Pontebba
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Copia di 2/65 69^ CMP. PONTEBBA
2/65 69^ CMP. PONTEBBA - created at
LA STORIA DI COL BADIN CHIUSAFORTE (UD) - LA RICERCA
LA RICERCA HA RIPORTATO QUALCHE RISULTATO POSITIVO... UN QUALCOSA DI ATIPICO MA NULLA DI NON RAZIONALMENTE SPIEGABILE. IN LUOGHI COME QUESTO CARICHI DI STORIA, RICORDI, BATTAGLIE DI VITE VISSUTE E PERDUTE TALI ANOMALIE POSSONO ESSERE RICONDOTTE AI COSIDDETTI ECHI DEL PASSATO, SE VERRÀ CONCESSO EFFETTUEREMO IN FUTURO UN EVENTUALE VERIFICA. L' UNICA CERTEZZA E GLI UNICI FANTASMI CHE ABITANO QUESTO LUOGO E' LA NOSTRA STORIA E I LUOGHI MERAVIGLIOSI CIRCOSTANTI CHE DEVONO ESSERE CONOSCIUTI E VISSUTI DA OGNUNO DI NOI. L'ASSOCIAZIONE E.P.A.S. RINGRAZIA PER LA COLLABORAZIONE E DISPONIBILITÀ IL SINDACO FUCCARO, L'ASSESSORE ORLANDO, L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE, LA PROVINCIA DI UDINE ED I MEDIA PER L'INTERESSE ALLA RIVALORIZZAZIONE DI QUESTA STORICA STRUTTURA. LA RICERCA CONTINUA.....
Trattoria F.lli Martina Chiusaforte
“Tin nono, Tin pari, local centenari”
Il 28 dicembre del 1865 Giuseppe e Valentino Martina, distintisi come conduttori di cottimi nei lavori del parco ferroviario della Südbahn, si aggiudicano all’asta per 551 fiorini il Ronco di S.Bartolomeo, un fondo in Chiusaforte di proprietà della fabbriceria parrocchiale comprendente una casa appena costruita, e ne perfezionano l'acquisto il successivo 5 febbraio 1866 avviando così l’attività della locanda dei fratelli Martina.
Le prime notizie compaiono il 25 giugno del 1880 sul Giornale di Udine: si consigliano alcuni itinerari turistici lungo la Val Raccolana con la possibilità di riposarsi dai fratelli Martina. Il primo cliente a lasciare una traccia fino ai nostri giorni è lo studioso di Innsbruck Theodor Gartner, fermatosi a pranzo il 5 settembre del 1881. Dei fratelli Martina si parla ancora nel 1882, a pag. 60 della guida Von St. Michael nach Udine compilata da Markus Freiherr von Jabornegg-Gamsenegg, e nel 1883, nella guida “Südbaiern, Tirol und Salzburg” di Karl Baedeker. Nel 1884 Theodor Gsell-Fels, nel suo „Ober-Italien“, descrive il viaggio in treno scendendo da Pontebba, dove conta e riconta tunnel e viadotti, rimanendo colpito da quel punto poco prima di Chiusaforte dove fiume, carrozzabile e ferrovia si sovrappongono facendosi strada a forza: i fratelli Martina sono nominati a pag. 51. Altre citazioni arrivano il 18 settembre 1885 sulla Patria del Friuli; nel 1888 nella guida “Südbaiern, Tirol und Salzburg”; nel 1894 in “Guida del Canal de Ferro”, pubblicata dalla SAF, dove è scritto Martina Valentino (per pranzo e alloggio soltanto ad alpinisti o persone raccomandate); in un articolo apparso su Il Friuli del 24 settembre 1895; nel 1903 in “Markt-Tarvis in Ober-Kärnten” di Johan Siegel; su il Paese del 20 luglio 1906; sulla rivista slovena Planinski Vestnik nel 1908 a firma Enrick Tuma. Nel 1901 subentra nella gestione la seconda generazione e Valentino di Valentino Martina rinnova ed amplia la vecchia locanda trasformandola in un albergo di grande prestigio per l’epoca. Qualche vecchio di famiglia narrava di posate d’oro ai tavoli ma il motto del locale era :”ambiente distinto, ottima cucina, prezzi modici”
Con lo scoppio della prima guerra mondiale l’Albergo diventa sede del comando del 1° Reggimento Alpini che, dopo Caporetto, lascia letteralmente il posto al comando della 59.Gebirgsbrigade della Decima Armata austroungarica. In seguito verrà adibito ad ospedale militare. Quando Valentino Martina rientra in paese, nei primi mesi del 1919, troverà l’albergo completamente inagibile. L'attività riaprirà al pubblico solo il 6 gennaio del 1921.
