Escape Room - Ospedale Psichiatrico di Voghera
Voghera, 10 ottobre 1937. Solo l'ospite della stanza n.5 è riuscito a fuggire da questo inferno di manicomio. Ora vi trovate proprio nella sua stessa stanza, forse chi vi ha preceduto vi ha lasciato una serie di indizi per consentire anche a voi di trovare la via di fuga.
Sei pronto a fuggire? Avrai solo 60 minuti
oltreroom.com
Teatro Sociale di Voghera - ESCAPE ROOM trailer
Voghera, 22 marzo 1946.
Dopo il successo riscosso nei più importanti teatri di tutto il mondo Loretta Tagliani, nota cantante vogherese, torna ad esibirsi nella sua città, dove mosse i primi passi della sua carriera nella Opera in Musica.
Una lettera carica di rabbia viene ritrovata nel camerino della diva, che non può fare altro che esibirsi davanti al suo numeroso pubblico: “… saprà il tuo teatro salvarti ancora una volta? Oppure bruceremo insieme?”
Chi ha in mente questa crudele vendetta? E per quale motivo? Saprete risolvere il districato gioco mortale architettato dietro le quinte del teatro?
La salvezza di Loretta e dell’intero teatro è nelle vostre mani.
Fuga dalla stanza n.5 - Ospedale Psichiatrico di Voghera
Oltre Room presenta la sua prima escape room in Voghera, ispirata al suo monumentale Ex Ospedale Psichiatrico.
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Voghera, 10 ottobre 1937.
Di questi tempi basta poco per essere internati…
Un semplice battibecco per le vie della città e ora siete rinchiusi nell’ Ospedale Psichiatrico di Voghera. Un manicomio all’avanguardia per tecnologie e sicurezza.
Qui i dottori praticano da qualche anno la terapia dell’elettroshock, e i risultati non sono sempre positivi per i pazienti. Il Paese sta per entrare nel Conflitto Mondiale al fianco del Regime Nazista, ma si pensa che diversi medici tedeschi abbiano già iniziato a praticare strani esperimenti nell’ospedale.
Sembra che nessuno riesca a uscire vivo da qui: più di 400 addetti sorvegliano gli internati perché non possano scappare. Fino ad ora solo l’ospite della stanza n.5 è riuscito a fuggire da qui e voi vi trovate proprio nella stessa stanza. Forse chi vi ha preceduto vi ha lasciato degli indizi per trovare la via di fuga.
Manca un’ora all’alba, quando gli infermieri entreranno per il giro di visite, e potrebbe essere l’ultimo…
Bomba al Teatro - Escape Room Mobile - TRAILER
Questa sera Loretta Tagliani si esibisce al Teatro Sociale, ma qualcuno, dopo anni di attesa, ha architettato una tremenda vendetta. C'è una bomba nel teatro! Dopo un lungo percorso di enigmi l'avete finalmente trovata, ma ora dovrete trovare il modo di disinnescarla ...
Manicomio di Voghera - esplorazione e rilevazione presenze
Esplorazione dell'ex manicomio di Voghera.
Buona visione, oh, yeah!
EX MANICOMIO DI VOGHERA (PV)
Il manicomio di Voghera venne progettato nel 1863 come ospedale psichiatrico che si occupava di tutta la provincia di Pavia.
Il progetto era di Cesare Lombroso, che insegnava psichiatria all'università di Pavia e fu l'inventore delle teorie che basavano il giudizio di una persona sul suo aspetto e sulla conformazione ossea.
Il manicomio venne inaugurato nel 1876 e il primo direttore fu appunto Lombroso, al quale seguirono Augusto Tamburini e poi Giuseppe Antonini, quello che poi fu direttore del manicomio di Mombello, a cui venne dato anche il suo nome.
Il manicomio era considerato all'avanguardia per il trattamento delle malattie mentali, infatti lì vennero sperimentate le cure considerate più moderne, come l'elettroshock, l'annegamento, la contenzione legando i pazienti sui letti, le docce gelate o bollenti, la stroboterapia (luci stroboscopiche sparate negli occhi dei pazienti) e altri trattamenti oggi considerati torture.
