Treviso, la Collezione Salce: un museo nazionale per i manifesti
Treviso (askanews) - Una straordinaria collezione di manifesti e due nuove location per dare vita, a Treviso, al Museo Nazionale Collezione Salce, nel quale è raccolto, catalogato e digitalizzato l'immenso patrimonio di stampe pubblicitarie che il collezionista trevigiano ha accumulato nel corso di una vita. A dirigere il museo è stata chiamata Marta Mazza.
La collezione storica di Nando Salce - ha detto ad askanews - consta di 25mila pezzi, che sono al 99% in materiali cartacei e poi esistono delle cromolitografie su latta. La conservazione è difficilissima, perché si tratta di materiali intrinsecamente molto fragili, perché nati per una vita temporanea e transitoria. Non solo la carta è materiale fragile per definizione, ma qui parliamo di carte povere.
Accanto alla sede in Santa Margherita nella quale saranno conservate tutte le opere, nel complesso della chiesa di San Gaetano è stato allestito lo spazio per le mostre temporanee che, con rotazione quadrimestrale, proporranno al pubblico delle selezioni della grande collezione, che comunque è totalmente disponibile on line, caratteristica unica nello scenario internazionale. La scelta per la prima mostra è caduta sul periodo della Belle Epoque, una vera e propria età dell'oro del cartellonismo.
Molto importante anche il fatto che la direzione del Museo Salce abbia scelto un approccio scientifico alla questione della grafica, sia dal punto di vista storico sia da quello comunicativo.
I manifesti - ha aggiunto il direttore Mazza - fino a ora sono stati studiati con un approccio storico-artistico di tipo tradizionale, che non è sufficiente, perché la prerogativa vera del manifesto è di mettere insieme l'immagine con la parte tipografica del lettering e anche con la trovata comunicativa. E bisogna che tutto questo venga considerato e venga analizzato insieme.
Un'altra novità del Museo Salce è la possibilità di avere la collezione permanentemente disponibile, in varie modalità. E così la sfida da Treviso si estende alle scena internazionale.
Noi intendiamo metterci in dialogo con tutte le struttura internazionali che hanno dei patrimoni simili - ha concluso Marta Mazza- lavorare insieme per tutte le attività di catalogazione, valorizzazione, digitalizzazione, ma certamente e soprattutto pensiamo di essere all'altezza di questi esempi internazionali e di poter proporre un'offerta culturale di prestigio non solo a livello italiano.
Gli spazi del Museo Nazionale Collezione Salce
E’ stata spostata ad un fine settimana a cavallo tra maggio e giugno l’apertura al pubblico del nuovo museo Nazionale Collezione Salce inizialmente prevista in aprile.
A spingere Marta Mazza, che del nuovo Museo è il Direttore, e il Direttore del Polo Museale Veneto Daniele Ferrara a posticipare la data inaugurale è un doppio motivo. Da un lato il prolungarsi dei massicci interventi di restauro e di messa a norma degli ambienti dell’ex Convento annesso alla Chiesa di San Gaetano, che ospiterà una delle sedi del nuovo Museo.
Dall’altro, l’interesse che la notizia della nuova apertura ha sollevato a livello internazionale. Cosa che sta orientando Direttore e Soprintendente a verificare la possibilità di fare dell’inaugurazione un momento di incontro, naturalmente a Treviso, dei responsabili dei maggiori musei e istituzioni pubbliche italiane e europee che conservano e gestiscono raccolte di affiches. Con l’obiettivo di promuovere, proprio da Treviso, collaborazioni che consentano di attivare progetti comunitari per la comune valorizzazione e corretta gestione di questo importantissimo patrimonio culturale e storico.
“La Collezione Salce, anticipa Marta Mazza, è già impegnata in un progetto finanziato dall’Unione Europea per la conservazione delle opere realizzate tra fine ‘800 e gli anni ’40 del Novecento con l’ausilio delle nanotecnologie. Il nostro Museo e il parigino Musée de la Publicité (oggi Museé des arts décoratives) sono i più importanti in Europa e dalla loro collaborazione possono sortire progetti di rilievo comunitario”.
