Carlo Pizzichini | Forme nel Verde 2013 | San Quirico d'Orcia | Bagno Vignoni
FORME NEL VERDE 2013 | CARLO PIZZICHINI | SAN QUIRICO D'ORCIA
28 luglio | 1 ottobre 2013
Video dell'inaugurazione di Domenica 28 luglio 2013 | ore 18
Esposizioni:
PALAZZO CHIGI | SAN QUIRICO D'ORCIA
L'incanto della terra
Dipinti, terreco e, ceramiche
HORTI LEONINI | SAN QUIRICO D'ORCIA
Il giardino della conoscenza
Installazione di maioliche
VASCA TERMALE | BAGNO VIGNONI
Meteore
Installazione galleggiante
Riprese e montaggio di Roberto Cinatti
evento Facebook
comunesanquirico.it
pizzichini.net
facebook.com/carlopizzichini
facebook.com/officinadelleartisiena
twitter.com/officina_arte
Hotel Palazzuolo *** Hotel Review 2017 HD, San Quirico dʼOrcia, Italy
Save money booking hotel Hotel Palazzuolo in San Quirico dʼOrcia, Italy
Book now
...
Property Location
With a stay at Palazzuolo in San Quirico d'Orcia (Val d'Orcia), you'll be minutes from Horti Leonini and Collegiate Church of San Quirico. This hotel is within close proximity of Palazzo Chigi and Chapel of our Lady of Vitaleta.
Rooms
Make yourself at home in one of the 42 air-conditioned rooms featuring refrigerators and minibars. Complimentary wireless Internet access is available to keep you connected. Conveniences include phones and safes, and you can also request irons...
VIA FRANCIGENA: Da Buonconvento a San Quirico d'Orcia - di Sergio Colombini
Si esce da Buonconvento e siamo subito sulle belle colline senesi, in questo periodo sono coltivate a grano, lungo le strade bianche che percorriamo le ginestre sono fiorite, non ci abbandona mai il profilo di Montalcino e in lontananza si vede il Monte Amiata.
Dopo 14 chilometri arriviamo a Torrenieri, antico borgo e importante luogo di sosta per i viandanti. Anche noi ci fermiamo nell'area di sosta per pranzare. Purtroppo in questo periodo il centro storico è un cantiere per il rifacimento della pavimentazione.
Il cammino continua su strade bianche e su tratti asfaltati per niente transitati. Vicino a San Quirico d'Orcia prendiamo un vecchio selciato che ci porta al paese.
San Quirico d'Orcia è sempre stato un punto di sosta importante per chi percorreva la Via Francigena. Davanti a noi appare la bellissima collegiata che visitiamo, di fianco alla chiesa romanica il bel Palazzo Chigi Zondadari del XVII secolo. Lungo il corso la chiesa di San Francesco e di fronte l'ingresso agli Horti Leonini, giardino all'italiana del Cinquecento. Sempre sul corso gli ingressi al vecchio Ospedale della Scala (XIII sec.) e al giardino delle rose.
Hotel Osteria Dell'Orcia **** Hotel Review 2017 HD, Castiglione dʼOrcia, Italy
Save money booking hotel Hotel Osteria Dell'Orcia in Castiglione dʼOrcia, Italy
Book now
...
Property Location
Located in Castiglione d'Orcia (Val d'Orcia), Hotel Osteria Dell Orcia is close to Fortress of Tentennano and Horti Leonini. This 4-star hotel is within close proximity of Palazzo Chigi and Collegiate Church of San Quirico.
Rooms
Make yourself at home in one of the 16 air-conditioned rooms featuring minibars. Your Select Comfort bed comes with Egyptian cotton sheets. Complimentary wireless Internet access keeps you connected, and satellite programming is available for your ...
Mario Ascheri I Chigi tra Siena e Roma
Video dell’appuntamento “Quando la Storia passava di qui” del 14 aprile 2018
I Chigi da Siena a Roma
con MARIO ASCHERI
modera Ugo Sani
Comune di San Quirico d'Orcia
Forme nel verde 2017 a San Quirico - Les chemins du bleu en Europe a cura di Gaia Pasi
Il Comune di San Quirico d’Orcia ha inaugurato sabato 5 agosto 2017, alle ore 18:30, nel parco degli Horti Leonini, la prima tappa della mostra di scultura FORME NEL VERDE a cura di Gaia Pasi che, per questa edizione, presenta i lavori di giovanissimi artisti studenti delle Accademie di belle Arti di Carrara, e di Firenze.
