Nuovo allestimento per Palazzo Silva a Domodossola
6 luglio 2019 - E' curato da Antonio D'Amico, ieri il taglio del nastro. Allestita anche la mostra La stanza in cui mi piace stare solo in collaborazione con artisti diversamente abili
Italy, Domodossola 2018 Travel Italy, Travel Switzerland
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One day in Domodossola Italy,
Domodossola is a small town in the Val d'Ossola, surrounded by picturesque mountains in the Alps of north-eastern Piedmont and close to the border with Switzerland.
Start your visit in the central square, called Piazza Mercato, where you can see several of the most noteworthy buildings. The variety of houses around the edges of the square, often different heights, or with balconies, porches, and arcades, makes this square very interesting. Note how some of the arches feature carved ornamentation.
In the Palazzo Silva, dating from the 14th century.
George on tour, Travel Switzerland
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Domodossola (1/2) al tramonto at sunset - piazza Mercato - piazza Fontana - Collegiata - videomix
Domodossola (Domo in tedesco, Döm in walser, Dòm in dialetto ossolano) è un comune italiano di 18.307 abitanti della provincia del Verbano-Cusio-Ossola.
La città è il centro principale della val d'Ossola e si trova nella piana del fiume Toce, alla confluenza di val Bognanco,val Divedro, valle Antigorio-Formazza, valle Isorno e val Vigezzo.
L'espressione «D come Domodossola» è adottata nell'alfabeto fonetico italiano.
La città si adagia sul conoide di deiezione del torrente Bogna, che si allarga tra la frazione Caddo di Crevoladossola e il Sacro Monte Calvario, occupando la porzione media del bacino del fiume Toce. Il territorio comunale si estende tra i 238 m s.l.m. e i 2635 m s.l.m., per un totale di 36,9 km².
Domodossola è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare il 21 settembre 1945 per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
Simbolo della città, piazza Mercato è caratteristica per i portici quattrocenteschi a sostegno delle case padronali a balconate e loggette del XV e XVI secolo. I capitelli delle colonne, che sostengono archiromanici e gotici scompagnati, sono finemente scolpiti i e nelle testate recano stemmi delle casate ossolane, tra le quali figurano i De Rodis, i Silva, i Da Ponte e i Ferrari. Nel centro della piazza si ergeva l'antico palazzo trecentesco del Comune, demolito nel 1805 per aprire la strada napoleonica del Sempione[18]. Sul lato settentrionale era localizzato anche il palazzo del vescovo-conte con la relativa torre, mentre a sud si impone ancor oggi il Teatro Galletti. La concessione del mercato settimanale al borgo di Domodossola, secondo la targa posta nel 1891 in piazza, sarebbe stata fatta da Berengario I il 19 dicembre 917. In realtà il diploma originale è stato alterato: certo è che tuttavia il mercato sia assai antico, probabilmente presente già all’epoca dei Leponzi[19].
Di particolare interesse anche la via Briona, sovrastata dalla torre trecentesca del palazzo vescovile, che, partendo dalla piazza Mercato, fungeva da via d'accesso per i principali passi transalpini. Racchiusa fra case con tetti in piode e apprezzata per i balconcini sostenuti da cariatidi, era la strada dei mercanti, ove vi transitava anche la diligenza svizzera delSempione[20].
Restano ormai poche tracce delle antiche mura pentagonali, che già dai primi del 1300 cingevano il borgo di Domodossola. Nucleo principale della cinta muraria era il castello (sito nei pressi dell'attuale piazza Tibaldi), il Castrum novum già citato in pergamene del 1001 e il 1007, che venne abbattuto nel 1804 per aprire la strada napoleonica del Sempione. Oggi sono ancora visibili i resti di una torre angolare unita alle mura su via Facchinetti e la Torretta, bell'esempio di torre in beola locale, cui fu aggiunto il portico e il tetto a metà Ottocento.
