Spot Parco dell'Adamello
Alla scoperta del territorio del Parco Regionale dell'Adamello, nel cuore della Valle Camonica.
2 Parchi, 1 Montagna - Video presentazione Parco Nazionale Adamello Brenta
2 Parchi, 1 Montagna.
Due Parchi, due Regioni, una sola montagna: l'Adamello!
Il Gruppo dell'Adamello è un massiccio montuoso situato tra le Province di Brescia e Trento. Questo è la presentazione dei cugini trentini del Parco Nazionale dell'Adamello Brenta.
Yamaha XT1200Z In moto attraverso i passi Crocedomini e Maniva. S.G. PASSIONE AVVENTURA
I Passi Crocedomini e Maniva, sono dei valichi alpini delle Alpi Centrali situati in provincia di Brescia a sud del Parco dell'Adamello.
Mulino ad acqua di Cimbergo, Valle Camonica
Antico mulino ad acqua, ancora in funzione nel Comune di Cimbergo, nel cuore del Parco dell'Adamello in Valle Camonica (Brescia).
Attualmente la macina utilizzata maggiormente è quella delle biline, castagne essiccate sulla grat (graticola di rami di pino intrecciati) e del frumento.
Dalla macinazione delle castagne si ricava la tradizionale farina, ingrediente chiave della tipica polenta di castagne (pult), o delle squisite torte, dei biscotti e della pasta.
Bike Tour dell'Oglio 2017
Quarta edizione del Bike Tour dell'Oglio, il tour ciclistico non competitivo che attraversa Valle Camonica, Lago di Iseo e Parchi Oglio Nord e Oglio Sud.
IN tre giorni circa 50 ciclisti amatoriali con mountain bike hanno percorso circa 280 chilometri attraversando le Province di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova.
L'obiettivo è la valorizzazione del territorio, attraverso il turismo lento e la mobilità sostenibile, che conciliano l' esplorazione e la scoperta delle specificità locali.
Il percorso si effettua in tre giornate; lo start è al Passo del Tonale e la prima sera, il 2 giugno, si sosta a Darfo Boario Terme. Il 3 giugno, costeggiando il Sebino, i ciclisti arrivano fino al Parco Oglio Nord, con pernottamento a Torre Pallavicina. Il terzo giorno un ultimo sforzo, per giungere a San Matteo delle Chiaviche di Viadana (MN), presso il Ponte di Barche.
Provincia di Brescia dall'alto
Monte Adamello 3.539m (24-08-2013)
Sabato 24 Agosto 2013, con mio papà Maurizio abbiamo lasciato la macchina al ponte del Guat (1528 m) e abbiamo iniziato la salita seguendo il sentiero della Scala del Miller che ci ha portato in Val Miller dove si trova il Rifugio Gnutti (2166 m) per poi proseguire verso la parte terminale della valle. Da lì inizia la parte più difficile ovvero una via ferrata (via Terzulli) che sbuca al Passo Adamello (3240 m) dove si ha la vista del ghiacciaio. Dopo un'ora e mezza di salita tra ghiacciaio e roccia siamo arrivati in vetta alla montagna più alta della provincia di Brescia: Monte Adamello (3539 m).
Ponte di legno 4K Osmo Phantom Gopro
Ponte di Legno, magnifico paese di montagna in provincia di Brescia.
Non voglio aggiungere altro, godetevi il filmato.
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✰DRONE: DJI PHANTOM 2 GIMBAL H3-3D
DJI PHANTOM 3 ADVANCE
✰RIPRESE: PANASONIC HDC-SD90
DJI OSMO
DJI OSMO MOBILE
CANON EOS 1100d
NIKON D3500
GOPRO HERO 3 BLACK EDITION
GOPRO HERO3+ BLACK EDITION
✰MUSICA: DJ Quads - blushes
✰EDITING: FINAL CUT PRO X
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PARCO OGLIO SUD, 26 MAGGIO 2012 (1 of 3)
ISOLA DOVARESE, CASTELFRANCO D'OGLIO (frazione di Drizzona), CANNETO SULL'OGLIO, ACQUANEGRA SUL CHIESE (parrocchiale di S.Tommaso apostolo), CORTE CASTIGLIONI a CASATICO, Cascina TEZZOGLIO, chiesa di S.GIOVANNI BATTISTA e ponte di barche a TORRE D'OGLIO (frazioni di Marcaria), province di Cremona e Mantova, PARCO OGLIO SUD, Lombardia, Italia.
