Natale nel Mondo: mostra di presepi alle Poste Italiane a Firenze per il Natale 2019
Giuseppe D’Orsi e Pino Polcaro dell’Associazione “Natale nel Mondo” di San Giovanni Valdarno hanno curato una mostra fiorentina con i presepi della loro collezione, esposti per la prima volta nello spazio filatelia della sede centrale di Poste Italiane, in via Pellicceria 3, celebrata con anche uno speciale annullo filatelico.
I fiorentini e i tanti turisti che visitano per le festività il capoluogo toscano potranno così ammirare i presepi che D’Orsi e Polcaro hanno collezionato negli anni: natività provenienti da varie parti del mondo e realizzati in materiali diversi.
La collezione integrale è esposta permanentemente a San Giovanni Valdarno, ed è nota per la sua particolarità.
All’inaugurazione sono intervenuti il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, l'Assessore alle tradizioni popolari di Firenze Andrea Vannucci e autorità del comune di San Giovanni assieme ad una rappresentanza della Banda del Concerto Comunale della cittadina valdarnese.
La mostra “Natale nel mondo” resterà aperta fino all’8 gennaio 2020 con il seguente orario: lun-ven 8,20-13-35; sabato 8,20-12,35; chiuso domenica e festivi.
Riprese di Franco Mariani.
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Natale nel mondo edizione 2011, verso le olimpiadi
L'ottava edizione della mostra di natività a San Giovanni Valdarno è dedicata alle prossime olimpiadi di Londra. Servizio di Alessandro Forni per Valdarno Channel
San Giovanni Valdarno
San Giovanni fu fondata dal governo fiorentino nel 1299. Inizialmente chiamata San Giovanni in Altura, presenta una struttura urbanistica, tipica delle Terre Nuove fiorentine, attribuita alla mano di Arnolfo di Cambio. La struttura del centro è organizzata intorno a una grande piazza, sede del potere politico, posta all'incrocio dei due assi principali, perpendicolari tra loro, dai quali si dipartono le strade secondarie.
Basilica di Santa Maria delle Grazie
La Basilica di Santa Maria delle Grazie, il più importante santuario mariano della Diocesi di Fiesole, è nato intorno a una raffigurazione trecentesca della Madonna. L'altare maggiore racchiude l'affresco che narra il miracolo di Monna Tancia verificatosi durante l'epidemia di peste che aveva colpito il Valdarno nel 1479. La chiesa durante i secoli ha subito ampliamenti, nuovi cicli decorativi e restauri come l'odierna facciata risalente alla seconda metà dell'Ottocento. Delle varie fasi stilistiche ne sono testimonianza la lunetta di terracotta invetriata di Giovanni della Robbia e altre due lunette di Giovanni Mannozzi detto Giovanni da San Giovanni, con l'Annunciazione e lo Sposalizio della Vergine, poste all'entrate della Basilica, salendo le scale.
Museo della Basilica
Il Museo della Basilica fu istituito nel 1864 per raccogliere i più prestigiosi dipinti provenienti dalle chiese della città. Adiacente alla Basilica di S. Maria delle Grazie, il museo si affaccia sulla centralissima piazza Masaccio, alle spalle dell'imponente Palazzo d'Arnolfo.
Fulcro di tutto il museo è la splendida Annunciazione del Beato Angelico, una delle tre conservate al mondo. Di pregio anche opere del Quattrocento fiorentino tra le quali spiccano i dipinti Giovanni di Ser Giovanni detto lo Scheggia, fratello di Masaccio e opere del primo Seicento di Giovanni Mannozzi detto Giovanni da San Giovanni, che qui ha i natali.
