Palazzo Terzi, un gioiello barocco a Bergamo Alta
E' considerato il palazzo barocco più importante del capoluogo orobico, continuativamente abitato dalla stessa famiglia a partire dal XVII secolo. Sorge sul sedime di edifici precedenti, via via acquistati dai Terzi e inglobati nei tre edifici che, di fatto, costituiscono l'attuale dimora, collocata sullo sperone occidentale di Città Alta, sul colle Aureo. Con le sue sale raffinate e traboccanti di illuminato gusto artistico, il palazzo ha accolto imperatori e personaggi illustri quali Stendhal. Per un periodo e per via matrimoniale, il Palazzo divenne un vero e proprio “angolo di Russia” a Bergamo ed era dotato perfino di una Cappella di rito Ortodosso...
Il grande Herman Hesse, ritrovatosi una sera nella caratteristica piazzetta Terzi, davanti all'omonimo palazzo, ebbe a dire: E' uno degli angoli più belli d'Italia, una delle molte piccole sorprese e gioie per le quali vale la pena di viaggiare. Sito ufficiale:
Nel nostro sito abbiamo dedicato un articolo di approfondimento:
universita terzi bergamo eccelle in italia
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Bergamo, palazzo Moroni diventa un bene Fai
Dopo il mulino di Bàresi, a Roncobello, nella Bergamasca c’è un altro bene del Fai-Fondo ambiente italiano. È stata infatti stipulata un’intesa con la Fondazione Moroni per la valorizzazione dello splendido palazzo di Bergamo alta, che nel 2020 diventerà il 65° bene Fai. Alla presentazione dell’accordo per il restauro, la valorizzazione e la gestione del monumento seicentesco di via Porta dipinta sono intervenuti Lucrezia Moroni (presidente Fondazione museo di palazzo Moroni), Andrea Carandini (presidente Fai), Giorgio Gori (sindaco di Bergamo), Stefano Bruno Galli (assessore all’Autonomia e Cultura della Regione Lombardia), Francesca Furst (segretario regionale Mibact Lombardia e Piemonte) e Marco Magnifico (vicepresidente esecutivo del Fai).
Umberto Zanetti, Massimo Nicoli, Pierantonio Volpini, convivio a Palazzo Terzi
Letture Bergamasche 2017 presenta il
libro “La cantante” di e con Claudio
Calzana al Museo Cividini nella Antica
Zecca in via Donizetti 18/a Bergamo
alta,
Domenica 1 ottobre 2017 alle ore 11:00
Di Umberto Zanetti sullo stile della
prosa di Claudio Calzana:
“Già docente del liceo classico
cittadino, egli aborrisce lo stile
paludato e severo, detesta il periodare
lungo, elaborato e complesso. Si trova
piuttosto a suo perfetto agio nel
dipanare la narrazione in uno stile che
si rifà ad un italiano regionale medio
di tipo eminentemente colloquiale e
confidenziale, con un tono decisamente
antiaccademico e rapidi sobbalzi che
coartano la sintassi rendendo
l’affabulazione a portata di qualunque
lettore, anche di quello totalmente
digiuno di studi umanistici. Il lessico
che ne scaturisce non può che essere
scevro di ogni aulicità, ricorre talora
a voci gergali di uso generale e tiene
conto delle formulazioni dialettali
bergamasche, che affiorano ad ogni pié
sospinto pur nella mediazione
dell’italiano contemporaneo. Calzana
dice che questa è la condicio sine qua
non del suo scrivere. Forse questo suo
sermo familiaris, che ha poco o nulla di
plebeius e di rusticus, è strettamente
collegato con l’assunto trattato. Sono
convinto che, se lo volesse, Calzana
sarebbe capace di rifare il verso ai
grandi trecentisti italiani ma credo che
lo farebbe soltanto se vi fosse
costretto o indotto da un argomento
specifico. (…) Nelle prove che egli ci
ha finora fornito, il dettato, scabro e
nervoso, è alla portata di ogni
parlante”.
Bergamo Alta - Settembre 2016
Una passeggiata per Bergamo Alta: Porta S. Giacomo, salendo per viale delle Mura fino a Porta S. Alessandro; Piazza della cittadella; via Colleoni fino a Piazza Vecchia; Piazza Duomo; Basilica di S. M. Maggiore; Tempietto S. Croce; Ingresso Palazzo Terzi; Lavatoio; Torre Gombito.
Credits:
* Camera: iPhone 6s
* Editing: iMovie IOS
* Music:
VOLPINI SCULTORE A PALAZZO TERZI
sculture in un palazzo storico
Restored Apartment For Sale In Bergamo Città Alta.