Sabato 26 maggio 2012: gita culturale ed in bicicletta organizzata dall'Associazione Amici Fondazione Civiltà Bresciana della Bassa e del Parco dell'Oglio; un ringraziamento particolare a coloro che hanno reso possibile la visita ai monumenti descritti.
Nella terza parte del video l'esibizione del gruppo musicale folkloristico I Crauti all'arrivo a Torre d'Oglio.
Brescia - L'Italia in una Città
Filmato promozionale della città di Brescia e del suo territorio, che descrive i monumenti principali, le aree di maggiore interesse turistico - lago di Garda, lago dIseo e Franciacorta, lago dIdro, la Valtrompia, la Val Camonica, la Val Sabbia, la pianura bresciana e le attività principali che si possono svolgere
Monte Listino
Il monte Listino è una montagna del gruppo dell’Adamello, tra la provincia di Brescia e la provincia di Trento, anche essa ha avuto un suo ruolo durante la prima guerra mondiale,infatti troviamo resti di strutture militari.
Partenza dal Gaver - Bagolino, dislivello 1250m, tempo di salita 3 ore circa.
Rete Natura di Valle Camonica
RETE NATURA DI VALLE CAMONICA, LA RETE DELLE AREE PROTETTE DI VALLE CAMONICA
La Valle Camonica è un territorio unico, in grado di presentare al pubblico internazionale un patrimonio naturalistico e paesaggistico ad un livello di qualità e complessità ecosistemica e di ricchezza ambientale di eccellenza, alla pari e sinergico al patrimonio culturale e storico - identitario che già da tempo la rende famosa e la caratterizza.
Sul suo territorio sono presenti 9 aree protette, messe in rete dal progetto RETE NATURA DI VALLE CAMONICA. Questa rete di aree protette è un propulsore per la creazione di sinergie positive da affiancare ad altre eccellenze camune quali il Distretto Culturale e Sapori di Valle Camonica!
La Ciclovia del Fiume Oglio - Spot
La cicloviadel fiume Oglio e le risorse che si possono vivere in bicicletta dal Parco dell'Adamello al Po, passando per la Valle Camonica, il Sebino Bresciano, il Parco Oglio Nord e il Parco Oglio Sud.
Crediti:
Regia, Fotografia e Montaggio: Eric Tornaghi
Musiche: Francesco Curatella
Sceneggiatura: Luisa Mandrino
Voce narrante: Oliviero Corbetta
Produzione: Audiovisioni
SS42 sopralluogo, seconda parte
DJI: Abandoned places - Via Mala
La Via Mala è una tra le arterie montane più panoramiche e spettacolari d’Europa: suggestivo ingresso alla fortezza della Val di Scalve, scrigno ricco di risorse naturali incontaminate e custode di un particolare patrimonio storico ed architettonico di notevole valore. Si tratta della Strada Provinciale ex SS n. 294 che, a cavallo delle province di Brescia e Bergamo, attraversa i comuni di Angolo Terme, Azzone, Colere, Vilminore e Schilpario, un emozionante “portale” di ingresso alla vasta area del Parco delle Orobie.
La strada, di costruzione relativamente recente (il progetto risale infatti al 1861) è caratterizzata da due elementi d’eccezione: l’ubicazione e la modalità costruttiva: si snoda, infatti, a mezza costa lungo la forra della valle, una forra di origine glaciale molto profonda e stretta, incisa dallo scorrere costante delle acque del fiume Dezzo. Il tracciato stradale, portato a termine nel 1864 e in alcuni punti coraggiosamente scavato nella roccia, rappresentava la nuova e più moderna alternativa al precedente sentiero, largo appena 80 cm, utilizzato fino al 1860 con le slitte per il trasporto a valle dei minerali ferrosi cavati dalle miniere scalvine. La Valle di Scalve è una ricca zona mineraria, infatti, vi sono le tracce e istoriazioni ancora chiaramente visibili che ne dimostrano lo sfruttamento sin dall’epoca preistorica; l’importanza del luogo era nota anche ai romani, che qui si insediarono continuando l’attività estrattiva.
