CASEMATTE
Il progetto nasce da un’idea di TEATRO PERIFERICO
in collaborazione con CHILLE DE LA BALANZA
Soggetti coinvolti:
“Museo della mente” (Roma)
Associazione “Inclusione, graffio e parola” (Volterra)
“Un fiore per la vita”, cooperativa di produzione biologica (Aversa)
Archivio dell’ex. O.P. “Le reali case dei matti” (Aversa)
Associazione “180amici” (L’Aquila)
Comitato “3e32” (L’Aquila)
Coordinamento “per Quarto” (Genova)
Museo di storia della psichiatria (Reggio Emilia)
Gianluigi Gherzi, attore e autore
Media partner:
ateatro.it
Teatro Periferico è una residenza teatrale lombarda nata dal bando Etre di Fondazione Cariplo. Nel 2012, con il sostegno di Fondazione Monza Brianza, Provincia di Monza e Brianza e Comune di Limbiate, la compagnia ha raccolto le storie di coloro che hanno vissuto all’interno dell’ex O.P. “Antonini” di Limbiate: malati, medici, infermieri e assistenti sociali, al fine di ricostruire le condizioni di vita e di lavoro all’interno del manicomio.
Il materiale raccolto ha dato origine a uno spettacolo dal titolo: “Mombello – Voci da dentro il manicomio”, realizzato in collaborazione con la compagnia delleAli.
Mombello. Voci da dentro il manicomio Mombello. Voci da dentro il manicomio
Dopo due anni di repliche, in luoghi a loro volta sedi di istituzioni totali (scuole, caserme, carceri…), nell’autunno del 2015, la compagnia porterà in giro per l’Italia “Mombello” (da Limbiate a Genova/Reggio Emilia/L’Aquila/Aversa/Roma/Volterra/Firenze), grazie al progetto CASE MATTE, che coinvolgerà associazioni impegnate nel recupero della memoria degli internati negli ex manicomi. “Mombello” non verrà rappresentato nei teatri, ma nei vecchi ospedali psichiatrici, oggi chiusi e, in molti casi, minacciati dalla speculazione edilizia. Insieme allo spettacolo, nelle stesse sedi, verranno presentati C’era una volta il manicomio, passeggiata all’aperto con narrazione della storia del manicomio (Chille de la Balanza) e la presentazione del libro: Atlante della città fragile, di Gianluigi Gherzi; inoltre, spettacoli, letture, mostre, narrazioni, incontri – diversi per ogni città – a cura dei soggetti coinvolti.
L’intento del progetto è di salvare dall’oblio la memoria dei pazienti psichiatrici che sono stati ricoverati nei manicomi italiani, dando voce a tutti quelli che subirono veri e propri “crimini di pace”. Ci si propone, inoltre, di aprire una discussione con i cittadini perché questi spazi vengano loro riconsegnati in forme di uso partecipato, trasformando quelli che erano luoghi di esclusione in luoghi di inclusione e di cultura.
CASE MATTE non gode di finanziamenti pubblici, ma solo del sostegno di associazioni, gruppi e comuni cittadini. L’incontro offrirà l’occasione per dare il via ufficiale al crowdfunding per la raccolta di fondi “dal basso”, per la sostenibilità economica del progetto.