Teleacras - Porto Empedocle, Comune sotto assedio
Irene Milisenda 19.04.2017
I 155 dipendenti del Comune di Porto Empedocle ancora in sciopero. Manifestazione sindacale innanzi al Municipio. Rivendicati due mesi di stipendio. Irene Milisenda.
MILISENDA
La maggior parte dei Comuni siciliani versa in gravi difficoltà economiche, con un bilancio 2016 approvato in ritardo, e con quello relativo al 2017 ancora da approvare anche a causa della mancata approvazione del bilancio regionale e dall'assenza di dati sui trasferimenti regionali. Tra questi Comuni rientra anche Porto Empedocle che, dopo la dichiarazione di dissesto finanziario, respira ancora affannosamente, e l’ossigeno manca quasi del tutto. Infatti, nella cassa del Municipio in via Roma i ragionieri contano attualmente solo 15mila euro, a fronte di 420mila euro che servirebbero per pagare i 155 dipendenti comunali, che questa mattina hanno scioperato ancora una volta davanti al palazzo di città perché da poco più di due mesi non percepiscono lo stipendio… intervista a Floriana Russo al Vg…
E intanto la Sindaca, Ida Carmina, lancia un appello alla Regione e al Governo per un aiuto economico. Solo grazie ad una prima tranche di 1milione e 700 mila sono stati pagati la discarica e alcuni stipendi agli operatori ecologici, ma adesso la situazione si è complicata e il Comune da solo non è in grado di risolvere il problema…intervista a Ida Carmina al Vg…
A PORTO EMPEDOCLE SI PULISCE CON LA SCORTA News Agtv
In ginocchio le condizioni igienico sanitarie di Porto Empedocle a causa della mancata raccolta delle spazzatura da parte degli addetti al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti da circa una settimana. Da qui, la decisione di far pulire la Città Marinara da operatori ecologici di altre città. Una decisione , frutto di una riunione avvenuta venerdi sera negli uffici prefettizi, fra i rappresentanti delle imprese, il vice capo di Gabinetto Elisa Vaccaro e il prefetto vicario Giovanna Termini. Cosi sabato mattina, già alle prime luci dell'alba, Porto Empedocle ha ospitato gli operatori ecologici che lavorano in altre città i quali si sono occupati di assicurare il servizio di igiene ambientale. Accanto i netturbini anche la polizia di Stato che, ha dovuto scortarli per motivi precauzionali. Il lavoro è stato svolto con assoluta regolarità.
Nel frattempo continua la protesta pacifica degli operatori ecologici di Porto Empedocle davanti il palazzo comunale. Si richiede il pagamento dei 4 stipendi arretrati.
Ruoppolo Teleacras - La war room di Palazzo dei Giganti
Il servizio di Angelo Ruoppolo ( ) Teleacras Agrigento del 4 giugno 2018.
Al Comune di Agrigento amministratori e dirigenti incontrano i revisori dei conti: affrontato il nodo finanziario. “Regole da cambiare o dissesto entro il 2019”.
Ecco il testo:
Della riunione che si è svolta a Palazzo dei Giganti, ex convento San Domenico, ad Agrigento, è stata diffusa una fotografia.Attorno al tavolo la tensione è palpabile, l’atteggiamento è appesantito, tutt’altro che rilassato, e gli sguardi sono incupiti, preoccupati, come se si trattasse della “war room”, la stanza della guerra, dove i decidenti decidono come decidere nelle occasioni cruciali. Leggendaria è la fotografia della “war room” del presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama, riunita pochi minuti prima della irruzione armata e mortale contro Osama Bin Laden…Recuperando le necessarie proporzioni, al Comune di Agrigento la “war room” è stata convocata per affrontare il collasso finanziario che incombe sul municipio della città dei Templi, come su tanti altri in Sicilia, e non solo, sull’orlo del precipizio. La conversazione si è svolta durante le ore in cui Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno scorazzato in lungo e in largo in Sicilia l’ultima domenica di campagna elettorale prima del voto per le elezioni amministrative del 10 giugno, promettendo l’Italia della terza Repubblica e il governo del cambiamento. Ad Agrigento finora è cambiato ben poco, anzi nulla. Il nodo finanziario stringe al collo amministratori e amministrati, impedendo investimenti e servizi. Nella provincia agrigentina sono già quattro i Comuni che sono stati costretti a gettare la spugna, non come scelta politica ma perchè la matematica non è un’opinione e il recupero di bilancio sarebbe stato impossibile. E si tratta di Casteltermini, Favara, Porto Empedocle e Aragona. Agrigento versa in una condizione di pre-dissesto, e la giunta Firetto non intende demordere, almeno fino a quando matematicamente le sarà consentito. Il sindaco Lillo Firetto, l’assessore Giovanni Amico, la presidente del