Metti una domenica al Museo...di scienze naturali di Cesena
Cronaca di una domenica al museo di scienze naturali di Cesena
ARACNO NIGHT. Scoprire i ragni al Museo di Scienze Naturali di Cesena
ARACNO NIGHT. Scoprire i ragni al Museo di Scienze Naturali di Cesena
Incontro con l'aracnologo DANIO MISEROCCHI
Viaggio nella Romagna di Pietro Zangheri
Documentario dedicato alla figura di Pietro Zangheri, padre indiscusso delle ricerche naturalistiche nel territorio romagnolo. Il filmato, partendo dalla biografia del naturalista forlivese, prende in esame la sua visione della Romagna naturale, il contesto delle sue esplorazioni principali ed il contenuto del suo museo.
A cura di Carlo Giunchi e Nevio Agostini.
Produzione: Provincia di Forlì-Cesena in collaborazione con Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Museo Civico di Storia Naturale di Verona e Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna.
Il museo di scienze naturali
Il museo di scienze naturali
Piccoli musei, grandi storie - Museo Italiano della Ghisa. Longiano
ghisa, lampione, arredo urbano, fontana, fonderia, illuminazione, Longiano, fondazione Neri, museo italiano della ghisa, lasvista, Andrea Musi, Domenico Neri, Raffaella Bassi, piccoli musei grandi storie
Evoluzione Dott. Mazzotti
Conferenza del Dott. Stefano Mazzotti, Direttore del Museo di Scienze Naturali di Ferrara, dal titolo:
Infinite forme bellissime. Darwin, l'evoluzione e la biodiversità ».
CITTANOVA IL MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE 2014 DI GIOVANNI TOMARCHIO I DA 3
CITTANOVA 15 MARZO 2014
Gli assessori regionali alla Cultura Mario Caligiuri e all'Internazionalizzazione Luigi Fedele, insieme al Sindaco Sandro Cannata' e al Vescovo di Oppido-Palmi Francesco Milito hanno inaugurato a Cittanova il Museo Civico di storia naturale, che ha anche una significativa sezione di arte sacra. La struttura e' ospitata in un ex carcere di oltre 400 metri quadri, costruito nel 1910. Un luogo di costrizione che si trasforma in un emblema di libertà, grazie alla cultura, ha detto Caligiuri, che ha contestualizzato l'iniziativa nell'ambito della valorizzazione del patrimonio regionale che sta avvenendo in questi anni. Fedele ha ribadito che in ogni comune ci sono patrimoni culturali da valorizzare nel modo adeguato per creare lo sviluppo economico e civile. Presenti all'iniziativa anche il Presidente del Parco dell'Aspromonte Giuseppe Bombino, il Presidente del FAI della Calabria Anna Lia Paravati, il Sindaco di Gerace Giuseppe Varacalli e altri primi cittadini. Molto interessante il Museo di Storia naturale con una collezione di oltre 700 uccelli, tra i quali anche un bellissimo esemplare del cosiddetto Avvoltoio degli agnelli, che e' scomparso agli inizi del Novecento. Inoltre, esposti anche reperti preistorici del territorio, conchiglie e una collezione molto completa di minerali fluorescenti. Caligiuri e Fedele hanno ribadito l'impegno della Regione per fare conoscere, sopratutto alle scuole, questo nuovo Museo che arricchisce la Calabria e che diffonde la cultura scientifica, in un'area della Calabria che ha tante altre attrattive culturali, ambientali, storiche, artigianali e religiose. m.c.
RAI 3 FUORI TG | MAXXI: una nuova idea di museo | 20 dicembre 2016
Al MAXXI sperimentiamo una nuova idea di museo: un laboratorio di futuro, aperto a tutti i linguaggi della contemporaneità, un laboratorio che offriamo a tutti i pubblici
Giovanna Melandri - Presidente Fondazione MAXXI
Pietro Zangheri: la Romagna, natura, passione e lavoro
Ideazione Servizio Promozione, Conservazione, Ricerca e Divulgazione della Natura.
Immagini archivio fotografico della Romagna Pietro Zangheri, Provincia Forlì-Cesena e Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Fotografie Museo della Romagna Pietro Zangheri, Riccardo Vlaovh
Intervista al Prof. Lorenzo Donatiello
Intervista al Prof. Lorenzo Donatiello, presidente della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali - cesenaorienta.unibo.it
Andrea Frank. Systems / David Rickard. Displacements - Galleria Michela Rizzo, Venezia 2012
Doppia personale alla Galleria Michela Rizzo di Venezia. Fino al 17 marzo, Andrea Frank e David Rickard riflettono su riscaldamento globale e campi di forze. Li abbiamo intervistati.