Nel primo dopoguerra l’Albergo Martina è tra i più noti della zona, sui registri è possibile ancora leggere tra i nomi degli ospiti quello del prof. Giulio Paoletti, botanico, con la moglie Giuseppina Mariacher; l'armatore Martinoli e la contessa Alice Sforza da Trieste; il prof. Celestino Ficai, docente di chimica industriale all’università di Bologna; il comm. Emilio Lecchi; il comm. Aristide Bonini, direttore della “Cassa di Risparmio di Udine”, con la moglie Emma Marcuzzi. Moltissimi alpinisti tra i quali Arturo Ferrucci, Enrico Bonanni e Vittorio Cesa; il pittore buiese Ernesto Mitri, il fotografo Carlo Franzeri, l’industriale di Martignacco Arturo Monino con autista al seguito, la pittrice ungherese Bela Fisch, lo scrittore e disegnatore Bruno Riosa.
Con lo scoppio della seconda guerra mondiale l’Albergo diventa sede del Municipio, dell’Annonaria, ambulatorio medico, sede del comando tedesco, deposito di armi della resistenza; si salva miracolosamente dai bombardamenti del ’43 e ’44. Negli anni ’50 l’albergo vede l’arrivo settimanale di comitive dall’Austria che si fermano nel viaggio verso le località di mare. Nel 1960 l'albergo Martina registra 604 ospiti. Il 6 gennaio del 1966 Enrico Martina festeggia i cento anni di attività al motto: “Tin nono, Tin pari, local centenari” (Valentino il nonno, Valentino il padre, locale centenario).
Il terremoto del maggio 1976 danneggia seriamente la struttura e solo nel febbraio del 2003, dopo lunghissimi lavori di recupero avviati solo a metà degli anni '90, la quarta generazione dei fratelli Martina riuscirà a riaprire le camere della storica attività al pubblico. Il ristorante riaprirà il 9 settembre del 2016 ed oggi offre pane, pasta e dolci fatti in casa, un ricco menù di carne e di pesce, specialità tipiche e di stagione cucinate, quando possibile, sullo storico focolare di famiglia.
A Chiusaforte, in via Roma, 38
tel. 0433 52161
Campana di Malborghetto (UD)
Suona la campana grande per la messa del sabato, intonata in DO3 crescente.
Le altre due campane sono in RE3 crescente e in MI3 crescente.
Tutte e tre formano un concerto carino.
Vespa raduno Gabicce Mare 31/07/2016 on board (parte 1)
Il raduno organizzato dal Vespa Club Adriatic Coast.
Parte 1: dal municipio di Gabicce Mare alla panoramica che va verso Pesaro, dove mi sono fermato per filmare il passaggio dei vespisti (visibile nella seconda parte).
Pordenone, Villa Galvani (Galleria d'arte moderna e Palazzo del Fumetto)
Situata all’interno dell’omonimo parco cittadino a ridosso del centro storico di Pordenone, villa Galvani è appartenuta alla illustre famiglia imprenditoriale che ricoprì un ruolo di rilievo nella società locale di fine ‘800 e prima metà del ‘900.
Dal 1990 Villa Galvani viene aperta al pubblico come sede di mostre temporanee. Nel 2010 vengono costruiti due corpi attigui e comunicanti con l’edificio storico, adibiti anch’essi a spazio espositivo. Dal 2018 ospita il PAFF! – il Palazzo Arti Fumetto Friuli.
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Riprese e montaggio: Paolo Comuzzi
Krampus! Demoni Alpini!
In questo video faremo conoscenza con questi mostri, che ogni anno scendono dalle Alpi e terrorizzano interi villaggi e i loro abitanti!
Esplora insieme a noi questa unica tradizione che ogni anno fa venire la pelle d'oca a migliaia di persone!
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#aleandyulia
Campanone s.lucia.mp4
Solenne rintocco del Campanone di S.Lucia (una delle più grandi campane in Italia) che risuona per tutta notte tra il 12 ed 13 Dicembre a Belpasso nella cosiddetta Notti di S.Lucia.
La Grande Guerra Moriago della Battaglia Isola dei Morti
Nel territorio comunale di Moriago della Battaglia l’Isola dei Morti è a tutti gli effetti il luogo della memoria per eccellenza.
Sulle grave di Moriago il 27 ottobre 1918 si combattè la durissima battaglia che aprì poi le porte di Vittorio Veneto. Il sistema difensivo austriaco – costituito da trinceramenti, reticolati profondi, argini – era disposto su tre linee: la prima, quella dei Mulini, quasi a ridosso del Piave; la seconda che passava da località Latteria; la terza, a protezione dell’abitato di Fontigo, che rappresentava il fulcro delle difese.
Il progetto 'La grande guerra Da ponte a ponte' ha recuperato il tracciato della prima linea - denominata “Linea dei Mulini”- da dove si può avere un'ampia visione dei luoghi delle battaglie: l’argine del Piave, del Montello e delle Colline, attraverso un percorso che si collega all’Isola dei Morti.