La rassegna di quest’anno, patrocinata dalla Regione Toscana e realizzata nell’ambito di Toscanaincontemporanea2017, prende spunto dal progetto Interculturale Les chemins du bleu en Europe (le vie del blu in Europa) promosso dalla Fondazione Tagliolini che insieme al Comune di San Quirico d’Orcia, coinvolge i paesi partner Francia, Spagna, Portogallo e Romania.
La mostra Les chemins du bleu en Europe. Forme nel Verde sulla Francigena in Val d’Orcia è dedicata alle vie di comunicazione quali la Francigena e la Teutonica che, attraverso i secoli, sono servite a costruire i legami tra le diverse popolazioni del continente Europeo, e quindi a dar forma all’attuale Unione Europea. Le strade sono dunque metafora (e non solo) dell’unione dei popoli nel segno del blu, colore scelto come elemento cromatico distintivo dell’Europa e della mostra.
Les chemins du bleu en Europe. Forme nel Verde sulla Francigena in Val d’Orcia quest’anno propone le opere di oltre 100 artisti emergenti under 35, dividendole in due inaugurazioni distinte:
5/08/2017 Horti Leonini mostra collettiva di scultura “Giardino d’Europa”,
14/10/2017 Palazzo Chigi mostra collettiva di bozzetti “Il Ratto d’Europa” e mostra collettiva di pittura “Il Blu dell’Europa”, che saranno visibili al pubblico rispettivamente fino al 5 novembre e al 3 dicembre 2017.
La prima tappa di Les chemins du bleu en Europe. Forme nel Verde sulla Francigena in Val d’Orcia – GIARDINO D’EUROPA inaugurata il 5 agosto 2017 alle ore 18:30 ed interessa gli Horti Leonini dove sono state collocate una serie di sculture di animali e fauni, opera degli artisti Diego Bocelli, Saverio Bonelli, Maria Bressan, Elia Buffa, Giulia Capaccioli, Camilla Cusumano, Amedeo Desideri, Raffaele De Maria, Alessia Guglielmetti, Chiara Mantovanelli, Mariaelena Mariotti, Niccolò Nencioni, Pierluigi Pagni, Arianna Papi, Antonio Reda, Gabriele Ruzzante, Silvia Scaringella, Giuseppe Spadaro, Jacopo Pischedda, Marco Venturini, del corso di scultura dell’Accademia di Carrara.
Le sculture gravitano intorno ad una grande cascata, composta da sacchetti della spazzatura di colore BLU, realizzata sulla scalinata centrale degli Horti Leonini, opera site specific delle artiste Chiara Bigazzi e Chiara Manetti, del corso di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Carrara.
Siena - San Quirico d'Orcia
Visit the site:
You'll find a lot of funny Venice!
Pienza, Siena, Tuscany, Italy, Europe
Pienza is an Italian town of 2 076 inhabitants in the province of Siena in Tuscany. It is probably the most renowned and most important artistic center of the whole Val d'Orcia. It is not far from the Cassia state road and from the other two important centers of the valley, San Quirico d'Orcia and Castiglione d'Orcia. The historic center was declared a UNESCO World Heritage Site in 1996. The city until 1462 was nothing but a small village called Corsignano. The event that changed its fortunes was the birth in 1405 of Enea Silvio Piccolomini who 53 years later became Pope Pius II. Just a trip of the pontiff to Mantua led him to cross the place of birth and the degradation he found led him to decide the construction of a new ideal city over the ancient village, entrusting the renovation project to the architect Bernardo Rossellino: the construction it lasted about four years and brought to light a harmonious town with typically fifteenth-century forms. The untimely death of Pope Pius II also closed the history of the new city, which since then has undergone limited changes. For the beauty of its historic Renaissance center, in 1996 Pienza became part of UNESCO's natural, artistic and cultural heritage, followed in 2004 by the same valley area in which it stands: the Val d'Orcia. Natural history: in 2003, in the Lucciola Bella nature reserve, fossil remains of an Etruridelphis giulii (marine mammal similar to a dolphin) re-emerged, lived in the area over 4.5 million years ago, in a period in which the current gullies they were the bottom of the Tyrrhenian sea. The fossil has been considered by scholars of great scientific value, because it is the most complete finding of the species existing in the world.