“Non nascondo – aggiunge il Direttore – l’obiettivo ambizioso ma possibile di arrivare alla messa in rete di tutte le collezioni pubbliche dei Paesi europei, in modo da poter offrire agli esperti ma anche al grande pubblico, la possibilità di indagare la storia europea attraverso l’originale visuale dei manifesti pubblicitari”. “Già i nostri 25 mila manifesti – chiarisce il Direttore del Polo Museale Veneto Ferrara – sono tutti on line, liberamente consultabili. Se tutte le altre istituzioni analoghe alla nostra nei 28 Paesi dell’Unione facessero lo stesso e se tutto, grazie ad un accordo europeo, potesse “parlare” un medesimo linguaggio, avremo una banca data di immagini unica al mondo. Un materiale fondamentale per chi vorrà indagare la storia politica, economica, sociale del Continente, oltre che la storia della grafica e del costume. Questa istanza, proprio in occasione dell’inaugurazione, vorremmo poterla presentare al Ministro Fraceschini che ha già più volte dimostrato un forte interesse per questo progetto”.
Info: collezionesalce.beniculturali.it
La Collezione Salce trova casa in un nuovo museo
Ha finalmente aperto le porte alla sua città la Collezione Salce. Una raccolta di manifesti pubblicitari originali tra le più ampie al mondo che conta oltre 25.000 pezzi. Nella mostra Illustri Persuasioni Belle Epoque sono esposti circa 80 manifesti datati tra la fine dell '800 e la prima guerra mondiale . Un esposizione che ripropone i fasti di un momento storico tra i più vivaci ed innovativi dell'epoca moderna.
Apre ufficialmente il Museo Collezione Salce, il primo vero Museo Italiano della #Pubblicità
IL SIGNOR SALCE COLLEZIONISTA DI MANIFESTI
TREVISO - Pagina della cultura con l'inaugurazione degli spazi permanenti dedicati alla collezione di manifesti di Ferdinando Salce. 24580 pezzi che verranno custoditi e protetti nella chiesa di santa margherita e a rotazione esposti nelle stanze a ridosso della chiesa di san gaetano. Spazi che domani verranno inaugurati alla presenza del ministro della cultura Dario Franceschini. Ma chi era Ferdinando Salce, a raccontarcelo un bambino di ieri oggi preside e direttore d'orchestra.
- Intervistati: ANTONIO CHIARPARIN () - Servizio Lucio Zanato, immagini Lucio Zanato, montaggio Alessandro Granziera - Segui Antennatre anche sul digitale terrestre! Visita il sito antennatre.it per ulteriori informazioni.
TG Plus Cultura Mostra 4 Gennaio
Notizie Tg Plus Cultura
150 anni fa nasceva a Trieste Leopoldo Metlicovitz, uno dei maestri assoluti del cartellonismo italiano. È lui lautore di decine di manifesti memorabili, dedicati a prodotti commerciali e industriali, ma anche a grandi eventi come l'Esposizione internazionale di Milano del 1906, a famose opere liriche (Madama Butterfly, Manon Lescaut, Turandot) e a film dell'epoca del muto (primo fra tutti Cabiria, storico precursore del kolossal).
Assieme ad artisti quali Hohenstein, Laskoff, Terzi e al più giovane concittadino Marcello Dudovich, Metlicovitz (che di quest'ultimo fu il maestro) operò per decenni alle Officine Grafiche Ricordi di Milano, dopo un avvio come pittore paesaggista nella città natale e un apprendistato come litografo (professione ereditata dal padre) in uno stabilimento grafico di Udine.