LocationWe are located in Bergamo, one of the most beautiful towns in Italy, in the heart of the marvellous historic town centre, a UNESCO World Heritage site. There is a timeless atmosphere in the streets of the historic town centre, leaving you charmed by the ancient buildings and churches, which have been perfectly preserved over the centuries, as well as the majestic and elegant period monuments.It is in this context that L'Appartamento sul Chiostro was restored, in one of the most exclusive and prestigious streets of the old town.Although it is located in a pedestrian zone that is closed to traffic, the property is a stone's throw from the main road, which takes you to the Centre of Bergamo in just a few minutes and continues on to the major towns of Northern Italy, like Milan (45 km) and Brescia (53 km) in just over half an hour, and Verona (115 km) in about an hour and a quarter. These places can also be reached by high-speed rail links.The nearest airport is undoubtedly Orio al Serio, just a few minutes away (5 km) by car and has connections to the whole of Europe. The airports of Milan Linate (50 km) and Milan Malpensa (90 km) are also within easy reach, respectively just over half an hour and about an hour by car.Description of buildingsYou can get to L'Appartamento sul Chiostro from the heart of the Upper City, through a condominial entrance. In the entrance hall of the building, you will find access to the exclusively owned ancillary room, currently used as an ironing room/storage room.The apartment is located on the second floor and can also be reached by lift.Inside, we are greeted by a refined and elegant environment, skilfully restored and furnished with taste, with elements inspired by English style, but with Italian quality craftsmanship.Facing the entrance is the dining area, bordered on one side by arched windows and on the other side by fitted cabinets and on a third side by an entrance into the designer kitchen with a view of Palazzo Terzi.To the right of the entrance, the arched windows overlooking the courtyard of the building provide the living area with plenty of natural light. The floor, made from tavola del Piave parquet that is handcrafted and waxed by hand, contrasts with the austere original period coffered ceiling. The room is well furnished, with Frau leather armchairs, a stunning five-seater Baxter sofa and furnishing accessories in cavallino or pony cow-hide leather. There is a lavish 16th-century, gas operated fireplace, to the right of which a small second bathroom is used as a storage room and, from here, via a small staircase, you can get to the technical room, where the under floor heating and cooling system is located, serving the entire house. The sleeping area is located to the left of the entrance and can be reached through a door that leads to a hallway. It consists of 2 bedrooms, currently used for the children, with a large, shared bathroom with shower, made with Travertine marble and marble inlays, while the master bedroom, with a wardrobe, has its own en-suite bathroom and a whirlpool bath.Energy efficiency class: D.EPI: 110.88ConditionThe property is in excellent condition, thanks to meticulous restoration work carried out in 2004.The finishes, both structural and those of the furnishings, were skilfully chosen and are the best available on the market. The use of refined, precious materials, wood, stone and fabrics, makes the property elegant and exclusive.Usage and potentialAppartamento sul Chiostro is an extremely versatile property: it is ideal as a representative apartment and is also a perfect residence for everyday living. Whichever the case, it has one of the most beautiful views in Italy.
La Lombardia che punta in alto - I Palazzi della Regione
BIBLIOTECA CITTÀ ALTÁ BERGAMO GEOSAPIENS
Palazzo nuovo biblioteca angelo mai
Il Palazzo Nuovo di Bergamo, attuale sede della civica Biblioteca Angelo Mai, si trova nella parte alta della città, sul lato nordorientale della Piazza Vecchia che chiude, così, come una quinta.
La sua posizione è contrapposta al medievale Palazzo della Ragione, con la fontana Contarini che campeggia in mezzo alla piazza, la Torre del Campanone che completa l'architettura medievale del Palazzo della Ragione e i palazzi che chiudono la piazza.
Il Palazzo Nuovo, come viene chiamato in contrapposizione al Palazzo Vecchio o della Ragione, inizialmente destinato a ospitare la sede del comune, fu costruito su disegno dell'architetto Vincenzo Scamozzi,a partire dai primi anni del Seicento e fu completato definitivamente solo nel 1958 con l'apposizione sulla facciata delle ultime opere ornamentali. Si tratta infatti di sei statue, opere di Tobia Vescovi, che furono poste sulle trabeazioni del secondo, quinto e ottavo finestrone della facciata prospiciente Piazza Vecchia.
La loggia d'accesso, che alleggerisce la facciata, fu progettata dall'architetto Andrea Ceresola, detto il Vannone, a cui si deve, fra l'altro, anche la ricostruzione del Palazzo Ducale di Genova.
La facciata in marmo bianco di Zandobbio è opera, 1928, dell'architetto Ernesto Pirovano, che nel suo disegno tenne conto del progetto iniziale dello Scamozzi.