consiglio comunale, Daniela Catalano, il segretario generale Michele Iacono e il dirigente Giovanni Mantione hanno incontrato il collegio dei revisori. Nella “war room” si è discusso del rendiconto 2016, del rendiconto 2017 e del bilancio di previsione 2018-2020. Poi, a conclusione dell’incontro, è stato scritto: “Seppur risulti a tutti chiara la situazione di grave crisi finanziaria in cui versa il Comune, l’Amministrazione ha ribadito ancora una volta il proprio intendimento di continuare nel solco finora tracciato del massimo controllo della spesa ma nell’ottica del mantenimento delle condizioni di continuità, a garanzia delle funzioni istituzionali dell’Ente. Sono emersi con evidenza alcuni segni di miglioramento nelle rappresentazioni e nei risultati di bilancio, ma rimangono elementi di forte preoccupazione per il continuo formarsi di debiti fuori bilancio e per gli esiti del riaccertamento dei residui”. E l’assessore alla cassa, Giovanni Amico, alludendo al non avere dichiarato il dissesto finanziario, spiega: “Siamo consapevoli che la scelta politica di responsabilità che abbiamo fatto al momento dell’insediamento ci ha fatto intraprendere una salita, ripida e scivolosa, ma noi non cercheremo scorciatoie e faremo tutto ciò che è nelle nostre prerogative per non dichiarare il dissesto”. Poi Amico lancia un auspicio verso i nuovi governanti della terza Repubblica e del cambiamento, e afferma: “Le regole vanno riviste oppure una percentuale altissima di Comuni, tutti concentrati nel Mezzogiorno del Paese e tutti appartenenti alla fascia dei Comuni medio-piccoli, troveranno inesorabilmente il dissesto entro il 2019”.
Porto Empedocle, demolizione di un vecchio edificio News AgrigentoTV
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www.siciliatv.org - Agrigento. Palazzo crollato in piazza Cavour, partono i lavori
siciliatv.org - Agrigento. Palazzo crollato in piazza Cavour, partono i lavori di messa in sicurezza
Porto Empedocle, giunge al capolinea l’avventura su Rai2: intervista sindaco Giusy Palillo
Porto Empedocle, giunge al capolinea l’avventura su Rai2: intervista sindaco Giusy Palillo
Festa della Marina Militare a Porto Empedocle di Irene Milisenda
Ruoppolo Teleacras - Agrigento e rifiuti, accade oggi
Il servizio di Angelo Ruoppolo ( ) Teleacras Agrigento del 13 giugno 2018.
Ad Agrigento oggi non recuperata la raccolta di carta e cartone di lunedì. Rimossi i rifiuti dall'ospedale. Al Comune incontro con alcuni cittadini. Le interviste.
Ecco il testo:
Ad Agrigento la cronaca ormai ricorrente e attuale è la narrazione del servizio di nettezza urbana. La novità di oggi, 13 giugno, giorno di Sant’Antonio, è che carta e cartone non sono stati raccolti. Contrariamente a quanto annunciato domenica scorsa dal Comune, secondo cui la carta e cartone non raccolti lunedì per assemblea sindacale dei lavoratori sarebbero stati raccolti mercoledì, oggi mercoledì non sono stati raccolti. E quindi rientrate il tutto in casa e, se non vi saranno altri intoppi, si procederà alla raccolta lunedì prossimo. Altra novità, ed è raccapricciante che sia una novità, è che sono state rimosse le montagne di rifiuti indifferenziati sotto il pronto soccorso all’ospedale “San Giovanni di Dio” ad Agrigento. Adesso, a cassonetti vuoti, la domanda risorge spontanea ed è la seguente: le strutture pubbliche praticano la differenziata oppure no? Il costo delle montagne di indifferenziato prodotte dall’ospedale e conferite in discarica a Lentini non si riverbera a danno dei contribuenti privati che virtuosamente praticano la differenziata? Poi, altro accadimento: al Comune di Agrigento si sono incontrati alcuni operatori turistici e commerciali della città, soprattutto della zona balneare, il sindaco Firetto e l’assessore Hamel. Loro, gli operatori, hanno sottolineato che non sono assimilabili ad alcuna sigla né a categoria: sono soltanto dei cittadini indignati per le condizioni igieniche disastrose in cui versa la città. Ecco perché quando il Comune di Agrigento ha diffuso il comunicato secondo cui avrebbe volentieri e costruttivamente incontrato i commercianti di San Leone al Municipio, loro, gli indignati, hanno ritenuto opportuno precisare che non si tratta solo di commercianti ma di tanti cittadini esasperati, e che avrebbero manifestato innanzi al palazzo di città a prescindere dalla concessione dell’incontro. Poi la riunione si è svolta, e, in estrema sintesi, agli operatori turistici e commerciali di San Leone è stata promessa la raccolta dell’umido tutti i giorni, il potenziamento del servizio di spazzamento e la rimozione delle discariche abusive…interviste al sindaco Firetto...
