Regione Marche - Destinazione Ascoli Piceno (HD)
Video Promozionale di Ascoli Piceno
Realizzato dalla Xentek attraverso Drome FlyCam
In basso a sinistra il nuovo logo istituzionale del comune di Ascoli Piceno.
Ascoli Piceno è una tra le più belle città d'Italia, e non ne vedo altra che le assomigli. André Gide la prediligeva bella come alcune città della Francia del Sud, non tanto per questo o quel monumento, ma per il suo complesso, la qualità antologica, l'incanto che viene da nulla e da tutto.
questo breve passo tratto dal Viaggio in Italia di Guido Piovene a raccontare parte del fascino unico di Ascoli Piceno, città d'arte nelle Marche meridionali dove convivono stile romantico, arte gotica, rinascimentale e barocca.
Il nostro viaggio ad Ascoli inizia da Piazza del Popolo, il salotto cittadino: è una piazza bianca e lucente come poche altre in Italia, perché tutta lastricata di pietre in travertino levigate. A nord la piazza è chiusa da chiesa di San Francesco, uno dei capolavori gotici della città, mentre a ovest la delimita il Palazzo dei Capitani. Tra i due, cè il celebre Caffè Meletti, tra i 150 caffè storici d'Italia: nelle sue sale, sui suoi tavolini all'aperto, passarono molti dei più bei nomi della letteratura e dell'arte internazionale - Hemingway, Guttuso, Sartre. Se decidete per una sosta, non mancate l'anisetta con la mosca, autentica specialità del locale: si tratta di un liquore a base di anice, con l'aggiunto di un chicco di caffè.
Nel Medioevo Ascoli era una piccola selva di torri, simboli del dominio della nobiltà ascolana sulla città. Non per nulla, ancora oggi Ascoli è appellata con la denominazione di Città delle Cento Torri. Oggi, di quelle antiche costruzioni turrite sono rimaste poche tracce e fra queste la Torre degli Ercolani, accanto al Palazzetto Longobardi.
Tratto da
Ascoli Piceno, AIG - YH An Hostelling surrounded by five medieval Towers (manortiz)
Solo ad Ascoli Piceno nelle Marchè è possibile trovare in via dei Longobardi un Ostello internazionale per la Gioventù circondato da ben cinque Torri medievali
LONGOBARDI YH (ASCOLI PICENO, MARCHE)
The Youth Hostel de 'Longobardi will be happy to give you hospitality. At the Youth hostel you will have the opportunity to enjoy the charm of the Middle Ages, as the hostel is located in a medieval tower dating back from the eleventh century.
It will be also possible to climb to the top of the tower and admire the wonderful panorama of this historic city. (The Tower is one of the most important cultural attractions of the city.)
60 YEARS OF HISTORY IN THE HOSTEL GUEST-BOOK
The Hostel de 'Longobardi has turned its 60ies, and its story is written in the 50 guest books where visitors have left their impressions on the city and on this quaint hostel.
These valuable books are available for guests who want to read them.
OSTELLO DE'LONGOBARDI (ASCOLI PICENO)
L'Ostello per la Gioventù de' Longobardi sarà lieto di ospitarti. Soggiornare nell'Ostello per la Gioventù rappresenta la prima occasione per assaporare il fascino del Medioevo, anche perché la struttura è ubicata in un prezioso edificio Longobardo (e la sua la sua Torre Ercolani) risalente all'XI secolo. E' possibile salire in cima e ammirare il meraviglioso panorama di tutta la città storica. La Torre è anche una delle attrazioni monumentali più importanti della città.
60 ANNI DI STORIA NEI GUEST-BOOK DELL'OSTELLO
L'Ostello de' Longobardi ha compiuto 60 anni, e la sua storia è scritta nei 50 guest-books in cui gli ospiti hanno lasciato le loro impressioni sulla città e sull'ospitalità di questo pittoresco ostello. Questi preziosi libri sono a disposizione degli ospiti che vorranno leggerli.
OSTELLO DE'LONGOBARDI
Via dei Soderini 26
(presso Palazzetto Longobardo)
63100 ASCOLI PICENO
Tel. + 39 0736 259191 / + 39 333 3807683
e-Mail: longobardoascoli@libero.it
from facebook
Ascoli Piceno, Controllo post terremoto alla Torre degli Ercolani (manortiz) n
Torre degli Ercolani
La Torre degli Ercolani appartiene al complesso medieevale di arte romanica che, insieme al Palazzetto Longobardo, costituisce l'unico esempio cittadino di palacium-turris giunto integro fino ai nostri giorni. Fu costruita tra il XII e il XIII secolo seguendo i canoni delle torri gentilizie che sorgevano numerose nella città di Ascoli in quel periodo. La costruzione, in travertino con grossi blocchi di reimpiego di età romana sulla facciata, si sviluppa per un'altezza di 34,5 metri e si eleva da una pianta quadrata. La porta d'ingresso presenta un timpano triangolare tagliato da una fenditura orizzontale, elemento decorativo piuttosto ricorrente nell'edilizia delle torri gentilizie ascolane, che si ritrova anche sulla porta del Battistero di San Giovanni: il significato che gli si attribuisce è il richiamo alchemico al simbolo dell'aria, quasi a sfidare l'elevazione verso il cielo. Come nelle rocche, la Torre era predisposta a ospitare difese bertesche e caditoie, usate come posizione di avvistamento e di tiro, visibili ancora oggi. Lo spazio interno è ripartito in tre piani, ognuno dei quali coperto da una volta a botte.
