Chiesa di San Nicolò (Padova)
La chiesa di San Nicolò è un edificio religioso di origine alto-medievale che si affaccia sul Selciato San Nicolò a Padova. Parrocchia almeno dal 1178, è ancora retta dal clero secolare della Diocesi di Padova. Ha come sussidiaria la rettoria di Santa Lucia e per un periodo quella di Sant'Agnese in Strà Maggiore, chiusa al culto nel XX secolo.
La Chiesa di San Nicolò è sicuramente da annoverare tra quelle più antiche della città se non tra le prime ad essere dedicate a San Nicola di Mira, probabilmente prima dell'arrivo delle reliquie nella città di Bari (1087). Alcuni scavi archeologici hanno confermato che la costruzione ha origine ben anteriore al 1088, anno in cui il Vescovo di Padova Milone donò la chiesa alle Monache di San Pietro. In un documento del 1178 il Vescovo Gerardo la cita tra le parrocchie della città. La chiesa subì rimaneggiamenti ed adeguamenti, sostanziali quelli del XIV secolo (1305) epoca in cui si inserì nel circuito della Reggia Carrarese. Nella visita pastorale del 1546 la chiesa era dotata di ben 11 altari, alcuni appartenenti ad alcune famiglie dell'aristocrazia padovana che ebbero speciali diritti sulla chiesa, come i Forzatè e i Sala (dal secolo XII, o dall'epoca carrarese). Nel seicento e nel settecento la chiesa subì vari adeguamenti architettonici che alterarono il primitivo aspetto medievale. Nell'Ottocento fu ripristinato il campanile. Sulla scia del Vaticano II (dal 1966 al 1971) la chiesa subì un lungo lavoro di restauro che si propose di riportare la struttura alle fattezze originali eliminando la gran parte del ricco patrimonio artistico di età barocca.
Nella chiesa sono sepolti Giordano e Marco Forzatè ed altri componenti della famiglia padovana.
La Chiesa si affaccia su uno spazio utilizzato come arie cimiteriale sino all'età napoleonica. L'edificio, orientato levante-ponente è assai complesso perché circondato da una serie di costruzioni del XIII e XIV secolo. Sulla facciata decorata da archetti gotici si apre un rosone. Sporge la cappella Forzatè (1367) collegata con un'arcata al campanile gotico. Sotto l'arcata, il portale maggiore lombardesco, della seconda metà del Quattrocento, con la raffigurazione di San Nicola mitrato, il Padre Eterno e ai lati, L'Annunciazione. Sul fianco destro un complesso paramento murario gotico, decorato da arcatelle gotiche e da pitture araldiche è sovrastato da abitazioni di età medievale, come il fianco sinistro addossato al trecentesco palazzo Montorsi. Sull'intero edificio si susseguono decorazioni, stemmi e raffigurazioni araldiche. L'edicola votiva quattrocentesca che si addossava al campanile è stata demolita nell’ottocento.
L'interno è caratterizzato da una certa asimmetria, accentuata della quarta navata che si apre verso meridione. Arcate di varie dimensioni ed ampiezza rendono l'ambiente suggestivo. Il soffitto voltato risale al XIV secolo. Sulla cappella a destra, una pala raffigurante Sant'Agnese e proveniente dall'omonima chiesa. Nella cappella successiva è ospitato il fonte battesimale cinquecentesco, sul retro l'imponente deposito in marmo rosso veronese di Giordano e Marco Forzatè, sovrastato da un pregevole trittico rinascimentale, con cornice originale (sono raffigurati i Santi Leonardo e Giacomo con al centro la Vergine ed il Bambino) opera di un artista di scuola padovana legato al Bellini e al Parisati.