E adesso ascoltiamo al nostro microfono Marco Maccarrone, ristoratore, e Andrea Barbera, operatore turistico, entrambi a lavoro a San Leone...
Porto Empedocle. Frane in contrada Caos, bloccata la ferrovia dei Templi. News Agrigentotv
Ruoppolo Teleacras - Agrigento, viadottando sul Morandi
Il servizio di Angelo Ruoppolo ( ) Teleacras Agrigento del 26 aprile 2018.
Il dibattito sul destino del viadotto Morandi ad Agrigento, tra demolizionisti e non, e anche alternativisti, come il sindaco Firetto: l’intervista.
Ecco il testo:
Tra l’amministrazione comunale di Agrigento, presieduta dal sindaco, Calogero Firetto, e l’Anas, è in corso una interlocuzione tendente, almeno nelle intenzioni del sindaco, a modificare le prospettive di intervento sulla seconda parte del viadotto Morandi tra Agrigento e Porto Empedocle. Si tratta del viadotto chiuso da tempo al transito, per il cui consolidamento e recupero è pronto un progetto da 30 milioni di euro. E’ necessario predisporre il bando di gara, e poi occorreranno almeno tre anni per la conclusione dei lavori. Il sindaco Firetto ritiene più opportuno che lo stesso denaro sia utilizzato invece per costruire una strada raso terra, capace di superare in modo definitivo il problema del collegamento da Agrigento a Porto Empedocle e viceversa. Infatti, il viadotto Morandi è una struttura tecnicamente obsoleta, e non sarebbe affatto improbabile che dopo 10 anni dagli interventi preventivati oggi ci si ritrovi nelle stesse condizioni di precarietà. L’Anas ha recepito ed è in corso un’attività di valutazione. Ovviamente in tale ragionamento non rientra la prima parte del viadotto Morandi, che è ormai a tutti gli effetti una preziosa circonvallazione a sud – ovest della città. Intorno al destino del secondo tratto del viadotto è insorto un vivace dibattito sociale, tra ‘demolizionisti’ e “non demolizionisti’, e adesso anche tra ‘alternativisti alla Firetto’ e non ‘alternativisti’ in riferimento alla strada a raso terra: il che si traduce nell’eventuale accontentarsi dell’attuale transito alternativo alla chiusura del secondo tratto del viadotto Morandi, ossia da contrada Sant’Anna verso Villaseta oppure dal Quadrivio Spinasanta e contrada Fondacazzo ancora verso Villaseta, Monserrato e quindi Porto Empedocle, reinserendosi in marcia lungo la statale 115. Non sfugge ad alcuno che si tratta di tracciati alternativi alquanto precari e al limite della praticabilità, e che quindi è ragionevole inchiodare la punta del compasso dell’attenzione sul viadotto Morandi, o su o giù: o si recupera a sicurezza e si attraversa su, oppure si costruisce la strada pianeggiante, e quindi si viaggia giù…intervista Firetto…
Ecco le giornate Fai di primavera NewsAgtv
Tornano anche per il 2017 le giornate Fai di primavera e quest'anno si festeggia la 25° edizione, la 20° in Sicilia. Il 25 e 26 marzo il FAI invita cittadini e turisti in 45 località siciliane dove, grazie all’impegno di 800 volontari e 4000 Apprendisti Ciceroni, saranno aperti oltre 115 siti siciliani tra chiese, ville, palazzi nobiliari, giardini, aree archeologiche, luoghi militari, musei e un treno storico. Si tratta di tesori di arte e natura spesso sconosciuti, inaccessibili ed eccezionalmente visitabili in questo weekend con un contributo facoltativo. Da ieri e fino al 26 marzo la Rai racconta luoghi e storie che testimoniano la varietà, la bellezza e l’unicità del nostro patrimonio: una maratona televisiva di raccolta fondi a sostegno del FAI, per conoscere e amare l’Italia ma soprattutto per promuovere la partecipazione attiva degli italiani. In particolare la Media Partnership di Rai TGR assicurerà una copertura capillare grazie al contributo delle redazioni Rai regionali, così da poter rendere tutti protagonisti del grande progetto Insieme cambiamo l’Italia inviando un sms o chiamando il 45517. Una settimana in cui ogni giorno ci sarà un motivo in più per sentirsi orgogliosi di essere italiani.
