Discovery - Crema
Nel cuore della nebbiosa Pianura Padana si trova Crema, un piccolo comune, non più campagna ma non ancora grande città.
C'è chi attribuisce alla città un'origine più antica, ma la tradizione la pone all'epoca delle invasioni barbariche, quando gli abitanti si rifugiarono nell'altura dell'isola della Mosa per poter affrontare gli invasori da una posizione più sicura; si indica il 15 agosto del 570 come giorno della sua fondazione.
Possedimento dei conti di Camisano, fu poi di Bonifacio marchese di Toscana, padre della famosa Matilde di Canossa che donò Crema al vescovo di Cremona.
Di gran lunga più documentata è la sua vivace storia da libero Comune, epoca in cui trova profonde radici il forte e mai estinto antagonismo fra la città e Cremona.
Alleata di Milano contro Cremona che parteggiava per l'impero, Crema fu assediata e distrutta. Dopo la ricostruzione, di nuovo fortificata, ebbe Cattedrale, Palazzo Pretorio e autonomia che terminò nel 1335 con la resa ai Visconti. Un breve intermezzo di signoria locale della famiglia Benzoni (1403-1423) per confluire poi ancora nel dominio visconteo e infine, nel 1449, nella Repubblica di Venezia.
Con la Serenissima la città visse un periodo particolarmente favorevole. Provincia della Terraferma, ebbe un buon sviluppo economico oltre ad un importante sviluppo edilizio e monumentale: una nuova cinta muraria, il Palazzo Comunale (1525-1533), il Palazzo della Notaria che divenne poi Palazzo Vescovile dopo la costituzione della Curia Vescovile nel 1580, il Santuario di Santa Maria della Croce.
Caduta nel 1797 la Serenissima, Crema divenne capoluogo provinciale in condominio con Lodi; in seguito fu sottoposta amministrativamente a Cremona perdendo per sempre la propria automia amministrativa, che la città però non ha mai smesso, con più o meno vigore, secondo i periodi, di reclamare.
Fra fine Ottocento e primi Novecento iniziò un notevole sviluppo industriale che la portò ad un consistente aumento demografico e a consolidare ulteriormente il proprio naturale ruolo di centro di riferimento del territorio cremasco.
***** CREMA - Duomo e Arco del Torrazzo e Piazza Duomo
Configurazione strutturale: Edificio basilicale a tre navate scandite in cinque campate da imponenti colonne cilindriche. Gli archi longitudinali sono a tutto sesto, mentre quelli trasversi a sostegno delle volte sono ogivali. Le pareti della navata maggiore hanno bifore nella parte alta che inondano di luce la chiesa e monofore nella parte bassa che si aprono nel sottotetto delle navate laterali. Al termine delle navate è l'accesso alla cripta, tramite due scale marmoree. L'abside è affiancata a destra dalla cappella S. Pantaleone, sulla quale si imposta il campanile
Epoca di costruzione: fine sec. XII - prima metà sec. XIII
Descrizione
Il semplice profilo a capanna della facciata è arricchito da numerosi elementi decorativi che ne accentuano la valenza pittorica. Nella parte superiore una loggia praticabile con colonnine in marmo (simile al coevo S. Agostino di Cremona), è sostenuta da archi a tutto sesto poggianti su massicce semicolonne che dividono in tre specchiature la facciata. Quest'ultima, coronata da pinnacoli, la cui forma è un arbitrario rifacimento del 1913, è profilata da una duplice fascia di archetti intrecciati che orna anche il sottotetto della navata centrale e delle laterali. Nello scomparto centrale si apre il portale marmoreo con strombatura modanata e capitelli a fascio dalla diversa decorazione. Nell'architrave, sostenuto da due telamoni, sono inseriti cinque clipei. Nella lunetta sono tre statue raffiguranti la Vergine col Bambino tra i santi Pantaleone e Giovanni Battista. Il gruppo, databile alla fine del XIII secolo, è tradizionalmente attribuito a maestranze campionesi.
