Lentini - Nasce l'Ente Parco Archeologico 'Leontinoi'
Il Decreto è stato approvato dopo 14 anni di attesa ed è stato consegnato oggi ai sindaci di Lentini e Carlentini dall'assessore regionale ai BB.CC.AA. Maria Rita Sgarlata.
Leontinoi. Memorie da una città dimenticata.
Leontinoi.
Memorie da una città dimenticata
Produzione: Scuola di Specializzazione in Archeologia -- Università di Catania
Genere: documentario
Lingua: italiano
Durata: 38 minuti
SIAE: C10000528066
Anno di produzione: 2008
Regia: Lorenzo Daniele
Riprese e Fotografia: Mauro Italia
Musiche: Carmelo Siciliano e Nakaira
Consulenza scientifica: Scuola di Specializzazione in Archeologia e Università di Catania.
Sinossi:
La città di Leontinoi con tutti i suoi declivi è rivolta a settentrione. Vi è nel mezzo di essa una valle piana nella quale si trovano le sedi dei magistrati e dei giudici e in genere l'agorà. Da un lato e dall'altro della valle vi sono delle alture scoscese. Sotto uno degli scoscendimenti, quello verso occidente, scorre un fiume chiamato Lisso. (Polibio VII, 6)
Sulla scorta delle parole degli storici antichi rivivono, grazie all'opera di uomini che ne andarono alla scoperta, i monumenti e la storia di genti, culture ed epoche, che si dipanano lungo il filo della memoria. Emergono così le immagini di una città dimenticata, ma il cui soffio spira ancora tra i colli, le valli e il letto di un fiume che non c'è più.
Luciano Nocita Blogtv - Inaugurazione del parco archeologico Leontinoi 19/05/2013
Inaugurazione del parco archeologico di Leontinoi 19/05/2013 - Luciano Nocita blogtv
la città di Leontinoi .... è rivolta verso settentrione
Parco Archeologico di Leontinoi
18 aprile 2012
Luoghi di Sicilia nel tempo – Lentini e il sito archeologico di Leontinoi
Queste immagini provengono dal mio archivio personale che ho realizzato nel corso degli anni e che vogliono mostrare i cambiamenti nel territorio, nelle città e nei piccoli borghi che si sono avuti nel corso degli anni.
Via Crucis a Carlentini e Lentini
Servizio di Tosca Bonaldo sulla Via Crucis che ha avuto luogo a carlentini e Lentini.
Leontinoi, l'insediamento Greco abbandonato...
L'unica via per generare lavoro sostenibile è quella di esprimere il valore e le unicità dei nostri luoghi.
Quindi è necessario condurre ogni azione utile e necessaria affinché:
- si possa verificare l'importanza del patrimonio ad oggi sottoterra;
- qualora fosse certificata l'esistenza di reperti archeologici degni di interesse, si possano reperire i fondi per iniziare una profonda campagna di scavi (l'ultima, che ha portato alla luce dei monumenti funebri, le epitimbia, risale al 1986).
Oggi si ha motivo di ritenere che le opportunità della globalizzazione (voli lowcost, web, ecc.) possono generare economia attorno a tale patrimonio e per questo, il MIO IMPEGNO sarà quello di reperire fondi per fare un'analisi di fattibilità e riportare alla luce eventuali reperti.
Puntando così su risorse non delocalizzabili e sfruttare le opportunità della globalizzazione per esprimerne il valore, generando ricchezza per nuove attività nell'indotto del TURISMO, dando lavoro ai nostri GIOVANI e non solo.
CARLENTINI - RIAPRE I BATTENTI LA ZONA ARCHEOLOGICA
INTERVISTE SULLA RIAPERTURA DELLA ZONA ARCHEOLOGICA
Talk conference Jacopo e il suo tempo 07 SET 2019 1
Meravigliosamente Jacopo è un’iniziativa nata nel 2017 come omaggio ad un personaggio illustre della città di Lentini: Notaro Jacopo, noto anche come Giacomo da Lentini, inventore della forma metrica del sonetto e funzionario presso la corte itinerante dello Stupor Mundi, Federico II di Svevia. Anche quest’anno l’appuntamento notturno con le poesie del notaro, quale volontà di promuovere e valorizzare l’opera del nostro illustre poeta!
