QUARTIERE OPERAIO
Video, realizzato dalla Società ViFX School Of Visual Effects, donato al Comune di Schio dal Rotary Club Schio-Thiene.
Schio (Vi).wmv
Schio (in latino Sclaedum) è un comune di 39.586 abitanti della provincia di Vicenza in Veneto Lo stemma di Schio è rintracciabile in alcuni documenti già dal 1520, anche se il primo riconoscimento ufficiale da parte di Ferdinando I, imperatore d'Austria, risale al 19 settembre 1843. Schio è per numero di abitanti il terzo comune della provincia di Vicenza, situato all'imboccatura della Val Leogra e attorniato da un anfiteatro montagnoso che ha sfavorito lo sviluppo di culture contadine e commerciali, favorendo quindi lo sviluppo industriale (specialmente dell'arte laniera) come mezzo di sostentamento. L'antica cultura rurale, comunque ancora presente in questa cittadina, è testimoniata soprattutto dalla presenza di molte contrade nei suoi colli e montagne.Il territorio è caratterizzato da un'ampia presenza mineraria nel sottosuolo sfruttato dall'uomo, fin dall'antichità, richiamando numerose popolazioni e favorendone l'insediamento.
Negli anni del Risorgimento Schio vanta uomini illustri come Alessandro Rossi che, in virtù delle sue concezioni imprenditoriali, seppe far crescere il lanificio di suo padre fino a farlo diventare nella seconda metà dell'Ottocento la maggior azienda laniera italiana (Lanerossi).
Il Rossi, uomo di ingegno acuto e di cultura (fu parlamentare del nuovo Regno d'Italia), contribuì notevolmente a fare di Schio un polo industriale ed urbano davvero straordinario. Oltre alla pionieristica realizzazione di una grande industria tessile, egli finanziò la costruzione in città un gran numero di istituzioni operaie assunte a modello dagli altri imprenditori del tempo: conseguentemente allo sviluppo del polo laniero egli modificò l'assetto territoriale urbano costruendo nuove abitazioni per gli operai (Nuovo Quartiere Operaio), nuove strutture sociali (asili per i figli dei lavoratori, scuole, teatro, giardino ecc.) e intervenne anche ristrutturando palazzi, chiese e piazze.Negli anni d'oro della Lanerossi e delle altre numerose industrie tessili,Schio veniva chiamata chiamata la Manchester d'Italia
Schio is a town and comune in the province of Vicenza (region of Veneto, northern Italy) situated North of Vicenza and East of the Lake of Garda. It is surrounded by the Little Dolomites (Italian Prealps) and Mount Pasubio.Its name comes from Latin: escletum was a wood of oaks and it was first used in a document of some Benedictines from Vicenza. The first settlements were around two old hills, where now there are respectively the ruins of an old castle and a majestic neoclassical cathedral.By the 12th century Schio had become an important centre of prosperous wool manufacturing. The city was ruled by the Venetian Maltraversi family until 1311.Schio is now an industrial town thanks to Alessandro Rossi, who founded the biggest Italian wool firm (Lanerossi) in the 19th century. Rossi also arranged the building of houses, nurseries, schools, theatres and gardens for his workers. The most important textile factories in Schio were Lanerossi, Conte and Cazzola. Schio was called "Manchester of Italy", because it was the focal point of the northern wool trade like the British city.
Lanerossi - Schio (VI) - esplorazione
LANEROSSI - SCHIO (VI)
Nel 1817, l'imprenditore Francesco Rossi fece costruire in centro a Schio la prima sede delle Industrie Rossi, ditta specializzata nella produzione, filatura e tessitura della lana.
Nel 1849 la gestione dell'attività passò al figlio Alessandro Rossi, che in poco tempo riuscì a trasformare lo stabilimento originale in una delle maggiori industrie in Italia.
L'ampliamento cominciò subito, con la costruzione dell'edificio intitolato a Francesco Rossi, usato per gli uffici.
Nel 1864 fu edificata la cosiddetta Fabbrica Alta, una costruzione in pietra e mattoni così chiamata, perché all'epoca era la più alta della città.
Tra il 1866 e il 1868 la ditta fu ampliata con una tessitura situata in un capannone a dente di sega a nove campate, che però fu demolito negli anni '60 del 20° secolo.