L'alternanza cromatica tra i materiali è ripresa anche nel rosone marmoreo dalla triplice ghiera, sormontato da una bifora dalla cornice decorata. Negli scomparti centrali si aprono due bifore a pieno centro dalla profonda strombatura, sormontate da due formelle circolari con diverso soggetto decorativo. Questa asimmetria si manifesta pienamente anche nelle due grandi aperture soprastanti: quella di destra è una preziosa bifora dalla ghiera ogivale con decorazione a tralcio vegetale, la corrispondente a sinistra una monofora a tutto sesto con la luce occupata da una decorazione a raggera. Impostata direttamente sulla cappella absidale di S. Pantaleone, si eleva la quadrata torre campanaria. Costruita nel XIV secolo, su un impianto riferibile alla prima fase ricostruttiva, deve il coronamento ottagonale e la copertura a cono cestile ad un successivo intervento del XVII secolo.
L'interno, ad andamento basilicale, è a tre navate scandite in cinque campate da imponenti piloni. Gli archi longitudinali, frutto della costruzione romanica, sono a tutto sesto, mentre quelli che sostengono le volte costolonate sono ogivali. Lungo le pareti della navata centrale si aprono, per ciascuna campata, una bifora nella parte superiore e due monofore, in corrispondenza del sottotetto delle navate laterali. Al termine delle navate è l'accesso alla cripta, tramite due scale marmoree. L'abside, la cui parete di fondo è frutto dell'ultimo restauro, è affiancata a sinistra dalla cappella del Crocifisso, che ha mantenuto caratteri barocchi, a destra da quella di S. Pantaleone, base del campanile.
Pochi sono i frammenti ancora leggibili dell'apparato decorativo che doveva invece ricoprire buona parte della struttura architettonica. Integra è invece la decorazione tardo duecentesca della sacrestia, dove i costoloni policromi delle volte a crociera richiamano le diverse sfumature del marmo, mentre sulle vele spiccano stelle gialle.
MONTE SAN SAVINO Antico borgo Toscano - HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
Sul versante di ponente della Valdichiana, contrapposto a Cortona ed adagiato su di un monte prospiciente la valle del torrente Esse, si erge Monte San Savino, antichissimo borgo nel quale sono stati rinvenuti molti segni di civiltà etrusca nel corso degli scavi condotti a fine '800. La storia della cittadina va progressivamente assestandosi lungo gli eventi che vedevano coivolte le fazioni di guelfi e ghibellini. Questi ultimi ebbero il sopravvento così il borgo andò sotto il potere degli Ubertini signori di Arezzo ma poi nel1306 passò sotto la giurisdizione fiorentina e guelfa nel 1306. Nel 1337 Monte San Savino passò dapprima sotto il dominio di Perugia, poi sotto quello di Siena e quindi (1384) di nuovo sotto quello di Firenze che vi mandò potestà e vicari per l' amministrazione della giustizia.
Monte San Savino conobbe il suo massimo splendore nella seconda metà del '400 e nel '500 quando fiorì in questa Terra il nobile ramo della famiglia Ciocchi-Di Monte, originaria di Firenze e ricca di illustri personaggi come il cardinale Antonio, uno dei più influenti porporati del Rinascimento, carissimo a Giulio II e intimo dei papi di casa Medici.
Nella visita dell'antico borgo consigliamo di ammirare: la Porta Fiorentina, il Cassero, la Chiesa di Santa Chiara,il Porticciolo,
il Palazzo Di Monte, le Logge dei Mercanti, la Chiesa della Pieve, il Ghetto e la Sinagoga
Toni Servillo ad Anghiari: un incontro a tu per tu a cura del critico Gianfranco Capitta
Dopo una serata di grande successo al Teatro di Anghiari dove, con un grande affresco poetico ha letto i poeti e drammaturghi napoletani, Toni Servillo è stato protagonista di un momento di approfondimento, rispondendo alle domande del critico Gianfranco Capitta. Un evento unico, che si è svolto nella cornice di Palazzo Pretorio, e molto raro visto che Servillo non è solito concedersi a interviste.
