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INTRO-The funny Museum: il museo prende vita
Inizia a l'avventura a Palazzo Mosca-Musei Civici, Pesaro (PU)
Start the game at Palazzo Mosca-Civic Museum, Pesaro Italy.
Musei Civici - Palazzo Mosca
La collezione di ceramiche italiane al museo civico nel palazzo Toschi Mosca, di Pesaro.
Giornale Luce B0992 del 18/11/1936
Descrizione sequenze:ingresso del palazzo con gruppi di persone che entrano ed escono ; i visitatori camminano per le sale del museo dove sono esposte le ceramiche ; immagini delle sculture e dei piatti in ceramica esposti nelle sale in vetrine o su piedistalli ; immagini di piatti e e sculture di Fontana, Patanazzi Urbinati, Mastro Giorgio eugurbino ; immagini di piatti in ceramica provenienti da Pesaro, Faenza, Deruta, Casteldurante, Cafaggiolo ; veduta di altri piatti ; un piatto restaurato ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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La memoria del presente, Musei Civici Pesaro. Frammenti d'arte
Dal 22 giugno al 2 novembre 2014 a Palazzo Mosca, sede dei Musei Civici di Pesaro.
Giuliano del Sorbo - Live Painting @ Palazzo Mosca, Pesaro Musei
26 Aprile 2014. Reinterpretazione dell'opera La Caduta dei Giganti di Guido Reni da parte di Giuliano del Sorbo.
Guarda Chi C'è Pesaro - Puntata 18 - Casa Rossini e Musei Civici
Continuiamo alla scoperta dei luoghi storici di Pesaro, e oggi siamo ai Musei Civici e Casa Rossini. Margherita Guerra ci accompagnerà nella visita di casa Rossini, l'unico museo a livello internazione del grande musicista. Ci illustrerà tutta una serie di litografie, stampe e immagini, testimonianze del periodo di maggior attività dell'artista. Proseguiremo poi con Stefano Poderi alla visita dei Musei Civici, allestiti in un palazzo del XVII secolo, costruito per volontà della famiglia Mosca, nobili e ricchi commercianti del bergamasco. Margherita Guerra ci racconterà la storia funesta della Medusa di Ferruccio Mengaroni, una delle figure più importanti della tradizione ceramica pesarese, posta all'ingresso del palazzo, per poi accompagnarci nella visita guidata del Museo, ristrutturato nel luglio 2013, alla scoperta nell'imponente patrimonio artistico per quanto riguarda la parte di pinacoteca ma soprattutto per la ceramica, dato che il secondo museo per importante in Italia.
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Guarda Chi C'è Fano - Edizione 6
Un programma di Nicola Zarri
Condotto da Silvia Falcioni
Regia di Giacomo Temeroli
Produzione di ZarriComunicazione.it
Per partecipare a Guarda Chi C'è
Scrivi a posta@guardachice.tv - info@zarricomunicazione.it
Telefona al 0721/1796620 - 349 1237849
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Rossini e Marchesa Mosca - visita animata al museo
Video girato durante le visite animate realizzate nell'autunno 2014 da Sistema Museo in occasione dei tour di turisti del nord Europa.
Gioachino Rossini e la Marchesa VIttoria Mosca accompagnano i visitatori alla scoperta delle collezioni dei Musei Civici di Pesaro.
PRENOTA LA VISITA
Palazzo Mosca | 0721 387541
pesaro@sistemamuseo.it
Places to see in ( Pesaro - Italy )
Places to see in ( Pesaro - Italy )
Pesaro is a town and comune in the Italian region of the Marche, capital of the Pesaro e Urbino province, on the Adriatic. According to the 2011 census, its population was 95,011, making it the second most populous city in the Marche, after Ancona. Pesaro is known as City of Bicycle, thanks to its big net of bicycle paths. The city received this award by Legambiente, the most important ecologist society in Italy, in 2015, because it is the city with the biggest bicycle use in Italy. It is also known as City of Music thanks to the bond with Gioacchino Rossini, the famous composer born in Pesaro. For this reason, in 2015, the Italian Government officially candidate Pesaro as Creative City in the group of World Heritage Sites of UNESCO. Fishery, furniture industry and tourism are the main strengths of the local economy.
The city was founded as Pisaurum by the Romans in 184 BC as colony in the territory of the Picentes, the people who lived on the northeast coast during the Iron Age. However, in 1737, 13 ancient votive stones were unearthed in a local farm field, each bearing the inscription of a Roman god; these were written in a pre-Estrucan script, indicating a much earlier occupation of the area than the 184 BC Picentes colony.