Nel 1872 la società fu rinominata Lanificio Rossi S.p.a. e venne quotata alla Borsa di Milano.
All'inizio del 20° secolo il Lanificio Rossi era la maggiore impresa laniera in Italia, con numerosi stabilimenti.
Oltre al principale a Schio, altri stabilimenti si trovavano a Piovene Rocchette, a Torrebelvicino, a Pievebelvicino, Dueville, Marano Vicentino e Montorio Veronese.
Furono costruiti nuovi quartieri per gli operai e molte opere sociali.
L'industria esportava la sua lana in tutto il mondo, soprattutto negli USA, nell'Unione Sovietica, in Germania, Polonia, Sud Africa e Canada.
Nel 1922 furono aggiunte una centrale termoelettrica e una idroelettrica per soddisfare la sempre maggiore richiesta di energia elettrica per far funzionare i macchinari.
Dopo decenni di prosperità, tra il 1955 e il 1957 ci fu una breve crisi economica causata da scelte di gestione sbagliate, perciò nel 1956 fu eletto presidente e amministratore delegato Giuseppe Eugenio Luraghi, che in breve tempo risollevò le sorti della ditta, al punto che tre anni dopo aveva circa 10.000 dipendenti e un fatturato di 23 miliardi di Lire.
Furono così costruiti nuovi edifici, ma varie speculazioni portarono rapidamente a una nuova crisi.
Tra il 1966 e il 1967 tutti gli impianti di produzione furono trasferiti nel nuovo stabilimento situato appena a est della città, che fu anche il primo nucleo dell'attuale zona industriale di Schio.
Dopo venti anni di difficoltà sempre maggiori, nel 1987 avvenne l'acquisizione da parte della concorrente Marzotto, con conseguente cancellazione dalla Borsa e quasi nessun nuovo investimento.
Nel 2005 anche gli ultimi uffici dello stabilimento originale vennero chiusi e da allora sono stati lasciati in stato di abbandono, nonostante siano state presentate varie proposte per il recupero e il riutilizzo.
Oggi Lanerossi è un marchio di proprietà della Marzotto.
La Lanerossi fu una delle prime industrie italiane ad acquisire delle società sportive, di calcio e di basket, la cui squadra più nota era quella di Vicenza, che assunse il nome di Lanerossi Vicenza.
Dopo la scomparsa del marchio Lanerossi, la Marzotto ha autorizzato l'uso sulle maglie della squadra del celebre simbolo a partire dalla stagione 2006-2007, come già aveva fatto nel 2002 in occasione del centenario della squadra.
Nel luglio 2018, dopo l'acquisto del Vicenza Calcio da parte di Renzo Rosso, il nome della squadra é cambiato in L.R. Vicenza Virtus e di conseguenza anche il logo, ripristinando la vecchia R corsiva utilizzata in precedenza.
TUTTE LE FOTO:
URBEX & MYSTERY:
MARCO PATANIA: -
TOOSPEED MUSIC:
Le grandi industrie italiane. Il lanificio Rossi a Schio
Giornale Luce A1033 del 12/1932
Descrizione sequenze:Schio - lo stabilimento Lanerossi ; totale visto dall'alto e in diverse prospettive dello stabilimento ; fasi della lavorazione della lana ; le balle di lana vengono scaricate in magazzini, in grandi cumuli, gru ed operai al lavoro ; in un capannone le operaie selezionano la lana su banconi, secondo la qualità ; la lana nelle macchine di lavaggio ; la cardatura: grandi capannoni con file di macchine, pochi operai al controllo ; primo piano delle grandi matasse mentre si avvolgono ; il nastro di lana passa nelle macchine di filatura ; il filato viene avvolto in matasse, aspatura, con le macchine ; le matasse chiuse in fascette e raggruppate in pacchi ;
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17 di 41 Abitare in età industriale, i villaggi operai dell'Italia settentrionale
Questo video è condiviso con invocazione del “FAIR USE” (senza scopo di lucro) tutti i diritti sono dei rispettivi proprietari. L’unico scopo è quello di divulgare conoscenza e cultura. Un grazie alla Rai (Rai Storia, Rai Cultura, Rai 5), che ci da la possibilità di godere di questi video e di diffondere cultura e bellezza. Questo è il vero servizio pubblico…Un grazie anche al MiBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), che ha finanziato questo progetto.