Inaugurazione della ciclabile Monfalcone - Grado
Servizio del TGR FVG del 26.06.2016
Inaugurazione del tratto Monfalcone - Isola della Cona - Caneo (Fossalon di Grado).
promo krampus 08.12.2012.VOB
8 dicembre dalle ore 17.00 annuale sfilata dei Krampus di Pontebba accompagnati da S.Nicolò e dagli Angeli, dei gruppi della Valcanale, della Carinzia e Slovenia.
Durante la giornata mercatini Natalizi, degustazione di prodotti tipici locali e mostra dei Krampus presso il Municipio di Pontebba in Piazza Garibaldi.
La tradizione dice che i Krampus escono dai loro nascondigli segreti solo la notte del 5 dicembre, ma per proporvi una serata ricca di gruppi Krampus provenienti da diverse località abbiamo pensato di riunirli tutti nella giornata dell'8 dicembre.
La leggenda dei Krampus racconta che: Sin dalla notte dei tempi i Krampus, (figure demoniache di uomini-capra) lasciano i loro rifugi segreti nei boschi e vengono giù dalle montagne per accompagnare S.Nicolò nelle vie del paese e, bussando casa per casa, vanno in cerca dei bambini cattivi.
Mentre S.Nicolò accompagnato dalla sua schiera angelica premia con dolci e carezze i bimbi che durante l'anno si sono comportati bene, i Krampus impauriscono, sferzano vergate e fanno pregare i bambini che invece si sono comportati male.
Di origine Nordico-Austriaca, il ceppo comune della tradizione riuniva ed allo stesso tempo diversificava ogni paese della valle che esprimeva la sua appartenenza con la peculiarità dei travestimenti con pelli di caprone e l'originalità delle maschere tutte artigianali.
Antichi culti pagani, legati alla natura ed ai suoi cicli, si fondono in una tradizione che mescola sacro e profano, e proprio per questo ha mantenuto un valore storico, religioso e culturale legato alle varie epoche.
Il fatto che sia resistita così viva è la testimonianza del suo grande valore popolare intriso di significati.
Vissuta con intensa partecipazione emotiva, fa rivivere paure ataviche. antiche quanto l'uomo che tra bene e male si districa nel cammino della vita.
Il tutto concentrato in un'unica serata, quella dell'8 dicembre, quanto mai particolare e suggestiva, dove tutti i gruppi della val canale, della Carinzia e della Slovenia, sfilano insieme rendendola veramente affascinante e suggestiva.
E-mail
krampus.pontafel@alice.it
GRUPPO KRAMPUS PONTAFEL_PONTEBBA
PROFILO CIRCOLO CULTURALE SIRIO PONTEBBA
S.Maria Assunta- Vošnica 2016 a Villanova delle grotte/Zavarh
Lusevera (Bardo in sloveno) è un comune italiano di 642 abitanti della provincia di Udine in Friuli-Venezia Giulia.Il territorio comunale di Lusevera è situato nell'alta valle del Torre.
Nel comune di Lusevera si parla un dialetto sloveno, che tradizionalmente gli abitanti usano chiamare Po našin che in italiano si traduce a modo nostro. Il comune rientra nell'elenco del DPR 12 settembre 2007 Approvazione della tabella dei comuni del Friuli-Venezia Giulia nei quali si applicano le misure di tutela della minoranza slovena, a norma dell'articolo 4 della legge 23 febbraio 2001, n. 38. (GU n. 276 del 27-11-2007
La sede del municipio è a Vedronza-Njivica. Le altre frazioni abitate sono:
Cesariis-Podbardo
Micottis-Sedlišča
Musi-Mužac
Pers-Brieh
Pradielis-Ter
Villanova delle Grotte-Zavarh
Una porzione del territorio comunale fa parte del Parco naturale delle Prealpi Giulie.
Non lontano dalla frazione di Micottis è situata la località Lùscavaz.
Lungo la strada statale per il passo di Tanamea, si trova il borgo Sriegnibosch.
Curiosità[modifica | modifica wikitesto]
La scuola materna del luogo è stata dedicata a Graham Hill, unico vincitore della Tripla Corona.