Le Giornate sono aperte a tutti, ma un trattamento di favore viene riservato agli iscritti FAI e a chi si iscrive durante l’evento. Tra le aperture straordinaria in Sicilia Ad AGRIGENTO si potranno ammirare le nuove scoperte all’interno del Parco Archeologico della Valle dei Templi con gli scavi del Teatro ellenistico e del Tempio romano; il giardino botanico e il treno storico e il Giardino della Kolymbethra in concessione al FAI dal 1999; in provincia invece, Palazzo Principe ad Aragona, normalmente chiuso al pubblico; la Chiesa del Carmine e la Chiesa Madre di Canicattì, anche queste solitamente chiuse al pubblico; la Farm Cultural Park di Favara; la Biblioteca Comunale di Naro; la Chiesa Madre di Palma di Montechiaro con il Monastero delle Benedettine raramente aperto al pubblico, in quanto luogo di clausura; la Stazione Ferroviaria di Porto Empedocle, dove arriva il treno storico, e il prestigioso Palazzo Beccadelli di Sambuca di Sicilia, recentemente restaurato e visitabile grazie alla disponibilità degli attuali proprietari.
Teleacras - Quale sindaco ?
Gloria Scafè 18.08.2014
Le prossime amministrative ad Agrigento, in autunno o in primavera. L’identikit ed eventuali candidati. Le interviste del Videogiornale in città. Gloria Scafè.
SCAFE’
Da quando Marco Zambuto ha lasciato il governo della città di Agrigento, è consueto pensare a chi potrà essere il suo successore. Agrigento, la possiamo definire “pirandelliana”, nel senso in cui il grande scrittore ce l’ ha rappresentata. Non si sa se sia la città a piangere per l’amministrazione, o se sia l’amministrazione a piangere per i problemi radicati in questo territorio. Probabilmente entrambi i casi. Intanto, la Commissario straordinario, Luciana Giammanco si è messa subito a lavoro prendendo in mano, temporaneamente, le redini della città. Un arco temporale ben definito, quello che vede la Commissario occupare la poltrona del sindaco, crea nei cittadini una certa suspance. La domanda, dunque è, dopo la Commissario Giammanco, la bella e tormentata Agrigento, nella mani di chi finirà? Ascoltiamo, secondo l’immaginario collettivo, le caratteristiche che dovrebbe avere il nuovo primo cittadino. Interviste al Vg…
Le prossime elezioni amministrative ad Agrigento, sono previste o per l’ autunno, o per la prossima primavera. C’è ancora del tempo, per i cittadini, per immaginare, sperare, chi potrà essere il nuovo sindaco. Un primo nome, certo, per la candidatura, è quello del vice presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Di Rosa. Eventuale, ma al riguardo non ci sono certezze, la candidatura del sindaco di Porto Empedocle, Lillo Firetto.
Ruoppolo Teleacras - Dio è morto
Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento ( ) ospite di Domenica è sempre Domenica, condotta da Egidio Terrana ed Elettra Curto, in onda su Teleacras. E' il 10 ottobre 2010.
