Palazzo Romano, Case di Manzano
Nel 1635 Marcantonio Romano di Spilimbergo sposa Marzia di Manzano ed entra in possesso delle vaste proprietà di Manzano e di Case adottando la villa di Manzano come residenza stabile. Il palazzo era costituito da un lungo fronte serrato ai lati da due torrette angolari in oggetto. Attualmente del corpo principale del palazzo permangono il lato est e la torretta ovest. L' edificio vero e proprio è costituito da una costruzione che probabilmente rappresentava la foresteria del vecchio castello, senza alcuno stile architettonico, ornato solamente da decorazioni verso il sottotetto. Il giardino è impreziosito da alcune statue di pietra di Vicenza e dalle opere del grande maestro contemporaneo Giorgio Celiberti. L'intera proprietà è cintata da un muro di sasso a vista merlato e conserva nel suo insieme i segni delle trasformazioni subite legate alle vicende della storia sociale ed economica della zona.
Foto scattate da me, Giuly e Ilda.
musica tratta dalla raccolta di youtube: strauss sphärenklänge,
NOTTE DI SAN GIOVANNI 2012 Villa Romano by sgvideoproduzioni
Aquileia Forum in collaborazione con l'associazione culturale Conte Marino Romano presenta
Notte di San Giovanni 2012 presso la Villa Romano a Case di Manzano.
In collaborazione con crcsas.it e paludgnach.it
Riprese e montaggio
SG videoproduzioni
regia
Stefano Marzona
DJS FOR PARTY @ Wedding Villa Romano - Manzano (UD)
Cristina e Andrea - matrimonio a Villa Romano a Manzano
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Grest a Manzano (Ud)
Manzano (Ud) - Un grest pieno di giochi e gioia quello di Manzano (Ud) che dopo anni vede un parroco accanto alle Suore Pastorelle che da anni si occupano dell'Estate Ragazzi (Francesca Iuculano)
1335.Manzano - immagini - lavorazione della sedia - storia
disperso nella vigna..
racconto fotografico in una vigna a Oleis di Manzano prov Udine Friuli Italia
musica Sigur Ros e brano inedito degli Evol (rock) di Gorizia
Vivi il tuo sogno Palazzo Lantieri (GO)
15 03 14 Edizione Straordinaria A FUOCO PALAZZO STORICO A CRAUGLIO UDINE
Danni incalcolabili. Il servizio
1331.Manzano - immagini - storia - Banda Musicale
rassegna fotografica del corpo bandistico di Manzano dalla sua fondazione ai tempi nostri
I LEGGENDARI GRINGOS a MANZANO-PALMANOVA-GRADO-CASTELMONTE
riprese e montaggio PINO NICASTRI
QUADRI DI VALERIA D'ARBELA : CITTA' IMMIGRAZIONE PROTESTA PASSIONE VIOLENZA AMORE
Alcune opere di Valeria D'Arbela in un brevissimo video tributo . I temi scelti e rappresentati dall'artista nelle opere qui proposte (a china, o a olio) appaiono di forte, disarmante ed emozionante attualità, Barche in mari tempestosi, uomini in cammino e in mare tra flutti, pescatori, donne e uomini tra citta, protesta, violenza , relazioni conflittuali, gioia, piacere, dolore, amore o passione. L'orgia del potere. Volti. La pittrice Valeria D'Arbela è scomparsa il 5 maggio 2002. . (l'ultima ima mostra antologica postuma si è tenuta a Venezia a Ca' Pesaro nel 2008 intitolata Alchimie Veneziane.