Meravigliosamente Jacopo è un’iniziativa nata nel 2017 come omaggio ad un personaggio illustre della città di Lentini: Notaro Jacopo, noto anche come Giacomo da Lentini, inventore della forma metrica del sonetto e funzionario presso la corte itinerante dello Stupor Mundi, Federico II di Svevia. Anche quest’anno l’appuntamento notturno con le poesie del notaro, quale volontà di promuovere e valorizzare l’opera del nostro illustre poeta!
Sabato 07 settembre 2019, si è svolto a Lentini presso i locali dell’Ex Pescheria una conferenza su Jacopo Da Lentini.
Aperto e presentato il dibattito:
- Saverio Bosco (Sindaco di Lentini)
- Cristina Stuto (Presidente di Sicilia Antica Lentini e Carlentini)
- Rosaria Fazio (Presidente di Neapolis)
Interventi di:
- Giovanni Bonfiglio (Docente di lett. italiana)
- Tommaso Cimino (Docente di lett. italiana)
- Lorenzo Guzzardi (Direttore Parco Archeologico Leontinoi)
- Antonio Russo (Fiduciario Slow Foof Lentini)
ha moderato gli interventi il giornalista Silvio Breci
Ipotesi di progetto per la valorizzazione e la fruizione del territorio di Lentini (sr)
I luoghi dell'anima
Itinerario Sacro nel territorio di Lentini
Sulle tracce dei Santi Martiri
Alfio, Filadelfo e Cirino
Il turismo religioso, attira in Italia circa 40 milioni di visitatori l'anno, con un giro di affari di altre 4 miliardi di Euro, (dati TRADEMARK ITALIA). I luoghi di destinazione di questo settore turistico sono 30.000 basiliche e chiese, 700 museo diocesani, 220 santuari, monasteri e conventi, e altre proprietà della chiesa cattolica che costituiscono il 70% dei beni culturali esistenti in Italia.
Il 50% dei turisti con destinazioni religiose ha un interesse prevalentemente culturale, mentre il 20% è costituito dai pellegrini, ossia turisti mossi da interessi di tipo soprattutto religioso.
Accanto alle motivazioni spirituali, i dati del turismo religioso in Italia, testimoniamo, il potenziale del bene religioso come risorsa per lo sviluppo sostenibile del territorio. L'attenzione ai luoghi di culto, costituisce una valida occasione di interesse, per le opere d'arte in essi presenti, e rappresenta anche la possibilità di conoscenza del territorio, diventando la destinazione di un turismo colto e di qualità.
Non a caso del 2000, è nata la borsa internazionale del turismo religioso e delle aree protette a S. Giovanni Rotondo, promotrice della fiera del turismo religioso.
E' un progetto che intende promuovere la conoscenza, e la fruizione dei luoghi sacri, presenti nel territorio di Lentini, dove si è consumato il martirio dei Santi Martiri Alfio, Filadelfo e Cirino, attraverso la identificazione, e la tracciabilità dei luoghi.
L'idea nasce dalla presenza, a Lentini, dei luoghi del martirio dei tre martiri conosciuti e venerati in tutto il mondo.
La storia di Lentini è antichissima, l'antica Leontinoi fù fondata nel 729 a.c., da una colonia calcidese di Naxos. Era situata a Sud dell'attuale Lentini, ad Ovest di Carlentini su due colli: il Metapiccola e il S. Mauro.
I resti dell'antica Leontinoi, sono oggi visibili nel suggestivo Parco Archeologico, che comprende le tracce del villaggio preistorico di Metapiccola, e i resti di cinta murarie dell'acropoli intorno a S. Mauro.
Lentini ha dato i natali a personaggi illustri come: Gorgia, Filosofo Greco,Jacopo da Lentini, poeta inventore del sonetto, Riccardo da Lentini, Architetto.
Fù distrutta dal terremoto che colpì Val di Noto l'11 Gennaio 1693.
Ricostruita in stile barocco, troviamo importanti edifici e chiese da ammirare.
Lentini è il comune più a Nord della provincia di Siracusa, si trova nel
Val di Noto. Confina con i comuni di: Catania, Palagonia, Ramacca, Scordia, Belpasso, Militello Val di Catania, Francofonte e Carlentini.
Si trova a 53 m sul livello del mare e ne dista 12 Km, ha una densità di 24.000 abitanti.
