GAGLIOLE (MACERATA, MARCHE, ITALY)
Gagliole, comune di 647 abitanti, provincia di Macerata, Marche, Italia. Comprende le frazioni di Acquosi, Casetre, Castellano, Celeano, Cerqueto, Collaiello e Selvalagli e confina con i comuni di Castelraimondo, Matelica e S.Severino Marche. Il borgo è caratterizzato dall'imponente rocca G.Varano e tra i punti di interesse annovera le chiese di S.Michele Arcangelo, S.Giuseppe ed il Museo di Storia Naturale Fondazione Oppelide. L'origine della raccolta di fossili e minerali risale intorno agli anni 1966/1967, quando all'epoca ragazzi animati dal comune interesse per la natura, per la conoscenza e l'attività di ricerca della vita del passato hanno iniziato le prime esplorazioni nella valle dell'Elce e successivamente hanno arricchito la raccolta anche con frequenti viaggi di studi e ricerche in paesi esteri (museostorianaturalegagliole.it).
Galleria di immagini con fotografie scattate martedì 10 giugno 2014.
MUSEO DI SCIENZE NATURALI DINO PACCAMICCIO A POTENZA PICENA (MACERATA, ITALY)
COLLEZIONE PRIVATA DI SCIENZE NATURALI DINO PACCAMICCIO / NATURAL SCIENCES COLLECTION DINO PACCAMICCIO IN POTENZA PICENA (MACERATA, ITALY).
Non lontano da Porto Potenza Picena, nella frazione di Montecanepino del comune di Potenza Picena in provincia di Macerata, esiste un piccolo gioiello semisconosciuto ai più, rappresentato dalla collezione personale di scienze naturali del signor Dino Paccamiccio, da far quasi invidia nel suo piccolo alle raccolte del Museo Civico di Scienze Naturali di Milano. Il titolare, vincitore di vari premi, fu per anni un esperto di botanica e giardiniere ufficiale di un altro diamante della zona, Villa Buonaccorsi, nota soprattutto per i suoi magnifici giardini all'italiana e si dedicò in seguito anche alla gestione di un laboratorio artigianale per composizioni artistiche di fiori secchi. Le raccolte esposte comprendono insetti, farfalle, conchiglie, minerali, corna di varia origine ed animali ed uccelli impagliati provenienti da ogni parte del mondo (grazie anche ad uno scambio intercorso con altri collezionisti), oltre ad una fornitissima biblioteca specializzata. Vanno aggiunte alcune anfore romane provenienti dalla vicina zona archeologica di Potentia e ritrovate anni fa nel corso di scavi nelle attigue cave di sabbia. Per gli appassionati di botanica il giardino esterno presenta una incredibile varietà di piante tra cui ben 800 tipi di piante grasse, agavi, edere, una rarissima Victoria Regia o Amazonica, ecc. Un rigraziamento alla signora Rita Paccamiccio ed ai suoi parenti che ne hanno permesso la visita e la documentazione. Questo video è dedicato a Dino Paccamiccio ed ai suoi interessi scientifici tra il disinteresse ed il menefreghismo delle autorità locali, che fino ad ora non sono stati in grado di fornire uno spazio più adeguato, magari nei locali in disuso della vicina Villa Buonaccorsi. Galleria di immagini con fotografie scattate lunedì 9 giugno 2014.
S-travolgiamo - La FossilVia - 27/09/2013 pt. 2
stravolgiamo.com
Nell'ambito delle giornate di ambientamento universitario 2013, S-travolgiamo propone la FossilVia.
Un percorso, attraverso i paesaggi dell'Alto Maceratese, caratterizzato da tre fulcri fondamentali per una conoscenza approfondita: il Museo delle Scienze di Camerino, il Museo Paleontologico di Serravalle di Chienti, il Museo di Storia naturale di Gagliole.
E' un viaggio all'insegna del divertimento culturale e dell'apprendimento esperienziale da ripetere per approfondire ogni volta un ulteriore aspetto dell'ambiente in cui si vive.
