Parco Faunistico Chevrere Mont Avic
Video Naturalistico (Ambiente controllato)
Parco naturale Mont Avic — Mont Avic natural Park
Il Parco naturale Mont Avic è un'area protetta della Valle d'Aosta ricca di specie animali e vegetali alpine. Estese foreste di pino uncinato, pino silvestre, larice e faggio si alternano a laghi glaciali d'alta quota, praterie alpine, acquitrini e torbiere.
Mont Avic natural park features landscapes of outstanding beauty, mixing harsh mountainous slopes, forests, Alpine lakes and vast meadows that are home to steinbocks, chamois and marmots.
Inaugurazione di un nuovo parco faunistico: intervista ad Alessandro Mosca
Grazie ad una collaborazione tra l'Ordine dei Medici Veterinari valdostani e la Rai, alcuni servizi del TGR affrontano tematiche sanitarie e zootecniche.
Durante l'edizione del TGR del 13 luglio 2014, il Collega Alessandro Mosca fa un punto della situazione sulla fauna selvatica ospitata in un nuovo parco faunistico
I tesori del Parco naturale Mont Avic
Scopri tutti i tesori del Parco naturale Mont Avic, un parco dove si intrecciano storie millenarie, natura incontaminata, antiche montagne e meravigliosi sentieri che aspettano solo di essere percorsi.
2018 MONT AVIC
Parco Naturale della Valdosta...
Lagni numerosi e con acque cristalline nelle quali si specchiano i monti circostanti.
Colori,trasparenze,specchi.
Dicono di TurismOK: Hotel Parc Mont Avic
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Escursione al Gran Lago dalla valle di Champorcher in ambiente veramente spettacolare
Parco naturale Mont Avic | Valle d'Aosta
Il Parco naturale Mont Avic è un'area protetta della Valle d'Aosta ricca di specie animali e vegetali alpine.
Estese foreste di pino uncinato, pino silvestre, larice e faggio si alternano a laghi glaciali d'alta quota, praterie alpine, acquitrini e torbiere.
Torrente Mont Avic
Scorcio di un torrente in Monte Avic
Mont Avic - Fly Fishing - Il battesimo dello Chalamy - 24 Giugno 2015
La mia prima uscita di pesca nella riserva Nokill nel torrente Chalamy del parco Mont Avic - Valle d'Aosta ( ITALIA )
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#OnTheRoadToMontAvic
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Valle d'Aosta - Andar per rifugi montani- rif. Muffè- Champorcher -Monte Avic
Area del Mont Avic
Quest’area non è molto vasta ma è sicuramente molto importante perché al suo interno ospita il Parco Regionale del Mont Avic, unico parco regionale della Valle d’Aosta.
Comprende due vallate, la Valle di Champdepraz e la Valle di Champorcher. Confina a sud con il Piemonte, a ovest con l’area del Gran Paradiso e della vallata centrale, a nord con le aree vallata centrale e bassa valle e a est con l’area della bassa valle.
La Valle di Champdepraz è la valle che per eccellenza ospita il parco regionale e quasi tutta l’area è compresa entro i sui confini.
Vallata molto selvaggia che offre un ambiente alpino alquanto diverso dal resto della Valle d’Aosta. Particolarmente ricca di laghi e di paludi alpine che rendono questi luoghi un vero paradiso per gli amanti della natura incontaminata. E’ solcata dal torrente Chalamy che recupera le sue acque dall’alto vallone che ospita una sequenza di laghi incredibile: Lago di Pana, Lago Gelato, Lago della Servaz, Lago Bianco, Lago della Valletta, Lago di Leser, Lago Nero, Lago Cornuto, Laghi Leità e Il Gran Lago, il più grande bacino naturale della Valle d’Aosta. Con un trekking di due giorni si possono ammirare ben 13 laghi alpini dalle acque color verde smeraldo.
Le più importanti cime che caratterizzano queste frastagliate creste sono il Mont Avic 3007 metri dalla linea slanciata , il Mont Ruvic 2922 metri e il Mont Glacier 3185 metri.
I fianchi alquanto scoscesi sono ricoperti per buona parte da boschi di conifere con prevalenza di abeti rossi e larici ma qui è ancora presente il pino uncinato, conifera non comune nelle alpi. Rimanendo nelle informazioni botaniche è sicuramente importante menzionare la presenza abbastanza comune in questa valle della Drosera, piccola pianta carnivora che abita le paludi alpine che qui ancora si trovano. A condividere questi ambienti un’altra piccola pianta che si nutre di insetti è la Pinguicola. Più in quota nei radi pascoli alpini vivono il Giglio Paradisia, l’Aquilegia e il Rododendro che ricopre i sottoboschi con grandi colonie.
La fauna è ben rappresentata da tutti gli ungulati che abitano le montagne: stambecchi, camosci e nei boschi i caprioli. L’aquila reale è presente anche se di difficile osservazione. Ben rappresentato è il gallo forcello che tra le colonie di rododendro trova validi nascondigli. Più in quota la pernice bianca divide questi estremi ambienti con la lepre variabile. Ma è il picchio nero a rendere unicità all’elenco. Vive nei boschi della valle ed è il simbolo del parco Regionale del Mont Avic.