Il deposito Forzatè
Proseguendo si incontra la bella tela firmata da Giandomenico Tiepolo e datata 1777 raffigurante la Sacra Famiglia con le Sante Francesca Romana ed Eurosia, sino al 1966 pala dell'altar maggiore (l'angelo di sinistra è un'aggiunta del pittore Giovanbattista Mingardi). Il cancello di bronzo che un tempo chiudeva l'accesso al presbiterio è opera di Jacopo Gabano (1747), a cui probabilmente si doveva tutto l'impianto dell'altar maggiore. Segue poi un grande pannello ligneo lavorato al altorilievo raffigurante San Giovanni nel deserto, San Francesco stigmatizzato, la bilocazione di Sant'Antonio e San Bernardino che guarisce il re nella chiesa sono presenti altri tre pannelli del genere e probabilmente decoravano gli scanni del presbiterio. Lungo le pareti i resti dei paliotti dei vecchi altari eliminati durante il restauro degli anni '60. L'abside, ripristinata, reca tracce di affreschi quattrocenteschi. La Madonna col Bambino in terracotta posta sulla destra secondo alcuni è attribuibile al lavoro di Giovanni da Pisa. L'altare è stato ricavato dalla mensa del vecchio altare barocco. Sul catino, frammenti di arredo liturgico di età romanica ed affresco quattrocentesco. Sotto, sedili e sede liturgica degli anni '70. Segue l'altare del Santissimo Sacramento ricavato dal vecchio tabernacolo. Si incontra poi una tavola raffigurante San Liberale per alcuni riferibile a Jacopo Parisati. Seguono poi alcuni lacerti di affresco (Crocifissione e Storie del Battista), lavoro di Gerardino da Reggio commissionato da Marco Forzatè nel 1374.
Chiesa di San Nicolò, Treviso, Veneto, Italy - 26th October, 2014
The church of St. Nicholas is a religious building of Treviso . For size, is the largest building of the kind in the city, surpassing even the Duomo. The church is located in the southwestern part of the old town, on the left bank of the Sile , in an area mostly recently built as badly damaged by bombing in 1944 . Attached to the building is the former Dominican convent , today seminary.
This film features views of both the church exterior and architecture, as well as the internal decor and works of art, including a reproduction of the Last Supper.
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MISTERO DI S.NICOLO': IL SOLE DEL SOLSTIZIO SUI SANTI DORATI
TREVISO - Domani e' il solstizio d'inverno e nel tempio di S.Nicolo' si rinnovera', Tempo permettendo, il fenomeno del sole che si riflette sui rosoni dei santi. Un effetto voluto dal progettista che secondo una leggenda sarebbe un segno ancor oggi misterioso.
- Servizio Lucio Zanato, immagini Lucio Zanato, montaggio Alessandro Granziera - Segui Antennatre anche sul digitale terrestre! Visita il sito antennatre.it per ulteriori informazioni.
Padova ieri oggi domani - Chiesa San Nicolò
TG PADOVA (14/09/2017) - L’ASILO E’ APERTO A TUTTI, ANCHE AI BIMBI NON VACCINATI
TG PADOVA (giovedì 14 settembre 2017) - Ci penseranno gli angeli custodi, ai quali è intitolata la materna parrocchiale di Ponte San Nicolò, a far stare sempre bene i bimbi dell’asilo. Lo garantisce –pur nella sua terrena provvisorietà- il parroco don Rino Pittarello che all’inizio di questo anno scolastico, per senso pratico e per salvare le famiglie dalla burocrazia dice, ha deciso di accogliere nell’asilo parrocchiale tutti i bambini iscritti, vaccinati e no, nonostante le indicazioni della Diocesi di Padova di attenersi alla legge
I politici non sanno o non vogliono sapere, aggiunge don Pittarello, quanto sia faticoso e costoso per una coppia di genitori perdere tempo in uffici, code, timbri, autocertificazioni. Alla materna Angeli Custodi, la documentazione è tutta in ordine, assicura don Pittarello che al momento non avrebbe ancora ricevuto nessuna chiamata dalla Diocesi di Padova. (
TG PADOVA (19/04/2017) - BILANCIO IN ROSSO, PRETE CHIEDE AIUTO AI PARROCCHIANI
TG PADOVA (mercoledì 19 aprile 2017) - Anche una delle chiese più belle di Padova, quella di San Nicolò, deve fare i conti con i bilanci e purtroppo le notizie non sono buone. Don Luigi, il parroco, preferisce non commentare, ma nel bollettino pasquale che ha inviato a tutti i suoi parrocchiani lancia un accorato appello «Confidiamo nella vostra generosa magnanimità per provvedere ad alcune gravose pendenze del periodo» scrive così allegando un dettagliato resoconto delle spese. Il totale delle entrate è di 78.566 euro, mentre quello delle uscite è di 84.912 euro, dunque un ammanco di 6.346 euro che sommato al disavanzo dell’anno precedente porta a un debito di poco più di 15 mila euro. E pensare che la chiesetta di San Nicolò, piccolo gioiellino incastonato tra piazza dei Signori, piazza Capitaniato e il Teatro Verdi è la più gettonata dalle coppie di sposi che la scelgono per celebrare i matrimoni o i battesimi. Infatti le offerte per le celebrazione nel 2016 superano i 21 mila euro mentre la somma dell’elemosina raggiunge i 35600 euro. Tuttavia le spese sono molte elevate a partire dalla sistemazione dell’organo. Il bilancio in rosso fa riflettere i parrocchiani. (
Confronto 3d antica Chiesa di Lecco e attuale Basilica di San Nicolò
Confronto 3d antica Chiesa di Lecco e attuale Basilica di San Nicolò
Imperia. Bajardo. Italy in 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, di Bajardo in Provincia di Imperia. Italy.