HORTI LEONINI
Gli Horti Leonini sono un giardino pubblico situato negli antichi baluardi di San Quirico d'Orcia (provincia di Siena). Gli Horti hanno mantenuto fino ad oggi la struttura originaria, costituendo un esempio ben conservato di classico giardino all'italiana del XVI secolo e un modello di sistemazione a parco ripreso nei secoli successivi.
Sorti intorno al 1581 su un terreno che Francesco I de' Medici aveva donato a Diomede Leoni, prendono il nome dal loro proprietario.Il Diomede Leoni realizzò un giardino senza villa e dunque non come luogo di delizie riservato a pochi, come si usava fare in età rinascimentale, ma piuttosto, come dichiara in una sua celebre lettera al granduca Ferdinando de’ Medici, come giardini “che tornano a qualche comodità ancora delli viandanti…”. Dunque, un caso singolarissimo di giardini realizzati, a ridosso dell'antica pieve di Santa Maria Assunta, già nota come Santa Maria ad hortos, e con lo Spedale della Scala vicino, per l'ospitalità dei pellegrini.
San Quirico era infatti, fin dal 990, come attestato dal diario di viaggio dell'arcivescovo di Canterbury Sigerico, una “statio” importantissima della Francigena, perché di lì a poco la strada entrava nel dominio papale dello Stato della Chiesa.
Gli Orti Leonini, che sono dal 1975 di proprietà del Comune di San Quirico d'Orcia, vengono regolarmente aperti al pubblico ogni giorno. L'impianto si è mantenuto inalterato fino ad oggi attraverso una serie d'interventi conservativi operati dal Comune, sotto la direzione della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici per le province di Siena e Grosseto.
La conformazione del terreno ha influenzato la distribuzione del giardino che si divide in due zone, quella inferiore più artificiale, e quella superiore più naturale. La zona inferiore, alla quale si accede tramite un piccolo cortile a mattoni, è recintata da muri e da lecci potati. Questa zona, composta da aiuole triangolari bordate da una doppia siepe di bosso, reca al centro la statua di Cosimo III de' Medici, scolpita da Bartolomeo Mazzuoli (1688), proveniente da palazzo Chigi Zondadari.
La composizione a raggiera è movimentata ulteriormente dalla diversa altezza con la quale sono potate le fasce di bosso che delimitano ciascuna aiuola. Il lungo viale, che taglia simmetricamente il giardino formale, conduce ad una scala che lo collega ad un piazzale erboso.
Il disegno fortemente scenografico del parterre degli Horti Leonini è stato dagli studiosi interpretato come una croce di Malta. La croce ottagona è basata sulle croci usate sin dalla prima crociata.
Il duro racconto di Domenico Quirico letto a Punto e a Capo (10/09/13)
Dopo ben 5 mesi di prigionia durante il suo viaggio in Siria per raccontare la guerra sanguinosa che in quelle terre si sta consumando, Domenico Quirico, reporter per il quotidiano La Stampa, è tornato libero ed è ritornato in Italia sano e salvo.
Dalle colonne del suo quotidiano, Domenico ha voluto condividere la sua sofferta esperienza, raccontando gli interminabili mesi di soprusi e detenzione.
Marco Gaiazzi, conduttore di Punto e a Capo, ne ha letto alcuni brani. Un omaggio ad un grande pezzo di giornalismo, scritto da un grande giornalista.
Pagina Facebook:
Donna in cammino, mostra antologica di Alberto Inglesi a Siena
Dal 23 marzo all’8 maggio, nella città del Palio, al via un’esposizione itinerante
Donna in cammino: Siena dedica una grande mostra antologia ad Alberto Inglesi
Le sculture di uno degli artisti fra i più rappresentativi del nostro tempo dialogano con uno dei centri storici più belli del mondo e raccontano l’universo femminile
Donna in cammino: è un universo femminile denso di inquietudine, ribellione, denuncia e riscatto, il protagonista della grande mostra antologica che Siena dedica ad Alberto Inglesi, artista fra i più eclettici e rappresentativi del nostro tempo.
Dal 23 marzo all’8 maggio, un singolare percorso che si snoda nel centro storico della città del Palio, propone al pubblico circa 40 opere dello scultore senese.
Un’esposizione itinerante, che dalla Basilica di San Domenico attraversa via Banchi di Sopra, risale via di Città e culmina in Piazza del Duomo, mettendo in dialogo l’opera di Inglesi con alcuni luoghi meno noti di una città che da sempre si lega a “topos” iconografici femminili a partire da quella dedica che la vuole “Civitas Virginis”.