In questo manicomio Ugo Cerletti sperimentò per la prima volta lo scalpello lobotomico, uno strumento che si infilava nel condotto lacrimale per arrivare al cervello e distruggerne le parti frontali adibite alla volontà e ai sentimenti, riducendo così i pazienti a dei vegetali.
Ancora oggi, alle estremità nord e sud del complesso, ci sono quelle che erano chiamate le rotonde dei forsennati, delle costruzioni semicircolari dove erano le celle adibite alla contenzione e rieducazione dei pazienti considerati più pericolosi.
I pazienti venivano legati a dei letti cementati al pavimento per tempi indefiniti, fino a quando il medico di turno non decideva che potessero fare due passi nel cortile (ogni cella ne aveva uno, di pochi metri quadrati).
Le celle erano totalmente prive di spigoli, così da impedire atti autolesionistici ai pazienti.
Negli anni '50 le torture fisiche vennero sostituite dai nuovi psicofarmaci, con trattamenti che riducevano i pazienti alla totale passività.
Quando nel 1978 venne approvata la legge 180, detta legge Basaglia, il manicomio venne convertito in ospedale psichiatrico, le cure non furono più così invasive e la separazione tra reparti, soprattutto tra maschi e femmine, fu eliminata.
Fu così che nacquero anche storie d'amore tra i pazienti e ancora oggi si trovano camere con i nomi delle coppie che le occupavano scritti sulla porta.
L'ospedale fu completamente abbandonato nel 1998, anche se una piccola parte è tutt'ora occupata dall'Asl di Voghera e dal Reparto di psichiatria dell'infanzia e, sul retro, dalle cucine dell'Asl.
Nonostante l'abbandono la struttura è ancora recuperabile, infatti ci sono progetti che puntano a trasformare l'ospedale in un centro polivalente con ristoranti, palestra, cinema, centri di aggregazione per giovani e altro.
Nonostante l'impegno del Comune di Voghera, purtroppo l'alto costo dell'acquisto, oltre 60 milioni di Euro, non attira eventuali compratori all'acquisto e alla successiva riqualificazione, che richiederebbe altri soldi.
Intanto i parenti degli ex pazienti stanno cercando di recuperare i documenti che li riguardano, un po' per loro memoria personale, un po' per ricostruire la storia del manicomio, in cui, oltre ad un archivio di circa 16000 cartelle cliniche risalenti fino ai tempi dell'inaugurazione, ce ne sono altre migliaia sparse per stanze e corridoi.
L'ex manicomio di Voghera è sicuramente un posto che andrebbe recuperato, per portarlo a nuova vita e per recuperare una memoria storica che riguarda una parte della Lombardia.
Il gruppo ufficiale su Facebook è URBEX & MYSTERY:
Marco Patania (tooSpeed):
VARESE PRESS:
ZAMBON CHANNEL:
Il manicomio di Voghera
Viaggio all'interno di ciò che rimane del manicomio di Voghera. Angelo Vicini, autore del libro Oltre il cancello... Voghera, che ripercorre le tappe della storia dell'istituto, ci accompagna tra i meandri del manicomio.
A cura di Mattia Baretta
Urbex @ Ex Manicomio di Voghera 1876 (Esterni e Tunnel Sotterranei)
Il resto rinviato a un momento più fortunato
L’ex manicomio di Voghera in provincia di Pavia, attualmente abbandonato, fu concepito da Cesare Lombroso (Verona, 6 novembre 1835 – Torino, 19 ottobre 1909), notoriamente uno dei padri della criminologia, che a partire dai primi anni del 1862 insegnò Psichiatria nel capoluogo lombardo. L’edificio fu inaugurato nel 1876. Venne costruito fuori dal centro abitato, per tenere completamente separati i “matti” dai “sani”, come si usava fare in quell’epoca, in cui queste persone erano totalmente discriminate. E’ un’enorme struttura, di 63mila metri quadrati, con aree a pianta circolare dette “la rotonde dei furiosi”, dove venivano ospitati i degenti più violenti. Complessivamente arrivò ad ospitare 1.029 pazienti e ad avere oltre 400 dipendenti.
