DOMUS DE JANAS: la NECROPOLI DI SANT'ANDREA PRIU (Archeologia & gopro)
NECROPOLI DI SANT'ANDREA PRIU in Sardegna
La necropoli ipogeica di Sant'Andrea Priu è un sito archeologico situato sul lato meridionale della fertile piana di Santa Lucia, in comune di Bonorva (provincia di Sassari) da cui dista una decina di chilometri. Il complesso, uno dei più importanti della Sardegna, è composto da una ventina di tombe ipogeiche del tipo a domus de janas, una delle quali con i suoi diciotto vani risulta essere una delle più ampie fra quelle presenti nel bacino del Mediterraneo.
Cronologicamente il complesso si colloca nella Cultura di Ozieri del Neolitico Finale (3500-2.900 a.C.) con utilizzo e parziali modifiche anche strutturali di alcuni ipogei protrattisi fino ad epoca medievale.
In periodo romano e poi bizantino la Tomba del capo fu trasformata in una chiesa rupestre e più volte intonacata e affrescata in diversi punti. Adattata al culto forse già nel periodo bizantino, fu riconsacrata, nel 1313, dal vescovo di Sorres Guantino di Farfara ed intitolata a sant'Andrea. Con la trasformazione in chiesa rupestre gli ambienti principali vennero utilizzati rispettivamente come nartece per i catecumeni, aula per i fedeli battezzati e bema (o presbiterio) riservato agli officianti i riti religiosi. Questo luogo è considerato una delle prime chiese nel tempo delle persecuzioni e l'ennesima dimostrazione di un tempio cristiano costruito in uno spazio pagano.
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Necropoli di Sant'Andrea Priu-BONORVA.SARDEGNA
Le domus de janas che compongono questa necropoli, una delle più estese ed importanti della Sardegna, sono scavate sulla parete verticale e sul pianoro di un affioramento trachitico - alto circa 10 m e orientato a S - e consisono in una ventina di sepolture disposte per lo più ad una certa altezza rispetto al livello di campagna.
Cronologicamente sono inquadrabili nel neo-eneolitico, fra IV e III millennio a.C., ma le prime fasi di utilizzo sono da ricondurre alla Cultura di Ozieri (Neolitico finale: 3200-2800 a.C.).
Gli ipogei risultano accessibili solo in parte, in quanto il cedimento parziale del fronte di roccia ha causato la distruzione di alcuni vani e dei gradini o pedarole che consentivano di raggiungerli.
L'impianto planimetrico delle sepolture è monocellulare o pluricellulare: a quest'ultimo tipo appartengono tre tombe di particolare interesse: la Tomba del Capo, la Tomba a capanna circolare e la Tomba a camera.
La prima, di maggiori dimensioni comprende 18 ambienti disposti, in modo labirintico, attorno a due vani principali.
Un atrio rettangolare introduce nell'anticella semicircolare (diam. m 7,10) il cui soffitto riproduce i travetti radiali di un tetto semiconico.
Sulla parete di fondo si apre il portello d'ingresso alla cella principale (alt. m 1,80) sormontato da un falso architrave rettangolare a rilievo marcato.
Le due celle retrostanti, rettangolari (m 6,80 x 4,10; m 8 x 8,60), sono disposte in successione l'una dopo l'altra sullo stesso asse. Gli ambienti presentano due colonne rastremate verso l'alto, mentre sulla parete sinistra della seconda cella si conserva la riproduzione di una falsa porta.
Sulle pareti dei due ambienti maggiori si aprono i portelli d'ingresso di numerose celle secondarie caratterizzate dalla presenza di nicchie e banconi.
La Tomba a capanna, vicina alla precedente, conserva un primo vano a pianta rettangolare (m 1,75 x 0,80) – caratterizzato dalla presenza sul pavimento di tre fossette per offerte – che immette nella cella principale circolare (diam. m 3; alt. m 2,30). Questo secondo ambiente presenta sul pavimento 15 fossette per offerte, alcune delle quali tagliate da una tomba a fossa successiva, e altre due piccole nicchie scavate sulla parete antistante l'ingresso.
Il soffitto, a cono, conserva la riproduzione di un tetto con travetti radiali. Sulle pareti laterali sono presenti i portelli di accesso a due vani aggiunti in un momento successivo al primo impianto della sepoltura.
La Tomba a camera - il cui originario ingresso monumentale con scalinata (largh. m 2) è crollato a causa del cedimento del fronte roccioso - riproduce gli elementi architettonici di un'abitazione a pianta rettangolare.
Un padiglione d'ingresso (m 2,85 x 2,75) conserva nel pavimento tre fossette e introduce nell'ambiente maggiore, rettangolare in pianta (m 4,50 x 3,06 x m 2).