Il 23 Febbraio 1887 nel periodo di quaresima, più di 600 fedeli erano riuniti in chiesa San Nicolo per la Cerimonia delle Ceneri all'improvviso una forte scossa di terremoto fece cadere il tetto, in pochi attimi fece 202 vittime. La Chiesa San Nicolo fu consacrata nel 1893.
Luoghi Visitati.
Panoramica di Bajardo. Chiesa San Rocco. via Roma. Chiesa Parrocchiale. Piazza dei Somaz. Borgo Antico. via Paramuro. Via Scala Vecchia. Chiesa San Nicolo. Terrazza sulle Alpi. Chiesetta San Giovanni.
Ringrazio della Visualizzazione.
La Festa di San Nicola Ganzirri - Uscita del Santo dalla Chiesa
A Ganzirri, nel periodo di Agosto ha luogo la processione del Santo Patrono del villaggio: San Nicola. La settimana che precede la festa è caratterizzata da numerosi eventi che animano il piccolo borgo di pescatori. La Domenica della Festa, il simulario del Santo esce dalla Chiesa e percorre le vie interne del paese seguito da numerosissimi fedeli. All'imbrunire il Santo imbarca su una Feluca, tipica imbarcazione del luogo adibita anticamente alla caccia del pesce spada nello stretto, e comincia la seconda parte della processione. Questa, avviene sul lago. La Feluca con a bordo San Nicola, trainata da un Luntro, anch'esso un'imbarcazione antica, percorre la parte nord del lago con a seguito barche paesane illuminate con fiaccole e ceri. Una volta terminata la processione sul lago e aver percorso la strada di ritorno, il Santo ritorna in Chiesa e a mezzanotte da una piattaforma in mezzo al lago partono i fuochi d'artificio che in uno dei più belli scenari che Messina può vantare, fanno alzar lo sguardo ai tantissimi Messinesi e non, che danno omaggio ad una delle Feste Religiose più importanti di Messina.
Dal 2016 infatti la Festa di San Nicola è un bene immateriale.
I solenni festeggiamenti in onore di San Nicola sono stati vincolati, tutelati e riconosciuti dai Beni Culturali. Un riconoscimento che insieme alla Vara e alla Madonna della Lettera, la città di Messina può vantare.
La parrocchia di San Nicola a Squillace Lido (CZ)
La parrocchia di San Nicola a Squillace Lido (CZ)
Campane di Merano (BZ)-Duomo di San Nicolò/ Glocken von Meran (BZ)-Domkirche von St. Nicholaus
Campane del Duomo di San Nicolò, Passeirer Gasse, Merano/Meran (BZ). Rintocchi delle 11:00 e Angelus Feriale delle 12:00.
Dati:
Concerto di 7 campane in Si2 calante a slancio tirolese
I-Si2, fusa da Carlo Chiappani di Trento nel 1908.
II-Re3, fusa dalla Fonderia Colbachini di Padova nel 1923.
III-Mi3, fusa dalla Fonderia Colbachini di Padova nel 1923.
IV-Fa#3, fusa dalla Fonderia Colbachini di Padova nel 1923.
V-Sol3, fusa dalla Fonderia Colbachini di Padova nel 1923.
VI-La3, fusa dalla Fonderia Colbachini di Padova nel 1923.
VII-Si3, fusa dalla Fonderia Colbachini di Padova nel 1923.
Video dedicato a Campanaro Italia e Flavioswing.
