Chiesa San Lorenzo de' Arari - Orvieto
Orvieto si distingue tra le città dell'Umbria per l'alto numero di chiese incluse. La Chiesa di San Lorenzo de' Arari risale alla fine del tredicesimo secolo. Ha subito vari rifacimenti nel corso dei secoli, come si può vedere dalla facciata principale in cui compare una Madonna con Bambino del Cinquecento. All'interno ci sono tre navate e molti affreschi sulle pareti laterali, oltre che sopra all'altare.
La visita alla torre della cattedrale di San Lorenzo
Le campane di Borgo San Lorenzo (FI).
Le campane di Borgo San Lorenzo (Mugello-Fi) Italy.
La prima notizia certa della Pieve di San Lorenzo risale al 941, fu ricostruita nel 1263, a questa data parrebbe risalire il campanile, magnifico ed inconsueto di mattoni, a pianta di esagono irregolare. Le sei campane attuali furono fuse nel 1826, dal valente e rinomato Santi Gualandi di Prato. Per la dolcezza del suono sono uno dei concerti più belli e armonici, di tutta la provincia di Firenze. Ognuna ha un proprio nome: Piccina, Danda, Terza di Giù, Terza di Sù, Misericordia, Grossa, (quest'ultima del peso di circa 1400 Kg.). Riprese di Gilberto Tedeschi, aprile 2015.
Campana
che suona
si dolce, si buona
si umana,
mi dona
lontana
fragranza
d’infanzia.
La voce
sì pura
sì bianca
spalanca
serena
chiarezza di pace,
rimena
frescura
di salso
ristoro
di paci marine
tremar senza fine
di golfi, nei venti
frequenti
di palpiti d’oro
di sogni innocenti.
A . S . Novaro
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo di Spello
Video realizzato con un drone.
Musicanti del piccolo borgo Stella cometa live Chiesa S. Claudio Spello 6 gennaio 2012.
I Musicanti del piccolo borgo interpretano un testo scritto dal musicista molisano Mauro Gioielli su una melodia tradizionale. Il canto è ben augurante per l'anno appena iniziato. La registrazione è stata fatta all'interno della Chiesa di San Claudio di Spello il 6 gennaio 2012.
A Spello, in Umbria, un fabbro diventa artista del ferro e conquista l’Italia coi manufatti leggeri
Storie e Passioni è un progetto Story Hunters Tv in cui intervistiamo le persone che vogliono lasciare memoria delle loro esperienze di vita. In questa intervista Luca Peppoloni , ci racconta della sua Arte con il ferro e della storia della sua attività nata da un mestiere di famiglia di artigiani. L'Arte è la memoria del Ferro..
Se vuoi regalare anche tu un video a qualcuno che possa lasciare una memoria della propria esperienza di vita scrivici: storyhunterstv@gmail.com - Segui il nostro canale youtube a questo link:
Campane della Collegiata di S.Maria Maggiore di Spello (PG) v.069
Suonate festive per la messa delle 11:00 nella solennità del Corpus Domini, 3 Giugno 2018:
- Plenum delle 10:30;
- 25 tocchi sul campanone alle 10:45.
Concerto di 8 campane in scala diatonica di Reb3 a battaglio cadente lento, fuse dalla De Poli di Vittorio Veneto (TV) in epoche diverse:
I: Reb3, fusa nel 1742, su cui troviamo l'iscrizione: VIRGINI DEIPARE IN COLEUM ASSUMPTE A.D. MDCCCXXXXII. Può andare a bicchiere.
II: Mib3, fusa nel 1808, su cui troviamo l'iscrizione: AES CAMPANUM VETUS TEMP ROM REIP PERFACTRUM IN HONOREM DEI HAC DEIPARAE SINE LABE CONCEPTAE D. STEPHANUS ROSSECTUS PETRUS A.B. CENOBII S. PETRI CONG. CASS. O.S.B. UT IN NUMMOS REDIGERETUR AD MDCCC LIBBRE 4540.
III: Fa3, dal peso di quasi 16 quintali. Fusa il 17 Marzo 1995. Su di essa sono raffigurati la Madonna col Bambino, San Cristoforo, Sant'Andrea, San Lorenzo, Giovanni Paolo II, Arduino Bertoldo (vescovo di Foligno dal 1992 al 2008, e deceduto il 3 aprile di alcuni anni fa nell'ospedale di Vicenza) con l'iscrizione Regina dei cieli rallegrati alleluia.
IV: Solb3, dal peso di 7 quintali. Fusa nel 17 Marzo 1995 assieme alla III. Su di essa sono raffigurati la Madonna col Bambino, San Felice, Santo Stefano e Giovanni Paolo I, con l'iscrizione: Chi mi riconoscerà davanti agli uomini anche io lo riconoscerò davanti al Padre mio.
