Ascoli Piceno
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Ascoli Piceno è una bellissima città medioevale delle Marche, considerata tra le più monumentali d'Italia. Punteggiata da torri e campanili e avvolta nel caldo colore dorato del travertino, che riveste quasi tutto il centro storico, la cittadina è circondata su tre lati dall’acqua dei fiumi Tronto e Castellano, che qui confluiscono.
Il centro storico di Ascoli Piceno è fitto di edifici civili e religiosi di età medievale.
Magnifica Piazza del Popolo su cui si affacciano alcuni dei luoghi più importanti tra i quali Palazzo dei Capitani del Popolo (sec. XIII), lo storico Caffè Meletti, la chiesa di San Francesco (sec. XIII-XVI) e la Loggia dei Mercanti.
Da vedere anche Piazza Arringo, la più antica di Ascoli, dove si trovano il battistero di San Giovanni, la cattedrale di Sant'Emidio - duomo della città, dedicato al santo patrono - il palazzo Vescovile e il palazzo dell'Arengo, sede della pinacoteca civica.
Ascoli Piceno is a beautiful Medieval city in Italy’s Marches Region: its skyline is punctured by domes, spires and bell towers and filled with the golden hue of its travertine architecture. The city is surrounded on three sides by the courses of two Rivers, the Tronto and Castellano.
Ascoli Piceno's old center is bursting with public and religious buildings ranging from the 1000s to the 1800s.
The most important edifices line the magnificent Piazza del Popolo, among which are Palazzo dei Capitani del Popolo (13th Century), the historic Caffè Meletti, the Church of St. Francis (13th-16th Centuries), and the Loggia dei Mercanti.
Be sure to see Piazza Arringo, the oldest in Ascoli, and site of the Baptistery of San Giovanni; the Cathedral of Sant'Emidio, the city's Duomo, dedicated to the Patron Saint; Palazzo Vescovile and Palazzo dell'Arengo, seat of the City Painting Gallery.
Places to see in ( Ascoli Piceno - Italy ) Piazza Arringo
Places to see in ( Ascoli Piceno - Italy ) Piazza Arringo
The Piazza Arringo, also known as the piazza dell'Arengo, is the oldest monumental piazza in the city of Ascoli Piceno. Rectangular in form, numerous important monuments face the piazza including: the palazzo Fonzi, the palazzo dell'Arengo from the 13th century (also known as the palatium Aringhi), the Bishop's residence, the Cathedral of Saint Emygdius, the baptistery of Saint John, the diocesan museum, and the palazzo Panichi.
The piazza's name comes from the middle ages when Ascoli became a free comune and used this site for public meetings of the parliament, also known as arringhi, arenghi or arringhe: an assembly of citizens gathered to deliberate. This became the most important center of public events and social life of the city, and several authors name it as the place of the ancient Roman forum of Ascoli.
Giuseppe Marinelli says that in 1152 a platform was erected in the piazza that would be used by public speakers. It was here that St. Francis of Assisi, in 1215, and later St. James of the Marches (in 1446 and 1471) spoke to the citizens of Ascoli. In 1355, after the expulsion of Galeotto I Malatesta and Vanni di Vendibene, the Statues of the People were drawn up to replace the Statues of the Comune.
In the middle ages at the center of the piazza was a gigantic elm tree. The administrators of the town would come together underneath the tree to discuss town business. From Francesco Bartonini d'Arquata's chronicles of Ascoli, we learn that on February 7, 1369 the great elm was blown down in a great storm that hit the city. Bartolini wrote: «cecidit ulmus maxima et antiquissima, quae stabat in arengho». The tree was replaced by a new one which had to be replaced in 1373. Documents of the era speak of this last tree up until the end of the 15th century. The tree remained there for about a century, but when this one died it was not replaced.
The piazza has been used for military parades, games, and tournaments related to religious festivals linked to the city's patron saint, Saint Emygdius. Among these it is worth mentioning that of 1462, made famous by the victory of the noble woman, Menichina Soderini, who beat Ludovico Malvezzi of Bologna in a horse riding competition. In 1882 Nicola Cantalamessa made a sculpture of King Victor Emmanuel II which was placed in the piazza. After the second world war the statue of the king was removed and can now be seen in the public gardens. Today in the piazza two elliptical fountains made of travertine can be found. They were made by Giovanni Jecini and embellished with bronze sculptures by Giorgio Paci.
( Ascoli Piceno - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Ascoli Piceno . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Ascoli Piceno - Italy
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Marche-Paesi medievali- Rotella l'eremo di S.F.- Ascoli Piceno HD
Eremo di San Francesco.