LA FAMIGLIA DEGLI ANZIANI DI GAGLIOLE
La storia della casa di riposo Chierichetti, che ospita 40 anziani, in una popolazione che da 600 persone, in paese, dopo il terremoto, si è dimezzata. Video, giochi, balli, animazione, fanno di questa struttura e comunità una delle più gettonate, tant'è che ha una discreta lista di attesa, con richieste che arrivano da ogni parte d'Italia. E chi è arrivato in emergenza per il terremoto, poi, ha deciso di restare...
TERREMOTO SITUAZIONE A GAGLIOLE
Offagna (AN) Museo Paolucci
Ad Offagna visitiamo il museo di scienze naturali Luigi Paolucci, accompagnati da Alfonso Maria Capriolo, Presidente del Sistema Museale provinciale.
A seguire entriamo nel cuore di Offagna: la Rocca ed il suo museo della armi antiche.
Terremoto, la storia del sindaco che lavora gratis: La nostra deve essere una missione
Mauro Riccioni è il Sindaco di Gagliole, un comune di appena 600 anime in provincia di Macerata. Dal 2013 il primo cittadino rinuncia alla sua indennità pari a circa 1300 euro al mese, lavorando perciò gratis per il suo paese oggi duramente colpito dal terremoto. Con un nuovo decreto legge che dovrebbe essere approvato dal Governo, sembrerebbe che i sindaci debbano avere l'indennità raddoppiata - ci spiega il Sincado Riccioni - quindi io riceverei 2600 euro al mese. Ovviamente rinuncerò anche a questa indennità e continuerò a fare il Sindaco gratuitamente.
Tg2000 il Post: Con il cuore nel fango
Questa sera vogliamo mostrare l’impegno di una generazione spesso maltrattata dai media, quella dei giovani italiani, che invece nel momento del bisogno sono stati i primi a mettersi in gioco. Da Genova ci racconta tutto il nostro inviato Vito D’Ettorre che ha intervistato il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e Presidente della Cei, e don Nicolò Anselmi, direttore della pastorale giovanile dell'arcidiocesi di Genova.
Museo della Nostra Terra - Pieve Torina - 13 - La pastorizia
Fernando Mattioni guida il visitatore alla visita del Museo della Nostra Terra di Pieve Torina.
Il museo raccoglie 7000 oggetti della civiltà contadina del secolo scorso, ricostruendo gli ambienti di vita che scandivano le esistenze dei nostri avi.
Eremo di Sant'Angelo in Prefoglio o Eremo dei Santi
Il Santuario di Sant’ Angelo “de Prefolio” è posto a quota 690 a sud-est del Pennino, sta a guardia della strada della transumanza battuta dalle pecore che dai pascoli dello stesso monte scendevano verso sud lungo la Val Sant’Angelo, la valle che collega l’altipiano di Colfiorito a Pieve Torina.
L’eremo sicuramente ha riadattato a scopi cultuali cristiani una grotta naturale utilizzata come santuario pagano in età preromana romana, ciò dovuto anche per essere situato lungo una importante via di transito transappennica.
Sulla facciata dell’esterno è incastonata una lapide semicircolare, ricomposta da più frantumi, un tempo posta sull’arco della porta d’ingresso della chiesa, che doveva appartenere alla lunetta del portale della chiesa primitiva.
La lapide è il documento più antico e fa memoria di un intervento edilizio, forse la monumentalizzazione della grotta micaelica, fatta nel 1148 dal priore Diotisalvi, con l’aiuto del duca di Spoleto Federico, del conte Alberto, di Gisla, di altri e della sua gente di discendenza longobarda.
Alberto era il conte di Prefoglio, castello dirimpettaio al santuario micaelico e Gisla era probabilmente sua moglie: da qui l’ipotesi che il santuario fosse stato scelto come sepolcreto dei domini di Prefoglio come anche lascia supporre il sarcofago romano per bambino in marmo bianco, ora riutilizzato come altare, quello prossimo all’ingresso della chiesa.
Nel1252, in clima di “restaurazione”, i “domini” dovettero vendere il loro castello di Prefoglio al Comune Camerino, mantennero però lo iuspatronato sul santuario per la cui gestione si servirono di un capitolo canonicale, presieduto da un priore.
Gli ultimi priori furono nominati nel XVII secolo.
Successivamente l’eremo fu curato da eremiti laici più avanti ricordati.
