#Beniparlanti: Il Palazzo Baronale di Collepasso
Palazzo Baronale di Collepasso
All'inizio ero un guardiano, sono stato costruito per essere lo sguardo capace di spingersi più lontano e difendere dalle incursioni nemiche la comunità che viveva intorno alle mie spalle di pietra. Mi chiamano Palazzo Baronale o Castello e sono diventato lo scrigno che racchiude la memoria storica di Collepasso, dal 1907 indipendente dal Comune di Cutrofiano. Salendo in cima alle mie terrazze si traguarda il mare, la mia caratteristica è la facciata che ingloba la torre cinquecentesca. Il mio aspetto attuale è il risultato del rifacimento del 1747 a cura di Oronzo Leuzzi, fratello di Giulio Cesare Leuzzi, che nel 1747 aveva acquistato il feudo della Regia Corte. Quando sono stato trasformato del tutto in palazzo baronale, sono stato ornato con finestre mistilinee ed un cortile, ho assunto una fisionomia che ricorda la struttura di una masseria antica. Un tempo, infatti, il feudo di Collepasso era abitato soltanto dai coloni delle masserie e l'agricoltura costituiva il principale interesse baronale. Dopo Carlo, ho visto passare la sua erede, Maria Aurora Leuzzi Contarini, nota come la fondatrice di Collepasso negli anni trenta dell'Ottocento. Nel 1987 sono diventato proprietà del Comune e dichiarato dal Mibact edificio di interesse culturale. Oggi ospito il Centro per le Produzioni Digitali e Digital Storytelling del SAC Salento di Mare e di Pietre e dell'Officina del Fare.
Salento da scoprire: il Palazzo Baronale di Pisignano
Oggi siamo stati a Pisignano, piccola frazione di Vernole - vicino Lecce - dove sorge un antico Palazzo Baronale circondato da un giardino segreto e un agrumeto. L'edificio per metà diroccato apparteneva ai Conti Romano.
Il ritorno di Enea: Novoli - Palazzo Baronale
Cristina Caiulo e Stefano Pallara accompagnano alla scoperta del Palazzo Baronale di Novoli, uno dei Comuni della Valle della Cupa.
TORELLA, PALAZZO BARONALE DEPREDATO DAI LADRI
Castello di Collepasso: Le opere di Pellegrino in mostra
Ieri sera nel Castello di Collepasso abbiamo visitato la mostra di Mario Pellegrino che espone per la prima volta nella sua città d'origine. Fino al 13 settembre prossimo, le tavole saranno ospitate nelle sale del Palazzo baronale. Bisogna osservare da vicino i tessuti e le materie che compongono le opere di questo artista salentino tra i più apprezzati del panorama contemporaneo. Pellegrino intreccia storie e motivi, echi di romanzi e suggestioni poetiche, muse e mitologie personali. Ogni opera è un mondo di dettagli da scoprire, un viaggio dentro l'immaginario e la poetica espressa in anni ed anni di ricerca. Da strati di superficie ora tolti via, ora aggiunti, da solchi che paiono orme impietose del tempo, dai fili di stoffa che rievocano l’incanto di un’epoca che non è più, riaffiorano volti e luoghi, archetipi di un atmosfera antica, magica. Siamo onorati di incontrare e dare il benvenuto in uno spazio simbolo del Sac Salento di mare e di pietre all’uomo e all’artista Mario Pellegrino” ha sottolineato ieri sera Paolo Menozzi, sindaco di Collepasso.
Conosciuto per le sue “Icone”, l’artista originario di Collepasso lavora sulla poetica del frammento tra sogno e mito. Le sue opere d’arte raccontano, come lui stesso ci ha spiegato: Storie legate al Salento e alla cultura mediterranea, e l’uso di terra (in particolare quella rossa), foglia oro e tessuti pregiati. Mi sono allontanato dalla pittura. Preferisco usare nelle mie tavole i materiali per rappresentare e descrivere. In particolare sono affascinato dalle superfici. Mi piace rifarmi agli affreschi ritrovati dopo secoli sotto strati d’intonaco. Ed è proprio questa l'impressione del visitatore che attraversa le bellissime sale del Castello di Collepasso, osservare le opere di Pellegrino è trovare un significato che si credeva perduto.
ACTION PAINTING of the Italian artist Orodè Deoro. (Prima sintesi)
Prima sintesi di alcune azioni pittoriche.
