SAN BENEDETTO DEL TRONTO - PALAZZINA AZZURRA (ITA)
San Benedetto - Presepi e angeli ospiti alla Palazzina Azzurra
La mostra di Natale aperta fino al 9 gennaio 2017
Prospettiva Rosea alla Palazzina Azzurra a San Benedetto del Tronto
SOLD OUT ALLA PALAZZINA AZZURRA per Prospettiva Rosea - Alla ricerca dell'equilibrio
Quattrocento persone a San Benedetto del Tronto per l’Atelier d’Arte Rosa mercoledì 24 luglio 2019
Emozioni e tanta bellezza sotto le palme della Palazzina.
Come raccontarvi un “Sogno di una notte di mezza estate”?
Ci provo... iniziando dalla grande emozione nell’entrare in una Palazzina Azzurra gremita in tutti i suoi duecento posti a sedere. Per tutto il tempo sono poi continuate ad arrivare centinaia di persone che si sono disposte in piedi ovunque. Presenti tante amiche di sempre e per sempre, ma anche nuovi sorrisi.
Tante, tante donne presenti attente e prese dal ritmo incalzante di una presentazione che ha molto giovato dell’introduzione in chiave soul di Carl Fanini accompagnato dal maestro Roberto Lanciotti, con una struggente interpretazione di “just the way you are” e degli eleganti passi di tango di Irene Coccia e Giorgio Scattolini. E poi la bellezza, tra le palme della Palazzina, come in un dipinto d’altri tempi, delle foto di Rita Bruni e delle ceramiche di Augusta Schinchirimini.
Un grazie infinito per la bella accoglienza e per l’ospitalità all'assessore alla cultura di San Benedetto del Tronto Annalisa Ruggieri.
Un grazie alle Donne del Soroptimist di Ascoli Piceno per il loro patrocinio e per l’invito rivolto al Prefetto di Ascoli Piceno la Dottoressa Rita Stentella, massima autorità nel territorio, presente e particolarmente attenta al mio “monologo in rosa”.
Un grazie speciale alla mia amica Simona Palestini per il sostegno datomi nell'organizzazione dell’evento.
Decisa all'improvviso ma proprio per questo “Chicca” della serata la lettura di “Energia” da parte del regista teatrale Stefano Artissunch con l’accompagnamento di un appassionato tango da parte dei maestri della scuola “Mil pasos”.
Il grazie finale va a chi ha creduto in questo libro e sostiene questo tour: la Capponi Editore e l’azienda Named Buona Prospettiva Rosea a tutti!
Marco Fulvi - Rifacimenti Palazzina Azzurra San Benedetto del Tronto (AP) 1999
Servizio TG3: Mostra Rifacimenti Palazzina Azzurra a San Benedetto del Tronto (AP) - Luglio 1999
3a FESTA DEI BAMBINI - 27 maggio 2012 - Palazzina Azzurra - San Benedetto del Tronto
Terza edizione della festa dei bambini. Terza giornata alla Palazzina Azzurra:
YOGA & FIABA dell'associazione CENTRO HARA;
Gruppo Save the Children di San Benedetto del tronto coordinato da Anna Rosa Cianci;
L'uomo sogna di volare coordinato dall'associazione PER MANO.
27 maggio 2012
associazionecittadeibambini.it
San Benedetto - Gli Scatti di Alberto Cicchini in mostra alla Palazzina Azzurra
Protagonista delle foto il terremoto dell'Aquila del 2009
San Benedetto - Riviera innevata, la Palazzina azzurra diventa bianca
Disagi sulle strade, caos viabilità e incidenti
San Benedetto - Pompieri e 118 alla Palazzina Azzurra, ma solo per fiction
La trouppe di Scomparsa torna in Riviera dove resterà
Alterazioni del costruito - 41°incontro DAS ANDERE
Mercoledì 20 Giugno presso la Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto (Via Buozzi n.14) è andato in scena il 41°evento dell’associazione Das Andere, il nono incontro del programma culturale 2018 “Crisi e metamorfosi”. Ospiti dell’associazione sono stati i professori Ludovico Romagni ed Enrica Petrucci, che hanno presentato il loro ultimo saggio “Alterazioni del costruito – Osservazioni sul conflitto tra antico e nuovo”, moderati dall’architetto Maria Rosa Romano.