La facciata si sviluppa secondo due ordini sovrapposti: il primo, al piano terra, caratterizzato dagli archi del loggiato e il secondo, superiore, alleggerito da una serie di nove finestre che si aprono dietro una elegante balaustra. Sia le finestre del secondo ordine che gli archi della loggia sottostante sono racchiusi da colonne doriche sovrapposte che ingentiliscono il complesso. Chiude il tutto un mezzanino finestrato con il sovrastante coronamento balaustrato.
Dalla loggia esterna si passa all'atrio, di gusto neoclassico, ornato da marmi e lapidi commemorative che creano un ambiente austero ma rasserenante, quasi a volere invitare alla lettura.
Tra le opere ornamentali più significative dell'atrio si evidenziano la cosiddetta Colonna Camozzi, un leggio scolpito a forma di albero con gli stemmi di Bergamo e di Brescia, il busto marmoreo della poetessa Paolina Secco Suardi,il busto marmoreo di Jacopo da Calepio, detto il busto di Bartolomeo Colleoni e altri meno noti.
Le pareti sono chiuse, in alto, da venti medaglioni in gesso raffiguranti altrettanti personaggi famosi che operarono a Bergamo.
Affreschi a grottesche e allegorici di Pietro Baschenis decorano le sale interne.
La Biblioteca civica Angelo Mai di Bergamo è la principale istituzione di conservazione storica del circuito bibliotecario di Bergamo.
Ha la propria sede nel Palazzo Nuovo di Città Alta, che in posizione contrapposta al Palazzo della Ragione chiude, a nord-est, Piazza Vecchia.
Nasce tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70 del secolo XVIII quando fu messo a disposizione della cittadinanza il lascito librario che il cardinale Alessandro Giuseppe Furietti aveva fatto alla città. La sua prima collocazione fu in un locale del Palazzo Nuovo che ospitava il Comune. Trasferita nel 1797 presso la canonica del Duomo, dal 1843 trova sede nel Palazzo della Ragione fino a quando, nel 1928, ritorna nella sede originaria, occupando ora l'intero palazzo.
Dall'epoca dell'apertura il suo patrimonio librario è andato crescendo in maniera esponenziale, sia attraverso donazioni sia attraverso acquisizioni, fino a raggiungere l'attuale numero di circa 700000 volumi, 11000 periodici, circa 2150 incunaboli, oltre 12000 cinquecentine, un numero rilevante di stampe, autografi, manoscritti, fotografie, beni artistici e altri reperti specialistici che ne fanno una delle più importanti biblioteche storiche d'Italia.
Il catalogo delle opere può essere consultato direttamente in situ e, per le opere acquisite dopo il 1976 e per quelle pregresse oggetto di ricatalogazione, via internet tramite l'OPAC regionale.
Andy Warhol alla GAMeC!
Non perdete l'occasione di visitare le mostre in corso alla GAMeC: la retrospettiva dedicata ad Andy Warhol, la personale dell’artista Pamela Rosenkranz e le mostre con Amore più che con Amore e Artists’ Film International saranno aperte al pubblico fino al 30 luglio!
Scoprite i dettagli sul nostro sito gamec.it
SALUZZO (CN): Macchine agricole in mostra - 29.08.2017 (GRP tv)
Nuovo appuntamento a Saluzzo, in provincia di Cuneo, con la Fiera della Meccanizzazione organizzata dalla Fondazione Amleto Bertoni. Dal 2 al 4 settembre, la settantesima edizione avrà gli occhi puntati verso le specializzazioni legate al binomio “qualità e sicurezza”, le nuove innovazioni tecnologiche nel campo dei macchinari per l’agricoltura e l’allevamento, inoltre darà ampio spazio anche al legno. In contemporanea la 45esima Mostra Regionale della Frisona e la 18esima Mostra dell’Auto e della Moto.
Intervento ad #Atreju15 di Giulio Terzi di Sant'Agata
Ambasciatore, già Min. degli Esteri: “L’Europa di oggi tra miti e realtà
Roma - Audizione Giulio Terzi di Sant'Agata (15.02.12)
- Roma - Audizione Giulio Terzi di Sant'Agata. Presso la Sala del Mappamondo di Palazzo Montecitorio, le Commissioni Affari esteri di Camera e Senato hanno svolto l'audizione del Ministro degli Affari esteri, Giulio Terzi di Sant'Agata, sui recenti sviluppi nella regione mediterranea. (15.02.12)
Giovanni Battista Moroni (1520-1579) A collection of paintings 4K
Giovanni Battista Moroni (1520-1579) was an Italian painter of the Late Renaissance period. He is also called Giambattista Moroni. Best known for his elegantly realistic portraits of the local nobility and clergy, he is considered one of the great portrait painters of sixteenth century Italy.
