Accademia Carrara - Bergamo
Un viaggio di cinque secoli nella storia dell'arte italiana.
Sale interattive, pittura e scultura: il Museo Macho gratuito fino a domani
Il Festival degli Aquiloni di Capo Peloro strizza l’occhio all’arte e alla cultura. Oggi e domani le visite guidate al Museo Macho saranno gratuite, a partire dalle 14.30.
Femminilità e maternità nella mostra temporanea dell’artista messinese Maria Rando. Il cortile della Torre degli Inglesi ospiterà i suoi quadri e le sculture fino a domenica. Intorno all’esposizione le sale interattive del Museo Macho, all’interno del Parco Horcynus Orca. Ecco la sala interattiva Scilla e Cariddi.
Sevizio di Silvia De Domenico
Scultura e pittura moderna: Mirko, Manzù, Ceschia | Copetti Antiquari | ModenAntiquaria 2019
Il nostro stand a ModenaAntiquaria, febbraio 2019, dedicato alla scultura italiana del XX secolo, con lavori di Giacomo Manzù, Mirko Basaldella e Luciano Ceschia.
Giacomo Manzù nasce a Bergamo nel 1908. Frequenta la Scuola Andrea Fantoni di Bergamo e l’Accademia d’Arte Cignaroli di Verona. Si stabilisce a Milano, dove esordisce nel 1932, presso Galleria del Milione. Negli anni successivi espone a Livorno, Palermo e Roma (presso la galleria Pecci Blunt) e all’estero: Budapest, Parigi, Buenos Aires, Berna, New York, Tokyo. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1936 e nel 1938, con una sala personale. Il tema iconografico portante della sua carriera è quello dei cardinali. Nominato titolare della cattedra di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Brera, quindi presso l’Accademia Albertina di Torino e la Sommerakademie di Salisburgo. Le sue opere più celebri sono la Porta della Morte per la Basilica di San Pietro in Vaticano, la Porta dell’Amore per il Duomo di Salisburgo, la Porta della Pace e della Guerra per la chiesa di Saint Laurens a Rotterdam, il Monumento al partigiano a Bergamo e la scultura in bronzo, alta sei metri, collocata di fronte alla sede dell’ONU a New York. Muore a Roma nel 1991.
Mirko Basaldella, fratello di Afro e Dino, nasce a Udine nel 1910. Formatosi al liceo artistico di Venezia, l’Accademia di Firenze e la Scuola dell’arte di Monza, lavora nello studio di Arturo Martini. Nel 1933 si trasferisce a Roma, dove nel 1935 tiene la prima mostra, presso la Galleria La Cometa. Nello stesso anno esordisce alla Biennale di Venezia (vi tornerà nel 1954). Entrato nel gruppo milanese di Corrente, nel 1947 tiene una personale presso la galleria Knoedler di New York (ripetuta nei due anni successivi). Tra il 1949 ed il 1951 realizza i tre cancelli in bronzo per il monumento ai caduti delle Fosse Ardeatine.
Dal 1957 è direttore del Design work shop al Carpenter Center for the Visual Arts della Harvard University di Cambridge nel Massachusetts. Le sue opere si trovano in importanti musei: i Musei Vaticani, il Palazzo C.I.T. di New York, il Fogg Art Museum di Cambridge, la Peggy Guggenheim Collection di Venezia, il Filadelfia Museum, la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, il Cimitero monumentale del Verano. Muore a Cambridge nel 1969.
Luciano Ceschia nasce nel 1926 a Tarcento (Udine). Si specializza nella cottura delle ceramiche, che nel 1962 espone alla XXXI Biennale di Venezia, dove l’opera “Grande porta di Hiroshima” gli vale il conferimento del Premio del Ministero dell’Industria e del Commercio per la ceramica. Lavora molto nella sua regione, in Emilia Romagna (Carpi e Modena) ed espone in mostre personali in Toscana (Galleria d’Arte Internazionale di Firenze, Galleria Studio Artecasa di Pisa).Dalla seconda metà degli anni Sessanta e abbandona la ceramica per sperimentare altri materiali e passa al motivo circolare (scolpisce Gong, Dischi, Scudi e Mandala in metallo) e alle “verticali”, steli di dimensioni monumentali. Espone molto all’estero, in rassegne internazionali e in personali a Vienna e New York, Ottawa, Toronto. Muore a Udine nel 1991.