È necessario definire nuove strategie progettuali capaci di descrivere livelli di alterazione crescente di preesistente e di definire i gradi di trasformazione in progressione: in tal modo possiamo distinguere sia le diverse categorie di manipolazione sia i soggetti attuatori. Tuttavia, all’interno di uno scenario urbano in cui coesistono i frammenti incompiuti e abbandonati della città, vale a dire i rifiuti della storia identificati nei siti archeologici o nei ruderi dei monumenti, nonché le rovine del tardo Moderno, occorre interrogarsi sulla validità della distinzione fra le tradizionali categorie di intervento sulle preesistenze e sui nuovi innesti. Il tema di una reinterpretazione consapevole dei luoghi investiti dal recente sisma mostra livelli di complessità inediti e coinvolge il rapporto fra preesistenza – pur mutilata e frammentaria – e nuovi interventi. La sfida si pone in tutta la sua complessità e guarda agli esempi del passato come riferimento su cui impostare nuovi temi di ricerca progettuale.
San Benedetto - Alla Palazzina Azzurra arrivano i fischietti in terracotta
Gli strumenti resteranno esposti fino al 7 novembre e arrivano dalla cittadina di Massignano
Palazzina Azzurra
Brano Palazzina Azzurra di Eros Sciorilli eseguito dalla Band dell'Associazione Culturale IL ROMPIBOLLE di San Benedetto del Tronto. Voce ed arrangiamenti di Pasqualino Palmiero.
Registrato presso il RompiStudios di San Benedetto del Tronto.
San Benedetto - Alla Palazzina Azzurra si parla di economia con Stefano Fassina (Pd)
Un'iniziativa sui temi del lavoro organizzata dall'esponente del Partito democratico Pietro Colonnella
San Benedetto del Tronto 2012
ESPRESSIVITÀ MULTIPLE COMPARATE
CLAUDIO SPERANZA/MARISA KORZENIECKI
Palazzina Azzurra, San Benedetto del Tronto
1 luglio - 12 luglio 2012
Non è originale nel panorama dell'arte moderna e contemporanea assemblare relitti plastici e colori pittorici; originale, invece, risulta la volontà di mettere in parallelo una ricerca artistica più che quarantennale e una visione narrativa, documentaristica, di ancor più lontana partenza. Il tutto contrappuntato da liriche e riflessioni.
“Claudio Speranza, è stato tra i cinereporter giornalisti inviati speciali più attenti e coraggiosi del TG1 Rai che hanno fatto la storia dell’informazione visiva in Italia. Negli ultimi 40 anni ha documentato dalla prima linea quanto accadeva nel mondo: le guerre, i colpi di stato le rivoluzioni, i sequestri di persona, la contestazione studentesca, gli anni di piombo, il terrorismo, l’ambiente e le calamità naturali. Insomma per dirla con Zavoli “quante cose sono finite sotto i tuoi occhi azzurri quando ti spedivano ovunque e ne vedevi di tutti i colori”. Membro di Reporters sans frontières, ha ricevuto per la sua attività numerosi riconoscimenti giornalistici tra cui: il Cronista dell’Anno, il Fotogramma d’Oro International, il Primapagina, il Baia Chia, l’Ilaria Alpi-Hrovatin, il Premio Speciale Josephin e il Premio L. Masi come Inviato di Guerra alla Carriera (dal libro Dietro l’Obiettivo, un uomo, Ed. Foschi, 2008)”.
Claudio ha sempre portato con sé, oltre la telecamera, la macchina fotografica con la quale ha fissato i momenti più forti per il suo animo gentile, quasi a voler imprimere nella sua memoria, oltre che sulla pellicola, le immagini strazianti di corpi dilaniati per non perderne il ricordo della crudezza. Da queste esperienze di vita, oltre che lavorative, provengono gli scatti realizzati “All’Acqua Traversa”. Bambole di plastica, residui, carcasse di ciò che era stato gioco, intrattenimento di infanzie felici. I fotogrammi hanno colpito l’attenzione dell'amica artista Marisa Korzeniecki, stimolandola ad organizzare il progetto “Espressività Multiple Comparate” che viene esposto alla Palazzina Azzurra dal 1 al 12 luglio, all’interno delle attività della Fondazione Libero Bizzarri.