Moroni was the son of architect Andrea Moroni. He trained under Alessandro Bonvicino Il Moretto in Brescia, where he was the main studio assistant in the 1540s, and worked in Trent, Bergamo and his home town of Albino, near Bergamo, where he was born and died. His two short periods in Trento coincided with the first two sessions of the Council of Trent, 1546–48 and 1551–53. On both occasions Moroni painted a number of religious works (including the altarpiece of the Doctors of the Church for the church of Santa Maria Maggiore, Bergamo) as well as the series of portraits for which he is remembered.
During his stay in Trent he also made contact with Titian and the Count-Bishop, Cristoforo Madruzzo, whose own portrait is by Titian but for whom Moroni painted portraits of his sons. There were nineteenth-century claims that he was trained by Titian at Trento; however, it is improbable he ever ventured to the Venetian's studio for long, if at all. Moroni's period as the fashionable portraitist of Bergamo, nowhere documented but in the inscribed dates of his portraits, is unexpectedly condensed, spanning only the years ca. 1557–62, after which Bergamo was convulsed in internecine strife and Moroni retired permanently to Albino, (Rossi, Gregori et al.) where, in his provincial isolation, he was entirely overlooked by Giorgio Vasari. His output at Bergamo, influenced in part by study of the realism of Savoldo, produced in the few years a long series of portraits that, while not quite heroic, are full of dignified humanity and grounded in everyday life. The subjects are not drawn exclusively from the Bergamasque aristocracy, but from the newly self-aware class of scholars and professionals and exemplary government bureaucrats, with a few soldiers, presented in detached and wary attitudes with Moroni's meticulous passages of still life and closer attention to textiles and clothing than to psychological penetration.
His output of religious paintings, destined for a less sophisticated audience in the local sub-Alpine valleys, was smaller and less successful: the exact truth of parts nowhere added up, in his altar pictures, even to the semblance of credibility, Freedberg has observed of their diagrammatic schemes borrowed from Moretto and Savoldo and others. for example, he painted a Last Supper for the parish at Romano in Lombardy; Coronation of the Virgin in Sant'Alessandro della Croce, Bergamo; also for the cathedral of Verona, SS Peter and Paul, and in the Brera of Milan, the Assumption of the Virgin. Moroni was engaged upon a Last Judgment in the church of Gorlago, when he died. Overall, his style in these paintings shows influences of his master, Lorenzo Lotto, and Girolamo Savoldo. Giovanni Paolo Cavagna was an undistinguished pupil of Moroni; however, it is said that in following generations, his insightful portraiture influenced Fra' Galgario and Pietro Longhi.
S.J. Freedberg notes that while his religious canvases are archaic, recalling the additive compositions of the late Quattrocento and show stilted unemotive saints, his portraits are remarkable for their sophisticated psychological insight, dignified air, fluent control and exquisite silvery tonality. Patrons for religious art were not interested in an individualized, expressive Madonna; they desired numinous archetypal saints. On the other hand, patrons were interested in the animated portraiture.
The National Gallery (London) has one of the best collections of his work, including the celebrated portrait known as Il sarto (The Tailor). Other portraits are found in the Uffizi (the Nobleman Pointing to Flame inscribed Et quid volo nisi ut ardeat?), Berlin Gallery, the Canon Ludovico de' Terzi and Moroni's self-portrait; and in the National Gallery, Washington, the seated half-figure of the Jesuit Ercole Tasso, traditionally called Titian's Schoolmaster, although there is no real connection with Titian.
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biblioteca mai
Biblioteca Civica e di Archiviazione, di grande rilevanza storica e culturale.
A nord ovest di Firenze. I mestieri della tradizione
Dal museo della paglia e dell'intreccio di Signa alla manifattura della porcellana di Doccia: luoghi che ci rivelano materiali, strumenti e segreti degli antichi mestieri che hanno segnato l'artigianato del territorio fiorentino.
Terzi di Sant'Agata, Monti rimandò i marò in India per motivi affaristici
La vita è bella di Nicola Piovani (1946) Estudiantina Ensemble Bergamo in Sala Greppi Bergamo
In occasione della manifestazione The Conference on Computational Management Science 2017 - - l'Orchestra a Plettro Estudiantina Ensemble Bergamo ha tenuto, il 30 maggio 2017, un concerto in Bergamo Sala Greppi da cui abbiamo estratto un brano di Nicola Piovani (1946) La Vita è Bella
Direttore: Pietro Ragni.
Ripresa video: Raffaele Danesi.
Si dimette Giulio Terzi, in disaccordo con il governo sulla vicenda marò
Giulio Terzi si è dimesso da ministro degli Esteri perché in disaccordo con la decisione del governo italiano di rimandare i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone in India il 22 marzo. Lo ha annunciato in parlamento.
I fucilieri della Marina, tornati in Italia per votare, erano stati dapprima autorizzati a restare, poi rispediti in India dietro pressione di Nuova Delhi.
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