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#copettiantiquari #scultura #modenantiquaria #giacomomanzù #mirkobasaldella #lucianoceschia
Parco Avventura Monte Alben
Dopo la tempesta Vaia del 29 ottobre 2018 che ha causato al Parco Avventura danni ingenti, oggi 30 giugno 2019 si tiene la Festa della rinascita al Parco Avventura Monte Alben
In questi mesi i danni causati dalla tempesta sono stati riparati , utilizzando anche i tronchi abbattuti per realizzare nuovi percorsi e divertenti sculture .
In questa giornata l’organizzazione del Parco ha invitato lo scultore Daniele Viglianco, specializzato in opere di legno realizzate con le motoseghe, che vedrete all’opera in questo video .
#ParcoAvventuraMonteAlben #MarcoeGina #camminandopermonti
Le sculture del Parc Pian Villy di Champoluc - HD 1080
Il Parc Pian Villy di Champoluc ospita da diversi anni una collezione di sculture in legno realizzate da artigiani della regione. Tra gli alberi e i tavoli da pic-nic spuntano così animali fantastici, scene di montagna, personaggi delle leggende, fate, diavoli...
Ogni anno, nel mese di agosto, nuove sculture vengono realizzate sul posto ed entrano a far parte di questo museo a cielo aperto.
Arte moderna: la grande pittura e scultura del Novecento | Copetti Antiquari | BIAF 2017 Firenze
Lo stand di Copetti antiquari al BIAF - Biennale Internazionale dell'antiquariato a Firenze, Palazzo Corsini, 23 settembre - 1 ottobre 2017.
Mirko Basaldella, fratello di Dino e Afro, nasce a Udine nel 1910. Formatosi al liceo artistico di Venezia, l’Accademia di Firenze e la Scuola dell’arte di Monza, lavora nello studio di Arturo Martini. Nel 1933 si trasferisce a Roma, dove nel 1935 tiene la prima mostra, presso la Galleria La Cometa. Nello stesso anno esordisce alla Biennale di Venezia (vi tornerà nel 1954). Entrato nel gruppo milanese di Corrente, nel 1947 tiene una personale presso la galleria Knoedler di New York (ripetuta nei due anni successivi). Tra il 1949 ed il 1951 realizza i tre cancelli in bronzo per il monumento ai caduti delle Fosse Ardeatine.
Dal 1957 è direttore del Design work shop al Carpenter Center for the Visual Arts della Harvard University di Cambridge nel Massachusetts. Le sue opere si trovano in importanti musei: i Musei Vaticani, il Palazzo C.I.T. di New York, il Fogg Art Museum di Cambridge, la Peggy Guggenheim Collection di Venezia, il Filadelfia Museum, la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, il Cimitero monumentale del Verano. Muore a Cambridge nel 1969.
Dusan Dzamonja nasce nel 1928 in Macedonia e si diploma all’Accademia di Belle Arti di Zagabria. Nel 1954 tiene la prima personale alla Galleria ULUS di Belgrado ed esordisce alla Biennale di Venezia, dove torna nel 1960, nel 1970 e nel 1980. In Jugoslavia vince numerosi concorsi per alcuni tra i più importanti monumenti del Paese.
Nel 1970 si trasferisce a Vrsar, in Croazia, che in seguito diventerà un museo permanente all’aperto, quindi a Bruxelles. Lavora con bronzo, ferro, acciaio corten e alluminio. Le sue opere sono conservate in musei come il Moma di New York e la Tate Gallery di Londra; alcune sue sculture sono state esposte davanti al Palazzo della Giustizia a Bruxelles, a Place de Vendome a Parigi, Praca de Commercio a Lisbona e Regent’s Park a Londra. Muore a Zagabria nel 2009.