La K impegnata professionalmente nella didattica, portata per sua curiosità intellettuale alla speculazione e alla sperimentazione, non esita a mettere a confronto, nell'aspetto espressivo e iconografico, alcune sue opere, scelte tra i ritratti del periodo 1980/2012, con le foto apparentemente ludiche di Speranza.
La K, le cui prime mostre personali risalgono ai primi anni 70, ha negli anni prodotto una grande quantità di opere caratterizzate da una raffinata sintesi tra astrazione e figurazione, tra il visto ed il metabolizzato che si concretizza in eventi visivi sempre originali e personalissimi. Il linguaggio dell’artista si compone di colori, di materia, di segni, di emozioni e di reazioni che di volta in volta vengono utilizzati per creare una tavolozza espressiva che non si limita alla produzione pittorica (quasi essa da sola non bastasse ad esprimere significato e significante) ma si serve parallelamente di scultura, di arte applicata e di tutte le discipline necessarie a raggiungere il livello comunicativo ed espressivo desiderato.
Le 32 opere esposte, 16 per ciascun protagonista, fanno pensare - per la complicità che deriva dalla loro associazione - impropriamente, ad un unico progetto di partenza. Dunque, gli intriganti accostamenti non mancheranno di provocare interesse e riflessione nel visitatore.
Proiezioni dell'essere - Rassegna di arte contemporanea - Das Andere 38°evento
L'associazione onlus Das Andere presenta al pubblico la mostra Proiezioni dell'essere - Rassegna di arte contemporanea, quinto evento della stagione culturale Crisi e matamorfosi e 38°evento complessivo.
La manifestazione si è tenuta dal 17-03-2018 (inaugurazione ore 17:30) al 04-04-2018 presso la Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto in via Bruno Buozzi n.14.
L'esposizione comprende ben 16 artisti provenienti da tutta Italia che hanno esposto le opere legate al gusto artistico contemporaneo, per cercare, attraverso l'arte, di sollecitare il pensiero dell'individuo verso i problemi sociali del nostro tempo. L'esposizione vedrà coinvolto il critico-curatore Giuseppe Bacci che è intervenuto all'inaugurazione della mostra insieme ad Ado Brandimarte e Claudio Michetti.
Gli organizzatori Giuseppe Baiocchi e Giovanni Amadio, hanno posto fin da subito l'obiettivo sociale: devolvere parte del ricavato agli eventi pro-sisma 2016, presso il Comune di Acquasanta Terme, che insieme alla Regione Marche e Comune di San Benedetto del Tronto hanno appoggiato questa manifestazione socio-culturale.
San Benedetto - Alla Palazzina Azzurra in mostra l'arte del merletto
In ricordo del laboratorio fondato in Riviera da suor Maddalena Minelli
San Benedetto - Torna a funzionare l'orologio del Torrione
Meccanismo da migliorare per evitare futuri guasti
Residence MICHELANGELO - SAN BENEDETTO - ITALY
Residence Michelangelo, San Benedetto, Italy by CK ANCORA
LIDO MEDUSA - San Benedetto del Tronto (AP)
LIDO MEDUSA - San Benedetto del Tronto (AP)
Vittorio Camaiani - Sotto il segno dei pesci - Collezione P/E 2019 - Sfilata - www.HTO.tv
La Collezione P/E 2019 dello stilista Vittorio Camaiani denominata “Sotto il segno dei pesci” è stata presentata, in anteprima, nella splendida cornice della Coffee House di Palazzo Colonna, a Roma, lo scorso 30 Marzo.
Una collezione con la quale il couturier ci conduce in un viaggio, che dalla natìa San Benedetto del Tronto, a vele spiegate, ci conduce sino alle isole Greche che punteggiano il Mare Egeo. Le Cicladi, Santorini, Paros e Amorgos, sono i porti d’approdo di questo nuovo viaggio; all’architettura di questi luoghi inondati dal sole e baciati dal mare Vittorio ha tratto l’ispirazione per le sue nuove creazioni.