Dare alloggio a chi lavora, non è un tema esclusivo dell’industrializzazione moderna: ritroviamo case, villaggi e quartieri operai nel mondo antico, nel medioevo e nei primi secoli dell’età moderna.
Il fenomeno però raggiunge indubbiamente caratteri nuovi con l’avvento della manifattura moderna, con la concentrazione degli operai in fabbriche di grandi dimensioni e con l’ubicazione di queste attività o in zone urbane o in campagna, vicino alle risorse idriche o ai luoghi di reperimento della materia prima.
Con l’incedere del fenomeno dell’industrializzazione, la questione della sistemazione delle maestranze diventa sempre più complessa e conduce a diverse soluzioni che corrispondono al momento storico, alla dimensione delle aziende, alle correnti di pensiero del tempo, ai diversi settori produttivi, alle correnti artistiche ed architettoniche e ai diversi contesti ambientali e geografici.
Ne deriva una varietà e una molteplicità di esperienze (si va dalle case ai villaggi operai, ai quartieri, alle company towns) e una serie di questa assumono un carattere emblematico: nel documentario si analizzano quattro situazioni proposte come modello tra 800 e 900.
I casi ottocenteschi della Lanerossi Schio e di Crespi d’Adda e delle più recenti Torviscosa e Valdagno, osservatori privilegiati per comprendere le ideologie dell'epoca, l’arte architettonica, le filosofie sociali e le culture tecniche e imprenditoriali che sottendono i rapporti tra patronato e maestranze e tra imprese e territorio.
Comunicato da ex candidato Sindaco 2019- M5S Schio
Il M5S di Schio non ha raggiunto i voti necessari per entrare in consiglio comunale di Schio. Miei pensieri in libertà e l'augurio al Sindaco Orsi ed al nuovo consiglio. Grazie a Tutti
Time lapse Schio 2016
Dopo la tempesta, sempre ci sarà un raggio di luce che porti speranza è voglia di vivere.
Time lapse Schio
TG VICENZA (06/06/2019) - PRESTITI A USURA CON I SOLDI DELL'ANZIANO: SGOMINATA LA BANDA
TG VICENZA (giovedì 6 giugno 2019) - Compiti precisi, tutto annotato con cura in quadernetti a seguito di emissione di contratti di prestito scritti a mano. Un sodalizio del crimine ben oliato quello nato nella zona di Malo tra una badante filippina e un operaio del Bangladesh scoperto dalla Guardia di Finanza della Tenenza di Schio. Regolari entrambi, in Italia da almeno dieci anni, i due dal 2013 avevano dato vita a un'attività di prestito a usura a connazionali in difficoltà economiche. Piccole somme, tra i mille i cinque mila euro, che diventavano in breve macigni per le vittime, sottoposte a ricatti, minacce, costrette a consegnare il passaporto come impegno. Un'indagine partita lo scorso anno dalla denuncia di un cittadino filippino. Immediato o quasi l'arresto in flagranza della badante filippina pizzicata mentre una delle vittime restituiva parte del denaro e costretta a riorganizzare gli affari coinvolgendo la sorella, il cognato italiano e il figlio della coppia. In carcere in queste ore sono finiti il bengalese, che forniva il capitale per i prestiti, e la badante, la vera e propria contabile dell'organizzazione. Denunciate le altre tre persone coinvolte. Quaranta le vittime. Chi entrava nel loro giro, ben presto si ritrovava incapace di restituire somme cui si aggiungevano di mese in mese interessi su interessi.
Parte del capitale di questa società del malaffare veniva finanziato dall'operaio del Bangladesh, sposato e padre di famiglia, parte da appropriazioni illecite dei beni dell'anziano di cui la filippina si occupava.
Per avere le somme di denaro necessarie, la donna non avrebbe infatti esitato a fare prelievi con il bancomat o a farsi consegnare preziosi e oggetti di valore. (
EX ILVA, AL MISE NUOVO VERTICE SUL FUTURO DI TARANTO
EX ILVA, AL MISE NUOVO VERTICE SUL FUTURO DI TARANTO
Operaio licenziato da Fiat si arrampica su torre Italsider Bagnoli1
Passaggio a Schio1
Schio e Scledensi de na volta (ma non troppo) Tutti i diritti riservati a TVA Vicenza.