Luciano Ceschia nasce nel 1926 a Tarcento (Udine). Si specializza nella cottura delle ceramiche, che nel 1962 espone alla XXXI Biennale di Venezia, dove l’opera “Grande porta di Hiroshima” gli vale il conferimento del Premio del Ministero dell’Industria e del Commercio per la ceramica. Lavora molto nella sua regione, in Emilia Romagna (Carpi e Modena) ed espone in mostre personali in Toscana (Galleria d’Arte Internazionale di Firenze, Galleria Studio Artecasa di Pisa).Dalla seconda metà degli anni Sessanta e abbandona la ceramica e passa al motivo circolare (scolpisce Gong, Dischi, Scudi e Mandala in metallo) e alle “verticali”, steli di dimensioni monumentali. Espone in rassegne internazionali e in personali a Vienna e New York, Ottawa, Toronto. Muore a Udine nel 1991.
Giacomo Manzù nasce a Bergamo nel 1908. Frequenta la Scuola Andrea Fantoni di Bergamo e l’Accademia d’Arte Cignaroli di Verona. Esordisce nel 1932 a Milano, presso Galleria del Milione. Negli anni successivi espone a Livorno, Palermo e Roma (presso la galleria Pecci Blunt) e all’estero: Budapest, Parigi, Buenos Aires, Berna, New York, Tokyo. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1936 e nel 1938, con una sala personale. Il tema iconografico portante della sua carriera è quello dei cardinali. Le sue opere più celebri sono la Porta della Morte per la Basilica di San Pietro in Vaticano, la Porta dell’Amore per il Duomo di Salisburgo, la Porta della Pace e della Guerra per la chiesa di Saint Laurens a Rotterdam, il Monumento al partigiano a Bergamo e la scultura in bronzo, alta sei metri, collocata di fronte alla sede dell’ONU a New York. Muore a Roma nel 1991.
Antonietta Raphael Mafai, scultrice e pittrice di origini ebraiche, nasce a Kovno in Lituania, probabilmente nel 1895. Nel 1905 va Londra, dove studia pianoforte e si diploma alla Royal Academy. Si trasferisce a Roma, dove incontra Mario Mafai, con il quale va a vivere nell’appartamento di Via Cavour, punto di riferimento per gli artisti della corrente neo-espressionista della “scuola romana”: Scipione, Renato Marino Mazzacurati, Corrado Cagli. Nei primi anni Trenta vive tra Parigi e Londra, frequenta Epstein e comincia a dedicarsi alla scultura. Tornata in Italia, partecipa alla Quadriennale di Roma nel 1948, la Biennale di Venezia nel 1948, nel 1950, nel 1952 e nel 1954. Negli anni Settanta realizza dipinge grandi tele con temi biblici. Muore a Roma nel 1975.
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Scultura italiana moderna: Mirko, Manzù, Mascherini | Copetti Antiquari | Artefiera Bologna 2017
Lo stand di Copetti Antiquari alla Fiera Internazionale d'Arte Moderna e Contemporanea a Bologna, 27 - 30 gennaio 2017.
Gli artisti rappresentati sono Mirko Basaldella, Giacomo Manzù e Marcello Mascherini.
Mirko Basaldella, fratello di Afro e Dino, nasce a Udine nel 1910. Formatosi al liceo artistico di Venezia, l’Accademia di Firenze e la Scuola dell’arte di Monza, lavora nello studio di Arturo Martini. Nel 1933 si trasferisce a Roma, dove nel 1935 tiene la prima mostra, presso la Galleria La Cometa. Nello stesso anno esordisce alla Biennale di Venezia (vi tornerà nel 1954). Entrato nel gruppo milanese di Corrente, nel 1947 tiene una personale presso la galleria Knoedler di New York (ripetuta nei due anni successivi). Tra il 1949 ed il 1951 realizza i tre cancelli in bronzo per il monumento ai caduti delle Fosse Ardeatine.