Casa Masaccio
Il Museo Casa Masaccio ha sede nella casa natia del pittore che ha rivoluzionato la pittura introducendo il nuovo stilemi rinascimentali. Oggi è uno spazio aperto alla creatività giovanile, con l'intento di valorizzare le esperienze artistiche e diffondere la conoscenza e la sperimentazione dei nuovi linguaggi. E' sede della Collezione Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea che comprende, oltre alle opere acquistate o donate in occasione del Premio Masaccio, testimonianze dell'attività espositiva dal 1980 a oggi. Promuove, insieme all'Archivio Produzione Giovanile, occasioni di confronto e di sviluppo con i giovani artisti del Valdarno, attraverso la realizzazione di laboratori, workshop, mostre, concerti e cantieri della creatività
Palazzo Arnolfo
Nel 1299 al centro della città fu costruita l'imponente mole del Palazzo d'Arnolfo, secondo quanto scrive il Vasari nelle Vite de'più eccellenti pittori scultori e architettori, su progetto di Arnolfo di Cambio al quale sarebbe stato affidato il compito di progettare sia l'impianto urbanistico innovativo della Terra Nuova, sia il suo palazzo principale: il Palazzo Pretorio, fulcro del nuovo insediamento. Sulle pareti sono conservati gli stemmi dei podestà che si sono succeduti al governo della città, tra cui alcuni in terracotta invetriata attribuiti a Luca, Andrea e Giovanni Della Robbia, a Benedetto e Santi Buglioni. L'edificio sarà sede del Museo delle Terre Nuove Toscane. Dedicato alla narrazione del loro fenomeno, esporrà i materiali con i quali le Terre Nuove si raccontano: reperti, documenti di archivio, ma soprattutto fotografie.
San Giovanni Valdarno - Video, naturalmente, non ufficiale
Per la realizzazione di questa canzone devo ringraziare una grande autrice di testi e poesie con la quale ho già collaborato in passato ad altre canzoni: La maestra DEBORA BADDII.
Mentre per la realizzazione del video un grande ringraziamento al gruppo di FOTOCLUB VALDARNO che hanno messo a disposizione le foto del video. GRAZIE PAOLO MELANI.
Concerto di Natale - XXXV edizione - 15 dicembre 2019
Concerto di Natale in Cattedrale
Basilica di San Giovanni in Laterano
15 Dicembre 2019
Coro della Diocesi di Roma, Orchestra Fideles et Amti, diretti da
Mons. Marco Frisina
Organizzato da Nova Opera
Si ringraziano le Cantine Sammartano
concertodinataleincattedrale.it
Programma del concerto
Vieni, Signore, non tardare
Gloria in cielo (dal “Laudario di Cortona”)
Adeste fideles
Tu scendi dalle stelle
Medley europeo
In notte placida
Il est né le divin Enfant
O Tannenbaum
O little town of Bethlehem
You’ll never walk alone
The first Noel
Joy to the world
Fermarono i cieli
Alleluia (Salmo 150)
La marcia dei tre Re
Carol of the drum
Stille Nacht
Jingle bells
White Christmas
Mele kalikimaka
Feliz Navidad
Troppo freddo e termosifoni in tilt: studenti non vanno a scuola
Roma, (askanews) - E' stato un rientro dalle vacanze di Natale che non scorderanno facilmente gli studenti dell'istituto professionale Ipsia di San Giovanni Valdarno, nell'aretino: l'impianto di riscaldamento si è rotto, e, dopo alcuni giorni di lezioni alla temperatura di 12 gradi, tutti si sono rifiutati di entrare a scuola. I tecnici della provincia hanno provveduto a una parziale riparazione ma non basta.
La vicepreside, Chiara Casucci: Fare lezione, sia per noi insegnanti che per gli studenti, in queste condizioni è particolarmente gravoso perchè stare fermi a fare una attività ed essere a 10-12 gradi non è tollerabile.
Da quattro anni, denunciano studenti e docenti, i termosifoni sono regolarmente disattivati a metà mattinata. E con il totale spegnimento natalizio, l'impianto è andato in tilt. Il racconto di uno dei ragazzi, Gaetano Bifolco:
Ups
00:05-00:14
Con questo freddo non si può andare a scuola. Ieri faceva così freddo che c'era gente che stava con due sciarpe addosso.
Buone Feste dai Licei Giovanni da San Giovanni
Una canzone è talvolta il più bello dei regali, ecco perché il Coro degli Studenti, diretto dal Prof. Leonardo Macerini, ha deciso di farvi dono di questo classico senza tempo.
Da parte degli Studenti, della Dirigente Scolastica, dei Docenti e del Personale ATA, a tutti voi i nostri migliori Auguri di Buone Feste.
ALLA SCOPERTA DEL RISORGIMENTO IN TOSCANA
video realizzato nell'ambito del progetto Italia 150, in occasione delle celebrazioni del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia (10 minuti)
Scuola Primaria Bani, Istituto Comprensivo Marconi, San Giovanni Valdarno
Bambini Della Scuola G. Rodari Di S. Giovanni Valdarno - Ecomobility For Me And You
Canzone realizzata dagli studenti dell’Istituto Comprensivo Statale Masaccio di San Giovanni Valdarno, in collaborazione con il musicista Stefano Arrigucci, che ha come tema principale l’ecomobilità. Il brano rientra nelle attività realizzate nell’ambito del Progetto Europeo “Comenius” denominato “Cycling through times and places”.