Qui il link alla recensione :
Valeria D'Arbela è nata a Firenze nel 1930, già nel 1943 Valeria D'Arbela inizia a disegnare e a comporre acquerelli su carta. A quindici anni la sua prima mostra personale viene allestita proprio a Venezia, a Palazzo delle Prigioni, alla galleria del celebre gruppo culturale dell'ARCO, nel dicembre 1945 dopo la Liberazione dal regime fascista. Dimostra subito una istintiva vena espressionista e le sue opere a china fanno scalpore, anche per i soggetti inconsueti di umiliati e offesi, tanto che si crea il caso Valeria. Nel 1947 ottiene il premio Burano per l'artista più giovane, con il dipinto Pali in laguna. Nel 1950, frequenta la scuola libera del nudo di Armando Pizzinato e l'anno dopo parte per il Polesine, recandosi sui luoghi dell'alluvione, insieme allo stesso Pizzinato e ai pittori Giuseppe Zigaina e Leone Minassian. Aderisce al movimento realista, disegna il mondo del lavoro, con composizioni ispirate alle lotte operaie, a personaggi proletari, ai pescatori di Chioggia e Pellestrina, ai braccianti del Delta padano, pur conservando la sua vena espressionista.
Dà avvio a una fitta serie di mostre e rassegne (alla Piccola Galleria, alla Bevilacqua La Masa e al Pozzetto di Padova) e partecipa a premi nazionali e internazionali.
È inoltre invitata alla XXVIII Biennale di Venezia e a due Quadriennali romane.
In questo periodo ritrae Venezia, i suoi rii, gli squeri, a cui sempre ritornerà.
Trasferita a Milano nel 1963 approfondisce la sua visione artistica della pittura orientata verso un continuo scambio tra fantasia e realtà. Si concentra sulla riflessione sul concetto di dimensione urbana, col consenso particolare e l'incoraggiamento di Giuseppe Marchiori, Egidio Bonfante, Ruggero Jacobbi, Mario De Micheli, Raffaele De Grada ed Ernesto Treccani. Frequenta il Piccolo Teatro di Milano e la società artistica più viva del tempo. Espone in varie gallerie milanesi e in varie città d'Italia in mostre collettive nazionali e internazionali (a Milano alle gallerie Delle Ore e Del Mulino, all'Arte Centro San Maurilio, presentata da Carlo Munari, alla galleria Chiara). Dal 1970 i temi della città e della donna suggestionano fortemente la sua attività: cominciano i cicli pittorici dedicati alla città disumana, alla donna rappresentata come oggetto di violenza e soggetto di bellezza (ciclo dei Murders). Poi è la volta degli echi della contestazione giovanile degli anni 70 che vengono trasformati in rappresentazioni simboliche. Nel 1977 si trasferisce a Roma, apre uno studio-galleria, espone al museo di S. Egidio e in vari spazi italiani ed esteri, trasfigurando la natura e creando paesaggi fantastici e onirici, luna-park allegorici, eseguiti a china e a olio. Poi giungono le grandi tele dei mari e della rivisitazione di Venezia, città che può considerarsi a ragione la sua culla d'arte. Tra la fine degli anni '90 e il 2001 inaugura personali a Berlino, Parigi, Madrid. Gravemente ammalata non potrà partecipare all'ultima personale di Berlino Nuovo Lunapark e si spegnerà a Roma nel maggio 2002.
CJADREIS & JAZZ!
Un festa tra le sedie friulane a tempo di jazz. E che jazz: un concerto per piano solo di Gaetano Liguori che per la prima volta ha portato la sua musica in uno spazio industriale, l'azienda Billiani di Manzano, una delle protagoniste del video Cjadreis di Alessandra Beltrame. Con la partecipazione dell'Asdi-Italian Chair District, del Catas, delle aziende Potocco e Idealsedia, dell'istituto scolastico del distretto Ipsia Mattioni, le riprese di Gianpietro Nadalutti e il montaggio di Francesco Tarabelloni. Info: alessandrabeltrame.it alebeltrame@alice.it
Regione FVG - Piazza Sant'Antonio, Palazzo Strassoldo e Palazzo Lantieri - Gorizia
Piazza Sant'Antonio con dei particolari sul Palazzo Lantieri e sul Palazzo Strassoldo, Gorizia.