Il manicomio di Voghera è un pregevole esempio di architettura sanitaria ottocentesca sorto sulle ceneri di un antico convento francescano del quale è rimasto solo un pozzo alla destra della chiesa posizionata nel mezzo del complesso.
Il primo a varcare quella soglia fu tale Bendetto Branzoni di 35 anni. Giorno d’ingresso: 1 dicembre 1876. Bendetto era un ragazzone alto e grosso nato a Lardirago, sempre in Provincia di Pavia, che di professione faceva il fabbro ferraio, solo che già all’età di 20 anni aveva cominciato a fare dentro e fuori dai manicomi del Nord Italia.
Passarono di lì sedicimila persone, per finirci bastava essere balbuzienti, andare in giro ubriachi oppure avere qualche contenzioso ereditario. Qui veniva impiantato nel cervello delle persone un chiodo d’argento, si praticava la lobotomia, e le persone che la subivano diventano vegetali.
I ricoverati erano considerate delle vere e proprie cavie da laboratorio senza alcun diritto: subivano infatti ogni genere di sopruso e molti morivano di stenti.
C’è la rotonda dei furiosi fatta di stanze senza angoli dove venivano rinchiusi quelli più scalmanati. C’è la stanza dell’elettroshock con attrezzature sanitarie da far venire la pelle d’oca, e fino a poco tempo fa, nell’archivio, c’erano anche alcuni teschi di pazienti su cui erano stati condotti esperimenti scientifici.
Tutto raccontato puntualmente da 16mila cartelle cliniche, che giacciono impolverate nella biblioteca-archivio, assieme ad alcuni teschi di pazienti «prestati» alla ricerca scientifica e agli strumenti chirurgici, tra aghi per la lobotomia e tamponi per l’elettrochoc. Gran parte di queste cartelle (9000 maschili e 6000 femminili, dal 1876 al 1998) furono riordinate e catalogate negli anni ’60 del Novecento da una paziente schizofrenica, moglie di un generale di Pavia, entrata e, come la maggior parte degli «ospiti», mai più uscita dal manicomio.
Erano persone senza diritti, qui quali si usavano violenze, costrizioni fisiche, si sperimentavano terapia inaccettabili che violentavano il fisico e la mente. Nessuno si preoccupava di loro, nessuno difendeva la loro dignità. Ecco, questo varrebbe la pena di ricordare di quel luogo.
Il manicomio venne chiuso nel 1998, a vent’anni dall’approvazione della legge Basaglia sulla chiusura degli ospedali psichiatrici. Si era pensato di farne una residenza assistenziale per anziani, ma si “preferì” edificarne una di fianco al costo di 12 milioni di euro e lasciare l’ex manicomio in abbandono, a parte alcuni locali utilizzati dall’Asl di Pavia e dalla direzione del dipartimento di salute mentale dell’Azienda Ospedaliera, che ne è proprietaria.
fonte:
Music: Mark Reeve - Exposure
#mimmoamerelliurbex
Il Laboratorio del Dr. Victor Von Frankenstein - Escape Room Aversa
Vivete l'avventura fantascientifica più spettacolare di tutte!
Il laboratorio del Dr. V. Frankenstein vi attende ad Aversa!????????⚗️????
Livello divertimento: MASSIMO!????????
Disponibile tutti i giorni ad Aversa, prenota al 3391585192☎️
Via Domenico Cimarosa 19, Aversa (Ce)
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Info su: rebusescaperoom.com
aversa.rebusescaperoom.com
caserta.rebusescaperoom.com
Disponibile a Aversa ★★★★★
Genere: Azione/Fantascienza
Vicktor Frankeinstein costantemente ossessionato dalla perfezione umana, si spinge oltre l’immaginabile nel tentativo di creare l’essere perfetto. Unendo carcarcasse, pezzi di corpi in putrefazione e sfruttando le antiche teorie sulla creazione della vita tramite l’elettricita’, crea il “mostro”. Durante gli esperimenti elettrici, accadde un paradosso temporale di cui lo scienziato ne resterà per sempre ignaro. Tuttora quella deformazione delcontinuum spazio-temporale tiene aperto un varco, connesso col presente, permettendo a chiunque si intrufolasse nel suo laboratorio, di assistere dal vivo ad una delle scene più raccapriccianti del 1800. Il varco si chiude ogni 60 minuti, saranno abbastanza per distruggere il mostro e tornare al presente?