A settlement of the Picentes tribe has been found at Novilara. The northern Picentes were invaded in the 4th century BC by the Gallic Senones, earlier by the Etruscans, and when the Romans reached the area the population was an ethnic mixture. Within it the Gauls at least were still distinct, as the Romans separated them out and expelled them from the country.
Under the Roman administration Pesaro, a hub across the Via Flaminia, became an important center of trading and craftmanship. After the fall of the Western Empire, Pesaro was occupied by the Ostrogoths, and destroyed by Vitigis (539) in the course of the Gothic War. Hastily rebuilt five years later after the Byzantine reconquest, it formed the so-called Pentapolis, part of the Exarchate of Ravenna. After the Lombard and Frankish conquests of that city, Pesaro became part of the Papal States.
During the Renaissance it was ruled successively by the houses of Malatesta (1285–1445), Sforza (1445–1512) and Della Rovere (1513–1631). Under the last family, who selected it as capital of their duchy, Pesaro saw its most flourishing age, with the construction of numerous public and private palaces, and the erection of a new line of walls (the Mura Roveresche). In 1475, a legendary wedding took place in Pesaro, when Costanzo Sforza and Camilla D'Aragona married.
Alot to see in Pesaro such as :
Ducal Palace (15th century)- Commissioned by Alessandro Sforza, the façade has a portico with six arcades supported by six heavy pilasters and an upper floor with five windows crowned by coats of arms, festoons and puttoes.
Rocca Costanza (15th century) - Massive castle built by Costanzo I Sforza; it has a square plan with four cylindrical corner towers and a wide dry moat. Later used as prison.
Villa Imperiale of Pesaro (c. 1530) - Suburban palace with gardens designed by Girolamo Genga for Duke Francesco Maria Della Rovere and his duchess Eleanora.
Mura Roveresche (17th century)- Della Rovere Walls
Birthplace of Gioacchino Rossini
Conservatorio Statale di Musica Gioachino Rossini - Located in the 18th century Palazzo Olivieri–Machirelli on the Piazza Oliveri
Musei Civici di Palazzo Mosca- Civic museum contains mainly paintings and ceramics. Among the masterpieces is the Pesaro Altarpiece by Giovanni Bellini.
Oliveriani Museum and Library
Cathedral of Pesaro
The Baroque Sanctuary of Beata Vergine del Carmelo (18th century).
Church of the Maternità
Santissima Annunziata
Oratory of the Nome di Dio
San Giacomo
San Giovanni Battista
Sant'Agostino
Santa Lucia
Santa Maria Maddalena
Municipal Chapel of Sant'Ubaldo
Church and Convent of the Girolimini
Madonna del Porto
Santa Maria delle Grazie
Pieve di Ginestreto
Pieve di Santo Stefano
Santa Veneranda
Sacred Grove of Lucus Pisaurensis, pre-Roman era sacerdotal lucus
( Pesaro - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Pesaro . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Pesaro - Italy
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Best Attractions and Places to See in Pesaro , Italy
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List of Best Things to do in Pesaro
Parco Naturale Monte San Bartolo
Castello di Fiorenzuola di Focara
Sfera Grande di Pomodoro
Villino Ruggeri
Biblioteca San Giovanni
Palazzo Mosca - Musei Civici
Cattedrale di San Terenzio
Piazza Del Popolo
Villa Imperiale
Interviste Inaugurazione Musei Civici di Pesaro
IL 6 GENNAIO INAUGURAZIONE DELLA SONOSFERA A PALAZZO MOSCA
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PALAZZO MAZZOLARI MOSCA, AMBIENTI SEGRETI DA RESTITUIRE AI PESARESI
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Musei Civici - Videoguida LIS 01 | Pesaro Musei Senza Confini
PER I DIRITTI DELL'UOMO
“IL DIRITTO DI ESSERE DEBOLI. Massimo Dolcini a Parigi nel 1989 per i diritti dell’uomo”, è il titolo della mostra promossa dal Comune di Pesaro/Assessorato alla Bellezza con il contributo della Regione Marche in collaborazione con Sistema Museo e allestita dal 13 dicembre al 1° marzo 2020 a Palazzo Mosca / Musei civici.