In questa selezione, con:
Il violoncellista Redi Hasa, presso Collepasso In Veste d'arte. palazzo baronale di Collepasso (LE);
l'attore Simone Franco e il poeta Simone Giorgino, con lo spettacolo multidisciplinare Grazia de' Fiori, presso il Fondo Verri di Lecce e il Teatro Palladium di Roma;
Il performer Massimiliano Manieri, con la performance Golem Pitturandi, Notte Bianca di Lecce 2009;
Il violinista Francesco Del Prete, in diverse performance multidisciplinari.
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FIERA DELL'ARTIGIANATO COLLEPASSO (telerama)
Spot per la fiera dell'artigianato di Collepasso
1° meeting dello stile italiano
dal 1 al 9 dicembre 2012 c/o PALAZZO BARONALE
VI ASPETTIAMO
IL TEMPIO DELLE FOLE - EDIPO RE , ANTIGONE -
Rassegna di dramma antico e teatro letterario made in Salento.
Protagonista della stagione teatrale 2018 Sofocle con Edipo re e Antigone. Dal 28 Aprile al 20 Maggio al Palazzo Baronale di Collepasso (LE). Regia di Roberto Marius Treglia, direzione artistica di Alberto Greco, composizione e colonne sonore Cinzia Corrado. Una produzione POIEOFOLA' - CostruzioniTeatrali
OMICIDIO IN CASA A COLLEPASSO 90ENNE ARSO VIVO
OMICIDIO IN CASA A COLLEPASSO 90ENNE ARSO VIVO
Palazzo Conti Martucci
Per il vostro ricevimento di matrimonio, scegliete questa incantevole struttura dal fascino storico: Il Palazzo Conti Martucci, risalente al cinquecento, renderà unico il vostro giorno.
Per maggiori info:
#beniparlanti: Palazzo Grassi Aradeo
ARADEO - PALAZZO GRASSI
Tutti in ordine i grembiulini, ben stirati i fiochettini, ogni bimbo ha il suo da fare, la giornata è da iniziare!
Ore 5.00: Suor Germina, che sono io, mi sveglio. Ho gli occhi azzurri, anzi no grigi. Il grigio è il mio colore preferito. Ho un gatto, grigio, si chiama Salvatore, come nostro Signore, ma i bambin lo chiamano Totò. Totò ha quindici anni e qui, nell’asilo di Suor Germina ad Aradeo, lo conoscono tutti.
Ore 7.30: arrivano i bimbi, i maschetti per mano con i maschietti, le femminucce con le femminucce: Tutti in ordine i grembiulini, ben stirati i fiochettini, ogni bimbo ha il suo da fare, la giornata è da iniziare!
Totò e io conosciamo tutti i bimbi di Aradeo, anche quelli che ora sono andati via, un tempo venivano qui all’asilo di Suor Germina, che sono io. Io li ho guardati tutti nei loro occhietti e non dicevano una parola: zitti zitti i bimbetti di Suor Germina, dovevano filare a lavare le mani, che bisogna essere i buoni e obbedire alla Suora.
Ore 10.00: la merenda di Suor Germina è un bicchiere di latte. “E che il latte non lo bevi Giovanna? E se lo beve Totò..uuhh guarda Totò come si lecca i baffi vecchi”!
All’asilo di Suor Germina, che sono io, si impara a leggere e a contare, almeno fino a dieci. Che lo devono sapere tutti che i bambini dell’asilo di Aradeo sanno leggere e contare. E se sbagli vai là, all’angolo della vetrata, in punizione: “Totò accompagna Marcellino in punizione.. fuori le mani Marcellino…”
Ore 12.30: Il pranzo. Qui si mangiano le cose buone della terra di Aradeo, si mangia il pane fresco e l’olio verde scuro. Niente dolci che si fa peccato.
Ore 15.00: Il riposino. Se tutti i bambini non fanno il riposino allora Suor Germina, che sono io, smette di essere buona e mette le mani con i pugni chiusi sui fianchi e ti bacchetta ben bene. Tutti in ordine i grembiulini, ben stirati i fiochettini, ogni bimbo ha il suo da fare, la giornata è da iniziare!”
Ma quando i bimbi vanno via, resto sola con Totò, e quello che resta nelle stanze di Palazzo Grassi è un gioco di bimbi che vanno via, che si scordano dei miei occhi grigi, grigi come il gatto Totò e si dimenticano che qui, a Palazzo Grassi, all’asilo di Suor Germina hanno imparato a leggere e a contare fino a dieci.
