Orto Botanico delle Conifere
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Orto Botanico delle Conifere
Phone: 030652025
Hours:Sunday | 12am - 12am |
Monday | 12am - 12am |
Tuesday | 12am - 12am |
Wednesday | 12am - 12am |
Thursday | 12am - 12am |
Friday | 12am - 12am |
Saturday | 12am - 12am |
Attraction Location
Orto Botanico delle Conifere Videos
Antonio De Matola il filosofo-botanico
Nell'incredibile luogo realizzato da una sua idea quale punto di incontro tra uomo e natura, il giardino botanico delle conifere coltivate di Ome, Antonio De Matola racconta l'antica storia delle piante e dell'umanità.
Il giardino, nato nel 1996, sorge in un'area protetta, nel cuore di una piccola valle che la preserva quasi come se avesse un senso materno e geloso. Lontano dalla confusione, dal traffico, dalle contaminazioni umane. Si tratta della valle del Fus , una valle che ha una lunga storia fatta di lavoro e fatica quì sorgevano mulini che davano forza ed energia per le necessità del tempo. La sensazione è di entrare in un luogo carico di emozioni, quì si potete trovare 160 specie di conifere provenienti da tutti i continenti della Terra. La località di chiama PARADISO e questo la dice tutta.
La margotta
Video guida sulla margotta. Consigli e suggerimenti per eseguire al meglio questa tecnica.
La margotta è una tecnica di propagazione, attraverso il quel è possibile far radicare un intero ramo di un arbusto o di un albero, e così ottenere un nuovo esemplare già abbastanza sviluppato.
Si pratica quando le piante sono in pieno sviluppo vegetativo, quindi di preferenza in primavera.
Si procede scegliendo un ramo, da un albero o da un arbusto, ben sviluppato e ricco di nuovi germogli.
Utilizzando un coltello da innesto, molto ben affilato e pulito, si pratica un incisione circolare, profonda quando la corteccia del ramo stesso, ad una distanza pari a circa una volta e mezza il diametro del ramo al di sopra dell'incisione se ne pratica una parallela, e, sempre con il coltello, si stacca la corteccia dal legno, levando anche la patina leggera che rimane sopra il legno; in questo modo avremo un sottile anello di legno a vista, liscio e fresco.
Sul legno si spruzza dell'ormone radicante, per favorire lo sviluppo di radici, quindi si ricopre con della torba umida che verrà richiusa in un tubo in pellicola o filma di plastica trasparente.
Il tubo viene quindi fissato alle due estremità, o della rafia, facendolo ben aderire al ramo ed evitando di lasciare spiragli da cui possa uscire la torba.
Per meglio favorire lo sviluppo di radici la torba attorno alla ferita deve essere mantenuta umida: si può ottenere questo aprendo leggermente la chiusura nella parte superiore o versandovi acqua, oppure annaffiando la torba con l'ausilio di una siringa.
Quando nel terriccio si vedono radici ben sviluppate, si slega il tubo in materiale plastico, e si recide il ramo di alcuni centimetri al di sotto dello scortecciamento praticato circa un paio di mesi prima; quindi la nuova pianta si rinvasa singolarmente.
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