TG VICENZA (04/05/2018) - CASSAZIONE: LEGITTIMO IL PIANO EX COTOROSSI
TG VICENZA (venerdì 4 maggio 2018) - Il Progetto di riqualificazione dell'Area ex Cotorossi è legittimo e non ha violato le norme urbanistiche. La Cassazione ha depositato le motivazioni per cui, ad ottobre, aveva respinto il ricorso della Procura che si opponeva alla rimozione dei sigilli al quartiere. Dunque i palazzi costruiti dietro al nuovo Tribunale non vanno sequestrati. Per la Suprema Corte non esiste lo sbilanciamento economico a favore del privato, perchè da quel piano il Comune, e quindi la collettività, ci ha guadagnato il recupero di un'area dismessa, dove sono state costruite nuove opere infrastrutturali, edifici pubblici e privati, opere di urbanizzazione e di ammodernamento dell'arredo urbano. (
Como - Inaugurazione Targa Celebrativa alla memoria dell'Ing. Alessandro Rossi
Como - 16 Ottobre 2016
Domenica 16 ottobre 2016 a Sagnino è stata inaugurata, all'esterno di Villa Baragiola, la '' Targa Celebrativa '' in memoria di Alessandro Rossi ad opera del Comitato Monumeto Ing. Alessandro Rossi, guidato dal presidente Vittorio Mottola, che da anni si prefigge l’obiettivo di ricordare la figura del fondatore della Rivarossi, storica azienda produttrice di modellini di treni che a Sagnino ha avuto la sua sede per decenni. Il ricordo dell’ingegner Rossi passa anche attraverso la valorizzazione e il ricordo dei luoghi che in un modo o nell’altro sono stati importanti nella sua vita di imprenditore e non solo. Quello di domenica e' stato solo l’ultimo di una serie di eventi che hanno celebrato luoghi storici della Rivarossi. Numerosa la presenza delle istituzioni: erano presenti il sindaco di Albese con Cassano (dove la Rivarossi ebbe la sua primissima sede), il sindaco di Schio (dove l’ingegnere nacque), il sindaco di Cernobbio (dove abitavano e tuttora abitano moltissimi ex dipendenti della Rivarossi) e il vicepresidente dell'amministrazione provinciale di Como Fabrizio Bongiasca. Particolarmente apprezzata di Daniela Merigo, Amministratore Delegato di Hornby Italia che detiene la proprietà del marchio Rivarossi.
SPACCIO E DEGRADO NON VANNO IN VACANZA
RTV38
Vasto, marocchino arrestato con un 1kg e 600 grammi di hashish
Vasto, marocchino arrestato con un 1kg e 600 grammi di hashish. Servizio a cura di Federico Cosenza.
Milano - villaggio in miniatura per i bimbi degli operai di uno stabilimento
Giornale Luce C0013 del 15/04/1940
Descrizione sequenze:bambini e bambine in grembiule corrono verso il villaggio in miniatura seguiti da donna ; i bambini giocano all'interno del villaggio in miniatura ; bambini giocano sulle altalene ; donne danno ai bambini cucchiai di olio di fegato di merluzzo ; cuoche portano minestra in pentola e la distribuiscono nelle scodelle metalliche ; il pranzo viene servito ; i bambini mangiano nel refettorio ; bambini mangiano il pane ; bambina piange ; piccole italiane e balilla impegnati in esercizi ginnici all'aperto ;
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Mussolini visita il cantiere per la costruzione del nuovo edificio dell'Istituto Nazionale Luce
Giornale Luce B1199 del 11/11/1937
Descrizione sequenze:il cartello dell'impresa edilizia Ricci che costruirà l'edificio ; alcuni cineoperatori si preparano per riprendere la visita di Mussolini ; la manifestazione è un trionfo della cinematografia come elemento indiscutibilmente forte del regime ; una grande foto di Mussolini che riprende con una cinepresa ; sotto di lui i Carabinieri e gli Alpini e una grande scritta: La cinematografia è l'arma più forte ; il cinemobile dell'Istituto Nazionale Luce e soldati rappresentanti le forze armate; infatti lo speaker afferma che il Luce è l'organo cinematografico