Parco Naturale Selva Reale
Video che descrive l'intera struttura del Parco Naturale Selva Reale e l'arrivo di un gruppo di alunni in visita al bosco e in preparazione per le attività della Fattoria Didattica di Selva Reale.
I daini del Parco Naturale Selva Reale
I daini del Parco Naturale Selva Reale
l'Alpaca e il Muflone del Parco Naturale Selva Reale
L'Alpaca e il Muflone del Parco Naturale Selva Reale
Servizio Teledehon - Elfo postino - Parco Naturale Selva Reale
Per festeggiare l'arrivo del Natale, il Parco Naturale Selva Reale ha organizzato l'evento per grandi e piccini L'elfo postino e le letterine di Natale. I bambini hanno consegnato a Roverello, l'elfo postino mandato da Babbo Natale, le letterine con tutti i desideri
Bosco didattico di Selva Reale
Il Parco Naturale Selva Reale è un bosco didattico all'interno del quale si svolgono numerosi percorsi didattici studiati ad hoc, da operatori esperti e qualificati, per tutte le scuole di ogni ordine e grado. Obiettivo delle attività è di permettere lo sviluppo di un contatto più diretto con gli elementi della natura, fondamentale per una crescita sana e consapevole. Per i più piccoli, il bosco si trasforma in un luogo magico dove vivono elfi, folletti, fate e gnomi
I cavalli e i pony del Parco Naturale Selva Reale
I cavalli murgesi e i pony del Parco Naturale Selva Reale
Puglia: Parchi e Riserve Naturali - 1 di 4
Puglia: Parchi e Riserve Naturali
Benvenuti nel bosco incantato di “Selva di Sogno”, il parco delle sculture di Deva Manfredo
Il parco si trova nell'ultimo lembo del Comune di Casole d'Elsa, nel bosco La Selva, vicinissimo a Sovicille e Chiusdino. Ci si arriva percorrendo la ss 541 che da Colle di Val d'Elsa va verso Grosseto. Appena prima della Colonna di Montarrenti bisogna girare a destra seguendo l'indicazione per Cotorniano/La Selva.
Leggi per saperne di più:
Musica:
Ruvo di Puglia: vita nelle masserie isolate
RUVO 10ANNI PARCO ALTA MURGIA
E' un modo per festeggiare al meglio l'avvenimento, il parco nazionale dell'Alta murgia compie dieci anni e a Ruvo di Puglia nasce il primo centro visite, Torre dei Guardiani, un punto di riferimento, ha spiegato il presidente dell'ente Cesare Veronico, per chi vuole godere della natura e di un paesaggio unico nel suo genere. L'idea è quella di collegare la struttura, risalente alla fine del XIX ceduta in comodato d'uso dal comune di Ruvo, a Castel del Monte e ai Sassi di Matera, passando per gli altri tesori del Parco, in un ideale percorso con la bici tra i patrimoni dell'Unesco.
70mila ettari, 13 comuni, questi i numeri del Parco. Torre dei guardiani è punto di accoglienza e informazione, campeggio attrezzato, centro nevralgico di attività culturali e didattiche. Esempio virtuoso di collaborazione tra Enti.
RUVO PARCO ALTA MURGIA AGROECOSISTEMI
RUVO PARCO ALTA MURGIA AGROECOSISTEMI
PRESENTATO A RUVO DI PUGLIA IL PROGETTO AGROECOSISTEMI DEL PARCO NAZIONALE DELL'ALTA MURGIA
La Puglia e le sue cose tipiche - Selva di Fasano BR
Buongiorno Italia! Oggi grazie al TU Giuseppe andremo a scoprire un bellissimo paesino della Puglia posto in cima ad una collina, case tipiche, trulli, alberi da frutto ed una spettacolare vista panoramica, eh si, sei a Selva di Fasano in provincia di Brindisi.
Le Puntine del Mondo è il canale del sito lepuntinedelmondo.it, qui troverai tantissime videorecensioni dei posti meno conosciuti e più belli da visitare in italia e nel mondo, nonchè tanti video dietro alle quinte che spiegano la vita in camper, videorecensioni, ecc. Sul sito invece troverai tutte le recensioni con le mappe che ti indicano su Google Maps le posizioni GPS dei luoghi d'interesse, fontanelle, parcheggi, ecc.
