Caldarola (MC) - Il Castello Pallotta del tempo delle Signorie
Il punto forte, meta degli inteditori e intenditrici dell'arte e della cultura qui a Caldarola, è sicuramente il Castello Pallotta: un'antichissima struttura che vanta di origini antichissime.
La famiglia Pallotta, che all'inizio del 1400 arrivò a Caldarola, all'epoca delle Signorie, prese in proprietà il feudo, portandolo al suo vero splendore.
E' proprio grazie all'appartenenza alla stessa famiglia che ha permesso lo stato di perfezione della struttura, pure dei piccoli particolari.
Tutt'oggi è quindi possibile esplorarla in tutti i suoi antri: la magnificenza del salone dei ricevimenti, la cucina storica, la stanza da letto dove hanno dormito tanti illustri ospiti, le preziose collezioni di armi e di carrozze dove finimenti e attrezzature di epoche ormai lontane colpiscono la fantasia e l’immaginario dei visitatori.
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Numero Puntata: #10
Anno di registrazione: 2012-2013
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A Caldarola inaugurata la mostra Le ragioni della memoria
E' stata inaugurata sabato scorso, nel palazzo dei cardinali Pallotta a Caldarola la mostra curata da Stefano Papetti con le opere di Giorgio Cutini e Bruno Mangiaterra dal titolo Le ragioni della memoria
Il Pino di Castel Pallotta (Caldarola) conteso tra Scienza ed Arte (manortiz)
La targhetta metallica apposta ai suoi piedi proclama:
Albero piantato nel 1598 a ricordo dell'ospitalità offerta al Castello dal cardinale Evangelista Pallotta al Papa Clemente VIII.
vedi: Valido Capodarca, Alberi monumentali delle Marche
Verso le figure della coscienza
Video realizzato per l'artista Bruno Mangiaterra in occasione della mostra d'arte contemporanea Le ragioni della memoria presso il Palazzo dei Cardinali Pallotta a Caldarola (MC): 11 luglio - 14 settembre 2015. Interventi di: Francesco Scarabicchi, Umberto Piersanti, Eugenio De Signoribus, Gianni D'Elia e Giorgio Cutini.
Armonie della Sera • 26 luglio 2008
Nuovi Talenti Marchigiani in concerto a Caldarola (MC), Palazzo dei Cardinali Pallotta.
I migliori allievi degli Istituti/Conservatori AFAM di Ancona, Fermo e Pesaro:
Istituto Musicale Pareggiato G.B.Pergolesi di Ancona, Conservatorio Statale di Musica G.B.Pergolesi di Fermo, Conservatorio Statale di Musica G.Rossini di Pesaro
B.Molenhof - Waltz King - for Vibraphone
Recorded live at the Armonie della Sera Festival, Caldarola (MC) Palazzo dei Cardinali Pallotta - July 2008.
Video editing and mixing by Alessia Mimotti.
Montegiberto Castello Medievale
Monte Giberto sorge su un ridente colle panoramico a 322 m sul livello del mare.
Il suo territorio fu abitato in epoca picena e romana.
La prima notizia di un nucleo edilizio sul colle risale al 1090.
Sembra che già prima del 1166 fosse possedimento del feudatario Giberto (sposo di Cecilia e padre di Trasmondo) che gli diede il nome. Nel secolo XII da villa divenne castello ed assorbì i castelli di Casale e del Podio, situati nello stesso territorio, che nei secoli XII-XIV contava ben 12 chiese.
Antico borgo di epoca picena e romana, fin dal 1356 risulta Castello di Fermo, che lo munì di una cinta muraria con quattro torrioni, due dei quali ancora esistenti.
E’ ancora presente l’antica struttura urbana che si snoda secondo una caratteristica pianta compatta che fa convergere l’abitato sulla piazza principale, forse l’antica corte del castello originario.
La via principale taglia in due l’abitato e prospetta l’antica chiesa gentilizia di S. Antonio e sale sulla piazza raggiungibile anche da sotto le mura con scalinate che dovevano costituire le porte del castello.
Nella piazza si trova anche il Palazzo Municipale con la sua elegante facciata settecentesca in cotto e la magnifica Sala delle Volte, la chiesa di San Nicolò, la chiesa di San Giovanni Battista.
Fuori dalle mura è possibile ammirare anche il Santuario S.S. Madonna delle Grazie
CEI (Conferenza Episcopale Italiana) - Chiesa Cattolica - assemblea permanente vescovi Italiani
Dal Nob. Cav. Attilio De Lisa ( Padre di Rocco e Vincenzo - Diocesi di Teggiano-Policastro - Comune di Sanza originario di San Rufo) che espone con gioia gli auguri al Card. Gualtiero Bassetti Arcivescovo della Diocesi di Perugia eletto nuovo Presidente della Cei insieme ai tre vicepresidente di cui per il Nord Italia Mons. Franco Giulio Brambilla vescovo di Novara,per il Centro Italia Mons. Mario Meini di Fiesole e per il Sud Italia Mons. Antonino Raspanti di Acireale.
Dal Nob. Cav. Attilio De Lisa di riferimento a Mons. Antonio De Luca (precedentemente a Mons. Angelo Spinillo Vescovo di Aversa ed vicepresidente uscente della Conferenza Episcopale Italiana,Mons. Francesco Pio Tamburrino Arcivescovo emerito di Foggia-Bovino e defunto Mons. Bruno Schettino Arcivescovo di Capua) che è stato designato nel Libro d'Oro delle famiglie Nobili e Notabili Italiane Anno 2016 oltre appartenente sia all'Ordine Equestre Pontificio di San Silvestro Papa con a capo il Gran Maestro Papa Francesco Vescovo della Diocesi di Roma e Pontefice della Chiesa Cattolica (30 gennaio 2015) che a quello dei Cavalieri Templari Ugone dei Pagani(25 settembre 2011).
Infatti mercoledì mattina del 24 maggio 2017,al termine della Santa Messa, il Card. Angelo Bagnasco Arcivescovo di Genova ha dato l’annuncio della nomina da parte del Santo Padre Francesco del nuovo Presidente della CEI, nella persona del Card. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia – Città della Pieve.
La Lieta notizia per sua nomina come Presidente della Conferenza Episcopale Italiana avvenuta sia da parte di Mons. Antonio De Luca e Curia Diocesana di Teggiano-Policastro che dal Nobile Cav. Attilio De Lisa di cui si uniscono a Lei ed assicurano preghiera per suo ministero a servizio della Chiesa Cattolica Cristiana in Italia.
Infine onore e gloria alla Parola del Signore Gesù (Via,Vita e Verità) e della Madre Chiesa Cattolica che si riflette da sempre il Nobile Cav. Attilio De Lisa come cattolico cristiano praticante.