TG PADOVA (13/07/2017) - PARROCCHIA DI SAN LAZZARO, ARRIVA DON ZECCHIN
TG PADOVA (giovedì 13 luglio 2017) - Un anno fa la parrocchia di san lazzaro, ai confini della zona industriale di padova, fu travolta dallo scandalo a sfondo sessuale che vide coinvolto anche Don andrea contin, ora indagato. La comunità venne affidata temporaneamente nel gennaio scorso a don giovanni brusegan, che oggi lascia il testimone al nuovo parroco nominato dal vescovo claudio cipolla. Si tratta di don renzo zecchin, 72 anni, che ha trascorso gli ultimi 10 anni a Montagnana, e che ultimamente ha collaborato anche con le comunità di monselice. Una comunità, quella di san lazzaro, profondamente scossa dallo scandalo, ma che don brusegan, non nuovo a questi compiti di traghettatore, ha certamente aiutato a riprendersi. Il nuovo parroco, don zecchin, originario di pernumia, nella bassa padovana, ha già dichiarato che seguirà la strada di don brusegan, gestendo cioè in una linea di continuità la comunità padovana. (
Le campane di Brusegana (Padova) - Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano
_Distesa della 2a per l'angelus del mezzogiorno
Concerto di *8 campane in Solb3
1=Solb3,sistema veronese
2=Lab3, sistema veronese
3=Sib3, sistema veronese
4=Dob4(=Si3), sistema veronese
5=?, fissa
6=?, fissa
7=?, fissa
8=?, fissa
*Non sono completamente sicuro che siano 8
Buon ascolto!!!!!!!
PADOVA TG - 31/03/2016 - COLPO A CASALSERUGO: ARRESTATO DISOCCUPATO
PADOVA TG (giovedì 31 marzo 2016) - Non ha neanche fatto la fatica di fare tanta strada l’uomo che ieri alle 15.40 ha messo a segno il colpo ai danni dell’agenzia di consulenze assicurative Assiservizi, a Casalserugo. Lui è un incensurato abita in paese e si chiama Rossano Sartorato, 44enne ex piastrellista attualmente disoccupato, e cliente dell’agenzia. Dopo il colpo si era rifugiato in un bar del centro del paese e lì i carabinieri lo hanno trovato. L'uomo, con il volto nascosto dal bavero del giubbotto, armato di pistola, aveva fatto irruzione all’interno dell’agenzia all'angolo tra via Umberto I e via del Ferroviere. Una delle due donne gli ha consegnato 600 euro in contanti. Lui per scappare le ha costrette a nascondersi in bagno. Dopo una decina di minuti, le vittime hanno informato dell’accaduto il titolare dell’agenzia, quindi i carabinieri. Il rapinatore era al bar, sono stati trovati addosso 430 euro, provento del reato, nonché una pistola giocattolo, che l’uomo teneva nascosta sotto la cintura dei pantaloni. L’uomo è stato arrestato.
Campane del Duomo di San Nicolò Vescovo in Sacile (PN) v.437
Distesa delle tre campane maggiori (dura 3 minuti) per l'Angelus festivo nella domenica della Sacra Famiglia, 29 dicembre 2019
Concerto di 4 campane in scala Lidia di Re3 calante fuse da Pietro Colbachini di Bassano nel 1921 + 1 campanello fuso da Lucio Broili ed elettrificate con le tre maggiori a slancio friulano e le altre a slancio classico.
Dopo Fossalta di Portogruaro ci spostiamo in Friuli (che lontana da Sacile non è più di tanto), nello specifico nella splendida città di Sacile, denominata anche Il Giardino della Serenissima.
Infatti, durante la dominazione Veneziana, Sacile è diventata un centro di grande importanza e che ha riscontrato un enorme sviluppo urbanistico per l'epoca proprio grazie ai Veneziani i cui tratti si riconoscono ancora oggi nell'impostazione del centro storico e, in modo particolare, nei palazzi storici.
Il bellissimo centro storico è caratterizzato dal passaggio del fiume Livenza che lo rende ancora più caratteristico e singolare.
Devo ammettere che qui a Sacile non ci ero mai stato e ci sono andato per la prima volta proprio il giorno che ho realizzato questo video quando mi ci sono recato per visitare i mercatini di Natale che la Pro Loco organizza e che ammetto che non mi sono dispiaciuti per niente.
Una volta arrivato e trovato parcheggio vicino al centro storico, mi sono diretto in piazza dove ho con calma visitato tutte le bancarelle dei mercatini, individuandone anche una che mi aveva particolarmente colpito per pranzarci.