Tra i quartieri più antichi del borgo è La Motta (ossia: monticello, cumulo), probabilmente così chiamata per i depositi di detriti dovuti alle inondazioni del torrente Bogna. In via Carina è possibile ammirare abitazioni con balconate in larice, testimonianza dell'influenza walser, mentre fulcro del quartiere è la Piazza Fontana, con al centro la fontana ottagonale e un piccolo obelisco. Obelisco di dimensioni maggiori, proveniente da un anticocimitero, occupa la posizione centrale in Piazza Chiossi. Infine è caratteristico l'arco a sesto acuto a strisce bianche e scure di Vicolo Andromia.
Conferenza Stampa Carnevale 2012 Domodossola.wmv
Servizio di Vco sulla conferenza stampa di presentazione del programma del Carnevale 2012 di Domodossola. Sabato 21 Gennaio 2012 a Palazzo Silva, Domodossola.
Domodossola (2/2) La Città Vecchia TUTTA INTERA - slideshow
Domodossola (Domo in tedesco, Döm in walser, Dòm in dialetto ossolano) è un comune italiano di 18.307 abitanti della provincia del Verbano-Cusio-Ossola.
La città è il centro principale della val d'Ossola e si trova nella piana del fiume Toce, alla confluenza di val Bognanco,val Divedro, valle Antigorio-Formazza, valle Isorno e val Vigezzo.
L'espressione «D come Domodossola» è adottata nell'alfabeto fonetico italiano.
La città si adagia sul conoide di deiezione del torrente Bogna, che si allarga tra la frazione Caddo di Crevoladossola e il Sacro Monte Calvario, occupando la porzione media del bacino del fiume Toce. Il territorio comunale si estende tra i 238 m s.l.m. e i 2635 m s.l.m., per un totale di 36,9 km².
Domodossola è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare il 21 settembre 1945 per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
Simbolo della città, piazza Mercato è caratteristica per i portici quattrocenteschi a sostegno delle case padronali a balconate e loggette del XV e XVI secolo. I capitelli delle colonne, che sostengono archiromanici e gotici scompagnati, sono finemente scolpiti i e nelle testate recano stemmi delle casate ossolane, tra le quali figurano i De Rodis, i Silva, i Da Ponte e i Ferrari. Nel centro della piazza si ergeva l'antico palazzo trecentesco del Comune, demolito nel 1805 per aprire la strada napoleonica del Sempione[18]. Sul lato settentrionale era localizzato anche il palazzo del vescovo-conte con la relativa torre, mentre a sud si impone ancor oggi il Teatro Galletti. La concessione del mercato settimanale al borgo di Domodossola, secondo la targa posta nel 1891 in piazza, sarebbe stata fatta da Berengario I il 19 dicembre 917. In realtà il diploma originale è stato alterato: certo è che tuttavia il mercato sia assai antico, probabilmente presente già all’epoca dei Leponzi[19].
Di particolare interesse anche la via Briona, sovrastata dalla torre trecentesca del palazzo vescovile, che, partendo dalla piazza Mercato, fungeva da via d'accesso per i principali passi transalpini. Racchiusa fra case con tetti in piode e apprezzata per i balconcini sostenuti da cariatidi, era la strada dei mercanti, ove vi transitava anche la diligenza svizzera delSempione[20].
Restano ormai poche tracce delle antiche mura pentagonali, che già dai primi del 1300 cingevano il borgo di Domodossola. Nucleo principale della cinta muraria era il castello (sito nei pressi dell'attuale piazza Tibaldi), il Castrum novum già citato in pergamene del 1001 e il 1007, che venne abbattuto nel 1804 per aprire la strada napoleonica del Sempione. Oggi sono ancora visibili i resti di una torre angolare unita alle mura su via Facchinetti e la Torretta, bell'esempio di torre in beola locale, cui fu aggiunto il portico e il tetto a metà Ottocento.