Servillo, oltre che portare avanti il teatro come suo primo amore, è reduce dalla commedia Lasciati andare uscita circa un mese fa nelle sale e in cui per la prima volta sul grande schermo l'attore interpreta un ruolo comico, ma che con sagacia sa trattare temi affettivi e psicologici.
ristorante firenze, Ristorante la Maremma, www.ristorantelamaremma.com
ristorantelamaremma.com
ristorante in centro a Firenze, vicino piazza santa croce e difronte al teatro verdi, dal 1987 a conduzione familiare. Rinomato per la bistecca alla Fiorentina, la cacciagione e il tartufo fresco in tutte le stagioni
buon appetito
Lodi, Tempio Civico dell'Incoronata
Tempio Civico della Beata Vergine Incoronata
Collocato in una caratteristica via molto stretta nei pressi di piazza della Vittoria, è considerato un capolavoro del Rinascimento lombardo e rappresenta il monumento più prestigioso della città sotto il profilo artistico. Progettato nel 1488 da Giovanni Battagio, fu costruito a spese del comune come espressione della religiosità popolare sul luogo di un postribolo. Il tempio si presenta come una piccola costruzione a pianta ottagonale, coperta da una cupola ad otto spicchi sormontata da una lanterna; il campanile a punta e la facciata furono completati in epoche successive. L'interno è impreziosito da sontuose decorazioni in oro ed ospita numerosi affreschi, tavole e tele realizzati tra la fine del Quattrocento e gli inizi dell'Ottocento dal Bergognone, dalla bottega dei Piazza e da Stefano Maria Legnani; gli spicchi della cupola furono affrescati nel XIX secolo da Enrico Scuri. (Fonte: Wikipedia)
Il commento sonoro 'ISRC: US-UAN-11-00545 Smoother Move' è di Kevin MacLeod ( Licenza Creative Commons
Le torri, i campanili e le navate più alte del mondo
Falkland di Bruno Munari
Conosciamo insieme storia e curiosità delle icone di design più famose al mondo. Oggi è il turno della lampada Falkland, disegnata da Bruno Munari nel 1964 per Danese.
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Campanone Big bell Sepino, Italy
Tradizionale suono delle campane, festività 9 e 10 gennaio. Le campane vengono suonate a mano per tutta la notte.
Anche le mani invecchiano (1979) di Michele Sambin - Galleria del Cavallino
In pochi secondi veder passare gli anni. Le stesse azioni si ripetono e si moltiplicano sempre uguali, solo il tempo non è più lo stesso: le mani sono diverse, le mani invecchiano. il video è realizzato con la tecnica del videoloop.
Pieve di San Lazzaro
Pieve di San Lazzaro a Lucardo, comune di Certaldo (FI)
Impianto basilicale a tre navate del XII secolo.
Il retro dell'esterno è caratterizzato da tre absidi di cui due che conservano la decorazione architettonica di lesene che dividono in spicchi le absidi e archetti pensili decorativi. Questi elementi archiettonici sono tipici del Romanico Lombardo che in Toscana sono possibili rilevare in diverse tracce lungo la direttrice dell'antica Via Francigena.
L'interno è diviso da pilastri come le altre pievi dell'arcidiocesi di Firenze che furono realizzate a imitazione della cattedrale di Santa Reparata di Firenze che era divisa in pilastri. Il tetto della navata centrale è a capriate, le navate latarali sono a volta a crociera.
Recenti restauri hanno messo in luce i resti di una cripta, quindi in origine doveva avere un presibiterio rialzato.
Un tempo l'interno doveva essere ricco di affreschi; oggi esistono solo alcune tracce soprattutto sui pilastri con busti di santi e poi su una parete con l'immagine della Madonna del Latte. Tutte le tracce di affresco sono riconducibili alla mano di Cenni di Francesco di Ser Cenni, pittore vissuto a cavallo tra XIV e XV secolo, esponente locale del Gotico Internazionale e che ha lasciato molte testimonianze nel contado fiorentino.
Per vari secoli il patronato della chiesa è stata della famiglia Gianfigliazzi di cui si nota lo stemma familiare sulle acquasantiere e sul fonte battesimale.
Nel '700 fu aperta una finestra a forma di campana sulla facciata e dello stesso periodo o dell'800 è la piccola loggetta, sempre in facciata. Il campinile probabilmente è crollato ed è stato ricostruito dalla metà in su.
SPOT città di prato model: Nadia Ricci
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Elfo TFT in transito presso Monte San Savino - TFT Elfo running near Monte San Savino
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Un Elfo di TFT è in corsa sulla rete sociale poco dopo la stazione di Monte San Savino, in direzione Sinalunga.
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A TFT Elfo is running a few chilometers after the station of Monte San Savino.
servizio associazione campanari del monferrato
reportage del Tg2 sulla nostra associazione
Corsi Antincendio Roma - Adeguamento aziendale alla normativa antincendio
Corsi Antincendio a Roma offerti da Safer Srl.