Dal 1957 è direttore del Design work shop al Carpenter Center for the Visual Arts della Harvard University di Cambridge nel Massachusetts. Le sue opere si trovano in importanti musei: i Musei Vaticani, il Palazzo C.I.T. di New York, il Fogg Art Museum di Cambridge, la Peggy Guggenheim Collection di Venezia, il Filadelfia Museum, la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, il Cimitero monumentale del Verano. Muore a Cambridge nel 1969.
Giacomo Manzù nasce a Bergamo nel 1908. Frequenta la Scuola Andrea Fantoni di Bergamo e l’Accademia d’Arte Cignaroli di Verona. Si stabilisce a Milano, dove esordisce nel 1932, presso Galleria del Milione. Negli anni successivi espone a Livorno, Palermo e Roma (presso la galleria Pecci Blunt) e all’estero: Budapest, Parigi, Buenos Aires, Berna, New York, Tokyo. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1936 e nel 1938, con una sala personale. Il tema iconografico portante della sua carriera è quello dei cardinali. Nominato titolare della cattedra di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Brera, quindi presso l’Accademia Albertina di Torino e la Sommerakademie di Salisburgo. Le sue opere più celebri sono la Porta della Morte per la Basilica di San Pietro in Vaticano, la Porta dell’Amore per il Duomo di Salisburgo, la Porta della Pace e della Guerra per la chiesa di Saint Laurens a Rotterdam, il Monumento al partigiano a Bergamo e la scultura in bronzo, alta sei metri, collocata di fronte alla sede dell’ONU a New York. Muore a Roma nel 1991.
Marcello Mascherini nasce nel 1906 a Udine ma si trasferisce presto a Trieste. Si forma presso la scuola per capi d’arte “Alessandro Volta”, con Alfonso Canciani e Sandro Atschko. La sua prima mostra personale risale al 1925. Dal 1931 agli anni Settanta prende parte prestigiose esposizioni nazionali (dieci rassegne della Quadriennale di Roma, quattro edizioni della Triennale di Milano, undici della Biennale di Venezia – dove nel 1950 vince il Primo Premio per la scultura italiana) e internazionali, sia collettive (Esposizioni internazionali di Budapest e Parigi, Esposizione Universale di New York, Biennale di San Paolo, Biennale di scultura ad Anversa) che personali (Monaco di Baviera, Tokyo, Parigi, Salisburgo). Nel corso della sua carriera realizza anche scenografie teatrali e opere d’arte destinate a transatlantici e navi da crociera. Le sue sculture sono esposte nei musei e nelle gallerie più importanti del mondo, dal MoMa al Bargello. Muore a Padova nel 1983.
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Arte moderna e contemporanea: Mirko Basaldella e Giacomo Manzù | Copetti Antiquari | Artefiera 2019
Il nostro stand all'edizione 2019 di Artefiera Bologna, dove abbiamo presentato sculture e dipinti di Mirko Basaldella e Giacomo Manzù.
Mirko Basaldella, fratello di Afro e Dino, nasce a Udine nel 1910. Formatosi al liceo artistico di Venezia, l’Accademia di Firenze e la Scuola dell’arte di Monza, lavora nello studio di Arturo Martini. Nel 1933 si trasferisce a Roma, dove nel 1935 tiene la prima mostra, presso la Galleria La Cometa. Nello stesso anno esordisce alla Biennale di Venezia (vi tornerà nel 1954). Entrato nel gruppo milanese di Corrente, nel 1947 tiene una personale presso la galleria Knoedler di New York (ripetuta nei due anni successivi). Tra il 1949 ed il 1951 realizza i tre cancelli in bronzo per il monumento ai caduti delle Fosse Ardeatine.