La realizzazione della Via Mala venne affidata nel 1857 all’ingegnere Fiorini di Darfo: i lavori iniziarono nel 1862 e dopo tre anni la strada era già transitabile. Suggestiva la descrizione che un cronista dell’epoca ne fece nel 1922, sul giornale locale “La Valle di Scalve”: “Alla strada sovrastano d’ambo i lati le muraglie ciclopiche delle due catene che la serrano e fra le cui due sommità splende, come nastro frastagliato, l’azzurro del cielo. Giù nel profondo, il fiume precipita a valle,con salti pazzi ed ampi vortici ed impeti forsennati, e muggia, e romba, e ribolle, poi sosta e riposa in specchi limpidi e tranquilli, per riprendere tosto la formidabile corsa all’abisso…”.
Uno spettacolo sicuramente incantevole per i viaggiatori del tempo che però portava con sé molte insidie, in particolare durante i periodi invernali.
Attualmente la Via Mala presenta ancora tre tratti stradali dismessi, infatti, la costruzione di vari tracciati in galleria ha notevolmente migliorato la viabilità e la sicurezza del transito veicolare, lasciando però in stato d’abbandono i tratti più suggestivi, che pian piano sono stati ricoperti di vegetazione e danneggiati dall’erosione dell’acqua. Il fascino dei suoi vertiginosi precipizi che lasciavano senza fiato i passanti, le sue rigogliose cascate perenni, le sue ricchezze storiche e naturalistiche vennero presto dimenticate
Di Roccia e di Acqua
Di roccia e di acqua - Sensazioni del Parco dell'Adamello
di Armando Pezzarossa.
Il video accompagna e integra il libro fotografico Di Roccia e di Acqua di Armando Pezzarossa.
Un viaggio fotografico attraverso le 4 stagioni tra particolari inediti e i suggestivi panorami del Parco dell'Adamello.
Fotografia: Armando Pezzarossa
Poesie: Luigi Zamproni
Montaggio: Davide Papagno
Regia: Armando Pezzarossa, Davide Papagno
I segni della Natura in Valle Camonica
La Valle Camonica è soprattutto natura. Basti pensare che le aree protette costituiscono oltre il 55% dell'intero territorio, ricchissimo in fauna e flora alpina. Numerosi sono i parchi naturali riconosciuti nazionalmente e le riserve naturali gestite dai Comuni della Valle.
Mendelpass SS42 abwärts
Mendelpass Ostwärts abwärts mit der Triumph Tiger 800
Nuovo tratto SS 42 da Nadro di Ceto a Berzo Demo in time lapse
La Valle dei Segni: Viaggio nella Storia - parte 1
La preistoria e i parchi d'arte rupestre, i romani in Valle, Il Medioevo e i Castelli
La Valle Camonica porta sul suo territorio le testimonianze di una storia ricca e antica oltre diecimila anni. Sono proprio i primi abitanti della Valle, la popolazione dei Camuni, a lasciare i segni più antichi e importanti di questo territorio: le incisioni rupestri di epoca preistorica. Nei secoli successivi la presenza del ferro ha attirato in Valle altri popoli, tra cui Etruschi, Celti e Romani. Questi ultimi hanno lasciato considerevoli tracce del proprio passaggio, soprattutto nella zona di Cividate Camuno e Breno. Anche il Medioevo ha lasciato una significativa quantità di segni, nella struttura dei borghi, nelle torri e nei castelli che ancora oggi caratterizzano il paesaggio di questi luoghi. In epoca più recente la Valle Camonica - nella fattispecie le montagne che sorgono tra Berzo Demo e il Tonale - è stata teatro di alcune tragiche vicende della Prima Guerra Mondiale. Oggi trincee, casematte e fortezze abbandonate sulle vette dell'Adamello sono i silenziosi segni lasciati dalla Guerra Bianca, così chiamata a causa delle aspre condizioni climatiche che caratterizzarono gli scontri.