hanno commentato e illustrato i possibili “percorsi” del giardino, affrontando interpretazioni allegoriche e alchemiche dei vari gruppi statuari, sia basandosi su quanto fino ad ora scritto sul tema sia apportando delle ipotesi nuove.
Articoli sull'argomento nel sito di Simmetria:
Articolo sulla visita a Bomarzo del 2012
Visita a Bagnaia
Le dimore filosofali
Libri nel catalogo di Simmetria
Villa Lante di Bagnaia - di Claudio Lanzi
Roma prima di Roma - di Paolo Galiano
Alberto Piccini - Maiolica - 17 08 2019 - Visita guidata p te 1
Questa mattina ho ricevuto per mail il video della visita guidata alla vetrina delle maioliche inserita nel percorso della Mostra dal titolo: I volti di Niccolò III e i Conti Orsini di Pitigliano tenutasi lo scorso 17 Agosto presso il Museo di Palazzo Orsini in Pitigliano.
Sono rimasto piacevolmente sorpreso e ringrazio il Sig. Mauro Mugnai che, a mia insaputa, mi ha ripreso durante l’evento (pensavo che stesse solo fotografando le maioliche!). Vi ripropongo il video come mi è arrivato, senza correzioni o modifiche: molto genuino e spontaneo proprio perché non programmato; non sembra né una conferenza, né una vista guidata, bensì un incontro tra amici, collezionisti, studiosi e semplici appassionati riuniti intorno ad un meraviglioso gruppo di maioliche.
È la prima volta che il grande pubblico, grazie a questo video, potrà avere l’opportunità di godere della vista di tante Maioliche aquesiane, rigorosamente legate al periodo di Niccolò III Orsini e minuziosamente studiate dal sottoscritto.
Ringrazio la Direzione del Museo di Palazzo Orsini che ha permesso la realizzazione di questo evento.
Alberto Piccini
Pillole di Terra Incognita - Secondo episodio
Seconda puntata del programma Pillole di Terra Incognita.
Il lago di Bracciano riserva al visitatore sempre gustose sorprese. In questa puntata intitolata - Storie dal Lago - infatti, faremo un viaggio sulle due sponde del bacino lacustre di origine vulcanica. Visiteremo l'incredibile castello degli Odescalchi, il Museo Civico Archeologico di Trevignano, ove ammireremo gli splendidi buccheri estruschi che conserva gelosamente, e scopriremo la grandiosa rocca, ormai dimenticata, dell'antica famiglia Orsini.
Alberto Piccini - Maiolica - 17 08 2019 - Visita guidata p te 3
Questa mattina ho ricevuto per mail il video della visita guidata alla vetrina delle maioliche inserita nel percorso della Mostra dal titolo: I volti di Niccolò III e i Conti Orsini di Pitigliano tenutasi lo scorso 17 Agosto presso il Museo di Palazzo Orsini in Pitigliano.
Sono rimasto piacevolmente sorpreso e ringrazio il Sig. Mauro Mugnai che, a mia insaputa, mi ha ripreso durante l’evento (pensavo che stesse solo fotografando le maioliche!). Vi ripropongo il video come mi è arrivato, senza correzioni o modifiche: molto genuino e spontaneo proprio perché non programmato; non sembra né una conferenza, né una vista guidata, bensì un incontro tra amici, collezionisti, studiosi e semplici appassionati riuniti intorno ad un meraviglioso gruppo di maioliche.
È la prima volta che il grande pubblico, grazie a questo video, potrà avere l’opportunità di godere della vista di tante Maioliche aquesiane, rigorosamente legate al periodo di Niccolò III Orsini e minuziosamente studiate dal sottoscritto.
Ringrazio la Direzione del Museo di Palazzo Orsini che ha permesso la realizzazione di questo evento.
Alberto Piccini
Ville e Giardini storici della Tuscia, presentazione del libro
Bagnaia 13 Ottobre 2015. Presentazione del libro Ville e giardini storici della Tuscia con la storia e le foto dei giardini del Castello Ruspoli a Vignanello, Palazzo Farnese a Caprarola, Villa Lante a Bagnaia e Sacro Bosco a Bomarzo.
Intervengono tra gli altri il sindaco Leonardo Michelini e gli assessori Giacomo Barelli e Antonio Delli Iaconi.
Ripresa con iPhone6 di Mauro Galeotti per il quotidiano lacitta.eu
Villa Doria Pamfili I, Rome
A tour of Villa Doria Pamfili