Nel territorio di Poggio Canoso, lungo la strada che da Rotella porta al monte dell’ Ascensione, si trova un antico convento, uno dei primi eremi francescani sorti nella regione. La tradizione narra che fu lo stesso San Francesco, forse riportando all`uso una gia` esistente struttura benedettina, a scegliere il luogo che avrebbe ospitato il suo convento rimanendovi allogiato per una notte. Il convento di Poggio Canoso fu soppresso il 18 dicembre 1653. Dopo incertezze sul suo utilizzo, finalmente il convento ha riscosso l`attenzione che meritava e dal 1989 al 2009 e` stato sede della “Comunita` Incontro” di Don Pierino Gelmini. I ragazzi, ospiti del centro, con preciso e assiduo lavoro, sono riusciti a riportare la chiesa, il chiostro e tutte le antiche strutture francescane agli splendori dei tempi dei padri conventuali.
Ascoli Piceno, capoluogo dell'omonima provincia nelle Marche. Rappresenta il quarto comune in regione per popolazione dopo Ancona, Pesaro e Fano.
Il suo centro storico è costruito quasi interamente in travertino, e per la sua ricchezza artistica e architettonica è ricordato a volte tra i più belli d'Italia.
Piazza del Popolo Piazza del Popolo, l' impressione che si ha è di una straordinaria armonia architettonica. Tutto concorre a dare questa sensazione: la maestosa facciata del Palazzo dei Capitani del Popolo, le mura possenti della Chiesa di San Francesco, i palazzi rinascimentali, i portici e logge e anche le vetrine un po’ fuori moda dello storico Caffè Meletti. Piazza del Popolo è il salotto di Ascoli, punto di passaggio obbligato per turisti e cittadini, che qui si danno appuntamento per il rito del caffè o dell’aperitivo.
Palazzo dei Capitani
La maestosa mole del Palazzo dei Capitani, da sette secoli centro del potere civile di Ascoli. Costruito tra il 1200 e il 1300 in sostituzione di tre piccoli edifici preesistenti e di una torre gentilizia riadattata a campanile, svolse da subito la funzione di “Palazzo del Popolo“, dove i rappresentanti delle corporazioni cittadine prendevano le decisioni di governo.
la Chiesa di San Francesco è uno dei fulcri della vita religiosa. L’imponente edificio gotico si contende, sempre con il Palazzo, il ruolo di protagonista di Piazza del Popolo. Nel 1215 San Francesco visita Ascoli dove resta per diversi mesi: colpiti dalla predicazione, 30 giovani della città indossarono il saio dando vita all’Ordine dei Frati minori conventuali.
Accanto al portale gotico c’è la Loggia dei Mercanti, costruita con le donazioni della Corporazione della Lana. Sotto la loggia è ancora visibile la lastra di travertino che riporta le misure di tutti gli elementi architettonici usati per costruire la Loggia, a futuro uso in caso di manutenzione e sostituzione.
Piazza Arringo o “dell’Arengo” compete con Piazza del Popolo per il ruolo di centro civile e religioso di Ascoli. Molto più estesa ma non meno armonica e proporzionata, la piazza prende il nome dalle adunate (arringhe) del popolo che si svolgevano sotto un olmo. Sono quattro le costruzioni principali di Piazza Arringo: il Duomo di Sant’Emidio, patrono di Ascoli e protettore dai terremoti, è da visitare soprattutto per la cripta in cui è conservato il mausoleo con il corpo del santo e il meraviglioso Polittico del Crivelli.
Il vicino Battistero di S. Giovanni, uno dei più importanti esempi di architettura romanica in Italia, conserva ancora la fonte battesimale a immersione del XII secolo. I
Alla fine di Via delle Stelle c’è il Ponte Romano a cui si accede da Porta Solestà, considerato una straordinaria testimonianza della capacità costruttiva dei romani. Di età Augustea, fu realizzato con una sola campata di circa 62 metri, un vero miracolo per l’epoca.
Ogni anno si svolge la celebre Quintana che consiste principalmente in due tornei cavallereschi medievali che si disputano nel periodo estivo. Entrambi sono preceduti e seguiti da un corteo con circa millequattrocento figuranti con costumi d’epoca. Si rinnova dal 1955 senza interruzioni ed è basata su antichi statuti che risalgono al XIV secolo.
La città è anche conosciuta per la famosa oliva ascolana, specialità gastronomica nata ad Ascoli Piceno e diffusa in tutto il territorio italiano e anche al di fuori dei confini nazionali.