VALLE D’AOSTA
La Valle d'Aosta (Vallée d'Aoste in francese, Val d'Outa in francoprovenzale, Augschtalann o Ougstalland in walser, Val d'Osta in piemontese) è una regione italiana a statuto speciale dell'Italia nord-occidentale, con capoluogo Aosta, da cui trae il nome. Fa parte dell'Euroregione Alpi-Mediterraneo. È la regione più piccola d'Italia con 3 263 km² di superficie e anche quella meno popolata con 126 220 abitanti, con un territorio completamente montano. Con un PIL pro capite pari a 35 264 € si posiziona seconda nella classifica tra le regioni e province autonome d'Italia. Confina a nord con la Svizzera (distretti di Entremont, di Hérens e di Visp nel Canton Vallese), a ovest con la Francia (dipartimenti dell'Alta Savoia e della Savoia, nella regione Alvernia-Rodano-Alpi), a sud e a est con il Piemonte (città metropolitana di Torino, province di Biella e di Vercelli). La Valle d'Aosta è membro dell'Associazione internazionale delle regioni francofone (AIRF - . La regione ha due nomi ufficiali: Regione Autonoma Valle d'Aosta (in italiano) e Région Autonome Vallée d'Aoste (in francese); nei documenti in lingua walser è denominata Augschtalann (versione Töitschu, Issime)[10] o Ougstalland (versione Titsch, Gressoney). Nel dialetto valdostano, appartenente al ceppo linguistico francoprovenzale, è d'uso la dicitura, non ufficiale, Réjón otonomma Val d'Outa (o Réjón otonoma Val d'Outa). Ufficiosamente viene spesso indicata con il nome Val d'Aosta. Lo stesso fenomeno si osserva in francese, in cui è molto diffusa la dicitura non ufficiale Val d'Aoste. In piemontese, la cui versione canavesana è parlata minoritariamente in alcuni comuni della bassa valle, la regione si chiama Val d'Osta. La Valle d'Aosta è la più piccola regione italiana e si trova in mezzo alle Alpi, circondata dai quattro massicci montuosi più alti d'Italia: Monte Bianco, che con 4.810,02 m[12] è il monte più alto d'Europa, Cervino (4.478 m), Monte Rosa (4.637 m) e Gran Paradiso (4.061 m). La conformazione dell'intero territorio regionale è frutto dell'opera delle glaciazioni, che scavarono la valle principale e le altre valli laterali. I ghiacciai occupano ora solo le cime più elevate. Ghiacciai vallivi si trovano ancora, parzialmente, intorno al massiccio del Monte Bianco, perlopiù si tratta di ghiacciai fossili, ovvero ricoperti massi morenici e anche di vegetazione sulla lingua terminale, come quello del Miage. La regione viene attraversata dalla Dora Baltea, importante affluente di sinistra del fiume Po, che ne segna la valle principale da cui dipartono numerose valli secondarie con i loro affluenti, tra cui la Dora di Valgrisenche e il Lys. I maggiori laghi naturali sono il Lago Verney a La Thuile, il Les Laures inferiore (Lac des Laures inférieur) a Brissogne e il Gran Lago (Grand Lac) di Champdepraz. Il lago di Beauregard e il lago di Place-Moulin sono bacini artificiali. I valichi di confine più importanti sono il Colle del Piccolo San Bernardo e il Colle del Gran San Bernardo, cui corrisponde il traforo omonimo. La parte meridionale del territorio è occupata dal Parco Nazionale del Gran Paradiso (Parc National du Grand-Paradis), il primo parco nazionale italiano istituito nel 1922, per salvaguardare alcune specie di flora e fauna alpina in via d'estinzione come stambecchi, camosci, marmotte ed ermellini. Il Parco naturale del Mont Avic (Parc naturel du Mont-Avic) è il primo parco regionale della Valle d'Aosta e si estende tra il vallone di Champdepraz e la Valle di Champorcher. I primi insediamenti umani, rinvenuti nell'area di Saint-Pierre, risalgono al IV millennio a.C. L'area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta è un altro rilevante sito archeologico preistorico in regione. Abitata in origine dai Salassi, la Valle d'Aosta venne conquistata da parte delle truppe romane. Nel 25 a.C. venne fondata Augusta Prætoria Salassorum, l'odierna Aosta. L'arco di Augusto, la Porta Praetoria e le altre porte romane, il foro e il teatro romano, la cinta muraria e le torri sono alcuni tra i numerosi reperti di epoca romana che fanno valere ad Aosta il titolo di Roma delle Alpi. Con l'avvento del cristianesimo alla fine del IV secolo Aosta divenne sede vescovile, appartenente dapprima all'arcidiocesi di Vercelli, poi, fino all'VIII secolo, alla chiesa metropolitana di Milano.
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Ritorno di Varasc.it al monte Zerbion, sabato 06 luglio 2013. Meteo non eccezionale e molto nuvoloso, ma una piacevole salita con innumerevoli animali (lepre, stambecchi, marmotte, vipera) e clima riposante.
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