Tra i quartieri più antichi del borgo è La Motta (ossia: monticello, cumulo), probabilmente così chiamata per i depositi di detriti dovuti alle inondazioni del torrente Bogna. In via Carina è possibile ammirare abitazioni con balconate in larice, testimonianza dell'influenza walser, mentre fulcro del quartiere è la Piazza Fontana, con al centro la fontana ottagonale e un piccolo obelisco. Obelisco di dimensioni maggiori, proveniente da un anticocimitero, occupa la posizione centrale in Piazza Chiossi. Infine è caratteristico l'arco a sesto acuto a strisce bianche e scure di Vicolo Andromia.
Secondo giovedì estate 2019 Domodossola
Secondo giovedì estate 2019 Domodossola
Concerto For Angels 2019 Domodossola
Concerto For Angels 2019 Domodossola
Domodossola
Domodossola è una vivace cittadina situata nel cuore dellOssola. Adagiata nel fondovalle del fiume Toce, alle falde dello storico colle di Mattarella e delle colline di Vagna, il suo centro storico conserva
ancora tutto il sapore medioevale. Centro delle valli ossolane e delle strade convergenti da ogni direzione, è luogo di passaggio frequentatissimo da italiani e stranieri e meta di numerosi turisti e villeggianti. La sua economia è basata principalmente sul terziario con una prevalenza di attività commerciali e artigianali. Fiorente anche il settore turistico, mentre non manca qualche industria.
Le origini della città sono antichissime: lantica Oscella fu fondata in epoca preromana dai Leponzi e per primo la citò il geografo greco del II secolo Tolomeo, che lassegnò quale capitale dei Leponzi. Secondo la tradizione nel 917 Berengario I, re dItalia e successivamente imperatore
del Sacro Romano Impero, concesse a Domodossola il mercato settimanale, che si tiene ancora oggi nel centro della città e che richiama visitatori anche dal vicino Vallese. Tra gli episodi più significativi della storia di Domodossola, quello più noto è sicuramente lesperimento di autogoverno conosciuto come La Repubblica dellOssola. Nata nel settembre 1944, in piena occupazione tedesca, la Repubblica dellOssola, o territorio liberato, comprese tutta lOssola sino a Mergozzo e Ornavasso.
Unaltra pagina di storia, che segnò il destino di Domodossola e del suo territorio, è quella relativa allapertura del Traforo del Sempione. Alla presenza del Re dItalia, Vittorio Emanuele III e del Presidente della Confederazione Elvetica, nel 1906 veniva infatti inaugurata la prima galleria del Traforo Ferroviario del Sempione. Quella del Sempione è stata, sin dal tempo dei Romani, unimportante via di comunicazione per commercio e spedizioni militari fra la Pianura Padana e lalto Rodano. Il primo passaggio documentato del Sempione risale al 1254 quando, nel mese di febbraio, vi transitò l'arcivescovo Odo di Rouen, in viaggio per Roma.
Fu però Napoleone a portare agli accordi della Francia e della Repubblica Cisalpina con il Vallese per la costruzione di una vera strada fra i laghi di Ginevra e Maggiore attraverso la valle del Rodano ed il Sempione: lopera fu completata nel 1805.
Lapertura del traforo del Sempione, nel 1906, fu celebrata come una vittoria dellumanità. Le ricadute economiche e sociali determinarono lo sviluppo dellintero territorio attraversato dalla linea del Sempione, e ancora oggi il suo ruolo è di primaria importanza, tanto da venire considerato la porta del Mediterraneo sullEuropa per il passaggio di merci e passeggeri.
Domodossola è una cittadina ricca di monumenti, eleganti palazzi e testimonianze del suo passato. La Piazza del Mercato, cuore della città, è un piccolo gioiello di architettura rinascimentale con i suoi portici quattrocenteschi che sostengono case padronali del XV-XVI secolo, scenograficamente perfetta nella sua asimmetria. In prossimità della piazza il quartiere Motta, uno dei più antichi della città: Motta è un toponimo che ricorda laccumulo di ghiaia e sassi riversato dal torrente Bogna durante le piene del Cinquecento. Centro del quartiere la gradevole piazza Fontana dominata da una fontana ottagonale con obelisco del 1844. Costruita fra il 1792 e il 1798 su disegno dellarchitetto Matteo Zucchi, la Chiesa dellInsigne Collegiata dedicata ai Santi Gervasio e Protasio, è a tre navate con sei cappelle e un pregevole altare maggiore in marmi policromi. Palazzo Silva è una delle più belle costruzioni gentilizie del Rinascimento della regione subalpina, tanto da meritare liscrizione fra i Monumenti Nazionali.