Dal 1957 è direttore del Design work shop al Carpenter Center for the Visual Arts della Harvard University di Cambridge nel Massachusetts. Le sue opere si trovano in importanti musei: i Musei Vaticani, il Palazzo C.I.T. di New York, il Fogg Art Museum di Cambridge, la Peggy Guggenheim Collection di Venezia, il Filadelfia Museum, la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, il Cimitero monumentale del Verano. Muore a Cambridge nel 1969.
Giacomo Manzù nasce a Bergamo nel 1908. Frequenta la Scuola Andrea Fantoni di Bergamo e l’Accademia d’Arte Cignaroli di Verona. Si stabilisce a Milano, dove esordisce nel 1932, presso Galleria del Milione. Negli anni successivi espone a Livorno, Palermo e Roma (presso la galleria Pecci Blunt) e all’estero: Budapest, Parigi, Buenos Aires, Berna, New York, Tokyo. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1936 e nel 1938, con una sala personale. Il tema iconografico portante della sua carriera è quello dei cardinali. Nominato titolare della cattedra di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Brera, quindi presso l’Accademia Albertina di Torino e la Sommerakademie di Salisburgo. Le sue opere più celebri sono la Porta della Morte per la Basilica di San Pietro in Vaticano, la Porta dell’Amore per il Duomo di Salisburgo, la Porta della Pace e della Guerra per la chiesa di Saint Laurens a Rotterdam, il Monumento al partigiano a Bergamo e la scultura in bronzo, alta sei metri, collocata di fronte alla sede dell’ONU a New York. Muore a Roma nel 1991.
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Manzù a Vimercate - Intervista ad Angelo Marchesi
A 25 anni dalla morte di Giacomo Manzù il MUST, Museo del Territorio di Vimercate, ospita una mostra interamente dedicata al famoso scultore di Bergamo.
La mostra dal titolo Manzù. L'accento sull'arte. si sviluppa in sei sale e accoglie trenta opere del maestro ripercorrendo i temi e gli snodi principali della sua vicenda artistica.
Dal 3 Dicembre 2016 fino al 26 Febbraio 2017 sarà possibile ammirare sculture, ceramiche e schizzi dell'autore.
Angelo Marchesi, direttore del museo, presenta il progetto della mostra.
§.1/- (anniversari nascita 1908) 22 DICembre, Bergamo: Giacomo Manzù, scultore
dicembre, iL Mese & La Storia
Civismo & ATO
(anniversari nascita 1908) 22 DICembre, Bergamo: Giacomo Manzù, scultore
:wp-it: Giacomo Manzù, nome d'arte di Giacomo Manzoni (Bergamo, 22 dicembre 1908 – Roma, 17 gennaio 1991), è stato uno scultore italiano ...
§-
Pallata e' LA TORRE della citta' di Brescia
Brescia ha una torre in centro che e' chiamata la pallata. Risale all'assedio di federico decondo 1238 e la Citta' era circondata da alte mura e torri poderose, e' rimasta solo questa.
§.2/- (anniversari nascita 1908) 22 DICembre, Bergamo: Giacomo Manzù, scultore
dicembre, iL Mese & La Storia, della serie iL Mese e La Storia - Civismo & ATO
Basilica di Alzano Lombardo - Bergamo servizio di BergamoTv Fantoni e Caniana
Viaggio in Namibia. / 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, del Viaggio in Namibia.
Luoghi Visitati.
Parco Nazionale d'Etoscha. Damaraland. Etnia Himba. Parco Nazionale Twyfelfontein. la Montagna Bruciata. La Valle delle Canne d'Organo. Foresta Pietrificata. Cape Cros: Seal Reserve. Swakopmund città. Laguna Sandwich-Harbour. Deserto del Namib. Deserto del Kalahari con Valle della Luna.
La Namibia e un paese dell'Africa Sud / Ovest, la Nazione ospita una Ricca Fauna Selvatica.
Ringrazio della Visualizzazione.
BIO PARCO DI ROMA IN 4K
Ragazzi nuovo video della mia giornata al bio parco di Roma.