Questo secondo vano presenta due pilastri e un soffitto che riproduce un tetto a doppio spiovente, con trave centrale e travetti laterali. Sulle pareti laterali del vano sono risparmiati alcuni cubicoli disposti a coppia.
Alcune altre sepolture della necropoli mostrano elementi architettonici o simbolici: sul pavimento di una delle tombe minori scavate sul pianoro dell'affioramento, ad esempio, è realizzato un focolare con anello circolare in rilievo e con fossetta centrale.
La necropoli venne riutilizzata per un lungo arco di tempo. In età medievale la Tomba del Capo venne trasformata in luogo di culto. Sulle pareti delle due camere più interne furono realizzati affreschi di soggetto cristiano.
LA TOMBA DEL CAPO - SANT'ANDREA PRIU - BONORVA
La Tomba del Capo è il sito più rappresentativo della necropoli di Sant'Andrea Priu nei pressi di Bonorva in Sardegna. Si tratta, con i suoi 18 ambienti, dell'esempio di Domus de Janas più ampio ed articolato fino ad oggi rinvenuto in Sardegna. Scavata nel Neolitico Recente (3.500 a.C), la Tomba del Capo si distingue per il continuo riuso che la vide divenire chiesa in epoca paleocristiana, bizantina e medievale quando nel 1313 venne consacrata come chiesa con il titolo di Sant'Andrea poiché la tomba disponeva di tre ambienti particolarmente ampi che ben si prestavano a questa funzione. Il primo, dal quale si accede al sito, fungeva da Narcete (ovvero ospitava i non battezzati), il secondo consentiva ai battezzati di assistere alle funzioni ed il terzo fungeva da presbitario riservato ai sacerdoti. Di rilievo gli affreschi che adornano la seconda e la terza sala della tomba, i più antichi dei quali risalgono al IV - V sec. d.C.
BiciNuragica 2013 - Bonorva Necropoli Sant'Andrea Priu
Nella magica atmosfera dell'antica necropoli Dona Amati, accompagnata da Daniele Contardo, ci ha deliziato con una elegante ed emozionante interpretazione di Sinnò me moro, una bellissima canzone della grande Gabriella Ferri.
Sardegna archeologia - Necropoli Sant'Andrea Prius - Bonorva - Vol. 1°
Sardegna archeologia - Necropoli Sant'Andrea Prius - Bonorva - Vol.2°
Sant'Andrea Priu | Bonorva | Sardegna
La necropoli ipogeica di Sant'Andrea Priu è un sito archeologico situato sul lato meridionale della fertile piana di Santa Lucia, in comune di Bonorva (provincia di Sassari) da cui dista una decina di chilometri. Il complesso, uno dei più importanti della Sardegna, è composto da una ventina di tombe ipogeiche del tipo a domus de janas, una delle quali con i suoi diciotto vani risulta essere una delle più ampie fra quelle presenti nel bacino del Mediterraneo.
La necropoli occupa il fronte di un affioramento trachitico alto una decina di metri e lungo 180; gli ingressi alle domus si trovano tutti a qualche metro di altezza dal piano di campagna e alcune di esse risultano di difficile accesso a causa del distacco di una parte consistente del fronte roccioso. Al loro interno la fedele riproduzione di particolari architettonici tipici delle coeve abitazioni (travi, travetti, architravi, stipiti, pilastri e zoccolature perimetrali) tendenti a ricreare un ambiente dall'aspetto simile al luogo in cui il defunto aveva trascorso la sua esistenza.
Cronologicamente il complesso si colloca nella Cultura di Ozieri del Neolitico Finale (3500-2.900 a.C.) con utilizzo e parziali modifiche anche strutturali di alcuni ipogei protrattisi fino ad epoca medievale.
Fra le domus che compongono la necropoli, tre di esse, la Tomba del capo, la Tomba a capanna circolare e la Tomba a camera, rivestono una particolare importanza per la loro spettacolarità e l'ottimo grado di conservazione.
La necropoli di Sant'Andrea Priu - Tesori Archeologici della Sardegna
Episodio 18
La Necropoli di Sant'Andrea Priu
Tesori Archeologici della Sardegna
In questo episodio visitiamo la necropoli di Sant' Andrea Priu, un complesso di Domus de Janas che non ha eguali in Sardegna per dimensione degli ambienti scavati.