Fu proprio grazie all'intuito di Giulio Ricordi, che Metlicovitz poté esplicare, dagli ultimi anni dell'Ottocento, tutte le proprie potenzialità espressive, non solo come grande esperto dell'arte cromolitografica, ma pure come disegnatore e inventore di quegli avvisi figurati (così chiamati allora) che, affissi a muri e palizzate, mutarono il volto delle città con il loro vivace cromatismo, segnando anche in Italia la nascita di quell'arte della pubblicità sintonizzata su quanto il modernismo internazionale andava proponendo nelle arti applicate sotto i vari nomi di Jugendstil, Modern Style, Art Nouveau, Liberty.
A lui la città di Trieste dedica, nel 150° anniversario della nascita, la prima grande retrospettiva monografica. Con il titolo Metlicovitz. L'arte del desiderio. Manifesti di un pioniere della pubblicità, resterà allestita al Civico Museo Revoltella e al Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl dal 16 dicembre 2018 al 17 marzo 2019, per poi passare al Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso dal 6 aprile al 18 agosto 2019.
La mostra è promossa e realizzata dal Comune di Trieste - Assessorato alla Cultura, Sport e Giovani - Area Scuola, Educazione, Cultura e Sport - Servizio Musei e Biblioteche in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali - Polo Museale del Veneto - Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso e con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia.
La rassegna è curata dallo storico dellarte e scrittore Roberto Curci e diretta da Laura Carlini Fanfogna, direttrice del Servizio Musei e Biblioteche, e da Marta Mazza, direttrice del Museo Nazionale Collezione Salce.
Nella grande monografica rivive l'intero arco della produzione dell'artista. Le opere esposte, 73 manifesti (alcuni di dimensioni giganti), tre dipinti e una ricca selezione di grafica minore (cartoline, copertine di riviste, spartiti musicali ecc.), saranno organizzate in otto sezioni espositive, sette delle quali ospitate presso il Civico Museo Revoltella e una la sezione dedicata ai manifesti teatrali per opere e operette nella Sala Attilio Selva al pianterreno di Palazzo Gopcevich, sede del Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl.
Le opere provengono per la gran parte dal Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso (68 manifesti), oltre che dalle collezioni civiche (Civico Museo Revoltella e Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl) e da raccolte private.
La produzione cartellonistica di Metlicovitz, così come quella dell'amico Dudovich, fu sottolinea Roberto Curci particolarmente intensa negli anni precedenti la Grande Guerra, con la creazione di autentici capolavori rimasti a lungo nella memoria visiva degli italiani e a tutt'oggi largamente citati e riprodotti in ogni studio sull'evoluzione del messaggio pubblicitario del Novecento. A questo eccellente artista, caratterialmente schivo ed estraneo ad ogni mondanità, alle prove affascinanti per verve ed eleganza stilistica da lui devolute sia a realtà commerciali come i popolari Grandi Magazzini napoletani dei Fratelli Mele sia all'universo musicale e teatrale, spiritualmente a lui congeniale (conoscente di Verdi, fu amico soprattutto di Puccini), è dedicata questa mostra che si propone di rappresentare il tutto Metlicovitz, straordinario cartellonista, certo, ma anche eccellente pittore ed efficace grafico e illustratore.
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“Illustri persuasioni. La Belle Epoque” al Museo Salce di Treviso
TG TREVISO (20/04/2017) - ECCO IL NUOVO MUSEO SALCE E LA CHIESA DEI TEMPLARI
TG TREVISO (giovedì 20 aprile 2017) - Due tesori che tornano alla citta’. Sono i manifesti salce e la chiesa di san gaetano di via carlo alberto. L’apertura ufficiale sara’ il 26 maggio ma gia’ oggi siamo andati a curiosare tra le sale ristrutturate e la chiesa restaurata. Le prime saranno lo spazio espositivo della collezione di manifesti piu’ conosciuta al mondo, mentre la seconda oltre ad essere compendio del nuovo museo nazionale torna ad essere chiesa oltre che sede di uno degli organi callido piu’ antichi della citta’. Cosi’ addentrandoci tra operai impegnati nelle rifiniture arriviamo alla prima sala espositiva dell’edificio un tempo parte del convento di santa caterina. E qui la prima sorpresa sono questi affreschi datati intorno al 400 legati alla chiesa templare dedicata a san giovanni al tempio e ancora tutti da decifrare. Sara’ lo spazio principale delle diverse mostre a tema gia’ progettate dalla direttrice marta mazza. Un assaggio sono questi manifesti originali nella seconda sala prevista nel percorso espositivo.