Sito del Progetto:
Il brano è stato utilizzato come colonna sonora per il film realizzato da tutti i partners. La parte del film prodotta in Italia è visibile all’indirizzo
L’intero filmato è visibile all’indirizzo
Valdarno Festival 2. Planetv
Valdarno Festival 2 .Planetv festival della canzone con partecipanti da tutta Italia al teatro Bucci a San Giovanni Valdarno nel mese di Maggio 2010 ..presenta Marco Vigiani
SPECIALE SAN GIOVANNI 2019 PROCESSIONE - FUOCHI D'ARTIFICIO
Giornata clou a Imperia per i festeggiamenti in onore di San Giovanni. Il principale protagonista è stato il momento religioso, rappresentato dalla solenne processione che si è snodata per le vie del centro storico onegliese, alla presenza delle massime autorità locali. Caratteristica della processione di San Giovanni è la presenza nel corteo, oltre che dei crocefissi, caratteristici delle nelle processioni della Liguria, anche di moltissime statue di Santi portate a spalla da Confraternite e Associazioni. Uno dei momenti più appassionanti è sicuramente il saluto al mare che alcune Confraternite fanno sollevando le pesanti casse delle statue una volta giunte a Borgo Peri. Un saluto ripetuto in piazza San Giovanni al passaggio della statua del Santo titolare della festa. Anche quest’anno diverse centinaia di fedeli hanno affollato le vie di Oneglia per seguire la lunga processione. La sera la festa è proseguita negli stand gastronomici allestiti dal Comitato San Giovanni nell’area dell’ex deposito franco per poi culminare con lo spettacolo dei fuochi artificiali, seguito da migliaia di persone, appostate anche sulle alture onegliesi e di Porto Maurizio. I fuochi d’artificio come sempre hanno idealmente dato l’arrivederci alla festa del prossimo anno.
Città di Castello in serie d Interviste e festeggiamenti
Il Città di Castello vince il campionato di Eccellenza e si riprende la Serie D.
presentazione capodanno corsa 2018
AREZZO: un inedito regalo di natale per via Veneto
non crederete ai vostri occhi, dopo ben tre mesi un inutile cul de sac ha avuto per Natale una trasformazione incredibile che lo fa DIVENTARE UN REGALO UNICO AL MONDO
dal COMITATO MIRSIA BUONE FESTE
chissà che ci prepareranno per capodanno
Un verme alla mensa dei bambini, scatta l'indagine
Viligiardi: Scopriremo i responsabili
Servizio di Valdarno Channel
Omelia Don Jo 120603 SS Trinità Case Bruciate
OMELIA di Don Jo (Joseph) Dwight, 08 aprile 2012, SS Trinità B, nella chiesa di Santa Maria in Case Bruciate (PG).
FOTOGRAFIE:
Il chiostro della Scuola Sacerdotale di Loppiano ad Incisa Valdarno (FI) (1992).
Elettricisti esperti alla Scuola Sacerdotale (Vivaio) (1992).
Don Jo taglia i capelli del responsabile del Vivaio, Don Giò Aruanno (1992).
Don Jo offre per la prima volta la sua lezione di armonica a bocca sul palco a Loppiano (1993).
Rev. Richard Behan da Irlanda a Vivaio (1992).
La squadra di Vivaio ha vinto (pallacanestro) la squadra dei focolarini in formazione a Loppiano (1992).
Il focolare dei sacerdoti focolarini a Grottaferrata (RM) con il responsabile di tutti i sacerdoti focolarini del Movimento dei Focolari, Don Silvano Cola (1993).
Nel giardino di Vivaio con il Vescovo di Fiesole (FI) (1992).
I sacerdoti e seminaristi a Vivaio hanno raccolto i presepi dal tutto il mondo per Natale (22-12-1991).
Don Jo suona la fisarmonica per quelli a Vivaio (24-12-1991).
Pranzo con più di 60 a Vivaio, il giorno del compleanno di Don Jo, 40 anni (21-11-1991)!
Sala delle meditazione a Vivaio con Cefa, nominato il nuovo responsabile della cittadella in Svizzera (12-10-1991).