I pesci, veri signori del mare, motivo predominante in questa collezione ed ispirato dal mosaico della Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto, sono il pretesto iconografico e segnano l’orizzonte degli eventi attorno al quale ruota l’intera collezione.
Il Vittorio onirico ci prende per mano e, quasi come fosse un moderno Caronte, ci conduce sulle imbarcazioni dei pescatori greci che, plasticamente, solcano le acque che cingono in un morbido abbracciano luoghi di una bellezza millenaria.
Scopriamo così i colori del mare: dal bianco della spuma creata delle onde che si infrangono sulla prua delle imbarcazioni passando dall’azzurro del mare sotto costa sino al blu intenso, e misterioso, delle profondità marine.
I suoi capi si arricchiscono di dettagli che sono elemento sostanziale del vivere e lavorare in mare: corde che ornano gonne, cingono pantaloni, affiorano sulle tuniche da sempre presenti e che contraddistinguono la cifra stilistica di Vittorio. Ritroviamo, inoltre, un altro elemento imprescindibile del concetto più puro del navigare: le vele. Morbide, leggere, armoniose, geometrie quasi eteree ed impalpabili, modellate da quella brezza che Vittorio ha saputo catturare ed addomesticare soggiogandola in un drappeggio che dona freschezza e fa respirare i suoi capi.
Dopo averci fatti cullare dall’indole mansueta di quelle acque, Vittorio ci conduce a terra, a Santorini. Lì, nel villaggio di Ià (o Oia) tastiamo con i nostri sandali i manufatti di quel luogo, cristallizzato nel tempo, assaporiamo l’audace pendenza delle sue scalinate, ci inerpichiamo per godere appieno delle cupole delle Chiese sormontate da Croci che Vittorio ci ripropone sia nei suoi capi iconici che nei meravigliosi cappelli, dai differenti colori, che avrebbero, senza ombra di smentita alcuna, entusiasmato la sua amica e musa ispiratrice, la compianta Marina Ripa di Meana.
Con la Collezione P/E 2019, Vittorio Camaiani propone una donna raffinata ed elegante, mai sopra le righe. La Donna Camaiani è dinamica, intraprendente, autoironica, rispettosa delle tradizioni ma con lo sguardo rivolto verso la modernità, pratica ma, allo stesso tempo, estremamente attenta ai dettagli con i quali interagisce per rendere ancor più evidente il suo carisma e la sua personalità. Descrivere, per vocaboli, i capi creati dal couturier risulterebbe essere un mero esercizio bibliografico, una sorta di fredda enumerazione. Vittorio ci ha, da tempo, abituato, con le sue collezioni, ad un concetto di moda che, pur restando ancorata a dei principi imprescindibili e condivisibili si rinnova e rinvigorisce, cresce e si evolve, si trasforma, mai uguale a se stessa, mai ripetitiva, che si coniuga in una sorta di caleidoscopio. In qualche modo, il Maestro continua a stupirci inventando, come se estraesse ogni volta un coniglio diverso dal cilindro, un concetto di Donna che non è la modella che troviamo impressa sulle pagine patinate delle riviste specializzate ma è la Donna che è in noi, è la Donna che siamo tutte noi, la Donna che vuole vestire capi che la accarezzino e non la costringano, che la faccia sentire a proprio agio anche al di fuori delle scene mondane
Questa è la ragione per cui per capire ed apprezzare la moda di Vittorio Camaiani, non basta leggere un articolo o questo articolo; bisogna, assolutamente, indossare i suoi capi, sentirli scivolare sulla pelle, farsi accarezzare dalle sue sete dipinte a mano, vestire le sensazioni che sottendono al processo creativo di questo piuttosto che di quel capo perché, come amo ripetere: Un Camaiani è un Camaiani.
Michela Cossidente
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San Benedetto - Albula, Forza Italia Giovani chiede la riqualificazione
I forzisti chiedono a Gaspari di presentare un progetto entro fine novembre.