Pordenone, il Municipio
Il palazzo del Municipio di Pordenone sorge nella parte più antica della città. La sua origine è collocata tra la fine del Duecento e l’inizio del Trecento. Oggi ospita l'ufficio del sindaco e la sala del consiglio comunale.
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Pordenone, Palazzo Ricchieri (Museo civico d'arte)
Palazzo Ricchieri è uno degli edifici più antichi di Pordenone, lasciato in eredità al Comune nel 1949 dal conte Lucio Ernesto Ricchieri di Sedrano, con l'impegno da parte dell’ente pubblico di adibirlo “ad uso biblioteca, pinacoteca, archivio”. Il desiderio del conte non è stato disatteso e dal 1970, dopo un importante restauro, il palazzo è la sede del Museo Civico d'Arte di Pordenone che ospita la pinacoteca, con opere tra l’altro di Giovanni Antonio de Sacchis, detto il Pordenone e una notevole sezione di scultura lignea.
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Riprese: Paolo Comuzzi
Montaggio: Remigio Guadagnini
Best Attractions & Things to do in Pordenone, Italy
In this video our travel specialists have listed some of the best things to do in Pordenone . We have tried to do some extensive research before giving the listing of Things To Do in Pordenone.
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List of Best Things to do in Pordenone
Corso Vittorio Emanuele (Contrada Maggiore)
Science Centre Immaginario Scientifico Pordenone
Parco San Valentino
Campanile di San Marco
Galleria Harry Bertoia
Palazzo del Comune (Municipio)
Duomo Concattedrale di San Marco
Parco del Seminario
Mediateca Pordenone di Cinemazero
Biblioteca Civica di Pordenone
Enoteche Ferronato 1929
Pordenone, Villa Galvani (Galleria d'arte moderna e Palazzo del Fumetto)
Situata all’interno dell’omonimo parco cittadino a ridosso del centro storico di Pordenone, villa Galvani è appartenuta alla illustre famiglia imprenditoriale che ricoprì un ruolo di rilievo nella società locale di fine ‘800 e prima metà del ‘900.
Dal 1990 Villa Galvani viene aperta al pubblico come sede di mostre temporanee. Nel 2010 vengono costruiti due corpi attigui e comunicanti con l’edificio storico, adibiti anch’essi a spazio espositivo. Dal 2018 ospita il PAFF! – il Palazzo Arti Fumetto Friuli.
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Riprese e montaggio: Paolo Comuzzi
Pordenone, Palazzo Montereale Mantica
I Mantica erano una famiglia di mercanti che, nel XV secolo, da Como si trasferì a Pordenone. Palazzo Montereale Mantica venne interessato, fino alla seconda metà del ‘700, da complesse operazioni di ristrutturazione. Dal 1892, anno in cui l’edificio fu venduto, il palazzo ha svolto diverse funzioni, fino a diventare la sede della Camera di Commercio di Pordenone.
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Riprese e montaggio: Paolo Comuzzi
Pordenone vista dal drone
In volo sopra la città: sorvoliamo il Municipio, la Biblioteca civica, il Centro direzionale Galvani, il Consorzio universitario, la zona industriale, l'Electrolux, la Fiera, l'Interporto, il Palazzetto dello sport, la Piscina comunale, la Stazione dei bus e ferroviaria, il Polo tecnologico, il Teatro comunale, il Centro sportivo Lupieri e lo skatepark, il Centro sportivo De Marchi e lo Stadio velodromo Bottecchia.
Riprese: Fabio Pappalettera
Montaggio: Remigio Guadagnini
Pordenone, il Duomo di San Marco
Il Duomo di San Marco nella storica piazza di Pordenone. Le sue origini sono fatte risalire a un’epoca anteriore al 1300 e, dopo vari interventi di ampliamento e restaurazione, possiamo oggi ammirarlo in tutto il suo splendore.
Scopri di più sulla storia e le origini del Duomo di San Marco »
Riprese e montaggio: Paolo Comuzzi
Le facciate del corso raccontano Pordenone
Una città dipinta è il titolo del progetto che ha portato al restauro di una ventina di facciate di corso Vittorio Emanuele e di alcuni palazzi nei vicoli del centro storico di Pordenone. L'iniziativa, sostenuta dalla Fondazione Crup, è stata illustrata mercoledì 27 aprile 2011 a palazzo Gregoris.
Pordenone, Corso Vittorio Emanuele II visto dal drone
Corso Vittorio Emanuele II, l’antica Contrada Maggiore, è la storica arteria di Pordenone che dalla Loggia del Municipio si snoda verso nord costeggiando i corsi d’acqua di risorgiva che confluiscono nel fiume Noncello.
I palazzi che si affacciano sul Corso testimoniano le diverse epoche storiche della città. Si possono ammirare quelli più antichi, dalle facciate affrescate che tradiscono origini romaniche, gotiche e barocche, e quelli più recenti di stile neoclassico.
