Marco Somadossi FANFARE AND HYMN FOR THE PEACE
Marco Somadossi (Rovereto, Trento,1968)
FANFARE AND HYMN FOR THE PEACE (Edizioni Scomegna)
Allievo di Daniele Carnevali al Conservatorio di Trento, Marco Somadossi è oggi direttore di banda e docente tra i più affermati, in Italia, della sua generazione.
Fanfare and Hymn for the Peace, composta su commissione del Festival Internazionale delle Bande Militari di Modena, è stata dedicata dall'autore alla Banda dell'Esercito, che l'ha eseguita in prima assoluta l' 8 luglio 2004 nel Cortile d'onore del Palazzo Ducale, sede della Accademia Militare.
La struttura del brano segue un percorso paragonabile a quello di altri lavori dal titolo simile, con una parte introduttiva maestosa e sonora, seguita da una parte brillante all'inizio ed alla fine; al centro troviamo una parte contrastante, dal carattere da principio cantabile, poi sempre più grandiosa.
La composizione è un tributo alla moderna figura del Soldato, sempre più frequentemente impegnato in missioni che hanno per obiettivo il raggiungimento ed il mantenimento della Pace.
CONCERTO DI GALA
in occasione del 90° anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale
Banda dell'Esercito (Italian Army Band)
Fulvio Creux - Direttore
Trento, Teatro Sociale, 17 ottobre 2008
Parco dell'Antola, le mucche al pascolo amiche dei narcisi
Vivono all'aria aperta, brucando le erbe profumate di queste montagne, per sette, otto mesi all'anno, prima di far ritorno alle stalle per l'inverno. Sono le mucche, ma anche i tori perché qui la riproduzione è ancora quella naturale nel Parco dell'Antola. Sui crinali sopra Propata, Fascia, Gorreto, in Valbrevenna, a Vobbia e in altre zone ancora, pascolano i bovini degli allevatori del parco, con ottime razze da carne come la grande limousine, e la piccola cabannina locale, molto apprezzata per il latte ma anche per la carne.
Gli allevatori sono una trentina e con i loro animali sono presìdi fondamentali per il territorio, l'economia locale, la vita e la tutela del parco.
ROBERTO COSTA, Presidente Ente Parco dell'Antola
Seicento ettari, più della metà prati e il resto boschi, sui monti di Propata sono l'habitat da aprile a novembre, ma anche metà dicembre se non nevica, dei 200 bovini di Mario Traverso: 110 vacche da riproduzione, 5 tori e una novantina di vitelli. Il mantello rosso, colore del granturco acceso, e le dimensioni di questi grandi bovini, con maschi che arrivano a 12 quintali e femmine a 8, dice che sono Limousine, pregiata razza da carne originaria della zona francese di Limoges.
Ottime pascolatrici, di erba e non solo.
MARIO TRAVERSO, Allevatore
Traverso raccoglie il prezioso fieno di montagna sfalciato sul piano della Cavalla, paradiso dei narcisi dell'Antola, in balle da 4-5 quintali che alimentano i suoi bovini durante l'inverno. Ma prima che arrivino i rigori del clima facciamo in tempo a vedere altre mucche al pascolo, completamente diverse dalle Limousine: le Cabannine, originarie dei monti dell'Aveto. Per farlo ci spostiamo in alta Valbrevenna, sopra il paesino di Carsi dove per otto mesi all'anno vivono i bovini di Ettore Molini.
ETTORE MOLINI, Allevatore
Dopo esserci arrampicati lungo il crinale dei boschi, le prime mucche che incontriamo, dal mantello castano scuro e molto più piccole delle limousine, sono tre veterane della mandria, vigilata e incrementata dallo scurissimo e aitante toro Dario: Silla, 11 anni, Melia nove e Delia 10, nonne di molti di questi bovini.
ETTORE MOLINI, Allevatore
Molini è anche coltivatore, specializzato in patate quarantine e per farle crescere sane usa tutto il letame delle sue mucche. Cabannine da latte e formaggi, ma lui ha fatto una scelta diversa.
ETTORE MOLINI, Allevatore
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