In questo senso “Donna in cammino” è una mostra che impone un confronto proficuo tra antico e contemporaneo su un tema eterno. Un confronto fatto di linguaggi e luoghi che si intrecciano e si esplicitano.
Le donne di Alberto Inglesi raccontano i più diversi aspetti del sentire femminile: le loro masse corporee occupano uno spazio fisico fatto di gesti, fatica, attese ma evocano una realtà archetipica, guardano l’infinito, aspirano all’eterno.
Sono donne contemporanee e primordiali al contempo, portano con loro il silenzio dell’attesa, la forza dell’azione, la necessità della trasformazione, la potenza del saper resistere, il tutto della creazione. Si offrono allo spettatore vere, nella loro più intima interiorità: le forme di cui si vestono suggeriscono storie antiche eppure sempre nuove, offrono una porta per la comprensione.
Il principio femminile così come lo interpreta Alberto Inglesi diventa conoscenza oltre ogni apparenza, possibilità di sondare il mistero dell’essere.
Particolare attenzione merita poi l’uso dei materiali con cui Inglesi realizza le sue sculture: dal legno al bronzo, dal ferro alle resine, con grande maestria l’artista è alla continua ricerca di dare forma all’ineffabile, all’animus.
Il risultato è la sospensione di ogni definizione pur nella concretezza della materia, nella capacità di essere qui e ora ma anche altrove, in un luogo fatto di infinito.
Il percorso espositivo
La mostra inizia da Piazza San Domenico dove viene presentata “Clitennestra”. Si prosegue quindi verso Piazza Matteotti che accoglie la scultura “Presagio 1”.
Continuando verso il centro storico si incontrano quindi “Mater Matura” ubicata presso la Torre dei Malavolti, “Arpia” in Piazza Salimbeni e “Cadmio e Armonia” in Piazza Tolomei. Il percorso prosegue verso via Banchi di Sotto dove Palazzo Sansedoni accoglie la scultura “Largo Gesto 2” e altre opere. Quindi risalendo via di Città alcune istallazioni saranno presenti presso le Logge della Mercanzia, in Palazzo Patrizi e nella corte di Palazzo Chigi Saracini. Un gruppo importante di sculture sarà ospitato nel palazzo della Soprintendenza in Sovrintendenza via del Capitano,1 (nell’ingresso e nelle sale del primo e secondo piano)
Quindi il percorso si concluderà in Piazza del Duomo con le monumentali “L’angelo”, e “Dafne e l'attesa”.
L’artista: Alberto Inglesi
Inglesi nasce a Siena nel 1952. Sin da piccolo trascorre le sue giornate nella bottega del padre ebanista intarsiatore, che lo avvia al mestiere. All’età di 12 anni frequenta corsi privati di disegno ornato veneto e toscano. Il suo esordio con la mostra nel 1965 presso il palazzo del Cipolla a San Quirico d’Orcia. Nel 1970 si diploma a pieni voti presso l’Istituto d’Arte Duccio di Buoninsegna di Siena. Nel 1975 partecipa a numerose rassegne nazionali, che lo conducono all’assegnazione del “Premio Nazionale Arte e Sport” e del “Premio Nazionale di Arte Grafica”. A causa di un incidente la carriera subisce un rallentamento per poi riprendere a pieno ritmo nel 1988, esponendo così in tutta Italia e all’estero. In seguito, l’artista realizza mostre a Londra, Copenaghen, Vienna, Madrid, New York e Tokyo.
Oggi, è possibile ammirare alcune opere a Siena presso il Museo della Contrada della Civetta, della Contrada della Lupa, della Contrada della Chiocciola, della Contrada della Torre, Contrada della Giraffa, della Pantera e nei locali della Società il Leone, della Contrada dell’Istrice. Inoltre, tra i suoi numerosi lavori si ricordano il bronzetto per le edizioni del premio giornalistico Paolo Frajese, la Pila Battesimale in bronzo per la Cappella delle Confessioni del Santuario di Santa Caterina da Siena, il trofeo per gli Internazionali di tennis di Spagna.