Riprese: Fabio Pappalettera
Montaggio: Remigio Guadagnini
Una delegazione di studenti slovacchi visita il municipio di Pordenone
Nella sala consiliare del Comune di Pordenone, il sindaco Claudio Pedrotti ha incontrato un gruppo di 34 studenti e 3 insegnati slovacchi che si trovano in città ospiti dell’Istituto F. Flora.
Alla comitiva, proveniente dalla città di Namestovo, si sono uniti altrettanti studenti ed insegnati della scuola cittadina.
La visita rientra nell’ambito della collaborazione tra gli istituti scolastici che condividono un progetto di parternariato elettronico sulla piattaforma europea ETWINNING sul tema “Ancient Arts and Crafts”.
Il progetto, ancora in progress, ha per obiettivo far scoprire e riscoprire alle giovani generazioni tradizioni ed itinerari dei due paesi
(Italia e Slovacchia) attraverso la scoperta di antichi arti e mestieri comuni.
Al momento sono già state riscontrate similitudini nell’arte dell’intaglio, dell’intreccio della paglia e della lavorazione del formaggio.
Pordenone, Parco San Valentino
Una grande area verde a due passi dal centro di Pordenone, dove sorge la roggia Vallona. Luogo ideale per correre, passeggiare, riposare e passare del tempo all’aria aperta. Presenta interessanti specie botaniche, tra cui la rara erba maga comune, e alcune curiosità, come la ghiacciaia in pietra nascosta nell’area boschiva, utilizzata fino agli anni Trenta del secolo scorso.
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Riprese: Paolo Comuzzi e Fabio Pappalettera
Montaggio: Remigio Guadagnini
Pordenone, il Ponte di Adamo ed Eva
Il ponte di Adamo ed Eva trae il suo nome dalle due statue collocate su pilastri del lato destro del ponte risalenti al 1700. Costruito in pietra a tre arcate nel 1550 allo scopo di collegare la città ai borghi di San Giuliano e Meduna e consentire il passaggio verso il Friuli, il ponte ha da allora subìto diverse ristrutturazioni di cui l'ultima risale al 2004.
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Riprese: Paolo Comuzzi e Fabio Pappalettera
Montaggio: Paolo Comuzzi
Pordenone, municipio bonificato dal fantasma di Rommel
Ombre che si muovono, un uomo alto quasi due metri che oltrepassa i muri, 24 testimoni in tredici anni. Un fantasma s'aggira per Pordenone e qui vorrebbe rimanere, almeno secondo quanto dicono i vertici di Nation ghost uncover, che venerdì 13 aprile hanno eseguito un sopralluogo in città per accertare se misteriosi figuri (trasparenti e no) circolino davvero. In centro si sono notati il presidente di Ngu, Massimo Merendi, e il direttore tecnico del sodalizio Gianpaolo Santerano: camice bianco, strumentazioni di rilevamento di onde elettromagnetiche, visori infrarosso h24, raggi gamma e rilevatori di suoni e ultrasuoni. Per accertare se davvero il capitano Erwin Rommel sia apparso in municipio e davanti al museo civico d'arte.
Pordenone, il fiume Noncello
Il fiume Noncello attraversa Pordenone a partire dall'antico quartiere di Torre, lambisce poi il centro storico della città e l'abitato di Vallenoncello, per poi confluire più a sud nel fiume Meduna.
Nel tratto più vicino al centro storico della città, è circondato da una flora spontanea di salici, pioppi e ontani che caratterizzano il Parco fluviale del Noncello.
La città deve il proprio sviluppo al traffico fluviale che anticamente (e fino alla prima metà del Novecento) la collegava al mare Adriatico e dunque a Venezia attraverso il percorso Noncello-Meduna-Livenza.
Il toponimo Pordenone (Portus Naonis) deriva dal vecchio nome del fiume Noncello.
Riprese: Paolo Comuzzi e Fabio Pappalettera
Montaggio: Paolo Comuzzi
Pordenone, una città (2015) - Short
Il film-documentario «Pordenone, una città», qui in versione breve, racconta la città del Noncello e le peculiarità di un territorio sospeso tra tradizione ed innovazione. Realizzato per conto del Comune di Pordenone dalla Care srl. Versione aggiornata al 2015, disponibile su YouTube anche in lingua inglese e tedesca.
Pordenone, il museo civico d'arte
Uno degli edifici più antichi di Pordenone, lasciato in eredità al Comune nel 1949 dal conte Lucio Ernesto Ricchieri di Sedranocon l'impegno di “conservare all’immobile il nome di Casa Ricchieri”. Il palazzo è la sede del Museo Civico d'Arte di Pordenone che ospita la pinacoteca, con opere tra l’altro di Giovanni Antonio de Sacchis, detto il Pordenone e una notevole sezione di scultura lignea.