Nel secolo XVIII, fu ridedicato ai “Santi” ed il fatto è legato alla tradizione che vuole la presenza dei Santi Apostoli Pietro e Paolo di passaggio in quel luogo ai quali si attribuisce la prima evangelizzazione della zona.
L’eremo nel corso degli anni è stato abitato da diversi eremiti
“ Veri“ e “ Fasulli “ infatti intorno al XVII secolo la zona era infestata da malfattori che depredavano o truffavano i passanti trovando poi rifugio nelle grotte e nell’eremo e spesso erano gli stessi “ eremiti “ che compivano tali gesti.
Colui che però ha lasciato la maggiore traccia della sua presenza è Fra Giacomo Squaglia di Lucca, della congregazione dei passionisti, a cui si deve il restauro del 1879 ricordato in una targa marmorea affissa all’esterno. Dopo di lui altre persone hanno abitato l’eremo vivendo in solitudine e di elemosine. Fra gli ultimi eremiti si ricorda una coppia di sposi, lui si chiamava Peppe e lei Ginevra; stando ai racconti raccolti sul posto pare che lui fosse un uomo sereno pacato e sottomesso mentre lei era una donna energica, robusta e molto mascolina tanto che era solita fumare il sigaro, chiedevano anch’essi l’elemosina, raccoglievano erbe e accoglievano i pellegrini nelle loro stanze e facevano loro delle frittate utilizzando una vecchia e grande padella che era una delle uniche pentole che avevano.
Dopo di loro l’eremo è stato abbandonato e come tale ha subito diversi furti tra cui per ben due volte la campana. La prima volta però, non si sa come mai, fu ritrovata poco distante abbandonata in un sacco nero dell’immondizia, e qualcuno ha voluto pensare ad una intercessione di San Michele che ha spaventato i ladri, la seconda volta però durante i lavori di restauro della chiesa avviati dopo il terremoto del 1997, è sparita definitivamente. E’ stata sostituita con una nuova acquistata con collette dei parrocchiani, contributi di benefattori e intervento di Enti.
Anche le grondaie e i discendenti di rame sono stati asportati dai ladri e anch’essi rimessi ex novo.
Il santuario rupestre si animava tra Medioevo ed età moderna l’8 maggio, festa dell’Arcangelo ( e momento dell’inizio della transumanza verso i pascoli del Pennino ); mentre il piccolo pellegrinaggio fu favorito dal ruolo di psicopompo di Michele, per cui si saliva in questo luogo isolato non solo per le feste dell’Angelo, ma anche per la celebrazione di messe in suffragio dei defunti.
Nei giorni deputati partivano diverse processioni dai paesi vicini che attraverso i numerosi sentieri della montagna finivano presso il Santuario e l’incontro dei diversi gruppi era la vera occasione di festa, religiosa e popolare. Ad oggi la festa si celebra il martedì di Pasqua e il rito è tuttora mantenuto.
La Valle dell'Elce, Geo & Geo, puntata del 26 febbraio 2009
Documentario di Geo & Geo che spiega le caratteristiche della Valle dell'Elce. Va poi a descrivere gli aspetti salienti del vecchio mulino, ora adibito ad abitazione e Bed&Breakfast Intervista a Paolo Paoletti, Gian Paolo Santalucia. Oreste dimostra col figlio come il mulino ad acqua macinava la farina, dimostrando come sia ancora in ottimo stato e funzionante.
Visita al Museo della Scuola Paolo e Ornella Ricca :: Università di Macerata
19 dicembre
Relatori: Dorena Caroli e Elisabetta Patrizi
Vista al Museo della Scuola Paolo e Ornella Ricca.
Genova, resta alta l'allerta meteo: il reportage dell'inviato di Tv2000 Vito D'Ettorre
Andiamo subito a Genova dove resta alta l’allerta meteo. Un nuovo nubifragio si è da poco abbattuto sulla città e sembra che siano in arrivo altre bombe d’acqua. Tutto questo mentre l’autostrada A7 è chiusa tra la Liguria e il Piemonte. I treni sono bloccati e il traffico paralizzato. Il collegamento con l'inviato di Tv2000 Vito D'Ettorre.
20130526-Porcari
Video demenziale della corsa di Porcari in provincia di Lucca. Corsa svoltasi il 26 maggio 2013