Il territorio, è caratterizzato da numerosi agrumeti.
A Nord-Ovest, a pochi chilometri dal centro abitato, si estende la conca dell'antico lago di Lentini: il Biviere, un tempo interamente prosciugato, è oggi una importante Oasi Naturalistica.
Possiamo dire che Lentini, ha le carte in regola dal punto di vista storico culturale e architettonico, per essere meta turistica.
Ma nonostante la sua favorevole posizione geografica, la sua storia, e le sue tradizioni Lentini, non presenta un progetto di vita. E' un comune in degrado che non riesce a risollevarsi, forse per la mancanza di una classe dirigente sensibile, alla tutela e alla fruizione dei suoi beni.
Questo progetto, intende stimolare il turista viaggiatore, a visitare il mio paese offrendo mezzi che gli facilitino il percorso.
Ipotesi di progetto per la valorizzazione
e la fruizione del territorio di Lentini (sr)
Realizzato da Margherita Bucello
Ricerca Storica Artistica di:
Margherita Bucello
Natura Sicula-Alla scoperta delle erbe di Leontinoi
Documentario sulla quarta attività organizzata dalla Sezione di Lentini. Guida: Italo Giordano; percorso naturalistico: Massimiliano Di Grazia; percorso botanico: Pippo Pellegrino. Riprese e montaggio di Ramona Commendatore.
MEGARA IBLEA - Sicilia - Sicily
- Megara Iblea fu fondata nel 728 a.C. da colonizzatori dori provenienti dalla città greca di Megara Nisea. Inizialmente la spedizione fu guidata dall'ecista Lamis, che successivamente morì nella vicina Thapsos.
Dapprima i coloni sbarcarono a Trotilo (Brucoli), questa zona venne successivamente abbandonata e Lamis partecipò alla fondazione/occupazione di Leontinoi insieme agli ioni calcidesi provenienti da Naxos.
Scacciato da Leontinoi tentò la colonizzazione di Thapsos dove morì.
Successivamente i coloni superstiti, dopo avere abbandonato Thapsos, ottennero il territorio su cui edificare una nuova città dal re siculo Iblone: da qui il nome Megara Iblea dato alla nuova città. Lo sviluppo di Megara Iblea non fu facile e la città non riuscì a svilupparsi compiutamente, stretta come era tra Leontinoi e la potente Siracusa. Dopo circa un secolo, nel 650 a.C. i megaresi-iblei, fondarono Selinunte in una posizione geograficamente molto lontana dalla madrepatria. Megara Iblea venne distrutta dal tiranno siracusano Gelone tra il 483 ed il 482 a.C.
Nel 309 a.C. venne ricostruita e fortificata da Siracusa. Venne distrutta nel 213 a.C. dalle truppe romane del console Marco Claudio Marcello che andava ad assediare Siracusa. La città non venne mai più ricostruita.
Lentini - Palazzo Beneventano,che fare?
Intervista al Prof. Pippo Moncada (Movimento Civico Arcobaleno)
Mini-Documentario La Madonna della Catena a Lentini
Raffigurazioni Mariane nel territorio siciliano
La Madonna della Catena a Lentini
Ricerca Storica Artistica di:
Margherita Bucello
A Lentini, in fondo dell'antico piano Erculeo, oggi Piano Fiera, nel 1470 fù eretto il convento dei Francescani Osservanti, la cui chiesa fù
dedicata a S. Maria di Gesù, dal vescovo di Malta, Antonio Alagona.
In questa chiesa fù esposto al culto nel 1515, il simulacro della Madonna della Catena, scolpito a Venezia, comprato e fatto trasportare a Lentini, a sue spese, dal Barone Sebastiano Sgalambro, come si deduce dallo stemma della famiglia Sgalambro, scolpito ai lati della base della statua, il quale commissionò a Venezia nel 1515.
Dalla distruzione del terremoto dell'11 Gennaio 1963, si salvarono la statua della Madonna della Catena, un crocifisso ligneo e il Mausoleo di Eleonora Branciforti, oggi custodito nel Museo di Palazzo Bellomo a Siracusa.
Quindi rimane solo la chiesetta con il simulacro della Madonna.
Da allora il quartiere intorno alla chiesa si chiamò Bedda Matri a Catina, Bella Madonna della Catena, e la chiesa dedicata al culto della Madonna.
