Lupo in Lessinia - immagini Corpo Forestale
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Grazie alla collaborazione del Parco Naturale Regionale della Lessinia, possiamo mostravi queste immagini che mostrano i cuccioli di lupo in Lessinia.
Gli spezzoni sono stati registrati dal Corpo Forestale dello Stato.
Editing: Infoval Srl.
Dossier-Vaj Galina Borago-Osservazioni naturalistiche nel sic Val Galina e Progno Borago-WWF Verona
Osservazioni naturalistiche nel sic Val Galina e Progno Borago sopra Avesa VR 2013 edito dal WWF Verona. presentato presso il Museo di Storia Naturale di Verona (vedi altri video della conferenza).
Informazioni:
Video ottenuto con kazam screencaster, kdenlive e ubuntu 12.04 64bit
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Testo:
Dal 1993 il WWF di Verona ha trascorso quasi vent'anni all'Oasi del Vajo Galina, qualche chilometro sopra Avesa, sui 27ha del Fondo Sponde di proprietà degli ICISS (Istituti Civici Servizi Sociali). L'Associazione ambientalista ha svolto numerose attività nell'area, la gestione del territorio (creazione e manutenzione di un sentiero didattico e di un orto botanico, gestione biologica di 300 ulivi, ripristino di muretti a secco, apicoltura) e l'educazione ambientale (migliaia di studenti delle scuole di ogni ordine e grado portati in visita). Il fiore all'occhiello è rappresentato dall'attività scientifica: monitoraggi di flora e fauna nell'ambito di progetti coordinati da Università/Musei/Istituzioni varie. L'importanza del monitoraggio del WWF è nel fatto che l'Oasi del Vajo Galina era compresa all'interno di un SIC ovvero di un Sito di Interesse Comunitario, in particolare del SIC IT3210012 denominato Val Galina e Progno Borago, esteso per 980ettari tra i comuni di Verona, Negrar e Grezzana. Tali siti istituiti dalla Comunità Europea formano la rete Natura 2000: che tutela la Biodiversità, cioè le differenti forme di vita vegetali e animali minacciate sempre più dall'espansione delle attività antropiche. Solo in provincia di Verona sono presenti 19 SIC/ZPS per un totale di 22915ettari protetti. Per la Comunità Europea, SIC e ZPS vengono conservati attraverso la stesura di un piano di gestione e di un adeguato monitoraggio: senza queste due condizioni il SIC non può evolvere verso la ZSC, Zona Speciale di Conservazione. Il SIC è stato prescelto primi anni '90 del XXsec per la presenza dei prati aridi, formazioni erbose seminaturali ricche di fiori e di orchidee selvatiche, il che li rende habitat prioritari cioè degni della massima protezione. Perché i prati aridi sono così importanti dal punto di vista della biodiversità? Perché negli anni Cinquanta il professor Ruffo aveva scoperto che, sulle Prealpi, essi costituiscono delle oasi xerotermiche, cioè delle zone dove sono presenti delle specie disgiunte dal loro areale, normalmente esteso più a sud. Sono cioè degli scrigni di biodiversità.
Tuttavia questi ambienti, assieme agli altri di origine antropica diffusi nel SIC e cioè siepi, uliveti, frutteti, muretti a secco e incolti sono molto fragili. Infatti, senza l'intervento umano, tendono ad evolvere naturalmente dapprima verso l'arbusteto e quindi, definitivamente, verso il bosco nelle formazioni dell'orno-ostrieto o dell'orno-querceto, cioè bosco di carpino nero o roverella frammisti a orniello. Fenomeno che si è verificato nel SIC e non è stato contrastato negli anni a causa dell'assenza di un piano di gestione. Paradossalmente un'altra minaccia al SIC è rappresentata dai vigneti moderni sopra i prati aridi. I vigneti moderni, intensivi e generalmente a ritocchino (perpendicolari alle linee di livello), distruggono le antiche marogne e substrato (i resti archeologici), modificano l'idrologia, diminuiscono la biodiversità, con pesticidi, anticrittogamici ed erbicidi.
Tutti questi fenomeni sono descritti nella pubblicazione Osservazioni naturalistiche nel SIC Val Galina e Progno Borago WWF di Verona, edita da Cierre Sommacampagna, finanziata dal CSV del luglio del 2013.
Il WWF è impegnato in tutta Italia in un progetto complessivo di conservazione e monitoraggio della biodiversità nella rete Natura 2000 con 117 oasi, delle quali 78 inserite
L'Oasi del Vaio Galina, compresa nel SIC era una di queste oasi: dopo la decisione degli ICISS di sottrarne al WWF di Verona la gestione, SIC ed ex Oasi sono di fatto pressoché prive di qualsiasi tipo di controllo di studio e di protezione.
WWF Verona