Spero vi piaccia e che vi piacciano gli animali, BUONA VISIONE!
''CASTELRAIMONDO'' ricorda i Caduti dell'Afghanistan al Parco della Rimembranza
Il presente video è di proprietà del Gruppo Alpini Val Potenza,
riceviamo e pubblichiamo per il ricordo della memoria dei nostri
caduti. Si è svolto il 18 settembre 2016, la ricorrenza al Parco
della Rimembranza a Castelraimondo (MC), la cerimoina organizzata dal Gruppo Alpini Val Potenza e il Comune di Castelraimondo. Di seguito riportiamo l'articolo:
Si è svolta domenica 18 settembre, a Castelraimondo, la Cerimonia per il Completamento del Parco della Rimembranza, fortemente voluto ormai tre anni fa dal Gruppo Intercomunale Alpini Val Potenza e dall'amministrazione comunale.
Il Parco, esempio unico in Italia, è stato realizzato in onore e nel ricordo dei cinquantaquattro militari italiani caduti in Afghanistan nella missione Nato ISAF dal 2004 fino ad oggi, i cui nomi sono incisi nelle lapidi di marmo che circondano la statua dello scultore Fernando Caciorgna.
Domenica il Parco è stato ultimato con tutte le bandiere dei comuni di provenienza dei caduti, issate affianco di quelle già presenti dallo scorso anno, e nell'occasione è stata anche scoperto un pannello con le foto di tutti i cinquantaquattro militari italiani commemorati. “Questa giornata è sempre momento di grande commozione e di grande riflessione – ha detto il sindaco Renzo Marinelli – pensare a questi ragazzi che non soltanto hanno dato la vita per la pace e la libertà, ma lo hanno fatto soffrendo, nelle peggiori condizioni in terra lontana, ci deve far capire quanto sia stato grande il loro sacrificio, speso sotto il tricolore. Il nostro dovere è quello di mantenere viva la loro memoria, soprattutto con le nuove generazioni, con i nostri figli, per far sì che il loro sacrificio non sia stato vano. Ed è sempre un grande piacere e un motivo di gratificazione ed orgoglio vedere qui con noi ogni anno la forte e viva presenza dei tanti famigliari dei nostri militari ed i rappresentanti dei loro comuni di provenienza, che da tutta Italia vengono a Castelraimondo per condividere insieme questo momento. Un gesto importante, che ci conferma ogni anno sempre di più il forte valore del nostro Parco della Rimembranza. Approfitto per ringraziare il Capogruppo del Gruppo Intercomunale Alpini Val Potenza Angelo Ciccarelli e tutti gli alpini che hanno reso tutto questo possibile”.
Presenti a Castelraimondo anche numerosi amministratori del territorio, le autorità civili, militari e religiose, affianco ai rappresentanti dei comuni di Nola (Napoli), Crispiano (Taranto), Sora (Frosinone), Bitetto (Bari), Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), Gavello (Rovigo), Caprarola (Viterbo) e Orta Nova (Foggia). Oltre agli Alpini del gruppo Val Potenza erano presenti anche tutti i gruppi marchigiani, con il presidente del Gruppo Marche Sergio Mercuri, ed i gruppi di Bassano del Grappa, Bergamo, Trento e Sora, nonché l'Associazione Nazionale Carabinieri e l'Associazione Nazionale Granatieri. Ha presenziato alla cerimonia il Corpo Bandistico Ugo Bottacchiari di Castelraimondo, diretto dal Maestro Luciano Feliciani.