V: Lab3, dal peso di 2 quintali. Fusa insieme a III-IV il 17 Marzo 1995. Su di essa sono raffigurati la Madonna col Bambino, Sant'Anna, San Ventura e Papa Pio VII, con l'iscrizione: Signore purifica i fedeli defunti dai loro peccati e liberali da ogni pena in memoria di anna tega e di tutti i fedeli defunti.
VI: Sib3, dal peso di 4 quintali. Fusa insieme a III-IV-V il 17 Marzo 1995. Su di essa sono raffigurati la Madonna, San Giuseppe e Paolo VI, con inciso: Concedi a noi signore per l'intercessione di San Giuseppe di camminare in santità giustizia tutti i giorni della nostra vita in memoria di Don Giuseppe Bertini.
VII: Do4, dal peso di 3 quintali. Fusa insieme a III-IV-V-VI il 17 Marzo 1995. Su di essa sono raffigurati la Madonna col Bambino, SS. Pietro e Paolo e Giovanni XXIII, con inciso: Gloria a te o Signor per la mensa del corpo e del sangue di Cristo trasmessa a noi dagli apostoli e il banchetto imbandito dal tuo figlio che ci nutre e ci dà vita.
VIII: Reb4. E' la più giovane e venne aggiunta al precedente concerto di 7 campane per completare la scala. Fusa nel 2004 con incoso: Lodate il Signore nel suo Santuario.
In realtà per la solennità del Corpus Domini avrei voluto riprendere la distesa festiva della cattedrale di Assisi, però mio padre mi ha consigliato Spello. In realtà le campane hanno suonato anche alle 10:15, però stavo ancora camminando per arrivare. Visto che nel giorno del Corpus Domini a Spello c'è l'infiorata, ho deciso di riprenderla.
drone in chiesa Spello / Drone in a church Spello
Descrizione
02 - Alleluia - Gen Rosso - Coro Parrocchiale di San Lorenzo Martire in Formello
Alleluia - Gen Rosso - Coro Parrocchiale di San Lorenzo Martire in Formello - CD - Traccia numero 2
Alleluia Tota Pulchra - Live
canto neogregoriano, creato nell'ambito di Solesmes agli inizi del sec.XX come graduale per la festa dell'8 dicembre.
Live di Guya Valmaggi, con Anna Siciliano, Rosella Bilancioni, Angelo Casali, Massimo Maioli, da un concerto effettuato nell'antica chiesa di San Lorenzo al Poggiolo (Talamello, RN) 1988.
Reperibile nel CD GREGORIANI E LAUDE - RV 017 - anche su iTunes).
TESTO:
Alleluia! Tota pulchra es, Maria
et macula originalis
non est in te. Alleluia!
Alleluia! Tutta bella sei, Maria,
e la macchia del peccato originale
non c'è in te. Alleluia.
Terremoto 18/01/2017 Spello è in piedi / Earthquake 18/01/2017 Spello is on safe
Terremoto 18/01/2017 Spello è in piedi
Earthquake 18/01/2017 Spello is on safe
ABBAZIA DI MONTELABATE - Umbria - HD
© CLAUDIO MORTINI -
Antica ed imponente abbazia benedettina, domina i terreni della vasta tenuta agricola di cui fa parte. Al suo interno troviamo uno splendido chiostro, dal quale poi si accede all'antichissima cripta, all'affrescata Sala del Capitolo e ad una suggestiva cantina ricavata in quella che probabilmente era la chiesa inferiore.
Un documento del 993 attesta la donazione di un terreno al Monastero di Santa Maria di Valdiponte, che solo nel 1749 comparirà, per la prima volta, con il nome di Montelabate, derivante da un vicino castello.
Quindi, la sua fondazione è sicuramente antecedente l'anno 1000. Dopo la fine dell'Impero Romano le abbazie costituivano un importante punto di riferimento per la popolazione. L'Abbazia di Montelabate controllava circa 40 parrocchie. Il primo abate di cui sia noto il nome fu l'abate Pietro, che qui ristabilì la rigorosa regola benedettina.
La sua tomba è situata dietro l'altare della chiesa superiore. Qui sono presenti altri due altari laterali, sopra i quali sono posti gli affreschi attribuibili a Fiorenzo di Lorenzo e Bartolomeo Caporali, o alle loro scuole. L'abate Trasmondo, eletto nel 1267, è invece raffigurato negli affreschi della Sala del Capitolo.
A partire dal XV secolo i sentimenti nei confronti delle abbazie iniziarono a cambiare e queste persero la propria autonomia. Nel 1400 cominciarono a susseguirsi degli abati accomandatari, meri esecutori delle indicazioni pontificie.
Verso la metà del XVII secolo il cardinale Filippo Monti vi introdusse i cistercensi, i quali ridiedero vita all'abbazia. Nel 1860 però, con l'unità d'Italia, i cistercensi vennero cacciati e l'abbazia venne venduta al marchese Medici che la trasformò in villa e fattoria. Nel 1959 fu acquistata dal senatore Gaslini ed è ancora oggi proprietà della Fondazione Gaslini di Genova.