Ascolta la canzone di Guccini, Dio è morto :
Ecco il testo dell'intervento di Ruoppolo:
Ho visto la gente della mia età andare via, tra gli aeroporti di Fontanarossa e Falcone e Borsellino,
o lungo le strade oltre lo stretto di Messina che non portano mai a niente,
cercando il sogno che conduce alla pazzia,
nella ricerca di qualcosa che non trovano nel mondo che hanno già,
Dio e' morto,
dentro alle notti che dal vino sono bagnate, tra le spiagge e i lungomare, Licata, San Leone, Porto Empedocle, Realmonte, Siculiana, Ribera, Sciacca,
dentro alle stanze da pastiglie trasformate,
lungo alle nuvole di fumo del mondo fatto di città,
essere contro ad ingoiare la nostra stanca civiltà,
e un Dio che è morto,
tra i quattro Governi alla Regione, i 3 alla Provincia regionale ed i 3 al Comune di Agrigento,
o nel fossato di ferro sotto l'asfalto fuori all'Ospedale di Agrigento dove rimbalzano mortalmente le ruote,
o tra le navi da Porto Empedocle a Lampedusa, il treno da Agrigento a Palermo, le carreggiate insanguinate della 189 e la 640,
e' un Dio che e' morto,
perche' mi piacerebbe tanto correre nel campo di atletica di Villaseta che inauguro' Sara Simeoni ai primi anni 80,
e' un Dio che e' morto,
perche' mi piacerebbe che lui o lei non fosse morto o morta di cancro perche' le liste di attesa alla Tac pubblica sono lunghe mesi o anni,
e' un Dio che e' morto,
perche' mi piacerebbe guidare lungo il viadotto Morandi ad Agrigento senza rabbrividire alla curva senza la gabbia di protezione, pensando al volo dei morti,
e' un Dio che e' morto
nel letto di Putin a Palazzo Grazioli, o nella casa di Boulevard Princesse Charlotte a Montecarlo, o anche nell'accanimento della Fiom della Cgil alla Fiat di Melfi,
e' un Dio che e' morto
nel concerto di Capodanno che sono costretto a subire al pranzo di Capodanno da decenni, che peraltro e' il giorno del mio compleanno, ed ho imparato ad odiare Strauss ed il bel Danubio blu.
Mi hanno detto che questa mia generazione ormai non crede,
nel merito e nella carriera, perche' se la politica e' solo carriera non riconoscera' mai il merito,
noi tutti ormai sappiamo che se Dio muore è per tre giorni e poi risorge,
in ciò che noi crediamo Dio è risorto, una domenica, di Pasqua, che sempre di domenica e', perche' domenica e' sempre domenica, comunque morte sia stata.
Ruoppolo Teleacras - Marna in Cassazione
Il servizio di Angelo Ruoppolo ( ) Teleacras Agrigento del 13 ottobre 2011.
Definitive in Cassazione 12 condanne emesse nell' ambito dell' inchiesta antimafia Marna contro i fiancheggiatori dell'ex latitante Gerlandino Messina. Giudicati in abbreviato.
Ecco il testo :
Eccola, la Marna di Scala dei Turchi, dalla costa imbiancata di Realmonte vola virtualmente a Roma, qui, al Palazzo della Cassazione. E materialmente viaggiano 12 agrigentini, accompagnati dai loro avvocati difensori, nell' occhio del ciclone giudiziario dall' alba della mattina del 29 ottobre del 2007. Raffica di arresti della Squadra mobile tra Realmonte, Porto Empedocle e Siculiana, roccaforte dell' allora latitante Gerlandino Messina. 12 indagati, poi imputati, hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato. E cosi' e' stato. Il 3 dicembre del 2008, il Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Palermo li ha condannati. Il 14 luglio del 2010, dopo 6 ore di camera di consiglio, la Corte d'Appello di Palermo ha sfornato la sentenza di secondo grado. Adesso, il timbro del giudicato, la sentenza definitiva, firmata dalla corte suprema, la Cassazione a Roma, che ha respinto i ricorsi della difesa. Dunque e quindi : 3 anni e 4 mesi di reclusione al pentito di Racalmuto, Maurizio Di Gati. 5 anni a Pasquale Di Salvo, di Siculiana. 5 anni a Bruno Doria, di Agrigento. 5 anni a Gerlando Giuseppe Gucciardo, di Siculiana. 6 anni a Francesco Gucciardo, di Siculiana. 4 anni e 6 mesi all'omonimo Francesco Gucciardo, di Realmonte. 5 anni a Calogero Iacono, di Agrigento. 7 anni e 6 mesi a Carmelo Infantino, di Agrigento. 5 anni e 4 mesi a Vincenzo Mangiapane, di Cammarata. 7 anni e 8 mesi a Giovanni Putrone, di Porto Empedocle. 4 anni e 4 mesi a Martino Dino Vitello, di Agrigento. 5 anni a Pasquale Vento, di Agrigento.
ANIMAZIONE LE VIGNE PORTO EMPEDOCLE
In spiaggia con Le Vigne 2012, Lido di Porto Empedocle
Acireale, festa per Santa Venera - www.gds.it
ACIREALE. La città di Acireale si stringe intorno a Santa Venera in occasione
della festa della Traslazione delle Reliquie. Data cara agli acesi: il 14
novembre 1941, infatti, un bombardamento alleato si abbatté sulla città pochi
minuti dopo la conclusione della messa vespertina per questa ricorrenza. Se
l'attacco fosse avvenuto solo pochi minuti prima, l'uscita della messa, sarebbe
stato un massacro: invece le bombe caddero quando coloro che avevano
partecipato alla messa erano già rientrati a casa. limitando così il numero
delle vittime. Una casualità letta dalla cittadinanza come un miracolo da
attribuire a Santa Venera.