CURIOSITA'
-Museo Etnografico
-Storia e tradizioni
L'Alta Val Torre è abitata un'antica comunità che mantiene un'identità etnica, linguistica e culturale ancora oggi fortemente radicata nel tessuto sociale.Tale identità è in primo luogo rappresentata dal dialetto sloveno dell'Alta Val Torre, miracolosamente sopravvissuto fino ai giorni nostri. Si tratta di un mondo esclusivo, ricco di peculiari tradizioni e assai diverso da quello della pianura.
fonte:
MILANO - 9 - GIUGNO - 2014
200° - ANNIVERSARIO - DELL'ARMA CARABINIERI -1814 - 2014 COMANDO - 3°- BTG.- LOMBARDIA - (MILANO) -2° - PARTE
Intervista al sindaco di Zoppola Francesca Papais sulla crisi Ideal Standard
Intervista rilasciata il 19 dicembre in occasione della festa natalizia della Ideal Standard, con la presenza solidale di moltissime autorità religiose e civili: il vescovo di Concordia Pordenone mons. Giuseppe Pellegrini, il sindaco di Zoppola Francesca Papais, il presidente della Provincia Alessandro Ciriani, il presidente di Unindustria Michelangelo Agrusti, il prefetto Piefrancesco Galante, i segretari di Femca Filtcem e Uiltec, ed anche di Cgil, Cisl e Uil, oltre ovviamente a delegati e lavoratori.
Consigliere Rodriquez racconta caso di bullismo all'ITIS di Portogruaro
Portogruaro: Venerdì 22 marzo,prima che avesse inizio la riunione delle commissioni consiliari 1^ e 3^, il consigliere di opposizione, Riccardo Rodriquez, ha informato i presenti, ed in particolar modo il sindaco Antonio Bertoncello, di un fatto gravissimo accaduto presso l'Istituo Tecnico Industriale Leonardo da Vinci. Un alunno, con problemi di deambulazione e frequentante il primo anno di questa scuola superiore, ha subìto per la terza volta un atto di bullismo da parte di un suo compagno di classe. Quest'ultimo avrebbe cosparso di colla lo schiena della sedia del suo compagno disabile mentre era andato un attimo al bagno. Al suo rientro il giovane non si è accorto di nulla e, una volta sedutosi, la maglietta ed il busto che portava sono rimasti attaccati allo schienale. Della cosa è stato avvisato il preside della scuola. Il sindaco Bertoncello ha preso atto di questo episodio dichiarando che l'indomani avrebbe chiesto spiegazioni al preside.
La questione ha profondamente scosso il consigliere Rodriquez, perchè anch'egli è affetto da una malattia che ne riduce le capacità motorie e quindi conosce bene i disagi e le sofferenze che prova questo giovane studente.
Si tratta del secondo episodio di bullismo accaduto a Portogruaro nel giro di una decina giorni. In precedenza uno studente dell'Ipsia D'Alessi era stato vittima delle angherie di un gruppetto di giovani frequentanti lo stesso istituto. Il fatto ha messo in pessima luce questa scuola superiore tant'è che giovedì scorso, durante il mercato settimanale di Portogruaro, alcuni studenti dell'Ipsia hanno distribuito un volantino nel quale ribadivano di non essere delinquenti, ma solo studenti e chiedendo rispetto per loro stessi e per le loro famiglie oltre a coloro che lavorano ogni giorno nella loro scuola.
VVFF SOTTOSEGRETARIO BOCCI A TERAMO
SUONATA FERIALE CAMPANE CHIESA PARROCCHIALE DI PANNI PROV DI (FOGGIA)
SUONATA DELLE 2 CAMPANE PICCOLE A SCAMPANIO COME CENNO FERIALE. IN QUESTO CAMPANILE CI SONO 5 CAMPANE OLTRE ALLE 2 DEI SONELLI E QUESTE CAMPANE FINO A QUALCHE ANNO FA SUONAVANO TUTTE A DISTESA POI CON IL RESTAURO DEL CAMPANILE LE HANNO LASCIATE FISSE, PRIMA QUESTE CAMPANE QUANDO SUONAVANO A DISTESA NON SI CAPIVA NIENTE IL PARROCO CHE STAVA PRIMA SUONAVA AD ORE SANE ADDIRITTURA DAL CAMPANILE USCIVANO SCINTILLE POI UNA VOLTA LUI DA BUON TECNICO TOLSE I RIDUTTORI AI MOTORI E QUESTE CAMPANE CHE ANDAVANO PER CONTO PROPRIO ERA UNA COSA ASSURDA ORA PECCATO CHE NE SUONANO SOLO 3 A RINTOCCHI LA DOMENICA ESEMPIO UNA E LESIONATA UNA FUORI USO E NE SONO RIMASTE 3 FUNZIONANTI QUINDI ORA I FERIALI SUONANO LE 2 E 3 A SCAMPANIO E LA DOMENICA 1 2 3 A SCAMPANIO
Giarre Viale don Minzoni: l'inciviltà ostacola l'autobus e l'ambulanza parte 2
Il traffico giarrese di auto in doppia fila, di auto in divieto di sosta e di fermata ostacolano l'ambulanza a sirene spiegate. Passano almeno 4 minuti prima che il traffico si decongestiona e tutte le auto in doppia fila vengono evitate dall'autobus...