Il tempo non fa prigionieri ed il mostro è già sveglio.
On the way to Manicomio di Voghera
Trying to find the abandoned asylum in a tiny Italian town I'd never been to... with bad GPS. Patreon update post. Patreon.com/scarletcamera
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I Pirati - escape room
Siete stati rapiti dai terribili pirati! Pronti a gettarvi tra gli squali una volta raggiunto il mare aperto. Imprigionati in una cella della loro nave! Avete solo 60 minuti per riuscire a recuperare tutti i pezzi della mappa che sarà la vostra unica salvezza per fuggire prima di essere giustiziati!
Bar Atlantic | Esselunga Di Lissone | Italy
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Ecco dove puoi trovare i nostri Bar Atlantic:
MILANO
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- Via Famagosta
- Via Lorenteggio (ang. Via Bisceglie)
- Via Losanna
- Via Novara (zona San Siro)
- Via Palizzi (Stazione F.S. Certosa)
- Porta Nuova (sotto Unicredit)
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Baranzate - Statale Varesina
Corbetta - Statale 11 (ang. Via Nievo)
Corsico - Nuova Vigevanese (Viale dell’Industria)
Cusano Milanino via Sormani (ang. viale Unione) -
Garbagnate Milanese Statale Varesina (Loc. Santa Maria Rossa)
Legnano
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Pioltello - Viale San Francesco (ang. Padana Superiore)
Rho - Corso Europa
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Segrate - provinciale Cassanese (Località Lavanderie)
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PRATO
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BOLOGNA
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Casalecchio di Reno - nel Centro “Meridiana”
MODENA
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PIACENZA
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NOVARA
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Castelletto Ticino - Via Sempione (Località Tre Strade)
Borgomanero - Viale Kennedy
TORINO
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Rivalta di Torino - Via Torino (ang. Via Gozzano)
Moncalieri - Via Sestriere
VERBANIA
Pallanza - Viale Azari
VERONA
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- Via del Lavoro (ang. Via dell'Industria)
LATINA
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ROMA
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NOVITA'
In tutti i Bar Atlantic si accettano anche i seguenti buoni pasto elettronici:
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Se sei titolare di Carta Fìdaty concediti una sosta ai Bar Atlantic. Accumulerai Punti Fragola Extra.
COME RACCOGLIERE I PUNTI FRAGOLA EXTRA
Fermati ad un Bar Atlantic. Per ogni acquisto otterrai:
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L’ACCREDITO DEI PUNTI QUANDO E COME:
Prima dell’emissione dello scontrino consegna al personale del Bar Atlantic la vostra Carta Fìdaty. In caso contrario non sarà più possibile ottenere l’accredito dei Punti. I Punti saranno accreditati alla cassa e lo scontrino ti confermerà l’avvenuta registrazione della Carta Fìdaty, l’accredito dei Punti e il saldo totale dei Punti Fìdaty maturati fino a quel momento.
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C&C - Dj Ufo - #dowhatyoulove
A short presentation of each dj who will take part of the C&C's Line up, this year on 14 15 16 April @Cowboys Guest Ranch Saloon in Voghera, Italy.
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Voghera, nuovo allarme dei residenti per l'ecomostro di via Mollino
Mettere in sicurezza l’ecomostro di via Mollino e, magari, pensare una volta per tutte alla bonifica dell’area. L’allarme arriva dagli stessi residenti della zona di via Barbieri, costretti da decenni a subire questa lugubre presenza che, oltre rappresentare un pericolo per i bambini vista l’assenza di recinzioni idonee a impedire l’accesso, trasforma il panorama uno dei quartieri residenziali più moderni di Voghera in uno scorcio che ricorda le periferie più degradate d’Italia.