L'esposizione fa tornare ai Musei Civici il grande grafico pesarese (1945-2005) ma è soprattutto l’occasione per riflettere su temi sociali, temi che hanno caratterizzato l’intera produzione dolciniana e che sono oggi più che mai contemporanei e ricchi di spunti per riflettere. Ciò che viene proposto, infatti, è la mostra ‘Pour les droits de l’homme. Histoire(s) Image(s) Parole(s)”, organizzata nel 1989 al Museo Beauborg di Parigi dall’associazione Artis 89 e dal collettivo grafico francese Grapus: un progetto voluto dal Governo Francese per celebrare il 200esimo anniversario della rivoluzione francese e della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino. Allora come oggi, protagonisti i lavori di 65 progettisti, grandi maestri della grafica invitati a partecipare da ogni parte del mondo, fra cui Dolcini, appunto, che rappresentò l’Italia insieme a Pierluigi Cerri e Andrea Rauch.
L’esposizione nasce da una proposta di Luigi Panzieri, grande collezionista dei poster di Dolcini, ed è curata da Mario Piazza, noto grafico e architetto, e Jonathan Pierini, direttore di ISIA Urbino. Nel 1989 ad ogni grafico venne donata una copia di tutti i manifesti esposti a Parigi; ciò che si può ammirare a Pesaro è la serie appartenuta a Dolcini, oggi nella raccolta Panzieri ospitata nei locali dell’ITET ‘Bramante-Genga’ e prestata per l’occasione. Il titolo “Il diritto di essere deboli” è stato mutuato proprio dal manifesto creato da Dolcini: una celebrazione in chiave quotidiana e ironica, come è tipico del suo stile, della vittoria di Davide su Golia, e dunque dell’intelligenza (e perché no anche di un po’ di furbizia) sulla ‘sola’ forza. Accanto alle opere parigine, Palazzo Mosca accoglie una scelta di manifesti di pubblica utilità che Dolcini realizzò per il Comune di Pesaro in più di vent’anni di attività: una sorta di ‘piccola’ appendice alla mostra, un approfondimento localizzato più che locale, che permette di comprendere come il grafico ha interpretato tematiche sociali di rilevanza mondiale e come poi queste sono circolate in città.
Il periodo in cui nascono i manifesti della mostra parigina - la fine degli anni ottanta - è segnato da una forte instabilità politica e da numerosi episodi di violazione dei diritti umani in più parti del mondo. Nonostante i numerosi movimenti per la liberazione dai regimi totalitari e nei domini coloniali, elementi di diseguaglianza permangono anche nei paesi democratici. A questo si uniscono gli allarmi ambientali legati ai rischi del nucleare e al deterioramento delle condizioni del pianeta di cui si acquista maggiore consapevolezza. In un simile scenario, in evidente contrasto con le spinte di modernizzazione che provengono dalla società civile, sia sul fronte politico che su quello culturale e tecnologico, emerge l’urgenza di ribadire quei diritti fondamentali dell’uomo che non possono essere dati per scontati. E oggi cosa ci dicono questi manifesti sui diritti dell’uomo? È il quesito su cui si sono confrontati gli studenti del secondo anno del corso specialistico in grafica per l’editoria di ISIA Urbino. Sotto la guida del direttore Pierini, i ragazzi hanno risposto con una selezione d’immagini tratte dal presente che collocate nel percorso espositivo, interagiscono con i manifesti del 1989 evidenziando la forte attualità delle questioni affrontate e aprendole a molteplici letture.
Nel video alcune immagini della mostra di Pesaro e del catalogo originale dell’esposizione allestita a Parigi nel 1989.
Informazioni:
pesarocultura.it
LA MEMORIA DEL PRESENTE - Intervista a Stefano Cecchetto
LA MEMORIA DEL PRESENTE - Capolavori dal Novecento Italiano
22 giugno - 2 novembre 2014
Palazzo Mosca, Musei Civici
Intervista a Stefano Cecchetto, curatore della mostra.
Nata dalla collaborazione tra Musei Civici, Comune di Pesaro, Sistema Museo e Popsophia Festival del Contemporaneo, patrocinata da Consiglio Regionale delle Marche e Provincia di Pesaro-Urbino e con il sostegno di Banca dell'Adriatico, l'esposizione si deve alla disponibilità dalla Fondazione Cassa di risparmio della provincia di Macerata che ha generosamente prestato alcuni sommi capolavori della preziosa collezione di Palazzo Ricci.