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Il restauro del Palazzo Municipale
Parma, 30 dicembre 2016. Si sono conclusi i lavori di restauro della facciata del municipio, per cui il Comune ha stanziato poco meno di 350 mila euro. L'intervento rientra fra quelli che l'assessorato ai lavori pubblici, guidato da Michele Alinovi, sta mettendo in atto nell'ambito nel centro storico della città e che comprendono il recupero e la rigenerazione urbana del complesso ex conventuale di San Paolo e la riqualificazione di via Mazzini. Ne hanno parlato, questa mattina nel corso di una conferenza stampa, l'assessore ai Lavori pubblici, Michele Alinovi; la progettista, architto Barbara Zilocchi; Gabriele Buia, dell'impresa Buia che ha effettuato i lavori; ed i tecnici di Parma Infrastrutture Spa, Marco Ferrari e Albino Carpi.
“Dopo 5 mesi di lavori, avviati a metà giungo, si è concluso i restauro della facciata del Municipio – ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici, Michele Alinovi, - si tratta di un restauro scientifico e conservativo. La residenza municipale torna, così, all'antico splendore. Parmigiani e turisti ne possono ammirare la bellezza. Tutto questo avviene dopo la conclusione del restauro della torre campanaria del complesso di San Paolo per rendere Parma sempre più bella ed attrattiva, all'altezza con le sfide dei prossimi anni”.
Processo e rogo de la Vecia 2011 a Pordenone
Quella del Processo alla Vecia è una delle tradizioni più profonde, che trova origine nel folklore veneto, friulano italiano ed europeo: l'evento vuole esorcizzare tutti i mali dell'anno passato condannandone la rappresentazione, ovvero la Vecia, e auspicare un avvenire migliore.
Puntuale come sempre nel giovedì di mezza quaresima, il 31 marzo 2011 il processo seguirà l'iter classico degli ultimi anni. Alle 19 il corteo partirà dal municipio e percorrerà le strade del centro storico: corso Vittorio, piazza Cavour, corso Garibaldi, via XXX Aprile, viale Marconi, via Cavallotti e terminerà in Piazza XX Settembre, dove alle 20.30 avrà luogo il processo che si concluderà, come sempre, con la condanna al rogo per la Vecia.
Tradizionale Tombola a Pordenone
Ogni anno l'8 settembre i pordenonesi si riuniscono davanti la Loggia del Municipio in Corso Vittorio Emanuele per l'estrazione della tombola.
L'evento è arricchito dalla musica della Filarmonica Città di Pordenone e dagli sketch comici dei Papu.
Per informazioni
Società Operaia di Mutuo Soccorso
Corso Vittorio Emanuele II, 44 - Pordenone
Tel. 0434 520820
societaoperaia@libero.it
Spilimbergo (Pordenone, Friuli Venezia Giulia) piazza Castello piazza Duomo via Roma videomix
Il cuore della città è sicuramente Corso Roma, che attraversa il centro storico da est ad ovest. È luogo di passeggio sul quale si affacciano storici edifici multicolori.
Percorrendo la via partendo da ovest si incontra subito la Torre occidentale, risalente al XIV secolo e che era l'ingresso al Borgo Nuovo, racchiuso dalla terza cinta muraria, ora scomparsa.
Proseguendo verso est si incontra prima il Palazzo Monaco e si giunge poi in Piazza Garibaldi, centro ideale della città. A sud della piazza si trovano la Chiesa di San Giuseppe e Pantaleone, nel cui interno è conservato il Coro Ligneo, e la Chiesa di San Giovanni.
Proseguendo ancora si arriva alla Torre Orientale, che apparteneva alla seconda cinta muraria. Adagiata alla torre si può ammirare la Casa Dipinta, con affreschi del XVI secolo rappresentanti scene della vita di Ercole.
Corso Roma termina in piazza Duomo, delimitata a sud dal Duomo, risalente al XIII secolo. Affacciati alla piazza, a ovest il Palazzo de Daziaro e a nord la Loggia della Macia, sulla cui colonna ad angolo è ancora visibile la Macia, unità di misura di lunghezza anticamente usata negli scambi commerciali.
Dalla piazza, attraverso un ponte sull'antico fossato, si entra nel Castello, l'edificio più orientale della città, costruito sul limitare del fiume Tagliamento. Risale al 1120 il primo documento che parla del Castrum de Spengenberg. Distrutto da un incendio nel 1511 fu ricostruito secondo schemi medioevali. Al suo interno il Palazzo Dipinto e il Palazzo Tadea, costruzione portata a termine nel 1566 da Tadea, vedova del conte Bernardino.
A nord del castello si trova il Palazzo di sopra, recentemente restaurato e ora sede del Municipio. Dal cortile del palazzo si gode di una magnifica vista sulla valle del Tagliamento. Di fronte al palazzo il quartiere Valbruna, dalla tipica struttura medioevale.
Tra il Castello e il Palazzo di sopra, a fianco della strada che scende verso il greto del fiume Tagliamento, si trova la Chiesetta dell'Ancona.