di tali forze ; organizzazioni del partito e gli operai del cantiere ; dinanzi alla tribuna d'onore alcuni rappresentanti della cinematografia insieme ai dipendenti del Luce e dell'Enic ; gli operai salutano il Duce alzando i badili ; Mussolini viene ricevuto dal presidente del Luce e dell'Enic Paolucci di Calboli, dal ministro Alfieri e dai consiglieri del cda del Luce ; grandi acclamazioni per il Duce anche da un gruppo di scolari ; Mussolini osserva la planimetria dell'edificio ; il Duce s'intrattiene con gli operai dell'impresa costruttrice ; Mussolini scende con i gerarchi nello scavo dell'edificio ; firma la pergamena che verrà posta nella prima pietra ; Mussolini ricopre la pergamena e la calce gli viene data da Ricci, titolare dell'impresa ; padre Tacchi Venturi impartisce la benedizione ; la posa della prima pietra ; un giovanissimo balilla va incontro a Mussolini ; Mussolini lascia la manifestazioni tra entusiastiche ovazioni ;
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PADOVA TG - 18/09/2015 - NUOVO BLIZ CONTRO LO SPACCIO IN CENTRO STORICO: DUE ARRESTI
PADOVA TG (venerdì 18 settembre 2015) - La squadra Mobile di Padova ha chiuso il cerchio sullo spaccio nel centro, un’operazione avviata lo scorso anno e che si è chiusa oggi con l’arresto di due complici. Nel'ambito di un’indagine denominata operazione San Francesco, gli investigatori della squadra Mobile, nel maggio 2014, avevano individuato cinque soggetti che da tempo facevano la spola tra la prefettura, via San Francesco e via Santa Sofia. L’anno scorso ne arrestarono due. Ora il cerchio si stringe attorno ad altre due persone, un 32enne tunisino al quale sono imputate centinaia di cessioni dal 2012 al 2014, beccato nei pressi della stazione di Padova, il secondo, connazionale di 26 anni, era evaso dagli arresti domiciliari cui era stato destinato e ora è stato trovato e portato al due palazzi.
Piove di Sacco
DROGA E ARMI ILLEGALI: OPERAIO DENUNCIATO DAI CARABINIERI
Un 44enne di Piove di Sacco è stato fermato in via Umberto I per un controllo dai carabinieri della locale stazione. Dalla perquisizione personale sono stati trovati 8 grammi di marijuana. I militari dell'Arma sono andati quindi a casa del 44enne operaio che probabilmente per arrotondare spacciava, e hanno trovato 5 piante di marijuana e 13 cartucce a pallini calibro 12. L'uomo è stato posto agli arresti domiciliari.
Montegrotto
ACQUISTO TRUFFA ON LINE: DENUNCIATO UN NAPOLETANO
Continuano le truffe via web: un uomo di Montegrotto ha tentato di acquistare un paio di ruote on line su subito.it, ha versato un anticipo di 240 euro, come disposto dal venditore, ma dopo alcune settimane delle ruote nemmeno l’ombra, e il venditore risultava sparito. A quel punto non è rimasto che prendere atto di essere stato gabbato e andare dai carabinieri a fare denuncia. Il truffatore è stato individuato immediatamente: si tratta di un napoletano di 38 anni esperto in questo tipo di raggiri.
TG BASSANO (sabato 14 maggio 2016) - ALCUNE NOTIZIE IN BREVE DAL TERRITORIO
TG BASSANO (sabato 14 maggio 2016) - Rossano
INCIDENTE SUL LAVORO: GRAVE ARTIGIANO
Schiacciato contro il muro.
Grave incidente a Rossano in un’azienda profilati in legno. Un artigiano 65enne residente a Casoni di Mussolente aveva appena accostato il furgone ad un muro per caricare del materiale. Secondo una prima ricostruzione della dinamica, tuttora in attesa di conferma, il proprietario dell’impresa stava manovrando un muletto montacarichi in retromarcia e non si è accorto della presenza dell’uomo, schiacciandolo contro il muro.
L’artigiano ha subito fratture al bacino e a una gamba ed è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Vicenza, dove è ricoverato in rianimazione.
