Osservatorio Astronomico di Novezzina
Novezzina frazione di Ferrara di Monte Baldo, ieri sera all'osservatorio astronomico, l'incontro con le stelle cadenti nel parco naturalistico di Novezzina del comune e dall' associazione astrofili Veronesi. Essi promuovono l'esistenza nel territorio di bellezze naturali visti prima. Vengono effettuate escursioni, laboratori didattici. Ieri si è tenuta la spiegazione delle galassie, delle comete, delle meteore dalle quali sorgono le stelle cadenti. Alcune persone al termine della spiegazione e visti i pianeti con il binocolo, si sono sdraiati a cercare di vedere le stelle cadenti per esprimere un desiderio.
Ferrara di Monte Baldo
Ferrara di Monte Baldo in provincia di Verona viene attraversata dal sentiero E7 che parte dal Portogallo ed arriva a Costanza in Romania. Ferrara alcuni anni fa aveva le piste di discesa sciistiche ora sono rimaste solo quelle escursionistcbe. Se.ore a Novezzina vi è l'osservatorio astronomico.
Benemerenza a Raffaele Belligoli e Flavio Castellani
Domenica 21 luglio scorso, sono stati premiati dal Comune di Ferrara di Monte Baldo i nostri soci del Circolo Astrofili Veronesi e ricercatori Raffaele Belligoli e Flavio Castellani.
Con una cerimonia svoltasi presso il comune, alla presenza di autorità, hanno ritirato dalle mani del sindaco Paolo Rossi un attestato di benemerenza civica con la seguente motivazione:
Raffaele Belligoli:
Segretario del Circolo Astrofili Veronesi. Si è dedicato con passione e professionalità alla gestione dell'Osservatorio Astronomico del Monte Baldo A.Gelodi.
Il 24 ottobre 2012 è stato autore della scoperta della supernova 2012fm. Tale scoperta ha consentito a questa importante realtà del territorio, il riconoscimento internazionale per l'altissimo livello delle ricerche effettuate.
Flavio Castellani:
Direttore scientifico dell'Osservatorio Astronomico del Monte Baldo A.Gelodi. Responsabile della ricerca scientifica sulle stelle variabili, è da anni partecipe alle attività di gestione e studi della struttura. Il 24 ottobre 2012 è stato autore della scoperta della supernova 2012fm.
motovlog a Ferrara di Montebaldo | abbiamo deciso il suo nome!
Ciao raga
oggi vi portiamo in quei di Ferrara di Montebaldo in sella alla nostra MT07, tra una curva e l' altra l' aria fresca di montagna ci voleva proprio
Ciancio alle bande, vi lascio al video
ps
nei commenti fatemi sapere se avete o meno già percorso quelle zone che a mio parere meritano davvero
ciaoh
Ciao raga
oggi vi portiamo in quei di Ferrara di Montebaldo in sella alla nostra MT07, tra una curva e l' altra l' aria fresca della montagna ci voleva proprio
Ciancio alle bande, vi lascio al video
ps
nei commenti fatemi sapere se avete o meno già percorso quelle zone che a mio parere meritano davvero
B Y R I D E R Z ! ! !
Bolide del 08/09/2018
Questa notte un bolide ha illuminato i cieli d'Italia. Non è scappato dagli occhi attenti di Maurizio Carli, responsabile della ricerca delle Meteore presso l'Osservatorio Astronomico Monte Baldo A.Gelodi. Il passaggio del bolide è avvenuta alle ore 02:58 TU (04:58 locale)
Possibile Supernova nella Galassia NGC2748
!!!ULTIMA ORA!!!
Possibile Supernova nella galassia NGC2748 scoperta dai nostri ricercatori, dell'Osservatorio Astronomico del Monte Baldo, Raffaele Belligoli e Flavio Castellani la notte scorsa 31/08/2013. Attendiamo fiduciosi la comunicazione ufficiale dell'Osservatorio Astronomico di Asiago e dell'Unione Astronomica Internazionale.
Ecco il testo della comunicazione inoltrato e l'immagine.
R. Belligoli reports the discovery by Raffaele Belligoli and Flavio Castellani, members of ISSP's collaboration (Italian Supernovae Search Project) of a PSN on the images from Monte Baldo Observatory (Ferrara di Monte Baldo,Verona, Italy), with the 0.4m f.8 Ritchey-Chrétien telescope, in two images taken with a Kodak KAF 1001E CCD unfiltered, obtained on 2013 August. 31.939837 and 31.940278 UT.
NGC 2748 coord. RA 09 13 38.88 DEC +76 28 10.8 - MAG 16.0. apparent but not in older images ( on 9th February 2013 as reference and the last image on 27th July 2013).
The discovery and reference images are available at:
Monte Baldo Novezzina
paesaggio stupendo
NOVEZZINA - MONTE BALDO
MONTE BALDO
Rifugio Novezzina - Bivacco Lavacchio
Camminata di due giorni lungo il Giro delle Malghe di Novezzina. Partenza dall'osservatorio astronomico vicino al Rif. Novezzina, risalita fino al Bivacco Lavacchio, pernotto e rientro per Madonna della Neve, Rifugio Monte Baldo e Cavallo di Novezza.