La festa ha preso il via con la traslazione del simulacro
sull'Altare Maggiore della Cattedrale e, a seguire, con la Santa messa
presieduta dal parroco della basilica don Roberto Strano. Il clou è stato però
di pomeriggio, con il corteo delle autorità che dal Palazzo di Città
si è spostato fino in Cattedrale, dove si è tenuta la concelebrazione
presieduta dai vescovi della diocesi Antonino Raspanti e di Ragusa Paolo Urso,
acese, che ha festeggiato il suo 50° anniversario di sacerdozio. Al termine
della messa si è tenuta una breve processione in piazza Duomo, chiusa dal
messaggio finale di monsignor Raspanti ( servizio a cura di Raffaele Musumeci).
Teleacras - Pasqua, sicura e sobria
Gloria Scafè 29 03 2013
La Polizia stradale agrigentina impegnata nell' operazione Pasqua sicura. A Casteltermini si segue l'esempio di Papa Francesco : no a spese per archi e bande. Gloria Scafe'.
SCAFE'
Al via il piano Pasqua sicura predisposto dal questore di Agrigento, Giuseppe Bisogno e dal comandante della Polizia stradale, Andrea Giuseppe Morreale. In occasione delle giornate dedicate ai riti della settimana Santa e per i giorni di Pasqua e Pasquetta, la Questura ha aumentato i servizi di controllo del territorio nella città capoluogo e nel resto della provincia. Saranno impegnate numerose pattuglie della Polizia stradale, anche in abiti civili, con il compito di garantire una scorrevole circolazione veicolare sulle maggiori arterie stradali. Garantire più sicurezza ai cittadini e fornire una giusta accoglienza a chi viene da fuori è stata la richiesta maggiore avanzata ai suoi uomini dal questore Bisogno. Potenziati i controlli in particolare sulle strade statali, la 640 da Porto Empedocle fino a contrada Grottarossa, la 115 da Licata a Sciacca, la 189 da Agrigento fino al bivio per Castronovo di Sicilia e la 122 da Canicattì fino a Licata. Le pattuglie potranno prevenire qualunque illecito e garantire assistenza ad automobilisti in difficoltà. Gli agenti saranno equipaggiati con autovelox, etilometro e telelaser.
A Casteltermini, la Pasqua sarà in linea con l'austerity. Solo processioni religiose, tanto per il venerdì santo, quanto per la mattina di Pasqua. Una rottura con la tradizione, che, come fanno sapere dal palazzo di città è dettata da un'esigenza improrogabile: in atto c'è una carenza di liquidità, che non consente di effettuare spese. In un periodo di crisi dilagante sia per la società, che per la pubblica amministrazione, fa sapere il sindaco Sapia e l'assessore al Turismo Gero Tortorici, con i budget a disposizione non si è raggiunto l'accordo per ingaggiare le tre bande musicali, presenti a Casteltermini Quindi niente marce musicali ad accompagnare il corteo dei fedeli e stop anche alla tradizione degli archi di Pasqua in piazza Duomo, che, seppure siano sempre stati realizzati in tono minore rispetto a quelli di San Biagio, hanno da tempo immemore caratterizzato la tradizione pasquale castelterminese. Intatta, invece, la tradizione degli archi pasquali nei vari quartieri del paese.
L'amministrazione che parteciperà al corteo del venerdì santo, in rispetto alla sacralità del momento, tiene a puntualizzare che Se è vero che il clima festoso aiuta, è vero che la fede corre su binari più profondi rispetto agli aspetti, puramente coreografici. La Santa Pasqua, del resto,è per antonomasia la festa della cristianità. Il tutto in linea con quanto non si stanca di ripetere il nuovo Pontefice, Francesco -- e continua dicendo Ci impegneremo a smistare le cifre risparmiate a vantaggio dei castelterminesi meno abbienti e con la certezza che il resto della comunità comprenderà la scelta intrapresa.
Ruoppolo Teleacras - Di Maio dopo la tre giorni in Sicilia
Il servizio di Angelo Ruoppolo ( ) Teleacras Agrigento del 26 novembre 2019.
