Campane della Parrocchia di Nostra Signora della Palude in Vipiteno/Sterzing (BZ) v.438
Battiore e distesa a tre tempi della IV per l'Angelus feriale delle 12:00
Concerto di 8 campane in Sib2 fuse da fonditori ed in epoche diversi ed elettrificate a slancio tirolese.
Dalla bella Sacile, il giardino della Serenissima, ci spostiamo all'estremo Nord del nostro Paese al suo confine con l'Austria.
Siamo infatti nella Valle dell'Isarco a Vipiteno, poco sotto al confine del Brennero che porta all'Austria.
Ovviamente, come in tutto l'Alto Adige si può ben notare come qui la lingua ufficiale e parlata da tutti sia il tedesco (esempio ne sono le Messe che in questa chiesa parrocchiale vengono tutte celebrate in tedesco e nessuna in Italiano; quelle in italiano solo al sabato sera e alla domenica mattina nella chiesa dei Frati Cappuccini) come, del resto, l'impostazione dei centri storici, dell'urbanistica e delle chiese.
Mi sono recato per festeggiare al meglio il periodo natalizio per due notti nella meravigliosa Moena, in Trentino.
Quello che state vedendo è il primo di cinque video che ho realizzato durante una mia permanenza di 3 giorni (dal 2 al 4 gennaio 2020) in montagna durante le vacanze natalizie.
Inoltre, questo è il primo video del 2020, il primo degli anni '20 del XXI secolo.
Veniamo ora alla ripresa vera e propria.
Durante questa breve vacanza in montagna ho deciso di destinare la giornata in cui ero interamente lì, ossia venerdì 3 gennaio 2020, a visitare due dei principali mercatini natalizi dell'Alto Adige.
Il primo è Vipiteno, appunto, mentre il prossimo sarà protagonista dei prossimi due video di cui non vi svelo niente.
Una volta arrivato a Vipiteno e dopo aver parcheggiato, mi sono diretto in centro per una bella passeggiata nel caratteristico centro storico dominato dall'inconfondibile Torre delle Dodici dove purtroppo sono partito prima dell'orario di apertura al pubblico e non ho fatto a tempo a salire.
Terminata la piacevole passeggiata mi sono diretto a piedi verso la bellissima Parrocchiale di cui mi ha colpito in modo particolare l'interno, veramente molto solenne.
Una volta effettuate tutte le varie panoramiche, interne ed esterne, mi sono diretto in posizione anche se purtroppo, a causa delle persiane, non si vede niente.
Dopo un particolare e complesso battiore ecco partire la IV, come previsto.
Una bellissima campana, come tutto il resto del concerto.
Spero di tornarci un giorno per riprendere il Plenum.
Infine, al termine della ripresa, sono tornato in centro dove ho visitato i mercatini.
Il prossimo video rappresenterà il proseguimento di questa bella giornata di cui non anticipo nulla...
I: Sib2, fusa da Daciano Colbachini e Figli di Padova nel 1923, peso 40,00 quintali, diametro 182,2 cm;
II: Do3, fusa da Daciano Colbachini e Figli di Padova nel 1923, peso 22,50 quintali, diametro 154,8 cm;
III: Re3, fusa da Daciano Colbachini e Figli di Padova nel 1923, peso 16,00 quintali, diametro 140,5 cm;
IV: Mib3 leggermente calante, fusa da Daciano Colbachini e Figli di Padova nel 1923, peso 13,00 quintali circa, diametro 133,5 cm;
V: Fa3 calante, fusa da Daciano Colbachini di Padova nel 1923, peso 9,82 quintali, diametro 121 cm;
VI: Sol3 calante, fusa da Daciano Colbachini di Padova nel 1923, peso 6,72 quintali, diametro 108 cm;
VII: Sib3, fusa da Daciano Colbachini di Padova nel 1923, peso 4,067 quintali, diametro 91 cm;
VIII: Re4, fusa da Carlo Chiappani di Trento nel 1881, peso 1,89 quintali, diametro 72 cm.