Corsa a doi per trové Netun - Giuseppe Sanero - Carmagnola (TO) - Piemonte
2° classificato sezione D (Prosa inedita)
Corsa a doi per trové Netun - Giuseppe Sanero - Carmagnola (TO) - Piemonte
Lavoro della Sezione C (Poesia inedita) della terza edizione del concorso SALVA LA TUA LINGUA LOCALE, abbinato alla Giornata Nazionale del Dialetto istituita dall'Unione Nazionale delle Pro Loco. Info: giornatadeldialetto@unpli.info
CORSA A DUE PER TROVARE NETTUNO (traduzione letterale) - Johann Gottfried era euforico. L’adrenalina scorreva a mille nelle sue vene. Erano due notti che non dormiva, ma ne valeva la pena. A trentaquattro anni, i suoi occhi avevano visto una cosa che nessun altro uomo aveva mai visto. Mentre il sole spuntava, aveva ancora preso un biglietto, vergato queste poche parole: «Monsieur Urbain, il pianeta che avete ipotizzato esiste ed è proprio dove avete detto» ed affidato il biglietto a un corriere in partenza per Parigi. Poi, in ultimo, era riuscito ad andare a letto e addormentarsi. La storia era iniziata più di sessant’anni prima. Nel 1781 un astronomo inglese aveva scoperto un nuovo pianeta, che andava ad aggiungersi ai sei già conosciuti dagli antichi. C’era voluto un po’ per decidere che nome dargli, e alla fine si era deciso per «Urano». Dopo sessant’anni di osservazioni di Urano, il pianeta aveva fatto quasi un giro completo intorno al Sole, la sua orbita era conosciuta e la «legge di gravitazione universale» (formulata più di cento anni prima da Isaac Newton) permetteva di prevedere le sue posizioni nel futuro. Verso il 1840 si era iniziato a trovare delle piccole differenze tra le posizioni previste, differenze che diventavano sempre più grandi. C’erano due spiegazioni principali possibili: o la legge di gravitazione universale era sbagliata, oppure un altro corpo celeste (ancora non conosciuto) faceva sentire la sua influenza. Poiché per il mondo scientifico dell’epoca non era facile fare a meno della legge di gravitazione universale, la maggior parte degli scienziati pensava che le differenze fossero causate da un nuovo corpo celeste. John (Adams), un astronomo inglese del tempo, dopo la laurea conseguita nel 1843, si era gettato a corpo morto a lavorare sul problema. Per i tempi, il problema era molto difficile, perché si trattava di fare, tutto a mano, calcoli molto lunghi e complicati. Adams non ebbe fortuna per una serie incredibile di motivi. Prima di tutto non aveva mai pubblicato niente, aveva solo sempre comunicato i suoi risultati a voce o con lettere manoscritte. Quando il responsabile dell’Osservatorio di Greenwich gli aveva scritto per chiedere chiarimenti, si era dimenticato di rispondergli. Nel 1846, una volta che voleva presentare pubblicamente i suoi calcoli a un Convegno, non aveva potuto farlo perché era arrivato con un giorno di ritardo. Senza sapere niente delle ricerche inglesi, anche il francese Urbain (Le Verrier) aveva iniziato a lavorare sul problema. Lui aveva pubblicato i suoi lavori, il primo alla fine del 1845 ed il secondo nella metà del ’46. Dopo la pubblicazione del secondo lavoro, era stato contattato persino dal responsabile dell’Osservatorio di Greenwich, lui gli aveva offerto la sua disponibilità, ma non aveva più ricevuto risposte. Aveva anche contattato, naturalmente, l’Osservatorio di Parigi ma non era riuscito ad interessare più di tanto gli astronomi. I due erano bloccati al medesimo punto. Al francese venne l’idea decisiva: prese carta e penna e scrisse a un altro giovane, Johann Gottfried (Galle) dell’Osservatorio di Berlino, specificando una cosa fondamentale: il nuovo pianeta si sarebbe presentato nel telescopio non come un puntino, ma come un dischetto. Ottenuto il telescopio a disposizione, Johann Gottfried trovò il nuovo pianeta dopo un’ora e mezza d’osservazione, poi continuò le osservazioni per due notti per essere sicuro. Infine, come si è detto all’inizio, poté annunciare, all’amico francese ed al mondo, la scoperta del nuovo pianeta (che poi a sarebbe stato chiamato «Nettuno»). Un insegnamento da questa corsa? Forse questo: dopo una corsa, lunga quanto si vuole, per vincere bisogna avere la forza di fare ancora uno scatto.
2012fm: la supernova svelata (parte 4)
Claudio Marangoni, responsabile del software in osservatorio astronomico, spiega come l'automazione sia una prerogativa per la ricerca.
Chi desiderasse ricevere il DVD integrale della conferenza completa, è pregato di richiederla al Circolo Astrofili Veronesi, tramite e-mail: info@astrofiliveronesi.it
Bolide illumina il Veneto. Sacile svegliata da un rumore assordante
Bolide Luminoso illumina i cieli del Veronese Sacile svegliata da un rumore assordante dopo 24 ore possibile connessione?
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