Maggiori informazioni su
Sant Andrea Priu necropolis, Sardinia, Italy
St. Andrea Priu necropolis, Sardinia, Italy 2006
The necropolis of Sant Andrea Priu is an archaeological site located on the south side of the fertile plain of Saint Lucia, in the municipality of Bonorva, Sardinia. The complex, one of the most important of the island, is composed of twenty domus de janas; one of them with its eighteen rooms appears to be one of the largest hypogean tombs of the Mediterranean basin. Chronologically, the complex is dated to the Ozieri culture of the Final Neolithic (3500–2900 BC) with partial use and also structural changes of some tombs which continued until the Middle Age.
Monica Osnato
BiciNuragica 2013 - Bonorva: Necropoli di Sant'Andrea Priu
Bonorva e la città della schiava padrona Atte - tg3 02.02.2019
Nel territorio di Bonorva, al centro della Sardegna, gli scavi per la biglietteria di un sito preistorico (la Necropoli neolitica di Sant'Andrea Priu) hanno portato alla luce importanti resti romani. Si pensava fosse una villa isolata, invece è una città, dove lasciò tracce di sé anche la schiava liberata Atte, sfortunata amante di Nerone.
L'intervistata Nadia Canu, archeologa della Soprintendenza di Sassari, descrive l'impianto termale prospicente ad un centro urbano antichissimo (tratti di strade, una canaletta fognaria, varie abitazioni private, diversi bolli laterizi fra cui uno che rimanda a Atte, la liberta amata da Nerone ad Olbia).
Ad oggi, non si esclude né si afferma l'ipotesi che potrebbe trattarsi della città perduta di Affa, menzionata negli itinerari antichi, snodo fra le vie romane per Cagliari, l'odierna Porto Torres (un tempo detta Turris) e Olbia (l'antica Phausiané). Il servizio è dell'inviato Giorgio Galleano per il Tg3 delle 19 del 2 febbraio 2019.
Necropole de Sant Andrea Priu-Bonorva-Sardaigne-Avec un des plus grand domus du bassin méditéranéen
La nécropole de Saint-André Priu est un site archéologique situé sur le côté sud de la plaine fertile de Sainte-Lucie, dans la ville de Bonorva (Province de Sassari ), qui se trouve à une dizaine de kilomètres. Le complexe, l'un des plus important dans la Sardaigne , se compose de vingt tombes souterraines du type à Domus de Janas , l'un d'eux avec ses dix-huit chambres qui semble être un des plus importants parmi ceux dans le bassin méditerranéen .Parmi les domus qui composent la nécropole, trois d'entre eux, la tombe du Chapitre, le tombeau circulaire pignon et la chambre funéraire, revêtent une importance particulière pour leur spectaculaire et l'excellent degré de conservation.Avec ses 18 chambres et une superficie d'environ 250 mètres carrés, la tombe de la tête est l'un des plus spectaculaires domus connu. Cela se développe dans le sens longitudinal et est composé d'un petit atrium, qui agit comme une entrée, un'anticella (une sorte de vestibule ) et deux grandes pièces à partir de laquelle bifurquent les autres pièces plus petites, ce qui donne lieu à d'autres environnements, avec niches et des plans ''pour le dépôt du défunt''(ou pas!!!)...D'importants travaux de restauration effectués en 1969 ont mis au jour des inscriptions et des fresques médiévales paleocristiani sur deux couches - alors attribués à deux périodes différentes - avec la figure féminine, des guirlandes et des oiseaux. Le plafond préhistorique est peint à l'ocre rouge. À travers la pièce une ouverture entre 1,30 et 2,50 m de hauteur dans la dernière salle, celle du Moyen Âge ,qui a servi de sanctuaire. Le compartiment précédent a deux colonnes coniques qui soutiennent le plafond lisse; ses dimensions sont 7,70 m à 3,30.La cheminée, un rectangle de 2,50 à 3 m de, à travers une épaisseur de roche d'environ 5 mètres s'ouvre au niveau du plan de campagne.Beaucoup de fresques dans cette salle sont assez bien conservées ,on distingue parfaitement un cycle de fresques de l'école romane avec des scènes du Nouveau Testament, allant de « l'Annonciation à la Visitation de Marie à Elisabeth , la naissance de Jésus , l'Adoration des Mages , puis la Présentation de Jésus au Temple , le Massacre des Innocents , saint Jean-Baptiste , etc .. Au centre d'un mur le Christ trône, entouré des quatre évangélistes , lève la main en signe de bénédiction.