“Oggi finalmente il nostro sogno si realizza – ha affermato il Capogruppo Angelo Ciccarelli – questo è un Parco speciale, perché tutela la dignità umana dei nostri militari caduti per la pace, la libertà e la democrazia. Spero che ne possiamo diventare degni custodi, e che possiamo tramandare gli stessi valori ai nostri figli. Devo ringraziare tutti i presenti, in particolare l'amministrazione comunale che ci ha sempre sostenuto in questo nostro obiettivo, tutti i miei collaboratori degli Alpini, senza i quali nulla sarebbe stato possibile, e la dirigente scolastica Pierina Spurio assieme alle maestre, che hanno portato qui oggi tanti bambini di Castelraimondo. Un abbraccio va in particolare ai famigliari dei nostri militari, e sono certo che i palloncini liberati in cielo dai nostri ragazzi avranno portato a loro il nostro ringraziamento”.
Fonte dell'informazione:
Abruzzo. Pacentro. Italy in 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, del Comune di Pacentro provincia dell'Aquila in Abruzzo. Italy.
Luoghi Visitati.
Panoramica con vista di Pacentro. Via San Marco Ang. San Francesco. Chiesa di San Marco. via Santa Maria Maggiore. Piazza del Popolo. Chiesa Santa Maria Misericordia. Largo del Molino. Scultura del Dipinto i Borghi più Belli d'Italia. Porticati del Centro Storico. Castello di Cantelmo Caldora. Panoramica Finale di Pacentro.
Ringrazio della Visualizzazione.
Junko Nishimori racconta Giacomo Manzù - lingua italiana
Parte del progetto 12 narratori in cerca d'autore, che si basa sull’esperienza pluriennale maturata dalla GAMeC sul fronte delle politiche di sviluppo dell’accesso e di inclusione sociale/culturale, con il coinvolgimento attivo di Mediatori Museali di origine immigrata nella programmazione culturale ed educativa del Museo.
Info:
Villa Borromeo Visconti Litta | Arte, Storia e divertimento a Lainate
Villa Borromeo Visconti Litta, villa di delizie in cui arte, storia e divertimento lasciano il visitatore incantato da tanta bellezza per la varietà di mosaici, statue, affreschi, fontane e giochi d’acqua.
Fu il Conte Pirro I Visconti Borromeo – intorno al 1585 – a ideare il complesso ispirandosi alle ville medicee toscane e a trasformare la proprietà di Lainate in un luogo unico, grazie anche alle maestranze d’eccezione quali l’architetto Martino Bassi, gli scultori Francesco Brambilla il Giovane e Marco Antonio Prestinari, i pittori Camillo Procaccini e Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone, Agostino Lodola e Giovanni Battista Maestri, detto il Volpino.
Il Conte fece realizzare i giardini e costruire il Palazzo delle Acque, più comunemente conosciuto come Ninfeo. La residenza diventò teatro di grandiose feste e ricevimenti, ma anche importante luogo di incontro per artisti e intellettuali .
Il Ninfeo è luogo di grandissima suggestione e – proprio per la ricchezza di decorazioni e di spettacoli idraulici – è considerato l’esempio più importante e significativo del genere, soprattutto perché - cosa assai rara - funziona, oggi, esattamente come allora, grazie a sofisticati meccanismi idraulici governati da abili fontanieri.
Epoca di costruzione: sec. XVI - sec. XVIII
Autori: Bassi Martino, progetto villa e ninfeo; Procaccini Camillo, decorazione; Mazzucchelli Pier Francesco detto il Morazzone, decorazione; Brambilla Francesco il Giovane, decorazione; Procaccini Giulio Cesare, decorazione; Agostino Lodola e Giovanni Battista Maestri detto il Volpino, decorazione; Levati Giuseppe, decorazione; Carabelli Donato, decorazione; Canonica Luigi, progetto per parte del parco. -
tratto da -
#SANTORELLO, #MiDrone4K #VillaLitta #Lainate
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DRONE:
Xiaomi MI DRONE 4k
Bastone per Gimbal:
FIMI X1BH - 4K Camera
CAMERE:
HawKeye Firefly 8S 4K Action Cam
Eken H9 Action Cam
PC:
Intel I7 4770K
MSI 1070 G1 Gamin
16 GB Ram
Asus z87 pro
Editing Video
Pinnacle Studio 22
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