Oltre ai capolavori della Fondazione Carima, in mostra alcuni prestiti da prestigiose collezioni private che integrano il percorso espositivo con alcune opere emblematiche: il bellissimo Ritratto di signora di Giorgio de Chirico degli anni venti, una sequenza straordinaria di opere di Filippo De Pisis, uno dei rari dipinti figurativi di Giuseppe Capogrossi del 1941 e una composizione astratta di Bice Lazzari del 1956.
Una mostra sul Novecento con opere di importanza internazionale per raccontare un secolo impetuoso, in pieno movimento, stravolto da due conflitti mondiali e che nell'arte trova il luogo ideale per esprimere tutte le sue vicissitudini.
Il progetto a cura di Stefano Cecchetto documenta il rivoluzionario cambiamento in Italia dal primo dopoguerra fino agli anni settanta e presenta un percorso trasversale ai diversi linguaggi espressivi mettendo in risalto l'atto creativo dell'artista quale artefice di una rinascita.
Dal tema delle Muse inquietanti e dall'emblema che ne ha ricavato Giorgio de Chirico alla Fucilazione di Ernesto Treccani, la prima parte della mostra mette a fuoco le grandi innovazioni stilistiche dal primo Novecento fino agli anni del secondo conflitto mondiale: l'influenza francese de Les Italiens de Paris, la ventata del Futurismo e il suo superamento verso la riscoperta di una nuova e più personale poetica espressiva; il panorama della visione subisce una svolta e l'artista decide di rappresentare, non più quello che l'occhio vede, bensì l'analisi emozionale del proprio pensiero.
La seconda parte, dal Paesaggio di Osvaldo Licini al Concetto spaziale di Lucio Fontana, indaga la trasformazione dei linguaggi artistici dal secondo dopoguerra fino agli anni settanta; gli anni in cui la spinta innovativa sposta i parametri della ricerca verso territori sempre più inconsueti come i tagli di Fontana che sono un trucco filosofico, ma anche il segno chirurgico di una divisione netta tra figurazione e concettualità. Da qui prenderanno forma tutte le tesi e le antitesi che ancora oggi rappresentano il tratto distintivo della modernità.
La mostra affiancherà il festival Popsophia in programma a Rocca Costanza dal 2 al 6 luglio, sul tema della nostalgia del presente; manifestazione giunta con successo alla quarta edizione dove la filosofia indaga il pop e il pop racconta la filosofia attraverso la parola, la musica, il cinema e, naturalmente, l'arte.
Presentazione della Biblioteca e dei Musei Oliveriani - Pesaro - Italy
L'Ente Olivieri di Pesaro, proprietario e amministratore della Biblioteca e del Museo Archeologico Oliveriani, prende nome dal pesarese Annibale degli Abbati Olivieri Giordani (1708-1789), che assegnò una notevole parte delle sue rendite alla comunità, dando così origine alla Congregazione Oliveriana. Sito: oliveriana.pu.it
LE MARCHE PER LE MARCHE a cura di Vittorio Sgarbi
Le Marche per le Marche - l'arte che sostiene l'arte
a cura di Vittorio Sgarbi.
Erano presenti: il Sindaco di Pesaro, Matteo Ricci -
il Sindaco di Urbino, Maurizio Gambini - l'Assessore Daniele Vimini
e l'Assessore e curatore della mostra, Vittorio Sgarbi.
23 Dicembre 2016 - Pesaro
Musei Civici - Palazzo Mosca
Riprese a cura di RADIO INCONTRO PESARO
radioincontro.com
Sindaco di Pesaro - I musei luoghi di cittadinanza attiva - 28/07/2011
Il sindaco Luca Ceriscioli, affiancato dall'assessore alla Cultura Gloriana Gambini, ha fatto il punto nell'ultima conferenza stampa prima della pausa agostana sui progetti di valorizzazione del patrimonio museale comunale. L'occasione è stata propizia per approfondire tutti gli interventi che l'Amministrazione sta compiendo per rendere Pesaro un polo sempre più attrattivo dal punto di vista culturale (in primis i piani di riqualificazione dei Musei Civici e di palazzo Mazzolari-Mosca).
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La settimana Incom 02188 del 22/02/1962
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Descrizione sequenze:p.p. di Abel ; fotografia del pilota con cui Abel è stato scambiato ; repertorio del processo del pilota americano Francis Powers ; genitori e moglie di Powers assistono al processo ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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