Ancient and imposing Benedictine abbey overlooking the grounds of the large farm to which it belongs. Inside there is a beautiful cloister, which then leads to the ancient crypt all'affrescata Chapter Hall and an impressive wine cellar housed in what was probably the lower church.
A document of 993 attests to the donation of land to the monastery of Santa Maria di Valdiponte, which appear only in 1749, for the first time, under the name of Montelabate, deriving from a nearby castle.
So, its foundation is definitely built before 1000. After the end of the Roman abbeys were an important point of reference for the population. The Abbey of Montelabate controlled about 40 parishes. The first abbot of which is known the name was Abbot Peter, who here re-established the strict Benedictine rule.
His tomb is located behind the altar of the upper church. Here are other two side altars, which are located above the frescoes attributed to Fiorenzo di Lorenzo and Bartholomew Corporals, or their schools. The abbot Trasmondo, elected in 1267, is instead depicted in the frescoes of the Chapter House.
From the fifteenth century, the feelings towards the abbeys began to change and they lost their autonomy. In 1400 began the succession of abbots general partners, mere executors of the papal directions.
Towards the middle of the seventeenth century, Cardinal Filippo Monti, introduced the Cistercian abbey which ridiedero life. In 1860, however, with the unification of Italy, the Cistercians were expelled and the abbey was sold to the Marquis Doctors who transformed it into a villa and farm. In 1959 it was purchased by Senator Gaslini and is still owned by the Foundation Gaslini in Genoa.
Chiesa di San Francesco - Sellano
Scendendo dal valico del soglio, circa 2 km dopo aver superato la frazione di Villamagina, si incontra il capoluogo del comune di Sellano. Da questo lato dell’abitato si accede a via Guglielmo Marconi, strada chiamata dai sellanesi “la passeggiata”, poiché si sviluppa in un contesto pianeggiante e particolarmente comodo per una breve camminata all’interno del paese. All’inizio di questo percorso, proprio all’ingresso del borgo, sorge la chiesa di Santa Maria della Croce o San Francesco, sul luogo dove originariamente si trovava un piccolo sacello dedicato alla Madonna.
L’immagine miracolosa, oggetto di profonda venerazione nel corso dei secoli, è ancora presente sopra l’altare maggiore del piccolo e prezioso edificio sacro.
la chiesa assunse anche il titolo di San Francesco poiché venne officiata dai francescani del convento di Santa Croce di Sterpare.
L’edificio, di ispirazione bramantesca, fu terminato nel 1538. Ha forma ottagonale, secondo il modello della chiesa della Madonna della Neve di Castel Santa Maria di Cascia (assai danneggiata dal terremoto del 1979). L’esterno presenta una levigata cortina in pietra bianca. L’ingresso principale è preceduto da un pronao sormontato da un timpano, mentre l’altare maggiore si trova in un corpo absidale rettangolare che sporge posteriormente.
Chiesa di Santa Caterina, Livorno
Interno della Chiesa di santa Caterina, detta Dei Domenicani, nel quartiere La Venezia. Piccola bomboniera dell'architetto Giovanni Del Fantasia costruita nella prima metà del 1700. Al suo interno una Pala del Vasari, l'Inconorazione della Vergine e la cappella del Gesù della Pietà, detta di San Valentino, completamente restaurata e con gli affreschi ottocenteschi di Cesare Maffei realizzati sulla volta della cupola.
Sito ufficiale:
Gioia del Colle. 4/8. Montursi. Festa di San Giuseppe Lavoratore. La processione 1/5/17
Chiesa di San Felice, Oltrarno a Firenze. ????????
Chiesa di San Felice, Oltrarno a Firenze. ????????
Documentata già a partire dal 1066, ha un interno tipicamente gotico ed una facciata rinascimentale attribuita a Michelozzo. Nel 1153 passò sotto il controllo dei Benedettini del monastero di San Silvestro di Nonantola, che verso la metà del XIV secolo ne decisero l'ampliamento: a quel periodo risalgono le cinque monofore con archi acuti ancora visibili sulla parete esterna della chiesa.
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Gli affreschi del Pinturicchio in Santa Maria Maggiore a Spello (Perugia)
Nel Duomo di Spello (Collegiata di Santa Maria Maggiore) gli affreschi della Cappella Baglioni (o Cappella Bella) sono stati commissionati nel 1500 dal priore Troilo Baglioni al pittore Bartolomeo di Betto, meglio conosciuto come il Pinturicchio ed hanno come tema le Storie di Maria e dell'infanzia di Gesù.
La volta, dove di solito si iniziava la decorazione ad affresco, contiene quattro sibille negli spicchi, sedute su troni e affiancate da targhe con profezie sulla venuta di Cristo.
Sulle tre pareti disponibili si sviluppano le scene con le immagini dell'Annunciazione, dell'Adorazione dei Pastori e della Disputa di Gesù coi Dottori.