ASCOLI PICENO
Travertino, Quintana, ceramica, 100 torri, Calanchi, Dito del Diavolo, Anisetta Meletti, Oliva all’Ascolana, Falerio e Rosso Piceno Superiore: sintetizziamo così la bellissima città di Ascoli Piceno, un gioiello della regione Marche. Oggi vi indichiamo le 10 cose imperdibili di questo capoluogo, che offre tanto da vedere, da scoprire, da fare e da assaggiare. 1. La città delle 100 torri Disseminate un po’ ovunque, la città di Ascoli Piceno, sorta quasi 2.500 anni fa in epoca pre-romana è conosciuta come la città delle cento torri, per le innumerevoli torri (in effetti quasi 200, ma oltre la metà fu abbattuta da Federico II nel XIII secolo) , gentilizie o campanarie, sorte nel trascorrere dei tempi. La più famosa è la Torre degli Ercolani o del Palazzetto Longobardo, ma seguendo lo specifico “itinerario di via delle torri”, sarà possibile ammirare anche le Torri gemelle, per poi sfociare in piazza Ventidio Basso. Molte di queste torri, nel corso degli anni, sono state ridimensionate ed inglobate nelle abitazioni o trasformate in campanili di chiese. Ricordatevi che le vie, ad Ascoli, sono soprannominate “rue”! 2. La città del travertino… parlante Ascoli è edificata sul travertino, ovvero un particolare marmo che si trova nel territorio e che offre scenari davvero unici. Piazza del Popolo è considerata una della più belle d’Italia, e non è possibile andare ad Ascoli senza ammirarla. In stile rinascimentale, è letteralmente incorniciata da un loggiato con 59 archi e palazzetti rinascimentali con portici e merlature. Tutta la pavimentazione è in lastre di travertino che, dopo la pioggia, assumono un suggestivo effetto a specchio. E il travertino, ad Ascoli, dal periodo umanistico è diventato parlante, grazie all’incisione sugli architravi delle porte dei palazzi di frasi, motti e proverbi, colti o dettati dalla saggezza popolare, religiosi o irriverenti, in latino e in volgare. Oggi se ne possono leggere oltre cento, in una sorta di vero e proprio testo che si può leggere lungo le ‘rue’ del centro storico. 3. Armonia e magia in Piazza del Popolo Su questo straordinario specchio della città o salotto che dir si voglia si potrebbe scrivere pagine e pagine. La sintesi che qui riportiamo ricorda solamente la straordinaria armonia architettonica di questa piazza rettangolare, tutta di travertino, sovrastata dalla maestosa facciata del Palazzo dei Capitani del Popolo (all’interno la Sala degli Stemmi, un vero e proprio scrigno), le mura della chiesa di San Francesco, i palazzi rinascimentali, i portici e le logge. La piazza assunse la configurazione architettonica attuale nei primi anni del XVI secolo: ultimata la costruzione del colonnato nel 1509, si dette la possibilità ai privati di costruire e sopraelevare i fabbricati seguendo rigorosamente alcune regole, come l’elevazione di un solo piano oltre il colonnato e l’utilizzo degli stessi materiali edili (travertino per le finestre e mattoni rossicci per le volte e le case). 4. Un sorso di caffè tra storia e Anisetta In un angolo di Piazza del Popolo, nonostante il trascorrere degli anni, è ancora possibile sedersi e assaporare un ottimo caffè preso Caffè Meletti, un salotto in stile Liberty che, dai primi anni del ‘900, offre la bevanda calda con l’aggiunta dell’Anisetta. Sedersi e bere caffè corretto con Anisetta Meletti e ‘mosca’ annessa (un inebriante chicco di caffè) fa un effetto strano se si pensa che, per anni, fu sede del “Senato”, sodalizio dei notabili della città. Re Vittorio Emanuele fece visita nel 1908 e 1910 per acquistare l’Anisetta e lo decretò “Fornitore della Real Casa”. Perfino Hemingway si sedette per un caffè, oltre a Mario Del Monaco, Beniamino Gigli, Pietro Mascagni, Renato Guttuso, Jean Paul Sartre, Simone de Beauvoir, Mario Soldati, e politici di levatura nazionale come Sandro Pertini e Giuseppe Saragat.E l’elenco sarebbe ancora lungo: Stuparich, Zandonai, Badoglio, Sartre e Trilussa che, goloso dell’Anisetta parlò di “quante favole e sonetti m’ha ispirato la Meletti”. Questo locale è ovviamente tra i 150 caffè storici d’Italia, con originali arredi lignei lavorati ed intagliati che, ieri come oggi, offrono occasioni per incontrarsi. 5. Oliva all’ascolana, fritto misto e Frustingo.
Pubblicato il 12/11/2015 da Andrea Rossetti
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License. ( CC BY - SA )