MURO LECCESE BALLO AL PALAZZO DEL PRINCIPE
ATMOSFERE OTTOCENTESCHE, IERI SERA, AL PALAZZO DEL PRINCIPE DI MURO LECCESE, DOV'E' ANDATA IN SCENA UNA SERATA DI GALA DEDICATA AI COSTUMI E ALLE DANZE D'EPOCA.
Il Museo di Borgo Terra a Muro Leccese
Questa mattina abbiamo visitato il Museo di Borgo Terra di Muro Leccese, la più grande città di origine messapica del Salento.
Il museo, inaugurato nel maggio del 2002, ha sede al primo piano del Palazzo del Principe in Piazza del popolo, nel cuore del centro storico di Muro.
Dagli scavi archeologici e dagli studi effettuati dall’Università del Salento e dalla soprintendenza archeologica della Puglia sono stati portati alla luce numerosi reperti che ora sono diventati patrimonio accessibile a tutti.
Il museo mira infatti a valorizzare la storia del centro urbano del comune di Muro Leccese relativa al periodo medioevale attraverso la ricostruzione della storia, della vita sociale e dei rapporti economici della cittadina.
All’interno del museo si possono ammirare numerosi reperti in ceramica, legno, vetro, monete d’argento che sono frutto degli scavi, o che sono stati acquistati o ancora che appartengono a privati cittadini.
Troviamo anche un plastico che riproduce il borgo medioevale di Muro Leccese, oltre a numerosi pannelli illustrativi che indirizzano il visitatore nelle diverse fasi storiche che il borgo ha vissuto.
Scendendo per i sotterranei di Palazzo del Principe è possibile scorgere un pozzo, alcune vasche olearie e le prigioni.
Proprio quest’ultime meritano particolare attenzione: sono ricoperte infatti da numerosi graffiti che ritraggono figure animali e umane. In un angolo, si conserva una latrina incassata nel muro, mentre l’acqua per i prigionieri era fornita da una canaletta presso la piccola finestra che apriva sul fossato.
Numerose le testimonianze della presenza turca all’interno del museo Borgo terra di Muro Leccese: la più importante è di sicuro un elmo da combattimento in ferro del 1500.
Il museo Borgo Terra offre sicuramente, un modo diverso per rivivere la storia, toccando con mano i segreti e i ricordi di guerrieri, monaci, contadini, le cui tracce del loro passaggio sono ancora lì, custodite nel Palazzo del Principe di Muro Leccese, per chiunque desideri fare un viaggio nella storia e nel passato di un territorio come il nostro, che ha ancora tanto da raccontare.
Palazzo Muro Leccese
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Muro Leccese - STORIA DI UNA TERRA
Durante l'età alto medievale, quando il Salento formalmente facevaparte dell'Impero Bizantino (tra 554 e 1068 circa), l'attuale comprensorio comunale di Muro Leccese vide sorgere delle comunità agricole, organizzate in piccoli villaggi ochoria. Di questo periodo, la principale testimonianza monumentale sopravvissuta è rappresentata dalla chiesa di S. Marina con annesso cimitero, dedicata in origine a S. Nicola, vescovo di Myra, la cui costruzione è probabilmente da datare dal X secolo in poi. In località S. Barbara,invece, si conservano i resti di un altro piccolo edificio di culto, ancora tutto daindagare e datare. Inoltre, è plausibile che i menhir sparsi nel territorio, siano anch'essi da assegnare a questa fase anteriore al Mille, utilizzati dalla popolazione rurale come luoghi di congregazione religiosa e festiva.Le fonti scritte e i dati archeologici dimostrano che, giunti all'età angioina (XIII-XIV secolo), la fitta rete di villaggi o casali medievali comprendeva Brongo e Miggianello (entrambi attestati nelle fonti documentarie dal Trecento, ma con ceramiche databili a partire almeno dal X secolo), Misciano (Miggiano), Polisanoe, probabilmente, un insediamento ubicato intorno alla chiesa di S. Marina.Questi villaggi, con una popolazione di poche decine di persone, consistevano in piccoli agglomerati di case, con almeno una chiesa e annesso cimitero, ederano basati su un'economia agricola mista. È difficile entrare nello specifico ri-guardo a questi insediamenti in assenza di scavi archeologici, ma a Miggiano, aS. Marina come anche nel sito dell'abbazia di Pompignano, è ancora possibile vedere le chiese originarie o i resti di queste.Alcuni rinvenimenti suggeriscono che già dall'età bizantina, intorno al IX-X se-colo se non prima, vi era un piccolo insediamento nell'area dell'attuale centro storico, ipotesi sostenuta anche dalle tradizioni che si mescolano alle notiziestoriche. Secondo lo studioso seicentesco Girolamo Marciano, infatti, Muro Lec-cese fu distrutta dai Saraceni nel 924. Sebbene la notizia non sia facilmente di-mostrabile, incursioni saracene per l'approvvigionamento di schiavi da vendere nei mercati arabi dell'Africa del Nord e del Vicino Oriente, sono ampiamente attestate in Italia meridionale in questo periodo.