Don Aldo Remolif, Don Jo, Nancy Uelman (focolarina da USA nel Gen Verde), due sacerdoti dalla Colombia e dalla Corea (Cirillo) (Loppiano; 03-10-1992).
Don Jo stringendosi la mano con Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari (Vivaio, 11-05-1995).
La chiesa della parrocchia di Incisa Valdarno (11-1995).
Rev. Carlo dalla Birmania (Vivaio, 15-09-1991).
Sulla riva del fiume Valdarno (FI) (15-08-1991).
Sacerdoti e seminaristi dal Libano a Vivaio (19-01-1992).
Don Giò Aruanno presenta Rev. Piero Coda nella sala delle meditazione a Vivaio (27-02-1992).
Don Jo, Nancy Uelman, Rev. Don Fitzpatrick a Loppiano (10-03-1992).
Un Vescovo Anglicano da Inghilterra a Vivaio (10-03-1992).
Gen Verde nella loro casa a Loppiano, cantano per alcuni sacerdoti da Vivaio (10-03-1992).
Daryl d'Sousa da India.
Don Jo, capo l'elettricista a Vivaio (08-06-1992).
Don Mario Bodega (Milano) presenta Fons a Vivaio (11-06-1992).
Alcuni dei primi compagni di Chiara Lubich a Loppiano (23-06-1992).
Capo cantiere, Jo Dwight, Vivaio, impianto elettrico.
Don Giorgio Pisani, parroco di Marina di Pisa (15-07-1992); la casa canonica di Don Giorgio con la sua mamma che accoglie noi (da Vivaio) per le vacanze estive (15-07-1992)
Sea World in San Diego, California (08-1993).
Russ e Ann (sorella) Minges e famiglia in Hinkley, California (10-08-1993).
La Giornata Mondiale Gioventù in Denver, Colorado con Papa Giovanni Paolo II (13-08-1993).
Abbiamo dormito in una grande stalle per il bestiame (14-08-1993).
Denver, Colorado dove si sono sposati i miei genitori, 25-01-1950.
In pullman dopo GMG verso New York (16-08-1993).
Mariapolis Luminosa, una cittadella del Movimento dei Focolari a Hyde Park, New York (19-08-1993).
Un sacerdote responsabile di tutti i giovani della Repubblica Ceca (Luminosa, 19-08-1993).
La tomba di Pierre de Chardin, S.J., a New York (20-08-1993).
Cena con Rev. Charles Quinn (20-08-1993).
Rev. Bill Alcuin, OFM Cap, Luminosa (22-08-1993)
La leggenda dell'uomo murato a San Giovanni
La leggenda dell'uomo murato a San Giovanni, da terra da scoprire a valdarno channel
#Cristiano NulliRinalducci Higtlights Finale Citta di Siena
Torneo dedicato agli Aquilotti. 16 squadre partecipanti da tutto il centro italia trionfo dello sport e del divertimento.
dichiarazione indipendenza popola delle terre storte
Froce incivili, creative esaurite, camioniste fuori moda, vecchie checche senza contributi, trans* euforiche/i/u, massaie critiche, butch insolventi, puttane inflazionate, nonne ribelli, precarie messe al bando, ci siamo unit* e proclamiamo al mondo la
DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA DELLA POPOLA DELLE TERRE STORTE
Siamo finocchie selvatiche, femministe in erba, trans in fiore, genuine e clandestine: creiamo genealogie e parentele oltre le specie. Siamo trans-ecologiste e resistiamo alla radioattività della famiglia nucleare sperimentando forme sovversive di affetto, piacere, solidarietà, relazione. Siamo le guerrigliere della lotta anale contro il capitale.
Sottraiamo la nostra creatività ai brand della moda. La contessa di AccaEmme, la regina di Kos, da oggi si vestiranno da sole. Designer e parrucchiere, stiliste e commessi, allestiamo apparati effimeri per il funerale dell’eterosessualità obbligatoria.
Lesbiche virtuose del fai-da-te, non maneggiamo più trapani, seghe, martelli per vendere le merci del Re Merlin, ma li usiamo per costruire spazi liberati dallo sfruttamento e dalla competizione neoliberista.
Ci siamo già infiltrate nelle redazioni dei giornali femminili, delle radio commerciali, della televisione nazionalpopolare: interrompiamo la trasmissione dei ruoli sessuali e la programmazione delle nuove identità preconfezionate, produciamo format di sovversione.