Il personaggio è ragazzo Veneto che lavora e si diverte a fare il fulltimer (colui che vive in camper) con un vecchio camper d'epoca mansardato e completamente restaurato.
Attenzione, questi video contengono un linguaggio particolarmente Veneto ossia scurrile e moralmente intollerabile. Se ne sconsiglia pertanto la visione ad un pubblico che non abbia raggiunto la veneranda età di anni 18 (anni 21 per il Regno Unito) e/o ad un pubblico sensibile.
Studi scientifici hanno dimostrato che per vivere bene bisogna:
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Il Cammino Federiciano 2018
7 tappe nel cuore della Puglia Imperiale, da Gioia del Colle a Trani via Castel Del Monte: il #CamminoFedericiano è un percorso d’autore tra paesaggio, storia, natura e tradizioni: 115 km di cammino lungo mulattiere, tratturi e sentieri sconosciuti, ricchi di storia e cultura da raccontare e assaporare immersi in paesaggi di rara bellezza.
???? I PROTAGONISTI:
7 viandanti che grazie al lavoro di ViaggieMiraggi e Betty Locane hanno scelto di conoscere la nostra terra, la nostra storia e la nostra cultura in un modo più particolare.
Attraverso un viaggio lento su vie antiche tra ampie distese paesaggistiche e sentieri colorati, tra i vicoli dei nostri borghi e nei luoghi più nascosti, ascoltando storie ed gustando i sapori delle nostra #Murgia.
???? Grazie ancora a Claudio e Diego da Lodi, Ivano dal Lago Di Garda, Luca dalla Val Chiavenna, Massimo da Verona, Nando da Gubbio e Patrizia da Milano, camminatori professionisti che hanno arricchito il nostro lavoro e dato una grossa motivazione in più a portar avanti il nostro progetto.
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Siamo partiti dalle origini bizantine del Castello di Gioia del Colle ai boschi di Cassano delle Murge passando dalla federiciana Altamura, fino al paesaggio dell’habitat rupestre di Gravina in Puglia; poi giunti a Poggiorsini, dove la sua rocca del #Garagnone, segna la rotta del percorso che tocca la rete castellare sveva posta strategicamente sui fianchi dell'antica strada romana, la #ViaAppia, una tra le più importanti per il commercio ed il pellegrinaggio.
Ci siamo addentrati in una sinuosa lama che conduce a Torre Diperata (686 metri), il punto più alto dell'altopiano delle murge.
Meta Federiciana per eccellenza raggiunta! è Castel del Monte, la corona di pietra dalla forma ottagonale che rappresenta la personalità di #FedericoII.
Isolato su un’altura delle Murge, da dove si domina un panorama vastissimo. Una forma e posizione imponente e inquietante.
Infine dopo aver visitato il maniero federiciano siamo giunti a Trani, la perla dell'Adriatico, che saluta il viandante con la maestosa Cattedrale di Trani posta di fronte al Castello Svevo.
???? IL PAESAGGIO:
Il percorso s’immerge per la maggior parte del cammino nel Parco Nazionale Alta Murgia, con la sensazione di essere in un grande spazio aperto in cui vagare con lo sguardo verso orizzonti infiniti caratterizzati dagli odori pungenti della menta e del timo selvatico nel verde intenso dei campi di grano o dei pascoli rocciosi tra l'evidente giallo della ferula, incontrando #orchidee e #falchi grillai. In questa terra, imperatori, contadini, pastori, boscaioli, insieme al clima, hanno reso unico il paesaggio e la sua cultura.
In cammino abbiamo incontrato stupende masserie, attraversato boschi di querce, lungo gli antichi tratturi della transumanza abbiamo scoperto jazzi e poste, abbiamo percorso mulattiere panoramiche e tra i campi di grano ammirato pagliari e pescare antiche.
Accolti da boschi, pianure e marine, tra opere d’arte immerse nell’accecante luce meridionale rivivrete il mito di eroi e sovrani che resero grande la Puglia.
Ruvo di Puglia: primo Trofeo del Talos
La prima gara nazionale di paraciclismo al Sud è stata vinta da Vito Davide Stasi
Parco dell'Alta Murgia: al via il Festival della Ruralità
Accompagnare la fase di trasformazione che sta vivendo il mondo dell'impresa agricola. È l'obiettivo del Festival della Ruralità, organizzato dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
Ruvo di Puglia - Bosco Polvino. Dimostrazione di inciviltà di alcuni ruvesi. VERGOGNA!
