Pierluigi Rizzo, artista
GIOIELLI, ARGENTI, PIETRE DURE E VETRI D'ARTE. ROSSANO SCALO (CS) Piazza Dante, 18. tel 349.8154147 340.7807397
Nasce a Rossano il 14 novembre del 1953, terminati gli studi classici si iscrive alla Facoltà di Medicina e Chirugia di Perugia che abbandona tré anni dopo per dare una nuova e differente dimensione a quella che diventerà poi la sua attività principale: l'Arte.
Nel 1979 apre e gestisce a Perugia, in Via delle Cantine, 11, un laboratorio di arte applicata con annessa una scuola di pittura ed incisione del vetro . A partire da quel momento comincia una intensa ricerca che culminerà non solo nella compiutezza di tecniche per-
sonali ma anche nella concretizzazione delle sue idee su diversi materiali quali il bronzo, il marmo, il legno, il vetro, la plastica, la tela. Collabora con diversi architetti integrando le sue ricerche con l'artigianato ed eseguendo lavori su ordinazione sia per privati che per opere pubbliche come la grande vetrata dell'Hotel Plaza di Perugia o l'altorilievo in traver-
tino dal titolo Frammento eseguito per la ditta R+R di Passignano sul Trasimeno ,etc.
Non si definisce artista ma Operatore di Materia, la sua ricerca è una ricerca spirituale che cerca dì esprimere attraverso la forma, il colore ed il linguaggio
L'incontro con il teatro avviene nel 1984 con la produzione Artemide di Perugia in qualità di scenografo. Dato che la sua ricerca comprendeva sia il suono, che la luce successivamente viene utilizzato come Direttore delle luci dalla Compagnia Canguasto di Perugia con sede in Via Ulisse Rocchi, infine passò, sempre con la s:tessa Compagnia, alla
recitazione, sotto la guida di Mariella Chiarini e Franco Bicini. La collaborazione con il teatro Canguasto terminò nel 1988 a causa della scomparsa immatura dell'artista Bicini ,
Ha sempre cercato di unire le varie arti e per questo motivo ,quando la situazione lo permette ,ad ogni sua mostra abbina una rappresentazione teatrale.
Nel 1988 chiude il suo laboratorio per iniziare un lungo viaggio di ricerca nel mondo, per conoscere il pensiero, la cultura, lo spirito che unisce i vari Operatori di Materia in quanto se il linguaggio può dividere ciò non può avvenire con l'arte. Chiuso il suo laboratorio si trasferisce per un periodo di tempo a Rio De Janeiro dove non solo espone ma la-
vora in teatro, prima come aiuto regista di Pedro Eugenio PazeI i Di rettore artistico nonché regista del teatro nazionale di Juiz De Fora, poi come regista, curando due delle sue opere. Successivamente si è spostato in altre parti del mondo fra le quali la Francia, dove
ha vissuto ed esposto, vivendo fra Parigi e Caen in Normandia.
Hanno scritto di lui: Antonio Napolitano (saggista), M. Coletti (critico della Nazione),G. Maradei (critico del Corriere dell'Umbria), il giornale Die Region Lucerna, il giornale Stadt Luzern Lucerna, il giornale La presse de la Manche, il giornale Quest-
France, il giornale Tribuna de Minas, Claudia Nina (reporter), Pascale Thuillant (critico de la Cote des arts), Vasco Bernardini, Rai Tré con un servizio sul suo laboratorio curato dal regista Pino Galeotti, Pier Emilio Acri (vice direttore de La Voce), Antonio Le Fosse
(redattore de La Voce), Settimio Ferrari (direttore de La mongolfiera), Salvatore Bugliaro, Luisa Longobucco, Giuseppe Passavanti, il giornaleLa Provincia cosentina, Mario laquinta, Daniel Chaudet (de la Cote des arts),
Latella Lauria ,Curtidella La Provinciadi Cosenza.