Conclusa la tre giorni in Sicilia del ministro degli Esteri e leader del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio. L’intervento di ringraziamento e di prospettiva sui social.
Ecco il testo:
Il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, ha concluso la tre giorni del tour in Sicilia. Lui, il ministro degli Esteri, non è stato all’estero ma poco più giù della sua terra natia. E alla domanda: “Ma come, lei è ministro degli Esteri, e visita la Sicilia?”, lui, Di Maio, ha risposto: “Sì, qualcuno mi ha criticato: sei ministro degli Esteri e vai in Sicilia? Sì, sono stato in Sicilia perché negli stessi giorni in cui si aiutava Venezia bisognava aiutare la Sicilia colpita dal maltempo. Sono venuto a chiedere scusa a nome dello Stato a molti sindaci: nel territorio siciliano ci sono stati anche morti per maltempo”. E poi, a termine del tour siciliano, lui, “Giggino da Pomigliano d’Arco”, come lo apostrofa il presidente della Regione Campania, De Luca, in un post sui social ha scritto: “Il sorriso di Giovanni, la carezza di Maria, la tenerezza di Matteo. La Sicilia è questa, è una terra piena di valori. E l’affetto della gente è davvero commovente. Sì è vero, in Sicilia ci sono anche tanti problemi. Molti dei quali legati alle infrastrutture e al lavoro. Problemi che stiamo affrontando e che intendiamo risolvere senza fare promesse, ma prendendoci tutto il tempo che ci serve per trovare reali soluzioni. Sono stato 3 giorni in una terra meravigliosa. Vado via con molte richieste che non rimarranno inascoltate. Ve lo assicuro. Grazie di tutto”. Nella Trinacria Luigi Di Maio ha percorso 15 tappe, accompagnato quasi ovunque dal suo fedelissimo vice ministro alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, leader dei 5 Stelle in Sicilia. Tra le città visitate vi sono state Castelvetrano, Sciacca, Porto Empedocle, Agrigento, Licata, Ispica, Ragusa, Rosolini, Noto, Augusta, Grammichele, Acireale, Leonforte e Valguarnera Caropepe. Tante sono state gravemente danneggiate dal maltempo, e Luigi Di Maio ha assicurato: “L'Italia intera è stata ed è tuttora sotto i colpi del maltempo. Qualcuno sembra averlo dimenticato, non noi. Io e tutto il MoVimento 5 Stelle siamo al servizio del Paese, da nord a sud, per aiutare tutti quei cittadini che in questo momento hanno subito gravi perdite o danni causati da condizioni climatiche ormai fuori controllo. Io sono d’accordo sul fatto che dobbiamo aiutare tutti i territori italiani. I veneziani hanno tutta la nostra solidarietà ma bisognava aiutare, quando l’ha chiesto all’inizio di novembre, anche la Sicilia, e non è stato fatto in tempo. Non ci sono Comuni o Regioni di serie A o di serie B. Ce la metteremo tutta”. Di Maio ha ovviamente incontrato anche gli attivisti e i portavoce del territorio del Movimento 5 Stelle, e ha ribadito: “Se il Movimento 5 Stelle è forte e compatto, il governo è forte e compatto. Noi siamo la prima forza politica in Parlamento, di maggioranza, e necessariamente abbiamo il dovere di essere forti, compatti e coesi perché in questo modo il governo è forte, compatto e coeso”.
casa sulla spiaggia - viale mediterraneo 17, Palma di Montechiaro
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L'allocazione fortunata della casa, che la pone in posizione di privilegio riservata a pochi fortunati , costituisce il titolo dell'annuncio casa sulla spiaggia di Marina di Palma, posta a qualche km di distanza da località balneari poco conosciute ma di grande bellezza e naturalezza dove ci si può bagnare in acque limpide scegliendo tra spiagge di sabbia finissima o suggestive scogliere. Interessante la degustazione dei prodotti tipici della zona Olio di oliva-vino di ottima qualità che si possono acquistare a prezzi veramente convenienti, i deliziosi ed unici biscotti ricci che legano la loro origine alla storia della città ed alla sua produzione intensiva di mandorle locali la zona è collegata con un autobus di linea fino a Palma di Montechiaro (AG) da dove ci si può spostare nel resto della Provincia ma è consigliabile soggiornare a Capreria - Palma di Montechiaro (AG) via Eolie n. 17 con autovettura a disposizione per avere la possibilità di visitare anche le zone non servite da mezzi pubblici. nella strada dove è situata la casa è possibile parcheggiare gratuitamente.