Ecco come salvaguardano il patrimonio boschivo alcuni miei compaesani. Come definirvi: DELLE MERDE!!!!!
Ci scommetto che magari si lamentano dei politici o dei sindaci perchè non rispettano i cittadini... IMPARATE A RISPETTARE LE COSE COMUNI PRIMA!!!!
Invasione cinghiali Murgia Corato Ruvo Andria
Invasione cinghiali Parco dell'Alta Murgia deve correre ai ripari ANDRIA - Troppi cinghiali nel parco nazionale dell’Alta Murgia (primo parco rurale d’Italia che include numerose aziende agricole e il territorio di 13 Comuni tra le province Bari e Bat), e l’ente corre ai ripari. Ieri, nel chiostro di S. Francesco, presentato il piano di gestione del cinghiale: prevista la riduzione numerica, tramite cattura con recinti, e il monitoraggio delle popolazioni. Costo 186mila euro. Il piano, elaborato in collaborazione col dipartimento di Biologia dell'Universita di Bari, si è reso necessario visti gli ingenti danni che gli animali, introdotti tra 2000 e 2002 dall’allora amministrazione della Provincia di Bari, continuano a creare ai campi coltivati
Invasione di cinghiali il Parco dell'Alta Murgia deve correre ai ripari
ANDRIA - Troppi cinghiali nel parco nazionale dell’Alta Murgia (primo parco rurale d’Italia che include numerose aziende agricole e il territorio di 13 Comuni tra le province Bari e Bat), e l’ente corre ai ripari. Ieri, nel chiostro di S. Francesco, presentato il piano di gestione del cinghiale: prevista la riduzione numerica, tramite cattura con recinti, e il monitoraggio delle popolazioni. Costo 186mila euro. Il piano, elaborato in collaborazione col dipartimento di Biologia dell'Universita di Bari, si è reso necessario visti gli ingenti danni che gli animali, introdotti tra 2000 e 2002 dall’allora amministrazione della Provincia di Bari, continuano a creare ai campi coltivati e alle persone. I cinghiali, originari dell’Est Europa, hanno peraltro creato, negli anni, pesanti squilibri ecologici.
Il piano è stato presentato dal presidente dell'Ente Parco, Cesare Veronico, dal direttore dell'Ente Fabio Modesti, dai curatori del piano (la funzionaria naturalista dell’ente parco, Anna Grazia Frassanito, il professor Giuseppe Corriero), e dal coordinatore Cta del Corpo forestale dello Stato, Ruggiero Capone. Si cerca di porre un argine a un fenomeno abbastanza complesso.
«Un problema che non abbiamo determinato noi» ha subito precisato il presidente Veronico, che ha ricordato come «tra il 2000 e il 2002, l'Atc (Ambito territoriale di caccia) della Provincia di Bari immise nel nostro territorio circa 170 capi di cinghiale, estranei ai nostri habitat, peraltro, di una varietà proveniente dall'Est Europa. Una decisione sconsiderata che ha provocato conseguenze gravi, come testimoniato dai danni provocati alle aziende agricole del Parco: soltanto nel periodo compreso tra il 2007 e il 2012 abbiamo accolto richieste di indennizzo dei danni per circa 170mila euro e la progressione cresce».
Nel giro di pochi anni, i cinghiali si sono riprodotti esponenzialmente fino a quasi decuplicarsi. Ora l'Ente è chiamato a procedere con urgenza al ridimensionamento del fenomeno che provoca pesanti ripercussioni sulla flora e sulla fauna autoctona. E non è finita.
PARCO ALTA MURGIA - trailer documentario
Uno sguardo sul nuovo documentario della White Fox Communications, realizzato in un anno di lavoro nel Parco nazionale dell'Alta Murgia.
GRAVINA IN PUGLIA CENSIMENTO CINGHIALI
INTERVISTA A CESARE VERONICO DIRETTORE DEL PARCO NAZIONALE DELLA MURGIA SULLA POPOLAZIONE DEI CINGHIALI
Associazione La Selva - Positano
L'arrivo al Rifugio La Selva...per viaggiatori spirituali