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soapbubbles in the painting, bolle di sapone nell'arte, Seifenblasen
A thing of beauty is a joy forever;
Its loveliness increases; it will never
Pass into nothingness -
John Keats
Una sottilissima pellicola di acqua che galleggia soavemente nell'aria prendendo le iridescenze della luce. Una bolla di sapone è quanto di più fragile, magico, incantevole esista sulla terra. La bolla di sapone diventa famosa nel Seicento perché cattura l' attenzione dei pittori, soprattutto degli olandesi, ai quali appare un simbolo della caducità dell' esistenza, al pari del cranio glabro e dei fiori appassiti. Uno dei giochi più popolari al mondo per la sua semplicità, ma si potrebbe passare una vita a studiare una bolla di sapone.
La porta chiusa di ILARIO SCHANZER
MUSIC COMPOSED & PERFORMED by ILARIO SCHANZER UNA CANZONE SCRITTA e CANTATA da ILARIO SCHANZER Эта песня сочинена и исполнена ILARIO SCHANZER MUSICA COMPUESTA e INTERPRETADA por ILARIO SCHANZER
ILARIO SCHANZER YouTube :
Banca Manzano - spot TV versione integrale
Silvio go to Russia
Le manifestazioni del 5-6 febbraio a Milano e Arcore in brevi pillole: aspettando l'evento del Palasharp
“Salvini sapeva dei 49 milioni spariti, ma non ha fatto nulla!
Un'inchiesta di The Post Internazionale, realizzata da Giuseppe Borello e Andrea Sceresini, ha fatto luce sui 49 milioni della Lega svaniti nel nulla, con interviste esclusive all'ex segretaria di Bossi Daniela Cantamessa e all'ex tesoriere del Carroccio Stefano Stefani
Presentazione della Villa Deciani
Circondata da un vasto parco con alberi maestosi, la Villa Gallici Deciani è situata in un magnifico scenario naturale, con dolci colline sul versante a sud e una spettacolare vista delle Alpi sul retro.
La Villa sorge nel Comune di Cassacco, nella frazione di Montegnacco, un piccolo centro a Nord della città di Udine (Italia). Il Villaggio, di origine celta, si trova a circa una ora e mezza di strada da Venezia, lungo la via romana che porta ai confini della Regione Friuli con l'Austria. Dista circa 3 ore di auto da Salisburgo, a 4 ore la Lubiana e circa 4 ore e mezza da Vienna o Monaco di Baviera. Aeroporti: Venezia (Km 110), Trieste (Km 70), Treviso (Km 120) e Klagenfurt (Km 140).
UTILIZZO:
Luogo ideale per realizzare eventi quali matrimoni, ricevimenti, concerti, riunioni (fino a 200 persone), films, pubblicità ed altri eventi promozionali, nonché per seminari residenziali e corsi (fino a 25 persone) dispone di sale di varie misure e di camere da letto. Sito molto indicato per riunioni di famiglia o vacanze, grazie alla atmosfera calma e rilassante.
Oltre alla Cappella privata nella Villa, la Chiesetta del Villaggio dista 150 metri a piedi, lungo un pittoresco viale alberato.
ATTREZZATURE:
Piscina privata, ampia area a verde agricolo circostante (20 Ettari) offre la possibilità di praticare il Golf (18 buche) equitazione e tennis a pochi Km di distanza. Possibilità di organizzare interessanti visite turistiche di carattere culturale nelle vicine città (Venezia, Trieste, Udine) oppure piacevoli escursioni legate al vino ed alla enogastronomia sulle Colline circostanti del Collio o dei Colli Orientali, zone molto rinomate per vini e cibi tipici e prelibati.
A un'ora di distanza dalle spiagge del litorale adriatico e dalle località sciistiche Italiane, Austriache e Slovene.