Video 438
Vipiteno / Sterzing Chiesa Parrocchiale Madonna della Palude - slideshow
Situata poco fuori città è la chiesa più alta tra Monaco e Verona; misura 32 m in altezza, la navata è 38 m di lunghezza e 23 m di larghezza. Fu edificata sui resti di una chiesa romanica nei pressi del cimitero romano, la cui testimonianza fu il ritrovamento della lapide mortuaria di Postumia Victorina ora esposta sulla parete nord della navata. I lavori, diretti da Hans Feur, iniziarono nel 1417 e furono completati nel 1451, mentre l'altare gotico, alto 12 m, opera dello scultore Hans Multscher di Ulm fu collocato nel 1458. Nel 1497 iniziarono i lavori per ampliare la navata, sotto la direzione di Hans Lutz di Schussenried, inserendo un colonnato di marmo bianco della vicina Valle di Racines, i lavori terminarono nel 1525. Nel 1753 la chiesa fu sottoposta ad un nuovo rifacimento asportando le parti gotiche e sostituendole con arricchimenti barocchi e con affreschi di Joseph Adam Ritter von Mölk. Nel 1860 vi fu l'ultimo ritocco della chiesa in stile neogotico ripristinando alcune strutture rimosse precedentemente come l'altare nel presbiterio.
Sterzing - Vipiteno in January - Travel Italy [4K]
Sterzing - Vipiteno is a comune in South Tyrol in northern Italy. It is the main village of the southern Wipptal, and the Eisack River flows through the medieval town. It placed nearby Bolzano. Very quick to reach out from Munich by Flixbus (around 3 hours).
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Song: Niwel - Takayama
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2m²: La Torre delle Dodici a Vipiteno (Puntata Nr.57)
2m²: La Torre delle Dodici a Vipiteno (Puntata Nr.57)
La chiesa decapitata | Esplorazione in una chiesa danneggiata dal terremoto | Urbex Italia
Oggi vi portiamo in una chiesa gravemente danneggiata dal sisma, messa poi in sicurezza e dichiarata inagibile.
Della chiesa si hanno le prime notizie fin dal XII secolo, ma della struttura originale non rimane praticamente nulla visto i continui rimaneggiamenti subiti nei secoli.
Di notevole effetto sono il tetto del campanile e le campane adagiate su un prato nel retro della chiesa.
Buona visione.
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Santuario Madonna del Frassino a Peschiera del Garda
Santuario Madonna del Frassino a Peschiera del Garda (Verona) Il santuario della Madonna del Frassino venne edificato a seguito di una prodigiosa apparizione mariana risalente al 1510. Si narra che l’11 maggio di quell’anno un contadino del luogo invocò l’aiuto della Madonna per scampare all’aggressione di un serpente; alzando gli occhi al cielo vide sopra un frassino una statuetta raffigurante la Vergine Maria avvolta nella luce. Immensamente grato del provvido intervento, il contadino prese la statuetta e la portò a casa per custodirla in un robusto cassettone raccontando solo ai suoi familiari quanto gli era accaduto. Ben presto la notizia si diffuse nelle contrade vicine e tutti chiesero al contadino di poter ammirare la preziosa “Madonnina “ che lo aveva salvato; il contadino andò ad aprire il cassettone, ma la statuetta non c’era più… era ritornata sul frassino del prodigio!
Le autorità ecclesiastiche andarono al Frassino a verificare l’origine del fenomeno religioso e decisero di far trasportare l’immagine sacra, con processione solenne, a Peschiera per custodirla e verificare meglio gli sviluppi della vicenda. L’afflusso dei fedeli continuò copioso fino a quando, un giorno, la statuetta sparì dal tabernacolo in cui era custodita… per tornare sul Frassino dell’apparizione.
I fedeli decisero di costruire una modesta cappella che venne affidata alla custodia dei Servi di Maria che vi rimasero solo qualche anno.Il comune di Peschiera decise allora di invitare i Frati Minori che edificarono la chiesa della “Madonna del Frassino”, così chiamata sin dal 1514.
Con un Breve Pontificio datato 14 gennaio 1518, Papa Leone X concesse ai Frati minori di costruire un convento accanto al Santuario “perché l’immagine miracolosa, apparsa su un frassino alle porte di Peschiera e già celebre per miracoli, sia custodita e governata da religiosi di vita esemplare”.
Per tre secoli il popolo accorse da ogni parte per chiedere grazie e per ringraziare la Madonna miracolosa, invocata nei primi anni come “Madonna delle Grazie”, e per lasciare tavolette votive.
A causa della legge di soppressione e dell’occupazione dei Francesi, nel 1810 i Frati Minori vennero allontanati dal Santuario che conobbe così il suo periodo più buio.
Nel 1898, passata la bufera, i Frati Minori vennero richiamati ad officiare il Santuario che riprese così il suo antico splendore, aumentando la pietà e la venerazione verso la Vergine.
Nel 1930 il Capitolo Vaticano concesse l’Incoronazione della piccola Statua della Madonna.