Gli ospiti possono giungere in alloggio dagli aeroporti di Palermo, Trapani, Catania e Comiso (RG) in autovettura presa a noleggio presso gli aeroporti o con autobus di linea. si consiglia l'auto a noleggio.
nella città di Palma di Montechiaro, fondata nel 1637 dalla famiglia Tomasi di Lampedusa, è possibile visitare il Palazzo ducale , luogo citato nel romanzo Il Gattopardo il cui autore Giuseppe Tomasi di Lampedusa è proprio un componente della famiglia fondatrice
la casa si presta anche come base per turismo culturale essendo vicina alla valle dei templi di Agrigento (25 KM) inserita nella lista dei patrimoni dell'UNESCO, al Museo archeologico di Agrigento, casa natale di Luigi Pirandello ed in posizione geografica favorevole per raggiungere tantissime altre località località di interesse storico/culturale, quali Naro per godere delle sue bellezze barocche, Porto Empedocle città delllo scrittore Andrea Camilleri dove è ambientato Montalbano, Piazza Armerina per visitare la fantastica villa romana con i suoi meravigliosi affreschi e a 90 minuti da Noto universalmente apprezzata come magnifica ed inimitabile città barocca, nonché teatro delle riprese televisive dello sceneggiato il Commissario Montalbano e tanti altri luoghi ancora per potere ripercorrere la millenaria storia di questa terra.
Gli ospiti devono sentirsi a casa loro. Non ci sono particolari regole di comportamento ma solo quelle generali della buona educazione. E'consentito fumare negli spazi esterni.i
Ruoppolo Teleacras - Da Palma ad Agrigento barometro a tempesta
Il servizio di Angelo Ruoppolo ( ) Teleacras Agrigento del 7 settembre 2016.
A Palma di Montechiaro si aggrava la crisi politica : dimissionario anche il vice sindaco. Ad Agrigento preoccupano le condizioni finanziarie. L' intervento della Uil.
Ecco il testo :
A Palma di Montechiaro soffia sempre più impetuoso il vento della crisi politica, e ad Agrigento si addensano altrettante nubi sull’ assetto finanziario del Comune. A Palma, dopo gli assessori Alletto e Capobianco, si è dimesso anche Alotto, e adesso ha salutato il sindaco anche il vice sindaco, Daniele Balistreri, del Nuovo Centrodestra, con delega alle politiche sociali. E ciò perché il Nuovo Centrodestra ha ritirato il sostegno a Pasquale Amato e i 3 consiglieri Ncd eletti alle Amministrative del giugno 2013 sono all’opposizione. Dunque, Amato non è più tanto amato dal Consiglio comunale tanto che il sindaco non è più forte della maggioranza consiliare e, probabilmente, nominerà una giunta di tecnici per sopperire e compensare alla mancanza di personale politico. Subito dopo le dimissioni del terzo assessore, Lillo Alotto, Pasquale Amato ha riflettuto e valutato, e poi ha deciso di proseguire, e le sue parole, il 29 agosto scorso, sono state : “Dovrò dare fondo a tutte le mie energie, ma ritengo che il progetto amministrativo non debba essere interrotto. A breve ricostituirò la giunta, nominando i tre assessori che mancano”. Oggi invece all’appello sono mancanti 4 assessori, l’ intera amministrazione, e il barometro è a tempesta, come lo è, più o meno allo stesso modo che a Favara e Porto Empedocle, anche ad Agrigento, dove la procedura di riequilibrio finanziario, che nuota annaspante tra pre dissesto e dissesto, preoccupa soprattutto coloro che sono dentro al palazzo domenicano in piazza Pirandello, gli oltre 600 dipendenti e i loro sindacati. Infatti la Uil agrigentina, tramite i dirigenti Gero Acquisto e Fabrizio Danile, ha chiesto un incontro urgente al sindaco Firetto per conoscere nei dettagli l’ attuale condizione finanziaria e le iniziative che si intendono intraprendere per rimediare alle falle che sarebbero insorte, peraltro, ad un anno dal piano cosiddetto di “armonizzazione contabile”, progettato e praticato a scapito soprattutto dei servizi ai cittadini. Acquisto e Danile sottolineano : “A noi interessa tutelare l’ente comunale con il normale funzionamento dei servizi offerti ai cittadini, e chiediamo di avere garanzie sui 603 dipendenti a tempo indeterminato e contrattisti, che rappresentano il fulcro e la cinghia di trasmissione tra Palazzo e cittadino”.