Cassola
IL POSTINO GETTA LE LETTERE INVECE DI CONSEGNARLE
Ha buttato le lettere invece di consegnarle regolarmente.
A centinaia sono state ritrovate da alcuni cittadini abbandonate sul ciglio di una strada a Mussolente. La Polizia Locale è sulle tracce del dipendende infedele della filiale della “Nexive” di Rosà.
La posta smarrita era abbandonata in via Marzabotto, vicino al Crocerone; sul ciglio della strada c’erano parecchie buste, li da 3 mesi. Il postino infedele, sembra un dipendente con contratto a tempo determinato, ora rischia fino a un anno di reclusione per il reato di soppressione di corrispondenza.
Romano
TROVA UN TELEFONINO E RICATTA LA PROPRIETARIA
Chiede 150 euro per ridare il telefonino trovato per strada alla legittima proprietaria.E’ finito in manette un 35enne di Romano di origini marocchine, arrestato dai carabinieri di Bassano. ha pensato di restituire lo samrth phone che aveva ritrovato causalmente alla legittima proprietaria che l’aveva perso ma in cambio di una “ricompensa”. Lei ha chiamato le forze dell’ordine.
Schio
CAPRIOLO INCASTRATO: SALVATO DAI POMPIERI
I vigili del fuoco hanno salvato nei pressi di via Nogarola a Schio un giovane capriolo, rimasto intrappolato in una canaletta d’irrigazione in cemento alta oltre un metro, che non permettevano all’ungulato di risalire le pareti.
I pompieri scledensi hanno chiuso tutte le vie di fuga a monte e valle del capriolo, e poi sono riusciti a bloccare il giovane bambi. L’animale è stato bendato per essere tranquillizzato e dato in consegna alla polizia provinciale che poi lo ha liberato l’animale sulle colline pedemontane.“ (
Roma - Shaboo, boom della droga dei filippini: 7 arresti (12.02.18)
- Shaboo, è guerra alla potente metanfetamina fino a 10 volte più potente e devastante della cocaina che ha preso piede in città. I carabinieri del Nucleo operativo della compagnia Roma Centro hanno arrestato, in due distinte operazioni, sette cittadini filippini, per detenzione ai fini di spaccio di “shaboo”.
I primi a finire in manette sono due uomini di 35 e 37 anni i comportamenti dei quali hanno insospettito una pattuglia di carabinieri, in servizio in abiti civili, nel quartiere di Torrevecchia. Sottoposti a un controllo, i due filippini sono stati trovati in possesso di due dosi di shaboo. Più tardi nella loro abitazione, i carabinieri hanno scoperto altre 10 dosi della stessa sostanza, un bilancino di precisione e denaro contante, ritenuto provento dell'attività illecita, oltre a materiale utile al confezionamento delle dosi.
Poche ore più tardi, in piazzale degli Eroi, un’altra pattuglia di carabinieri a bordo di un’auto civetta, ha notato un gruppo di cinque filippini, tra i 24 e i 43 anni, tutti domiciliati in viale Medaglie d’Oro, che stavano facendo schiamazzi in strada. Fermati per un controllo, i militari hanno trovato anche loro in possesso di alcune dosi di cristalli di shaboo. I carabinieri hanno esteso il controllo anche al loro domicilio, dove hanno trovato altre 7 dosi di shaboo, strumentazione tecnica e materiale utile per la preparazione delle dosi e circa 900 euro in contanti. I sette arrestati sono stati portati in caserma in attesa di essere sottoposti al rito direttissimo.
Secondo le più accreditate recensioni di settore, lo “shaboo”, droga sintetica creata per la prima volta in laboratori giapponesi verso la fine dell’800, è capace di provocare, in breve tempo, assuefazione e gravi danni al sistema nervoso centrale. È in grado di annientare fame e senso di fatica per 14-16 ore, causare dipendenza immediata e portare a comportamenti violenti, ansia, paranoia, confusione, insonnia e disturbi della personalità, preceduti da stati di euforia e apparente lucidità. Se assunta per periodi medio-lunghi può persino portare alla completa devastazione del volto. Il prezzo di un grammo di “shaboo” oscilla - in base alla purezza della sostanza - tra i 100 e i 200 euro. (12.02.18)