Palace of the Captains of the People, Ascoli Piceno, Marche, Italy, Europe
The Palazzo dei Capitani del Popolo is one of the most famous historic buildings in Ascoli Piceno. With its medieval crenellated tower it rises next to the historic Caffè Meletti, in the heart of the city center, overlooking the parlor of Piazza del Popolo. The events of this imposing palace, symbol of political power, encompass most of the salient phases of administrative, public and social life throughout the centuries. It was erected between the mid-13th and 14th centuries when Ascoli reached its maximum commercial expansion and the Palazzo del Comune had become inadequate due to the new requirements that had gradually developed. At the end of the XIII century it was the seat of the Captain of the people, an institutional figure of the local administrations of the Middle Ages, who held the position of head of the militias and exercised legislative power. Later, it also hosted the Podestàs who had executive, judicial and police powers. In some documents it is defined as Palactium Populi and identified as the seat of the deputies of the artisan classes. When Ascoli became a free commune its popular representation became greater and the palace was identified with the name of Palactium Communis et Populi or Communis Antianorum. In the year 1482 the Council of Elders left the building of the Palazzo dell'Arengo and started renovating and enlarging the building. This new building phase suffered, however, a slowdown due to lack of funds between 1484 and 1514, when Ascoli found itself busy fighting the war against the city of Fermo. In the 16th century, between 1518 and 1520, the palace took shape in its present form, at the time of the popes Giulio II and Leone X who gave 1100 ducats for the construction of the rear elevation. At Christmas of 1535 some rebels belonging to the noble families of Ascoli, Guiderocchi, Malaspina and Parisani, barricaded themselves inside the building making it the scene of tragic events. The then pontifical commissioner Giovan Battista Quieti had the building set fire to put an end to the revolt. The palace burned for two long days. The damages were incalculable and the Elders decided the new, necessary interventions of restoration. This event was followed by a new restructuring in 1536. In 1564 it became the seat of the Pontifical Governors and the Elders, after a secular stay, were forced to abandon it. The Legates of Rome remained there until 1860. In 1866, with the Law of 7 July, the monumental complex became the property of the State. Since then the building only experienced changes of ownership, in the year 1875 it passed from the State to the Province and from this, in 1902, to the Municipality. During the twenty years of Mussolini it was the seat of the National Fascist Party and was called Casa del Littorio, later it was the headquarters of the Liberation Command. In 1968 the reconsolidation operations carried out by the Superintendency for the Environmental and Architectural Heritage of the Marche were carried out. Between 1980 and 1987, the project for the recovery of the entire complex was completed. Currently, the building is used as the seat of the Department of Culture and, in the Sala della Ragione, the meetings of the City Council are held. Other rooms of the building are destined to host temporary exhibitions.
Appartamento in Vendita a Ascoli Piceno (AP)
Nella regione Marche,nel cuore del caratteristico centro storico di Ascoli Piceno, in Corso Giuseppe Mazzini, l'agenzia immobiliare Orientecasa propone in vendita un appartamento al piano secondo all'interno del prestigioso Palazzo Tranquilli.L'appartamento, servito da ascensore, ha una metratura di mq 150 ca. composto da ingresso, salone, cucina, tre camere, due bagni, balconcino e comodo fondaco al piano interrato di circa mq 38. L'appartamento presenta le finiture del periodo di costruzione, la pavimentazione è di tipo mosaico seminato alla veneziana con gettata di resina antigraffio, i bagni entrambi con finestra in travertino resinato e i soffitti sono tutti affrescati e originali dell'epoca. Il palazzo è stato edificato in un periodo compreso tra il XVI e XVII secolo modificando edifici esistenti di epoca medioevale. Nel 1849 il palazzo ospitò Giuseppe Garibaldi con alcuni dei suoi uomini più fedeli.
Il palazzo si trova in prossimità del centro storico di una delle città più monumentali d'Italia interamente costruito in travertino con il palazzo dei Capitani, Piazza Arringo, il palazzo dell'Arengo. Posizione strategica a poca distanza dal mare e dalla montagna.
Questo immobile è un'esclusiva dell'agenzia immobiliare Orientecasa.
Le presenti informazioni non costituiscono elemento contrattuale.
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Simulazione di una videoproiezione architetturale; Laboratorio di Disegno dell'Architettura e del Paesaggio, laurea magistrale in Architettura, Scuola di Architettura e Design E. Vittoria di Ascoli Piceno, Università di Camerino.
Prof. Daniele Rossi; prof.ssa Angela Magionami
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Girovagando... Ascoli Piceno! _parte1
Questa volta andiamo nel centro Italia, nella città delle cento torri… Ascoli Piceno ????!
In questa prima parte, nonostante l'interruzione della pioggia, vi farò pregustare il centro storico, precisamente Piazza Arringo, con un occhio di riguardo al Duomo di Sant’Emidio.
Faremo un giro nel cuore pulsante e vedremo questa città di travertino risplendere con le luci artificiali della sera.
Concluderemo con la spiegazione di Lella, che ci dirà il perché delle scritte su portali e finestre ed in particolare di una, quella che ha dato il nome al posto dove ci siamo fermati a mangiare le cacciannanze, tipica focaccia marchigiana ????.
Enjoy Yourself ????
**????????a Domenica alle 10:45????????**
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[riprese fatte il_26.08.2019]
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Mi chiamo Valerio Gagliardi e sono uno scenografo con la passione dei viaggi e della natura.
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