Questi scheletri malinconici, pieni di ferri appuntiti e mattoni percolanti, in origine, dovevano diventare villette a schiera e appartamenti, una ventina almeno. Ma poi l’azienda che li stava costruendo fallì e abbandonò l’area a sé stessa, lasciando una pesante eredità alla città.
Rappresaglia Live 28/07/2012
Alternative Ulster - Attack
DALLA CAMERA OSCURA AL MICROSCOPIO COMPOSTO
Dalla camera oscura al microscopio composto Museo Galileo - B. Peruffo
VideoLab per la scuola secondaria di I grado - tratto dal repository di risorse per docenti ScuolaValore:
La realizzazione di questo video è stata possibile grazie al contributo dei Fondi Strutturali Europei – PON 2007-2013 all’interno del progetto PON Educazione Scientifica B-10-FSE-2010-4
Il video è utilizzabile a fini didattici e scientifici, purché non a scopo di lucro ed è protetto ai sensi della normativa in tema di opere dell'ingegno (legge 22 aprile 1941, n. 633).
Progettazione del format a cura del gruppo di progetto INDIRE:
Serena Goracci (Capo progetto), Rachele Borgi, Francesca De Santis con Giovanni Di Pasquale
Video a cura di Beatrice Peruffo
Coordinamento scientifico: Giovanni Di Pasquale
Realizzazione: Laboratorio multimediale del Museo Galileo di Firenze
Jacopo Tonini (coordinamento), Fabio Corica, Daniela Vespoli
Una produzione del MUSEO GALILEO per INDIRE
© INDIRE 2013
ERICE VETTA – arredato 3 vani+acc +veranda. Euro 400. Poss. affitto stagionale. CL GI
In vetta al Monte Erice, nello splendido paesino medievale, proponiamo in locazione temporanea un appartamento in buone condizioni.
L’immobile si trova ubicato al secondo e ultimo piano di un edificio non servito da ascensore. Si sviluppa su una superficie approssimativamente pari ai 70 mq, suddividendosi in tre comodi vani oltre gli accessori. Nel dettaglio, risulta così composto:
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L’appartamento è rifinito con pavimentazione tipica e gode di posizione centrale.
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Possibilità di valutare affitti stagionali.
ENG: We offer for a long-time rent a three-room apartment in the top of Mount Erice. Second floor with no lift, living room with veranda, master bedroom, bedroom, small kitchen, bathroom. .
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Energy class: G
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LA STORIA DI COL BADIN CHIUSAFORTE (UD) - LA RICERCA
LA RICERCA HA RIPORTATO QUALCHE RISULTATO POSITIVO... UN QUALCOSA DI ATIPICO MA NULLA DI NON RAZIONALMENTE SPIEGABILE. IN LUOGHI COME QUESTO CARICHI DI STORIA, RICORDI, BATTAGLIE DI VITE VISSUTE E PERDUTE TALI ANOMALIE POSSONO ESSERE RICONDOTTE AI COSIDDETTI ECHI DEL PASSATO, SE VERRÀ CONCESSO EFFETTUEREMO IN FUTURO UN EVENTUALE VERIFICA. L' UNICA CERTEZZA E GLI UNICI FANTASMI CHE ABITANO QUESTO LUOGO E' LA NOSTRA STORIA E I LUOGHI MERAVIGLIOSI CIRCOSTANTI CHE DEVONO ESSERE CONOSCIUTI E VISSUTI DA OGNUNO DI NOI. L'ASSOCIAZIONE E.P.A.S. RINGRAZIA PER LA COLLABORAZIONE E DISPONIBILITÀ IL SINDACO FUCCARO, L'ASSESSORE ORLANDO, L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE, LA PROVINCIA DI UDINE ED I MEDIA PER L'INTERESSE ALLA RIVALORIZZAZIONE DI QUESTA STORICA STRUTTURA. LA RICERCA CONTINUA.....