Le plafond est richement décoré de motifs géométriques tels que des pastilles , des flèches convergentes, figures d'oiseaux, dessins cruciformes.LA CLOCHE :Au sommet de la crête qui héberge le Domus de Janas de Sant'Andrea Priu ,il y a une formation rocheuse inhabituelle, d'environ 4,40 x 2,50 x 1,90 m, communément appelé le clocher. Pour beaucoup rebaptisé Taureau sacré en raison de la forme semblable à celle du corps d'un grand bovin, il fait penser à une sculpture monumentale, la tête maintenant mutilée, réalisée en l'honneur des dieux des peuples prenuragiques masculins. En fait, le fameux «taureau sacré est tout simplement un monolithe de trachyte en partie façonnée par les intempéries perforé à l'intérieur d'une ipogée cellulaire dont les murs ont été détruits» (A. Taramelli).Vous ne pouvez pas prendre des photos a l'intérieur de la 'tombe' principale,soit-disant pour proteger les peintures murales...la belle excuse ! ;)
Visita ala chiesa romanica di San Nicola di Trullas e alla necropoli ipogeica di Sant'Andrea Priu
Le tombe dipinte di Bonorva scoperte e chiuse. Parla la Sovrintendenza di Sassari
Qualche mese fa la nostra emittente ha diffuso in un servizio le immagini straordinarie delle tombe dipinte scoperte nelle campagne di Bonorva suscitando grande interesse e curiosità tra gli appassionati. Non sono mancate le polemiche. Perchè una volta scavate sono state sigillate e rese inaccessibili al pubblico? Lo spiega la responsabile degli scavi della Sovrintendenza per i beni archeologici di Sassari e Nuoro, Luisanna Usai. Servizio tg 5stelle del 21 luglio 2010 a cura di Marco Sanna
Finisce in Procura a Sassari il caso delle domus de janas di Bonorva
Il deputato sardo di Unidos Mauro Pili e l’ex sindaco di Bonorva Antonello Zanza, hanno presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Sassari per le devastazioni e lo stato di abbandono della necropoli nel parco Mariani di Bonorva. Il servizio tg 5stelle del 22 09 2014 a cura di Giulia Bardanzellu
I dipinti nascosti delle Domus de Janas di Bonorva
Ad un passo dalla necropoli di SantAndria Priu e dalla famosa Tomba del Capo, allinterno del Parco Mariani, si trovano alcune Domus de Janas sigillate nel 2002 e mai più riaperte con dipinti di 5000 anni fa in perfetto stato di conservazione. Le immagini di questo tesoro nascosto nel servizio tg di Cinquestelle di Marco Sanna.
Su Crocifissu Mannu - La necropoli ipogeica a Domus de Janas
Domus de janas sas concas - Oniferi, Sardinia (Italy)
Si trovano all’interno del territorio comunale di Oniferi (NU).
Il complesso ipogeico è costituito da circa 20 sepolture, alcune delle quali sono state distrutte dai lavori di cava.
È forse la più estesa necropoli della Barbagia.
Tombe databili al 2700 a.C. circa (Cultura di Filigosa).
Fra di esse quella detta dell’Emiciclo presenta incise nelle pareti interne numerose figure umane schematiche disposte capovolte, a significare forse il trapasso dal mondo dei vivi a quello dei morti.
Domus de Janas in Sardinia (2)
Viaggio in Sardegna.
Musica:
Titolo: Diamonds And Rust.
Artista: Blackmore's Night.
Foto e Montaggio di Roberto e Maria
Domus de Janas di: S. Andrea Priu (Bonorva). Tracucu (Lotzorai). Museddu (Cheremule). Filigosa (Macomer).
Cuccuru de Ferrus (S.Vito). S'Oru (villaputzu). Anghelu Ruju (Alghero).
Sardegna Nuragica: Domus de Janas, Pozzi sacri, Culto delle acque, Nuraghi, Tombe dei Giganti
Disclaimer: Questo video viene pubblicato con il SOLO scopo:
- divulgativo al fine di valorizzare il patrimonio storico artistico sardo,
- e di sensibilizzazione per portare ad una maggiore tutela.
Nel servizio vedremo:
- Sa Pala Larga a Bonorva (la più bella Domus de Janas della Sardegna),
- S'Incantu a Putifigari (sul Monte Siseri, la Domus de Janas dipinta meglio conservata),
- Necropoli del Capo a sant'Andrea Priu presso Bonorva,
- Tomba dei Giganti di Coddu Vecchiu ad Arzachena,
- Tempio dell'acqua o Pozzo Sacro di Predio Canopoli (Perfugas) e la teoria delle fasi lunari,
- Nuraghe Losa ad Abbasanta e la teoria del solstizio d'inverno,
- Shardana ed i Popoli del mare,
- Nuraghe Arrubiu di Orroli (con la panificazione),
- In Sardegna i vitigni più vecchi del Mondo (sa petta invinada),
- I Giganti del Monte Prama (le statuemegalitiche più antiche di tutta l'Europa Occidentale).