Presentazione dei Corsi Antincendio, di gruppo ed individuali. Possibilità di svolgimento presso la sede dell'azienda cliente.
La società di Formazione Antincendio ha una sede centralissima a Roma, adiacente la fermata Metro Castro Pretorio.
Il corso, curato da formatori qualificati e disponibili, ha l'obiettivo di formare gli addetti antincendio presso l'azienda in conformità agli adempimenti normativi in materia di antincendio previsti a carico delle aziende.
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Il Campanone della Brianza
Il simbolo della terra di Brianza, il famoso Campanone.
Un tempo suonato per allertare il popolo di un pericolo e radunarlo a difesa (come per la discesa dei Lanzichenecchi nel 1630) oggi domina il monte di Brianza in silenzio, suonando pacificamente solo in occasione del Santo Natale.
La campana fu rifusa varie volte nei secoli per accrescerla di mole. Il bronzo odierno fu realizzato per interessamento del milanese Luca Monti e fuso dalla fonderia Bizzozero di Varese, allora guidata da Giulio Cesare Bizzozero, nel 1878. Per collocarlo fu necessario rialzare l'antica torre di due metri e questo comportò in seguito la rovina di tutta la struttura. La campana porta ancora i segni del crollo sul bordo della bocca. La torre fu restaurata e rialzata nelle forme che oggi vediamo nel 1888.
Un sentito ringraziamento alla proprietà per la gentilezza dimostrataci.
Videoguida di Monte San Savino - ITA
Comune di Monte San Savino - Assessorato al Turismo
La videoguida in lingua italiana realizzata nel 2005.
LE CASTAGNE Essiccate sulla Graa.
Annuale pesta tradizionale delle castagne essiccate sulla Graa a SACCO.(valgerola) Documento storico e vero mestiere del tempo. Evento annuale che continuava, quale fosse un rito. Le donne: specialiste raffinate al vaglio, uomini addetti alla pesta e cernita svolta in assieme. L'uomo addetto alla gràà, doveva tenere acceso il fuoco per circa tre settimane. preparare i sacchi da pestarle, il ceppo in cui batterle e, tutti gli strumenti che occorrevano al set, per lavorarle. Tutto si svolgeva in sincronia e praticità acquisita in due millenni di storia. La castagna in Valtellina è stata portata dall'imperro Romano, tanto da far diventare questa tradizione, vera arte della seccagione della castagna. Bella Campagnola
è la canzone che accompagna l'evento. Download itunes.
Annual mache traditional chestnut nell'paese Sacco. Historical document that shows where the event was a ritual. Women being examined by specialists, people involved in the crush and sorting in the place together. Practical craft, the man who prepares the Graa pound bags. Everything takes place in synchrony and practical experience in two millennidi history, so much to make this traditional fine art.
Jährliche mache traditionelle Kastanien nell'paese Sacco. Historisches Dokument, in dem die Veranstaltung war ein Ritual zeigt. Frauen, die von Spezialisten, die Menschen in dem Gedränge und Sortierung in den Ort gemeinsam beteiligt untersucht. Praktische Handwerk, der Mann, der Graa Säcke gefüllt bereitet. Alles findet in Synchronie und praktische Erfahrungen in zwei millennidi Geschichte, so viel zu dieser traditionellen Kunst zu machen.
Annuel mâché traditionnelle châtaigniers nell'paese Sacco. Document historique qui montre où l'événement a été un rituel. Les femmes examinées par les spécialistes, les personnes impliquées dans la cohue et le tri à la place ensemble. Pratiques artisanales, l'homme qui prépare les sacs livres Graa. Tout se passe dans la synchronie et une expérience pratique dans deux millennidi l'histoire, tant de choses à faire cet art traditionnel très bien.
La campagnola (vanseraf) suisa vandisk.ch
Campane della Chiesa di Sant'Agostino di Monte San Savino (Ar) [Full HD]
Plenum festivo delle 3 campane minori, delle ore 10:30.
Anche in questo video si sente molto bene che appena parte la seconda campana suona subito perchè l'elettropercussore è calato,
alla fine, quando la suonata è terminata, si sente molto bene l'elettropercussore che tocca la campana e la fa suonare.