Quando, sotto il normanno Roberto il Guiscardo, il Salento fu sottratto definit-vamente all'egemonia politica dell'Impero Bizantino (1068), il territorio era costellato da piccoli casali, di cui però solo pochi sono attestati nelle fonti scritte.Anche la storia di Muro, purtroppo, per l'età normanna è ancora poco nota,salvo la notizia, di dubbia attendibilità, tramandata da un anonimo cronista, se-condo la quale l'insediamento venne conquistato, insieme alla vicina cittadina diVaste, nel 1156 dal re di Sicilia Guglielmo I detto il Malo (1154-1166). L'episodio si collocherebbe durante la violenta soppressione della rivolta ordita contro ilre, capeggiata dal conte di Conversano, Roberto di Basunville, assieme ad al-cuni nobili bizantini.Non ci sono altre notizie storiche fino alla fine del regno dell'imperatore Federico II, quando Ludovico de Monti, barone del vicino centro di Corigliano d'Otranto, è attestato come signore di Muro proprio nel 1250. Dell'insedia-mento, in questo periodo, l'archeologia deve ancora restituirci delle informazioni. Probabilmente era più esteso del Borgo murato del '400, come suggeriscono i rinvenimenti effettuati al di fuori del circuito murario ma, allo stesso tempo, doveva possedere una densità di abitazioni molto minore. Nel1970, in un palazzo sito in via Brongo, immediatamente ad oriente dell'attualePalazzo del Principe, è stato scoperto un vaso contenente un tesoretto di oltre200 monete di argento, composto principalmente dai cosiddetti gigliati di Ro-berto detto il Saggio (1309-1343), terzogenito di Carlo II d'Angiò. Oltre alle monete di Roberto, tutte coniate nella zecca di Napoli, il tesoretto conteneva due monete di Federico IV il semplice (1355-1377), una di Martino I (1402-1409) ed una di Alfonso il Magnanimo (1435-1458). Non sono ancora note le circostanze che hanno portato all'occultamento del tesoretto, che risulta essere uno dei quattro tesoretti con simile composizione monetaria noti dal Salento.
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Saranno presenti l'editore Stefano Donno, che dialogherà con l'autore, e Cosimo Cartelli Bacile, segretario nazionale del movimento politico l'Altra Italia
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Archi a tutto sesto, volte a botte, un antico focolare e vari elementi architettonici nelle caretteristiche pietre locali, sono l'essenza di Hanqorias.
Le dimore ALITHIA e PSEMA restaurate ed arredate con sobrietà e cura dei particolari, riescono a coniugare antico e moderno in un armonioso sodalizio.
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Tag: michael schumacher ospite kartodromo la conca muro leccese lecce agosto 2002 varie canale7 lucazollino75canale7
AIPC 2019 - Borgu Meu - Muro Leccese (LE) - Lariani
Per info e preventivi: 340-3354569 - info@asdpalodellacuccagna.it
Sito WEB: asdpalodellacuccagna.it
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l'Alba Salentina in Sella 2018, De Finibus Terrae
Il video ufficiale (egregiamente realizzato da LecceVideo) in ricordo della quinta edizione de l'Alba Salentina in sella, De Finibus Terrae, un evento motociclistico itinerante in notturna, un modo particolare ed affascinante per promuovere il Salento.
Ringraziamo di cuore tutti coloro che, anche con un sorriso, hanno contributo a rendere magico questo evento.
Un perfetto connubio tra solidarietà, aggregazione e promozione del territorio.
Tanti motociclisti ad illuminare i tanti particolari salentini: dai muri a secco, agli Ulivi, dal Barocco alle affascinanti piazze di Cavallino, Muro Leccese e Specchia. Per poi concludersi presso il Faro di Leuca, De Finibus Terrae, dove il Tenore Raffaele Pastore ci ha incantati con il “Nessun Dorma”, accentuando i colori dell'alba salentina.
I motociclisti sono riusciti al illuminare la solidarietà salentina, dimostrando un grande cuore nel voler sostenere il progetto a favore dei bambini speciali di CUOREAMICO.
Complimenti all'Amministrazione Comunale di Cavallino per aver reso magica la piazza per la partenza, con la giusta musica popolare, con il perfetto decoro delle bandiere dell'Italia pronte a svolazzare dalle prime note dell'Inno di Mameli. Cavallino ha nuovamente dimostrato l'affetto nei confronti dei motociclisti: il Sindaco Dott. Ciccarese ed l'On. Gorgoni, hanno salutato i partecipanti ed atteso la partenza. Molto gradito il buffet di benvenuto organizzato da Bar “l'altro caffè” con Tenuta “La Lizza”. Apprezzata anche la distribuzione gratuita delle mozzarelle del Caseificio “La Fonte Bianca”, il quale ha voluto far conoscere il sapore salentino delle loro mozzarelle.
Complimenti all'Amministrazione Comunale di Muro Leccese per aver aperto l'ingresso alle visite per alcuni gioielli come il Palazzo del Principe, il Museo Messapico ed il Frantoio ipogeo, oltre le due bellissime Chiese. Anche Muro Leccese ha dimostrato affetto nei confronti dei partecipanti, con il saluto dei Sindaco Dott. Donno, oltre ad buon numero di concittadini che ci attendevano.
Un abbraccio di cuore a tutti.