Presentazione libro sul Palazzo Mezzabarba
L' Assessore Marco Galandra presenta un libro che riguarda la storia Di Palazzo Mezzabarba oggi sede del Comune di Pavia
Siena Travel-Italy June 2018
Siena Travel-Italy June 2018. Day trip to Siena from Florence
Laura Bisotti Quiet | ZAK con Gaia Pasi | 2014.05 | Palazzo Chigi Zondadari | Siena
Quiet, la mostra personale dell’ artista Laura Bisotti (Piacenza 1985) a cura di Gaia Pasi, apre sabato 17 maggio presso la galleria Zak Project Space, Palazzo Chigi Zondadari, via di Banchi di Sotto 42/44 a Siena. Quiet riunisce il lavoro degli ultimi quattro anni dell’artista Bisotti e vede come filo conduttore la necessità di indagare i luoghi e i territori, intesi come spazi da attraversare e da ridefinire sulle trame e sugli orditi di un’esperienza individuale. Un racconto ogni volta differente ma modulato sulle tracce fisiche e poetiche di una cartografia di disegni e di parole, di pittura liquida e di prelievi diretti o mediati. Le tecniche incisorie sono la linea guida che risponde ad un’esigenza contemporanea di espressione costruttiva della propria fisicità, nonostante si riferiscano a sistemi produttivi provenienti da un’epoca tecnica ormai lontana ma qui più che mai attuale: appunti silenti, leggere sfumature di segni incisi, graffiati. Bisotti talvolta traduce in immagini fotografiche la memoria del passato plasmando gli orizzonti lunghi e piani dei luoghi da lei attraversati, dalla residenza romana presso l’Accademia di Spagna, alle coste del Golfo di Biscaglia fino a quelli della Pianura Padana, che fanno dei suoi momenti privati reportage metafisici, delicati ed impalpabili.
Sbandierata Nobil Contrada del Prato 2014
La sbandierata dei ragazzi del Prato durante il Palio 2014 di Asciano (Siena), che li ha visti vincitori
Place2B Siena | Eventi dal 12 al 19 Agosto 2016 | TOP10
Sei ti stai chiedendo cosa fare a Siena questa settimana, guarda la nuova puntata di Place2B Siena Top10, i migliori 10 eventi a Siena e Provincia raccontati dalle ragazze della nostra redazione.
Dopo aver visto il video, puoi approfondire ogni singolo evento cliccando sul titolo dell'evento nella Top10.
Se vuoi seguire gli aggiornamenti di tutti gli eventi, giorno per giorno, visita la nostra pagina Facebook: - Place2B Siena
Buon divertimento!
Cosa fare a Siena, Toscana, Italia dal 12 al 19 Agosto 2016
1 - - 16 Agosto | Palio dell'Assunta | Piazza del Campo | Siena
2 - - 14 Agosto | Corteo dei Ceri e dei Censi | Siena
3 - - 15 Agosto | Notte Bianca | Montalcino
4 - - 18 Agosto | Le Scoperte del Cinema 2016 | Siena
5 - - 14 Agosto | Festival Valdorcia | San Quirico d'Orcia
6 - - 14 Agosto | Notte Bianca | Chiusdino
7 - - 16 Agosto | Barbiere di Siviglia | Radicofani
8 - - 15 Agosto | Sede Storica Monte dei Paschi | Siena
9 - - 18 Agosto | Bucolica.Mente | Mohsen | Siena
10 - - 12 Agosto | KIAN T | Bottega Roots | Colle Val d'Elsa
℗
Napoli - Ombre dal fondo, Quirico racconta in un film la prigionia in Siria (31.01.17)
- Napoli - Il giornalista Domenico Quirico e la regista Paola Piacenza sono stati ospiti-protagonisti dell’appuntamento con “Astradoc - Viaggio nel cinema del reale” - organizzata da Arci Movie, Parallelo 41, Università Federico II e Coinor. Venerdì 27 gennaio si è tenuta la proiezione di “Ombre dal fondo”, un film di Paola Piacenza, con Domenico Quirico, prodotto da Luca Guadagnino e Luca Mosso.
Domenico Quirico, inviato del quotidiano ‘La Stampa’, rapito in Siria l'8 aprile 2013 e liberato dopo 152 giorni di prigionia, rievoca la propria vita spesa a collezionare frammenti di vite altrui e ridiscende nel pozzo in cui il suo destino si fonde con quello dei protagonisti dei suoi racconti. La voce di Quirico ci accompagna a ricostruire quel momento e ci conduce lungo le traiettorie oggetto della sua narrazione. Accanto alla parola che costruisce il tessuto narrativo del film, ci sono le immagini del reporter in azione. Per la prima volta il giornalista accetta di condividere la sua esperienza sul campo: prima lungo il fronte russo-¬‐ucraino, poi nel viaggio di ritorno verso i luoghi della propria prigionia in Siria.