E allora almeno tu, resta qui. Guarda la vetrata, se strizzi gli occhi li vedi ancora quelli di Suor Germina e cantala la filastrocca che fa: Tutti in ordine i grembiulini, ben stirati i fiochettini, ogni bimbo ha il suo da fare, la giornata è da iniziare!
IL TEMPIO DELLE FOLE 2018 - Conferenza Stampa
Conferenza della Prima Rassegna di Letteratura e Dramma Antico. In data 21/03/18 nel palazzo Adorno in Lecce, l'ufficio stampa presenta la direzione della Soc. Coop POIEOFOLA'-CostruzioniTeatrali e illustra agli astanti l'oggetto della rassegna e il modus operandi dei costruttori di fole de' IL TEMPIO DELLE FOLE, stagione teatrale 2018 dal 28 aprile al 20 maggio, al Castello Baronale di Collepasso in Lecce. Presiedono al consesso il Presidente della Provincia dott. A.Gabellone, il Sindaco di Gallipoli dott. S.Minerva e l'Assessore alla Cultura di Collepasso dott. G.Mastria.
Edipo Re - Ragazzi di Via Malinconico - TRAILER
I Ragazzi di Via Malinconico presentano la tragedia Edipo Re in scena presso il Palazzo Baronale di Collepasso il 5 Agosto 2014
Il Restauro del Palazzo del Fucile
IL RESTAURO DEL PALAZZO DEL FUCILE
Situato nel centro del paese di Caraglio il cosiddetto “Palazzo del Fucile” è stato per quasi due secoli la residenza dei signori Marchetti, una ricca famiglia borghese di Saluzzo che (come molte altre dell’epoca) riuscì nel 18° secolo ad acquisire il titolo nobiliare di “Conti di Montestrutto”.
Il palazzo nasce a duplice scopo: residenza dei Marchetto e opificio per la fabbricazione della seta (come è possibile notare dai lavori effettuati nelle cantine del palazzo).
Solo a metà Settecento la fabbrica di seta viene dismessa e il palazzo adibito a residenza privata.
A metà dell’Ottocento i Marchetti o Conti di Montestrutto vendettero il palazzo che, dopo un passaggio intermedio, divenne di proprietà dei “Garin di Cocconato”, un’antica famiglia nobiliare che lo usò per circa quarant’anni come residenza estiva.
Agli inizi degli anni ’20 i Garin di Cocconato lo cedettero e dopo alcuni passaggi il palazzo venne smembrato:
- la porzione ovest (quella più stretta la cosiddetta “canna del fucile” attualmente occupata dalla banca) fu ceduta ai signori Lonigo, una famiglia di emigranti rientrata dalla California, che fece ritorno a Caraglio dopo la II Guerra Mondiale. I Lonigo mantennero la proprietà del fabbricato fino agli inizi del 2000;
- la porzione est (quella più larga a forma trapezoidale) fu ceduta ai signori Migliore, anch’essi emigranti ma in Argentina; i proprietari si insediarono stabilmente, frazionando a loro volta il fabbricato in più unità immobiliari, di cui alcune furono vendute.
La “canna”, con l’antistante area scoperta a sud (un tempo parco del palazzo nobiliare) rimase per fortuna di un’unica proprietà ma con il tempo andò progressivamente in degrado a causa della scarsa manutenzione. Alcuni locali a piano terreno furono concessi in locazione per l’esercizio di attività commerciali, mentre i locali del primo e del secondo piano rimasero inutilizzati per molti anni.
Al giorno d’oggi il Palazzo è stato acquistato dalla Banca Bcc di Caraglio e della Riviera dei Fiori, la quale lo ha integralmente restaurato ed eletto a propria sede sociale.
I locali del vecchio palazzo sono visitabili in occasione della Fiera d’Autunno, durante la quale la Banca organizza un “porte aperte” con un tour della parte storica.
Vittorio Ciurlia/Skarkanizzi nell'incantevole dimora d'epoca Don Alfonso (Racale - 7 ottobre 2017)
Don Alfonso (dimora d'epoca nel cuore del Salento)
Racale - Lecce (via Dante Alighieri)
ZOLLINO - 24/02/1996 - Immagini storiche di un'eccezionale e insolita nevicata
Tag: zollino 24/02/1996 lecce salento grecìa salentina immagini storiche eccezionale insolita nevicata neve zollino channel lucazollino75canale8
romolo e michela a tiggiano skarkanizzi
IL SINDACO CON I CITTADINI RAGGIUNGE PALAZZO VENNERI
Il Sindaco Filippo SERO raggiunge con i cittadini Palazzo Venneri (Cariati 17 Maggio 2011)