E in quest’anteprima anche alcuni disegni stampati su latta, antesignani dei cartelli di bibite o caffe’ popolarissimi nei bar degli anni 50. Opere di artisti a cui sono state dedicate le sale.
Sono quasi 45 mila i manifesti raccolti da Nando Salce che troveranno collocazione definitiva nella sede conservativa nella chiesa di santa Margherita mentre verranno esposti nei 4 piani del museo di san gaetano che comprende anche la chiesa. (
I cartelloni pubblicitari del boom economico in mostra al museo Salce di Treviso
Verso il boom! 1950-1962 è lultima mostra in corso al Museo Salce. E' dedicata ai cartelloni pubblicitari che hanno fatto la storia, ultima della serie Illustri persuasioni che ha accompagnato lapertura al pubblico del Museo stesso a partire da maggio 2017. La mostra Verso il boom! 1950-1962 nella sede del Museo Salce in via Carlo Alberto a Treviso, è aperta al pubblico dal 29 settembre al 17 marzo, con i seguenti orari: da mercoledì a domenica dalle 10 alle 18
SALCE IN MOSTRA PERMANENTE
TREVISO - La collezione Salce diventerà uno dei grandi patrimoni della città, ospitata dalle chiese di Santa Margherita e San Gaetano. E' l'obiettivo dell'assessore Franchin, che punta ad avere una mostra permanente ma sempre diversa. - Intervistati: LUCIANO FRANCHIN (Assessore alla Cultura comune di Treviso) - Servizio di Paola Gazziola, riprese di Paola Gazziola, montaggio di Paolo Carrer
MUSEO BAILO, ORGOGLIO DELLA CITTA'
TREVISO - Ed ecco l'altra Treviso. Inaugurazione a fine ottobre, ma oggi visita in anteprima grazie alla quale vi mostriamo il nuovo museo Bailo di Treviso. Sarà l'orgoglio della città e dei trevigiani, sarà un nuovo richiamo per i tanti turisti ha detto il sindaco Manildo.
- Intervistati: EMILIO LIPPI (Direttore Musei Città di Treviso), GIOVANNI MANILDO (Sindaco di Treviso), LUCIANO FRANCHIN (Assessore alla cultura di Treviso) - Servizio di Giuditta Bolzonello, immagini Stefano Garavelli, montaggio Stefano Garavelli - Segui Antennatre anche sul digitale terrestre! Visita il sito antennatre.it per ulteriori informazioni.
I CAPOLAVORI DELLA PINACOTECA TORNANO IN MOSTRA
TREVISO - Riapre domani al pubblico la pinacoteca civica del museo di Santa Caterina: uno spazio rinnovato che consente di vedere tanti capolavori dell'arte trevigiana valorizzati in un contesto suggestivo.
- Intervistati: EMILIO LIPPI (DIRETTORE MUSEI CIVICI TREVISO), LUCIANO FRANCHIN (ASSESSORE ALLA CULTURA COMUNE DI TREVISO) - Servizio Marta Marangon, immagini Marta Marangon, montaggio Alessandro Granziera - Segui Antennatre anche sul digitale terrestre! Visita il sito antennatre.it per ulteriori informazioni.
Tg Plus 27 settembre ed pomeriggio
Cronaca. Artigiano ucciso con un colpo di pistola alla testa: caccia all'assassino.
Il cadavere di Alessandro Coltro è stato trovato martedì in un boschetto di Fontanafredda. La vittima, 48 anni, lavorava in un'azienda di Chiarano. Si indaga per omicidio
Attualità. Ryanair annuncia sei nuove destinazioni per l'aeroporto di Treviso.