Con i poteri che ci siamo date, aboliamo il culto dell’autoimprenditorialità e l’obbligo di trasformare tutto ciò che siamo e facciamo in qualcosa di spendibile sul mercato del lavoro. Startuppami ‘sta fregna!
Con le briciole di riconoscimento concesse dall’azienda e dalle politiche antidiscriminatorie ci facciamo i biscottini. Abbiamo comunque deciso di prenderci tutta la pasticceria.
Parliamo noi per noi stes(s)e e ci autoriconosciamo, le une con gli altri/e/u.
Sottraiamo per sempre i nostri saperi e quelli prodotti su di noi all’Accademia del Capitale, per restituirli alla libera circolazione. Non saremo più un caso di studio, perché le nostre vite eccedono qualunque teoria: autogeneriamo conoscenza su di noi, animali umani e non umani, e sul mondo.
Ci riappropriamo in forma collettiva e autogestita dei nostri corpi, della loro capacità di godere, di creare, di trasformarsi.
Nelle consultorie transfemministefroce, decostruiamo e ri-costruiamo i nostri corpi con tutte le protesi fisiche e chimiche che desideriamo, reinventiamo i canoni estetici, i piaceri, il concetto di salute e sovvertiamo le pratiche della cura.
Lavorare stanca: nella fucsia primavera proclamiamo l’abolizione del ricatto del lavoro.
Istituiamo un piano queerquennale che prevede casa, luce, acqua, rose, gardenie e fiori di lotta perpetua per tutti, tutte e tette.
Siamo stufe di stare in appartamenti cari e brutti: ci riprendiamo basiliche, ville, condomini sfitti e castelli per tutti, tuttu e tutte! A ciascuna, ciascuno e ciascunu secondo i suoi bisogni, i suoi desideri, le sue fantasie.
Proclamiamo l’inizio della de-civilizzazione. Rifiutiamo la logica che divide le culture in “avanzate” e “arretrate” con la scusa dei “diritti” delle donne o delle cosiddette “minoranze” sessuali. Sostituiamo l’avanzata rettilinea del Progresso con percorsi obliqui, grovigli, passi di danza, vagabondaggi.
Ci prendiamo tutto lo spazio che ci serve. I pompieri sugli alberi miao, gli sgomberi ciao.
Noi, Popola delle Terre Storte, irrompiamo nello spazio pubblico oltre le forme autorizzate del vivere.
Siamo uscite/i/u dalle dark room, dalle palestre, dai ritiri in campagna, debordiamo dagli spazi autogestiti sgomberati, dalle strade e dai marciapiedi, dai luoghi perimetrati dove volevate ghettizzarci. Convergiamo in spazi comuni in continua espansione. Contaminiamo ogni luogo con la nostra favolosità: ogni via, ogni strada, ogni angolo ci serve per ridisegnare le geografie dei desideri e dei piaceri. Chi ci voleva a casa a spolverare i mobili, ci ha trovato in strada a polverizzare i ruoli di genere.
Siamo l’imprevisto nell’ingranaggio del capitale. Venite e godete con noi!
HUG
Hug, un abbraccio un gesto volto ad esprimere affetto e amore. Ed è proprio da un sentimento da una passione, la fotografia, che i 10 fotografi espositori danno forma ad immagini, interpretando ognuno con il proprio stile e pensiero un ideale abbraccio. Le foto di Paolo Melani, Giulietta Piccioli, Mario Lanini, Marcello Cuccoli, Davide Cesaroni, Alessio Fucili, Carlo Braschi, Fabrizio Pierozzi, Claudio Fabbrucci, Daniele Nardi, Massimo Bernacchioni, Leonardo Fabbri, Davide Marai, Cristina Ensoli e del giovane Marco Salviati, raccontano di emozioni, di ricordi di sensazioni, la farfalla che abbraccia l'uomo dal sorriso buffo, la liquidità di un abbraccio del mare, un abbraccio in segno di pace fra religioni o culture diverse, la luce che ci avvolge e ci abbraccia ogni giorno...l'abbraccio fra due amici... l'attesa di un abbraccio..
L'interpretazione è illimitata.
In tempo di crisi regalare un emozione può essere importante.. Free Hugs abbracci gratis per tutti, in riferimento all'iniziativa sociale nata a Sidney in Australia e diffusasi in seguito in molte altre città del mondo approdando oggi fino a noi a San Giovanni Valdarno.