Nel 1933, per unanime richiesta dei parroci e dei sindaci delle terre del Lago, la Madonna del Frassino venne proclamata Regina del Garda. Ordine del Santuario: Frati Minori .
Il Duomo di Milano (ITALY): pt 1
La Basilica Cattedrale Metropolitana della Natività della Beata Vergine Maria, meglio conosciuta come Duomo di Milano, è la cattedrale dell'arcidiocesi di Milano. Simbolo del capoluogo lombardo, e situato nell'omonima piazza al centro della metropoli, è dedicato a Santa Maria Nascente. È la chiesa più grande d'Italia, la quarta nel mondo per superficie, la sesta per volume. È sede della parrocchia di Santa Tecla nel Duomo di Milano.
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SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE LACRIME - Siracusa, aprile 2015 - di R.Mancini
Descrizione
Prigioniera della palude
Lydia Simoneschi doppia Jean Peters nella versione italiana di Prigionieri della palude con Walter Brennan doppiato da Lauro Gazzolo e Jeffrey Hunter da Giuseppe Rinaldi.
EmeliusBisestile
youtube.com/EmeliusBisestile
Speciale Lanciano (CH) Suonata domenicale della chiesa di San Biagio
Distesa domenicale della campana maggiore, a mezzogiorno.
Alla fine del video riprendo anche il campanile di Sant'Antonio di Paodva, che sta suonando.
Concerto di due campane, con elettrificazione a slancio di Luca De Feudis:
1: campanone anno 1450 fuso dalla fonderia pontificia Marinelli di Agnone
2: campana minore del 1845 fusa dalla fonderia Mari
La chiesa più antica, del 1059[1]. Nel 1096 i Conti normanni Drogone (detto Tasso, o Tassone, o Tascione) e Roberto di Loritello, due fratelli che governavano insieme l'Abruzzo adriatico, la donano al Vescovo di Chieti Rainolfo[2]; il che lascia ipotizzare che sia stata costruita dai Normanni. Nonostante le trasformazioni successive dell'interno a navata unica, la chiesa ha mantenuto l'sterno nell'originale planimetria a capanna con bastioni sui fianchi. Nel 1345 fu costruita l'imponente torre campanaria per volontà di ser Scipio arciprete di Archi. La massiccia molte in laterizio della torre si caratterizza dalle fasce marcapiano dentellate e da due bifore gotiche su ciascun lato. Vi sono tracce all'interno dell'originale decorazione in ceramica policroma. Vi è la statua medievale di San Biagio e la settecentesca Madonna dei Raccomandati di Giacomo Colombo, appartenente all'omonima confraternita lancianese, insieme alla Madonna della Consolazione del 1708. Delle sculture antiche si trova il gruppo gotico dell'Annunciazione, e il fonte battesimale in pietra a forma di conchiglia. La cripta (anticamente cappella di San Giorgio) è stata realizzata sul podio di un tempio romano, ornata da campate con colonnine cilindriche e volte a botte.
La facciata
La chiesa nel 1866 fu soppressa e ridotta a magazzino della caserma dei Carabinieri, e tale rimase sino agli anni '50 del Novecento, quando fu restaurata; tuttavia non ha mai ripreso le antiche funzioni, la messa viene officiata saltuariamente, in particolar modo si ricorda la ricorrenza dell'unzione della gola nel giorno di San Biagio, il 3 febbraio.
Le opere custodite sono:
Due nicchie ad arco a sesto acuto, realizzate in stucco nel XII secolo, riscoperte nel 2004. Mostrano la scena dell'Annunciazione con la Madonna e l'Arcangelo Gabriele, e in alto la figurina del Cristo bambino, l'altra la Crocifissione.
Statua del Cristo crocifisso, del XVII secolo, posta sulla parete d'altare; la statua apparrebbe più antica, per la disposizione a Y del Crocifisso, di chiara derivazione gotica.
Statua di San Biagio vescovo, del XV secolo, secondo alcuni sarebbe da attribuire alla scuola di Nicola da Guardiagrele; il santo è raffigurato assiso sul trono nelle vesti di vescovo, col pastorale e la tiara. Dietro la statua è bucata, conservava un prezioso reliquiario in argento cesellato e lavorato, realizzato sicuramente da Niaocla Gallucci di Guardiagree, oggi conservato nella chiesa di San Nicola di Lanciano.
Statua della Madonna dei Raccomandati, opera di Giacomo Colombo, è di pregevole fattura, in origine si trovava nella chiesa di San Giovanni, sempre nel quartiere, sede della Confraternita dei Raccomandati. Dopo la distruzione della chiesa con i bombardamenti del 1943, la statua fu spostata in Sant'Agostino, e poi ancora nella chiesa di San Biagio. Viene portata in processione il 2 febbraio, giorno della Candelora.