La chiesetta fù annessa negli anni '50 al Conservatorio delle Donzelle Orfane, Aletta retto dalle suore Carmelitane.
A Lentini, il culto della Madonna con il titolo di Madre di Dio, è antichissimo ed è stato riconosciuto nel concilio Efesino del 431.
Pare che il culto della Madonna della Catena, si sarebbe diffuso a Lentini nel XVII secolo, quando dopo il terremoto del 1693, il simulacro scampò miracolosamente al crollo dell'edificio.
Da allora gli abitanti del quartiere, dedicarono la nuova chiesa alla Beata Vergine.
La chiesetta, dopo il terremoto del 13 Dicembre 1990, è stata chiusa, perché pericolante, e il simulacro è stato conservato nella chiesa Madre di S.Alfio e S.Maria la Cava, come segno di grande devozione e venerazione.
Il legame del territorio con la Madre di Dio, ha radici lontane, come si può leggere sull'arco della navata centrale nella chiesa Madre di S. Alfio; Leontina Ecclesia Prima Deiparae Natalitia Dedit Ante Concilii Ephesini Institutionem.
Nel 2008, la statua della Madonna della Catena entra in un progetto di tutela da parte della sopraintendenza di Siracusa, rivolto al recupero statue del 400 e 500.
La statua raffigurante la Madonna della Catena è di grande valenza storico artistica.
Fù realizzata probabilmente su commissione della famiglia Sgalambro (famiglia molto nota a Lentini).
La statua è in finissimo alabastro, rappresenta la Madonna della Catena, in piedi, ed è alta m. 1.80, regge con la mano sinistra il Bambino Gesù, che le offre una sfera, e la Madonna con la mano destra accoglie la sfera. Al mignolo della mano destra è agganciato l'anello di una catena, che scende lungo vestito della Madonna e finisce con un gancio aperto.
La statua poggia su un piedistallo dove è inciso lo stemma della famiglia Sgalambro, committente della statua.
Fù realizzata per la chiesa di Santa Maria di Gesù, e poi collocata nell'omonima chiesa.
Non si è ancora in grado di stabilire chi sia l'autore perché, pur la statua avendo le caratteristiche della scultura d fine 400, inizi 500 che potrebbero individuare il Gaggini, si attesta la presenza di altri artisti come Giovanni Battista Mazzolo, a cui è attruito il Mausoleo di Eleonora Branciforte.
Il Mausoleo si trovava nella stessa chiesa dove c'era il Simulacro della Madonna della Catena ed ora è custodito al Museo di Palazzo Bellomo a Siracusa.
Ulteriori approfondimenti potranno appurare, se la statua appartiene allo stesso contesto del monumento di Eleonora Branciforti.
Pur non essendo ancora in grado di stabilire l'autore, la statua rappresenta un importante esempio della scultura Rinascimentale e dopo il restauro eseguito dalla ditta Scalisi di Catania, la si può ammirare in tutto il suo splendore per il risalto delle cromie originali e l'eccezionale trasparenza del marmo.
Il simulacro è stato restaurato nel 2009, e lo si può ammirare in tutto il suo splendore nella navata sx della Chiesa Madre di S.Alfio e S.Maria la Cava.
Lentini - La città della 'rivoluzione gentile', scaccia i poveri ed esulta i ricchi
Lentini 7 luglio 2017 - A Lentini è difficile vivere anche in pieno centro urbano. I cittadini pagano le tasse ma non usufruiscono di servizi comunali efficienti e funzionali. Ogni angolo del paese è stato trasformato in un autentico bosco. Sindaco e assessori non ricevono il pubblico, non voglio il contatto e rimandano i cittadini all'ufficio protocollo per le loro segnalazioni. In campagna elettorale ,però, anche sotto il sole, erano presenti nei quartieri per chiedere il voto. Passata la festa gabbatu lu santu.
Cuma (2)
Servizio de Il Settimanale relativo alla splendida area archeologica di Cuma, nei Campi Flegrei.
Lentini - Il sindaco che ripete da 8 anni le stesse cose
L'intervista fatta nel 2008 al sindaco Alfio Mangiameli dimostra a chiare lettere che da 8 anni e passa (è stato eletto nel 2006) ripete sempre le stesse cose per giustificare la sua incapacità amministrativa.