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ANDREA FRANK
Mi chiamo Andrea Frank, sono un'artista nata in Germania e al momento vivo negli Stati Uniti. MI occupo di fotografia e di tutti gli altri tipi di mezzi correlati.
DAVID RICKARD
Mi chiamo David Rickard, sono un artista che fa base a Londra e questa è Displacement, personale alla Galleria Michela Rizzo.
ANDREA FRANK
Sento che a livello globale abbiamo raggiunto un punto in cui un qualcosa si sta rompendo, qualcosa non funziona più; abbiamo un pianeta limitato e alcune ricerche dimostrano che abbiamo già superato il 100% del suo utilizzo - siamo al 140% - e così, utilizzando risorse, inquiniamo, con l'effetto di causare il riscaldamento climatico e così via, ed è da questo che ho sviluppato questo progetto con gli uccelli e il progetto sulla flora e le vita delle piante, pensando all'estinzione delle specie come un effetto laterale a cui non prestiamo mai attenzione quando pensiamo alla produzione e agli scambi di merci.
Ci siamo allontanati dalla natura e questi oggetti, che sono stati raccolti in un museo di scienze naturali -- questi animali imbalsamati -- sono ciò che guardiamo e attraverso cui conosciamo un animale morto; non abbiamo nessuna conoscenza dei suoi ritmi e dei suoi bisogni. In modo simile abbiamo questo gruppo di lavori sulle api, un'intera griglia di api che sono necessarie per la riproduzione delle piante per esempio, che sono un altro pezzo che ho giustapposto attraverso la stessa griglia.
DAVID RICKARD
Internal resi stance. Questo lavoro segue alcune riflessioni sul tema della spazialità: come si relaziona un oggetto con uno spazio, e noi stessi ad esso e alle forze che sono costantemente intorno a noi, di cui la maggiore è la gravità. Il titolo si riferisce alla sua relazione con lo spazio, così come alla resistenza della galleria al lavoro stesso. Per farlo, vengono posizionati una seri di cavi che si sviluppano nell'intero ambiente, e l'attenzione delle persone aumenta mentre entrano e navigano nella stanza, invece di attraversarla semplicemente.
Quando tocco qui, l'intera struttura è connessa, e questo significa che quando qualcuno di questi rimbalza in un uno degli angoli, l'intera vibrazione si trasmette attraverso la stanza.
Gli altri lavori in mostra utilizzano bombole del gas, mobili, il muro stesso. Per me il punto centrale è davvero la relazione fisica tra l'oggetto e lo spazio.
Mario AMICI: “Di qua e di là dal Savio”
I DIALETTI DI CESENA E DELLA PIANURA RAVENNATE-FORLIVESE A CONFRONTO -11/05/2017 c/o Torrione – Museo Scienze Naturali Cesena (FC)
Organizzazione: Associazione Culturale “Te ad chi sit e’fiol” e Associazione “Istituto Friedrich Schürr”
Mario AMICI legge alcune sue composizioni in dialetto sangiorgese (SanGiorgio – San Zorz). I dialetti di quest’area (centuriazione romana), posta al di sopra della via Cervese cominciano a risentire dell’influenza dei dialetti ravennati.
Cesenati e ravennati (o forlivesi) quando parlano dialetto di solito si capiscono perfettamente. Anzi, i cesenati sono forse gli unici a comprendere piuttosto agevolmente quasi tutti i dialetti romagnoli, da Sarsina fino a Ravenna, da Rimini fino a Imola, mentre altri romagnoli hanno spesso delle difficoltà spostandosi anche solo di pochi chilometri. Questa capacità ha delle ragioni legate non solo alla posizione centrale di Cesena, ma anche ad alcune caratteristiche particolari del dialetto cesenate.
Fra i dialetti di Cesena e quello di Ravenna (o di Forlì) ci sono alcune differenze molto evidenti e alcune somiglianze. Ma tanto le une quanto le altre non vengono percepite nello stesso modo dai romagnoli delle due sponde del Savio. Alcune parole sembrano essere uguali, e a volte sostanzialmente lo sono, tuttavia se chiediamo di scriverle a un cesenate e a un ravennate spesso le scriveranno in modo diverso (producendo grande sorpresa e a volte radicali incomprensioni), perché la percezione dei vari elementi fonetici dipende dall'intero sistema fonetico (o meglio: fonologico), e questo è profondamente diverso. Per di più anche le differenze più evidenti non vengono percepite e interpretate nello stesso modo.
In questo incontro cercheremo di spiegare le ragioni della comprensibilità e delle incomprensioni e vedremo quali sono gli ostacoli che si frappongono all'unificazione della grafia.
Durante la serata saranno lette poesie in entrambi i dialetti.