Claudio Delicato - D DI DOMODOSSOLA
Dal blog CICLOFRENIA
Selena Russo presentazione a Domodossola vittoria in Spagna e tournée 2019
Selena Russo presentazione a Domodossola vittoria in Spagna e tournée 2019
gazette – Aussteigen in Domodossola
Mit dem Zug ins Dolce Vita. Wenn die Piazza zum Wohnzimmer wird. Ein filmischer Beitrag ergänzend zur Kundenzeitschrift «gazette» vom Sommer 2017.
Lift Tecnolift elevatori @ Via Publio Virgilio Marone 79, Igea Marina Italy
Dedico questo video a:Daniele, Aldo, Massimo e agli altri appassionati/I dedicated this video at: Daniele, Aldo, Massimo and at the others lifts fans
Ecco di seguito le caratteristiche tecniche/Following technical informations:
-Marca/Brand: Tecnolift elevatori/IGV
-Azionamento/Type: Oleodinamico/Hydraulic
-Capacità/Capacity: 450 KG / 6 Pers.
-Piani serviti/Floors served: 7(-1,0,1,2,3,4,5)
-Posizione locale macchine/Position of machine room: Al piano -1/at floor -1
-Anno/Year: 1995-1996
Consegnata ad Alberto Fortis la maglia N° 11 della Juventus Domo
Alberto Fortis da domenica scorsa è cittadino onorario di Domodossola. Il sindaco Mariano Cattrini gli ha consegnato la cittadinanza che il consiglio comunale domese aveva approvato un paio di mesi fa. La motivazione scritta su pergamena racchiude le tappe della sua carriere e rimarca come Fortis si '' sia distinto per attività filantropiche partorite da quell’inesauribile fonte di ispirazione poetica, artistica e sociale che è stato il legame con la sua Città natale, Domodossola”. Nel corso della cerimonia di consegna nella sala affollata di Palazzo San Francesco la Juventus Domo, con la VicePresidente Marisa Zariani e una delegazione di giocatori della prima squadra , ha consegnato ad Alberto la maglia granata numero 11 (numero con il quale Fortis, scatenato tifoso juventino, giocava nel campo del Rosmini), una bandiera della Juve Domo e alcune foto.
Roberta Di Laura danza in E venne Falanto (Spartan Race) - Salone degli Specchi - Taranto
Lift Fiam @ Viale Cattaneo 21, Lugano Switzerland
Dedico questo video a: mia sorellona Valeria, Paolo, Alex, Daniele, Gregory, Kevin, apbros e agli altri appassionati di ascensori/I dedicated this video at: my big sister Valeria, Paolo, Alex, Daniele, Gregory, Kevin, apbros and at the others lifts fans
Ecco di seguito le caratteristiche tecniche/Following technical informations:
-Marca/Brand: Fiam
-Azionamento/Type: Elettrico, con macchina in basso/Bottom-Drive Traction
-Capacità/Capacity: 450 KG / 6 Pers.
-Piani serviti/Floors served: 8(C,T,1,2,3,4,5,6)
-Posizione locale macchine/Position of machine room: al piano C/at floor C
-Anno/Year: 1960-1964*
*Questo ascensore insieme agli altri Fiam istallati in Ticino prima del luglio 1964 non sono stati importati e istallati dalla Ascensa Lift SA/this lift and the others Fiam istalled on Ticino before July 1964, are not importated and istalled by Ascensa Lift SA
Purtroppo questo ascensore è stato sostituito, ecco il video di quello nuovo/sadly this lift is replaced, here are the video of the new one: