NATALE A RUFFANO CODINO 7 GENNAIO 2014
E' in corso l'iniziativa Natale A Ruffano e Torrepaduli patrocinata dalla Amministrazione Comunale di Ruffano, dalla Provincia di Lecce e dalla Fondazione Notte di San Rocco.
L'iniziativa, voluta fortemente dal sindaco di Ruffano Carlo Russo e dall'Assessore Provinciale e Assessore Comunale Pasquale Gaetani. che è anche Presidente della Fondazione Notte di San Rocco, prevede una serie di eventi che accendono i riflettori sul Comune del Capo di Leuca e sulla sua Frazione.
Martedì 7 Gennaio 2014 la Comunità di Ruffano e Torrepaduli ospiterà una delegazione di 100 operatori culturali greci con rappresentanti del Ministero della Pubblica Istruzione e del Ministero della Cultura Greca, per uno SCAMBIO CULTURALE ITALIA-GRECIA e per far conoscere agli ospiti i gioielli delle due cittadine, come la Cripta della Chiesa Madre di Ruffano ed il Santuario di San Rocco di Torrepaduli.
All'evento parteciperanno anche i Tamburellisti di Torrepaduli, I Mariglia Pizzica Salentina ed i Tamburellisti di Otranto e Davide Monaco della Compagnia Scherma Salentina.
Madrina dell'evento la Prof. Isabella Bernardini D'Arnesano.
Programma:
Ore 15.00: saluto del Sindaco Carlo Russo a Palazzo di Città Municipio di Ruffano;
Ore 16.00: visita del Centro Storico di Ruffano;
Ore 17.00: visita Cripta Natività Beata Maria Vergine (Chiesa Madre);
Ore 18.00: visita Cripta San Marco Chiesa Madonna del Carmine;
Spostamento nella Frazione di Torrepaduli:
Ore 19.00: visita del Santuario di San Rocco;
Breve Discussione su:
- Il Culto di San Rocco nel Bacino del Mediterraneo e le tracce di Grecità nel nostro territorio del Prof. Ermanno Inguscio
-Dioniso ponte culturale tra Italia e Grecia del Prof. Pierpaolo De Giorgi
Ore 20.00: visita al Museo della Civiltà Contadina del Centro Anziani di Torrepaduli;
ITINERARIO RELIGIOSO: I Luoghi di Culto
Come un po' ovunque in terra italiana, anche la zona del basso Salento è costellata di chiese, cripte e luoghi di culto legati alla religione cristiana o ad antichi riti e credenze. Il fortissimo legame che da sempre unisce il popolo italiano a una vigorosa religiosità ha fatto sì che nei secoli l'uomo italico costruisse un numero sconfinato di strutture destinate ad esprimere il proprio culto e a raccogliere le comunità. Ogni piccolo centro del Salento conserva una qualche reliquia del suo Santo Patrono all'interno di una Chiesa, una Cappella o un Santuario e lo celebra ogni anno attraverso il rito delle feste patronali.
L'ITINERARIO:
- NOCIGLIA: Cappella della Madonna dell'Idri e Cappella della Madonna di Leuca;
- MONTESANO SALENTINO: Cappella di San Donato con facciata in pietra leccese;
- RUFFANO: Santuario di San Rocco (Torrepaduli), Cripta di San Francesco e Convento dei Cappuccini;
- TAURISANO: Santuario di Santa Maria della Strada;
- TRICASE: Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria e Chiesa di San Michele Arcangelo;
- SPECCHIA: Chiesa di Santa Eufemia, Chiesa Convento dei Francescani Neri ed annessa Cappella di Santa Caterina di Alessandria;
- ALESSANO: tomba di Don Tonino Bello, Cappella di S. Barbara (Montesardo);Convento dei Cappuccini con Chiesa;
- CASTRIGNANO DEL CAPO: Basilica di Santa Maria De Finibus Terrae (Leuca);
- MORCIANO DI LEUCA: Cappella della Madonna di Costantinopoli e Cheisa di San Giovanni Elemosiniere;
- SALVE: Chiesa Madre di San Nicola Magno e Chiesa di Santu Lasi; Santuario di Santa Marina (Ruggiano);
- PRESICCE: Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea, Chiesa del Carmine e Chiesa di Santa Maria degli Angeli;
- ACQUARICA DEL CAPO: Chiesa di San Carlo Borromeo.
Presepe Vivente nell'Antico Borgo di Specchia
Specchia (Le) - 1 gennaio 2016 - VIII edizione del Presepe Vivente nell'Antico Borgo di Specchia - evento organizzato dall'Associazione Culturale Sportiva “Eugenia Ravasco”, dal Comune di Specchia, dalla Parrocchia “Presentazione della Beata Vergine Maria” di Specchia, patrocinato dalla Regione Puglia e dalla Provincia di Lecce, dall'Unione dei Comuni - Terra di Leuca Bis e dalla Pro Loco di Specchia - Video di Mauro Longo
Presepe Vivente Specchia | 2017-2018
-Servizio di Canale 85-
Il Presepe Vivente nell’Antico Borgo di Specchia, voluto e organizzato dall’Associazione Culturale Sportiva “Eugenia Ravasco”, dai “Giovani dell’Azione Cattolica” con il Gruppo Catechiste, dal Comune di Specchia, dalla Parrocchia “Presentazione della Beata Vergine
Maria” di Specchia, patrocinato dalla Regione Puglia e dalla Provincia di Lecce dall’ Unione dei Comuni- Terra di Leuca Bis e dalla Pro Loco di Specchia, si conferma una delle tappe fondamentali e irrinunciabili per il turismo religioso e, in particolare, natalizio.
Il suggestivo centro storico medievale diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l’antica Betlemme e per accompagnare le migliaia di visitatori in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino.
La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove l’antico Protonobilissimo Palazzo Risolo accoglierà nel magnifico cortile la tenda della Legione Romana con i suoi centurioni e i suoi soldati, in una scena curata e animata dall’ Associazione culturale “Legio II Augusta” di Lizzanello. Le antiche mura dell’elegante Palazzo Coluccia indosseranno le umili vesti della stalla, dove ci si soffermerà per adorare il Figlio di Dio e farsi illuminare dalla Luce della sua grazia e del suo grande Amore. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.
Un itinerario coinvolgente e spettacolare, lungo il quale si fa tappa nelle diverse botteghe di artisti e artigiani, scoprendo e riscoprendo usi, costumi, attività che appartengono ormai alla “memoria storica” di questa terra e che continuano ad affascinare la gente del luogo e soprattutto il turista.
Ed ecco il cestaio intrecciare il giunco, l’artigiano lavorare la pietra leccese, il muratore realizzare costruzioni e muretti a secco, il falegname levigare e dar forma al suo legno, l’artista dar vite a piccole vere opere d’arte in cartapesta.
Un viaggio anche tra i sapori tipici del Salento, con le massaie che impastano minchiareddhi e orecchiette, i mastri casari che producono in tempo reale fresco formaggio, con metodi e strumenti di una volta, e l’oste che offre agli avventori vino nuovo del luogo, e i banchi con frutta fresca e verdura di stagione.
Lungo il percorso la rappresentazione delle più importanti scene bibliche, dall’Annunciazione alla visita di Maria a Sant’Elisabetta, al matrimonio di Maria con Giuseppe e che culminano nell’indescrivibile scena della Natività, il visitatore rivive pagine cariche di fede e profonda emotività per accogliere, oggi, nel nostro presente, il messaggio di pace e amore.
La Chiesa di Santa Brigida
Le prime notizie riguardo l’esistenza di un luogo di culto a Santa Brigida si avrebbero intorno al 1294, come riportato dall’opera di Giovanni Lami “Sanctae Ecclesiae Florentinae Monumenta” del 1758.
Secondo la tradizione, l’attuale Chiesa di Santa Brigida sorge sopra la grotta dove la Santa condusse vita eremitica fino alla propria morte, intorno al 900 d.c.
Santa Brigida era venuta dall’Irlanda per assistere il fratello, arcidiacono del Vescovo di Fiesole, gravemente malato. Alla morte di lui, si ritirò in preghiera nei boschi del Sasso e da lì divenne conosciuta a tutti i popoli della zona, dando vita al culto che sopravvive ancora oggi.
La Chiesa di Santa Brigida presenta una semplice facciata a due spioventi con un unico portale sormontato da finestra.
Rimaneggiata più volte nel corso della sua lunga storia e infine restaurata nel 1953, conserva al suo interno la “Madonna col Bambino fra Angeli” del Maestro di San Martino alla Palma e due busti in cera di Santa Brigida e del fratello.