Museo Archeologico e d'Arte della Maremma
Il Museo Archeologico e d'Arte della Maremma si rinnova nel segno della tecnologia, ce ne parla l'assessore alla cultura del Comune di Grosseto Giovanna Stellini.
Il museo Archeologico Nazionale delle Marche - Ancona
Il Museo archeologico nazionale delle Marche si trova ad Ancona, all'interno del cinquecentesco palazzo Ferretti. Documenta in modo pressoché completo la preistoria e la protostoria del territorio marchigiano; comprende anche ricche collezioni relative alla civiltà greca, romana e a quella dei Galli Senoni. I reperti relativi alla civiltà picena formano la più completa raccolta esistente.
info: turismo.marche.it - musei.marche.it
FORLÌ-CESENA: Terme, arte e collina, largo ai turisti cinesi | VIDEO
Non solo mare, in Romagna spopola anche il turismo in città e in collina. In un anno che si preannuncia da record, tanto che il presidente della Regione Bonaccini ha fissato l’obiettivo in 50milioni di presenze entro la fine del 2017, si scopre che ai viaggiatori piace parecchio anche stare lontano dal mare. Lo dimostrano i numeri dei primi sei mesi dell’anno di una città come Forlì, che grazie specialmente al richiamo delle mostre ai Musei di San Domenico è riuscita a totalizzare oltre 54mila arrivi, in crescita del 5,4%. Meglio di Cesena, che ha visto una crescita dei turisti arrivati (+3%) ma un lieve calo del numero dei pernottamenti. Ottimi i risultati sia dell’Appennino forlivese (+24,3% di arrivi, +19,9% di presenze) che dei comuni termali di Forlì-Cesena (+15,4% di arrivi, +7,3% di presenze). Chi sceglie queste località è in prevalenza italiano, ma si registra una vera e propria esplosione degli arrivi dalla Cina (+221% rispetto allo scorso anno). Bene anche la presenza di tedeschi e polacchi.La maggior parte dei mesi nella prima parte dell’anno ha dato riscontri positivi; aprile è stato il mese migliore (+52,7% di arrivi), marzo quello peggiore (-24,5%), risultato certamente condizionato dalla Pasqua, quest’anno caduta proprio nel mese di aprile.
SITUA.TO - 5 maggio
Armin Linke (Milano e Berlino) documenta i fenomeni della globalizzazione e dei suoi effetti sociali e politici. Come fotografo e filmmaker lavora a un archivio a crescita progressiva sulle diverse attività umane e sui nuovi paesaggi naturali e artificiali. Tra le sue mostre principali si ricordano Architecture Invisible, Centre Culturel Suisse, Paris (2005), Trans.it, National Museum of Contemporary Art, Bucarest (2006), Armin Linke, Klosterfelde, Berlin, Flash Cube, Leeum-Samsung Museum of Art, Seul (2007) e Concrete and Samples, Museum für Gegenwartkunst, Siegen. Ha partecipato a numerose rassegne internazionali quali la 50a Biennale di Venezia (2003), la 25a Bienal de São Paulo (2002), 1a Bienal de Valencia (2001). Ha esposto inoltre all'Accademia Americana, Roma (2003) e al Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, Roma (2003). La sua installazione multimediale sul paesaggio alpino contemporaneo è stata premiata alla 9° Biennale di Architettura di Venezia e all'Architecture Film Festival di Graz. È guest professor presso la Hochschule für Gestaltung di Karlsruhe e nel Corso di Progettazione e Produzione delle Art Visive (CLASAV) dello IUAV di Venezia ed è ricercatore affiliato all'MIT Visual Program di Cambridge, Massachussets.
I Monti della Laga - SentieriNatura 2017 - 09
Nella puntata di SentieriNatura del 19 maggio 2017 si presentano i Monti della Laga, gruppo montuoso dell'appennino centrale presso Amatrice. Intervento di Giuseppe Muscio, direttore Museo friulano storia naturale di Udine.
Carpe koi. I gioielli viventi del Giappone
L'antica tradizione giapponese dell'allevamento, selezione e vendita delle carpe koi, nishikigoi.
Le carpe koi rappresentano la varietà ornamentale addomesticata della carpa comune, Cyprinius carpo. Originarie della Cina, furono in seguito introdotte in Giappone, dove vennero allevate per scopi puramente decorativi.
La parola “koi significa appunto “carpa” in giapponese e nella cultura popolare le koi sono simbolo di amicizia e amore.
L’acquario del Museo ospita una vasca interamente dedicata a questi socievoli animali, che si avvicinano facilmente all’uomo e in alcuni casi si lasciano accarezzare.
Inaugurazione Museo Romagna Air Finders
Presentazione di Nicola Capellini