“Ombre dal fondo” è il racconto di una vita scandita dall’imperativo del racconto, dalla consuetudine a organizzare il ‘rumore del mondo’ in parole, frasi, ‘fogli di carta, scritti, analisi, stupidaggini o genialità’, secondo un’idea di giornalismo ormai in corso di archiviazione, come Quirico racconta davanti alla vecchia sede della Stampa, ormai vuota, abbandonata e coperta di graffiti. È la dolorosa presa di coscienza di essere approdati a un tempo che quel racconto ha ormai reso impossibile: con la registrazione della fine della propria storia, c’è inevitabile anche quella dell’intero universo in cui questa si inscrive e da cui trae senso.
“Ho pensato a Domenico Quirico - dice la regista Paola Piacenza - come voce e volto di questo film quando era prigioniero in Siria. E non ho smesso di farlo quando è stato liberato. La personalità di Quirico è unica nel giornalismo italiano. La qualità del suo racconto, la profondità della sua partecipazione alle vicende di cui dà conto, vanno oltre il valore informativo degli articoli pubblicati sul giornale. Quirico è al 100% giornalista perché ha sposato l’etica della professione e i modi di investigazione che le sono propri, ma è anche e soprattutto un indagatore della condizione umana.
Insieme abbiamo deciso di filmare una serie di conversazioni. Fino a decidere di partire per uno dei fronti che l’inviato della Stampa ha raccontato nel corso della sua carriera: l’Ucraina e il conflitto con i ribelli filo‐russi. Mentre il dialogo proseguiva l’idea, la necessità, del ritorno nei luoghi che erano stati teatro della sua cattura e della sua prigionia, ha cominciato a rendersi evidente”.
“Voglio tornare in Siria – confessa Quirico – perché non c’è viaggio senza ritorno e il mio ritorno non è a casa, il mio ritorno è lì. Dove tutto è cominciato e tutto è finito. Ma non sarà mai completamente finito finché non rimetto piede lì. Soltanto in quel momento potrò dire che per me questa storia è finita e la potrò mettere nel cassetto. Affioreranno allora ogni tanto i ricordi di questi 150 giorni, così come affiorano i ricordi di quando facevo il liceo. È nel rimettere piede lì che il cerchio si compie. Voglio ritrovare la casa dove sono stato chiuso. La tana sotterranea in cui c’erano gli scarafaggi, dove non c’era luce neanche di giorno, con questo senso di morire soffocati. Le piantagioni di meli dove siamo passati con questo popolo fuggiasco, sono sicuramente lì. La natura ricopre subito le tragedie, la vita riaffiora”. (31.01.17)
Sbandierata Palio di siena
In questo video si vedono tutti i tamburini e gli sbandieratori di tutte le contrade entrare nella piazza e disporsi tutti in fila. Anche le contrade che non parteciperanno al palio. Appena tutti saranno in fila i tamburini daranno il via alla sbandierata. Quando finiranno tutti lanceranno la bandiera in alto e chi la riuscirà a lanciarla più su degli altri si dice che sarà la favorita. In poche parole è un porta fortuna
Bagno Vignoni
La stazione termale, m 306, si è formata nel Medioevo attorno alle acque solforose note per le loro virtù già in età romana, come attesta il ritrovamento di un'iscrizione dedicatoria latina; fu dei Salimbeni, poi degli Sforza e dal '600 dei Chigi. Il minuscolo, affascinante borgo si raccoglie attorno alla grande vasca che costituiva l'antica struttura delle terme; vi si apre il loggiato di S. Caterina, con cappella dedicata alla santa che fu più volte ospite in questa terra. Attorno, sullo sfondo dei verdi colli, si distribuiscono case d'aspetto spiccatamente medievale; la chiesa parrocchiale è arricchita da un affresco staccato di Ventura Salimbeni.
Nello stabilimento termale viene utlizzata per bagni e fanghi un'acqua bicarbonato-solfato-calcica-carbonica (52 °C), che fu usata anche da Lorenzo il Magnifico nel 1490.
Travel Vlog #3: Day Trip to Siena, Italy
Among a group tour visiting the city, adding snapshots & short videos of my favorite things!