La compagnia di voli low cost ha inserito 53 nuove rotte dall'Italia per l’estate 2019. Sei di queste partiranno da Treviso e saranno: Bordeaux, Fez, Praga, Manchester, Siviglia e Vilnius
Cultura. Il Treviso Comic Book Festival apre i battenti.
Il programma di giovedì 27 settembre: dalle atmosfere punk dei “Rebel Kids” Vitt Moretta e Regular Size Monster alle “Notas Españolas” di Núria Tamarit
Cultura. Inaugurazione al Museo Salce di Manifesti Pubblicitari negli anni del boom economico.
Dal 28 settembre 2018 al 17 marzo 2019, Verso il Boom! 1950 1962. Conclude il ciclo delle Illustri persuasioni, il progetto espositivo cui è stata affidata, a cura di Marta Mazza, lapertura al pubblico del Museo Nazionale Collezione Salce, in Treviso.
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Capolavori da scoprire 2007 - Backstage
Il dietro le quinte della rassegna Capolavori da scoprire, promossa e organizzata da Associazione Dimore Storiche Italiane -- Sezione Lazio e Telecom Progetto Italia.
Gli operai di Arterìa, azienda italiana leader nel mercato del trasporto, imballaggio, movimentazione e installazione di opere d'arte, sono alle prese con l'allestimento di alcune delle pregiate opere di Palazzo Principi Pallavicini, Roma.
Museo del ''Cinema a Pennello'' - Montecosaro (MC)
Sito →
Mi veniva da piangere per quanta bellezza ho potuto vedere in questo Museo. Indescrivibile!
Avete presente la sequenza dei baci di Nuovo Cinema Paradiso? Ecco, l'esperienza che vivi in questo museo è simile a quella di Salvatore.
Davanti ai vostri occhi vedrete “scorrere” i bozzetti preparatori e definitivi, utilizzati per la realizzazione dei manifesti cinematografici dagli anni venti fino alla fine degli anni Ottanta. Non sentirete le note di Morricone, ma resterete incantati dagli aneddoti, dal tono di voce sussurrato, dalla sincera passione, dagli occhi ancora pieni di meraviglia del padrone di casa, Paolo Marinozzi.
Andiamo con ordine, il Museo si trova nello splendido borgo di Montecosaro, nel maceratese ed è allestito su due piani all’interno del palazzo nobiliare Marinozzi (idealmente: Primo tempo e Secondo tempo di uno spettacolo cinematografico).
Ho scoperto questo museo quasi per caso. Mi aspettavo uno stanzone con un po’ di locandine e i cartonati alle pareti a fare da spiegazione. Ho prenotato la visita, ma ero intenzionato a visitarlo senza la guida.
Mi sono dovuto ricredere!
Paolo ci accompagnati per le stanze del Museo per oltre due ore, mostrandoci le meraviglie frutto di trent’anni di ricerche solitarie ed appassionanti: bozzetti cinematografici, manifesti storici, cimeli dal valore inestimabile.
Ad ogni manifesto, bozzetto, cimelio che incontravamo, durante il percorso, un fiume di ricordi inondava la mia mente. Per una questione anagrafica, non ho potuto vivere i fasti del “cinema a pennello”. In quelle stanze, credo di aver provato le stesse sensazioni di un qualunque bambino nato negli anni Cinquanta, davanti ai cinema mentre guardava i manifesti affissi all’entrata e fantasticava su quel che il film avrebbe potuto regalargli.
Sì perché se il Cinema è “la fabbrica dei sogni”, i manifesti dipinti, che oggi sono sconosciuti ai più giovani, hanno rappresentato per quasi ottant’anni del Novecento l’unico strumento visivo per accedere a quel sogno.
È la magia del Cinema.
Naturalmente le parole non bastano e quindi consiglio di visitarlo per questo racconto del passato che molti non conoscono.