Statua di Sant'Isidorio, opera di Domenico Renzetti, mostra il santo nelle vesti di contadino con ai piedi due buoi. L'altare principale della chiesa è opera recente, di Paolo Spoltore.
Di interesse anche la cripta, antica chiesa di San Biagio, secondo il Sargiacomo era la cappella di San Giorgio dell'VIII secolo, a sua volta ricavata da un sacello con podio, che era dedicato alla dea Minerva. La cappellina è a pianta quadrata, si trova esattamente sotto l'altare maggiore, ed è divisa in varie campate con volte a botte, e colonne portanti cilindriche.
Le campane di Predoi (BZ) / Prettau (BZ)
Predoi in Valle Aurina (BZ) - Parrocchia di S.Valentino / Glocken der Pfarrkirche zum hl.Valentin aus Prettau im Ahrntal (BZ- Südtirol)
5+1 campane in Fa3 intonate in Salve Regina a doppia ottava; elettrificate a slancio tirolese:
Fa3 = Luigi Colbacchini e Figli di Trento, 1924
La3 = Luigi Colbacchini e Figli di Trento, 1924
Do4 = Luigi Colbacchini e Figli di Trento, 1924
Re4 = Johann Grassmayr di Innsbruck, 1997
Fa4 = Luigi Colbacchini e Figli di Trento, 1924
Re5 (agonia) = 1740
Predoi è situato, ad un altitudine di 1475 metri s.l.m., in Valle Aurina, sotto la Vetta d'Italia. E' il paese più a nord dell'Italia. La storia di questo comune di montagna è strettamente legata alla miniera di rame ed ai passi di collegamento con l'Austria, usati ancora oggi dai contadini che hanno malghe oltre confine. All'inizio del 1900, la miniera ha portato in rilievo il lavoro dei pizzi al tombolo. È un vero piacere soffermarsi ad osservare la destrezza delle donne del paese nella creazione di merletti ed immagini con il filo e i fuselli. La vallata si chiude con la famosa chiesa di Santo Spirito, meta di pellegrinaggio per molti turisti e luogo di meditazione, ispirato anche dal grandioso scenario del paesaggio. La chiesa Parrocchiale, dedicata a S.Valentino, fu costruita intorno al 1489 ed ingrandita più tardi. All'interno è presente un quadro, situato sopra l'altare, di Franz Unterberger risalente al XVIII sec. e raffigurante il patrono S.Valentino. Sul bel campanile è issato un concerto di 5 campane di cui 4 fuse dalla Fonderia Luigi Colbacchini di Trento nel 1924 in sostituzione delle precedenti reuisite in tempo di guerra, la quarta è opera della fonderia Grassmayr di Innsbruck nel 1997. In cella è anche presente l'agonia del 1740. La grossa di nota Fa3, pesa 854 kg ed ha un diametro di 113 cm. La seconda di nota La3, pesa 405 kg ed ha un diametro di 90 cm. La terza di nota Do4, pesa 240 kg ed ha un diametro di 73 cm. La quarta di nota Re4, pesa 184 kg ed ha un diametro di 68 cm. La piccola di nota Fa4, pesa 88 kg ed ha un diametro di 55 cm. L'agonia di nota Re5 pesa 35 kg. Nella tettoia della cappella cimiteriale è posta inoltre una piccola campana di nota Fa#4 fusa nel XIV sec. (65 kg - 48,5 cm).
Suonate:
-Angelus tirolese feriale a tre tempi eseguito con la campana seconda
7 Gennaio 2020
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Giorgio Chiletti:
Vipiteno Italy, Italian Alps
Flying my drone in the Italian Alps in an awesome little village called Vipiteno
Villa di Arianna: gli ultimi ritocchi dell'accademia di Varsavia
Sono stati un mese a Castellammare, i giovani archeologi polacchi, per restaurare alcuni affreschi della Domus. E i tesori nascosti dell'antica Stabiae non finiscono mai
Campane di Vigone (TO) - chiesa di Santa Caterina - distesa festiva
Chiesa di Santa Caterina in Vigone (TO).
Concerto di 6 campane in fa#3 predisposte per il suono a distesa, bicchiere e martello (tranne la sesta)
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distesa a quattro campane (sol#3, la#3 si3, do#4) programmata mezz'ora prima delle celebrazioni festive.
Un sentito ringraziamento a Cioche01 per la compagnia e per l'organizzazione del tutto.
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