Ho letto: “Chi non ama il cinema deve visitare questo museo, chi lo ama deve ritornarci!”
(Mia recensione su TripAdvisor →
Verso il Boom! 1950 – 1962
Dal 28 settembre 2018 al 17 marzo 2019, la mostra Verso il Boom! 1950 – 1962 conclude il ciclo delle 'Illustri persuasioni', il progetto espositivo cui è stata affidata, a cura di Marta Mazza, l’apertura al pubblico del Museo Nazionale Collezione Salce, in Treviso.
In questo umile omaggio alla mostra sono state utilizzate 9 immagini di alcuni dei lavori esposti (di seguito le rispettive didascalie) :
- Armando Testa, Simmenthal è tutta carne scelta!, 1955-1960
- Benca (Carlo Benedetti), Amica, 1962
- Erberto Carboni, Ecco, 1960
- Armando Testa, Patatine fritte Pai, 1959-1960
- Gian Carlo Rossetti per Studio Stile, Supertrim, 1957 ca.
- Herbert Leupin, Pause buvez Coca-Cola, 1950-1962
- Jeanne Grignani, Necchi, 1955-1960
- Paolo Federico Garretto, La nuova Lambretta, 1950-1955
- Pesa (Gino Pesavento), Frizzina, 1950-1960.
'Mountain Dub' di Gunnar Olsen è il brano in sottofondo.
SIGNORE E SIGNORI:«SIAMO SEMPRE QUELLI DELLA PIAZZA» | 01/08/2019
TREVISO - Proiezione unica e suggestiva ieri sera nel piazzale dell'oratorio della chiesa votiva a treviso. Nell'ambito della rassegna cinema nei quartieri del comune un gruppo di appassionati ha riacceso una delle ultime macchine da proiezione a carbone per rivedere una delle pellicole originali di signore e signori. - Intervistati LAVINIA COLONNA PRETI (Assessore alla Cultura di Treviso), MARIO CONTE (Sindaco di Treviso) - Servizio Lucio Zanato, immagini Lucio Zanato, montaggio Fabrizio Bazzoni - Segui Antenna Tre anche sul digitale terrestre! Visita il sito antennatre.it per ulteriori informazioni.
Spain and Italy in Dialogue at the Uffizi Gallery
The Uffizi Gallery hosts the exhibition Spain and Italy in Dialogue in Sixteenth-Century Europe, running until May 27, 2018, showcasing the fruitful artistic exchanges between Spanish and Italian artists in the 1500s.
LdM NEWS ( is a video publishing project of the Istituto Lorenzo De’ Medici.
We spotlight people, places and events in Florence, with a focus on student life and tips to make this magical city feel like a second home.
AL TG3 IL GRUMESE NICOLA GARGANO, COLLEZIONISTA DI MANIFESTI CINEMATOGRAFICI
Da Rossellini a Visconti, cinema neorealista in mostra a Torino
Torino (askanews) - A 70 anni dall'uscita di Roma città aperta di Rossellini, il Museo Nazionale del Cinema di Torino dedica una mostra al neorealismo, nato nel dopoguerra e diventato uno dei momenti più alti e amati del cinema italiano. Dopo 20 anni di fascismo e di censura, caduto il fascismo c'è stato un urlo di libertà.
La definizione è di Renzo Rossellini, figlio di uno dei maestri celebrati dalla mostra Cinema Neorealista - Lo splendore del vero nell'Italia del Dopoguerra, insieme a De Sica, Visconti, Lattuada, De Santis, Lizzani e gli sceneggiatori Suso Cecchi D'Amico e Cesare Zavattini.
In mostra foto e documenti, manifesti, monitor con sequenze dei film, interviste esclusive e qualche chicca spiega il direttore del Museo Alberto Barbera: Un bozzetto conservato alla Cinematheque Francaise di Parigi degli interni del film 'Germania anno Zero' di Rossellini, mai mostrato in pubblico finora.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 29 novembre.