Dopo la visita al bellissimo mercatino, mi sono diretto al Duomo che è veramente molto bello sia esternamente (con la bellissima facciata la cui trifora al centro ricorda vagamente il Duomo di Cividale del Friuli) sia internamente specialmente nell'area absidale che è interamente decorata con affreschi stupendi (che ben potete gustarvi nelle canoniche due panoramiche interne).
Appena arrivato la Messa festiva all'interno era ancora in corso, quindi ho approfittato per fare prima le panoramiche esterne girando un po'intorno alla chiesa anche cercando di scegliere il miglior angolo di ripresa e immortalando ogni inquadratura dato che è veramente bella in ogni posizione.
Una volta scelto il punto per riprendere inizio a montare il cavalletto e a posizionare la videocamera e il microfono.
Puntuali, senza nessun battiore, iniziano a muoversi le campane e subito sento che partono le tre maggiori.
Buono a sapersi che, nonostante la vicinanza con il Veneto (Sacile è proprio al confine tra Veneto e Friuli) la tradizione del Dopli all'Angelus festivo venga mantenuta.
Da ciò viene dedotto anche che la distesa festiva sono quindi le tre maggiori poiché sono le uniche sincronizzate alla friulana.
Dal vivo concerto veramente belle, in modo particolare la grande ha un ottimo timbro.
Al termine dell'Angelus ho smontato tutto e sono entrato in chiesa dove la Messa nel frattempo era finita.
Veramente un bellissimo interno.
Una volta fatte le riprese panoramiche interne mi sono diretto nuovamente verso la piazza dove ho mangiato in una delle casette allestite per i mercatini.
Dopodiché, dopo una passeggiata per la cittadina, sono rincasato con un altro video in tasca.
Dalle vacanze di Natale, però, non è tutto finito...anzi, con i prossimi video vedrete molte sorprese...
I: Re3 calante, fusa da Pietro Colbachini di Bassano nel 1921;
II: Mi3 calante, fusa da Pietro Colbachini di Bassano nel 1921;
III: Fa#3 calante, fusa da Pietro Colbachini di Bassano nel 1921;
IV: Sol#3 calante, fusa da Pietro Colbachini di Bassano nel 1921;
Sonello: fuso da Lucio Broili.
Video 437
La chiesa di San Nicolò
Seconda puntata di C'era una volta Argenta in questa puntata parliamo del duomo di Argenta dedicato a San Nicolo.
MIGRANTI: DOPO LA NOTTE A MIRA, IL TRASFERIMENTO
MIRA - Dopo la notte trascorsa a Mira, è iniziato il trasferimento dei migranti verso altre destinazioni del territorio. Il parroco di San Nicolò evidenziala mala gestione di questo tipo di accoglienza. - Intervistati: Don GINO CICCUTTO (Parrocchia San Nicolò Mira) - Servizio Ilaria Marchiori, immagini Paola Barbato, montaggio Paola Barbato - Segui Antennatre anche sul digitale terrestre! Visita il sito antennatre.it per ulteriori informazioni.
NAPOLI - Basilica della Madre del Buonconsiglio
La basilica dell'Incoronata Madre del Buon Consiglio e Regina della Cattolica Chiesa è una delle basiliche di Napoli. Si erge in zona Capodimonte e la sua costruzione è relativamente recente (1920).
Accanto alla basilica è presente l'ingresso alle catacombe di San Gennaro, antiche aree cimiteriali sotterranee risalenti al II secolo le quali rappresentano il più importante monumento del cristianesimo a Napoli.
È stata realizzata su modello della basilica di San Pietro a Roma sia negli esterni (compresa la cupola) che negli interni, tanto da essere anche conosciuta come La piccola San Pietro.
La costruzione della basilica, su progetto dell'architetto Vincenzo Veccia, è durata quarant'anni, dal 6 gennaio 1920, quando fu posata la prima pietra, al 26 aprile 1960, giorno della solenne consacrazione.
La chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio (o della Martorana) - Palermo (SICILY)
La chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio, sede della parrocchia di San Nicolò dei Greci e nota come Martorana, è ubicata nel centro storico di Palermo. Adiacente alla chiesa di San Cataldo, si affaccia sulla piazza Bellini ove affianca il Teatro omonimo e fronteggia la chiesa di Santa Caterina d'Alessandria ed il prospetto posteriore del Palazzo Pretorio.
Edificio normanno del Medioevo con torre di facciata, si contraddistingue per la molteplicità di stili che s'incontrano, in quanto, con il susseguirsi dei secoli, fu arricchita da vari altri gusti artistici, architettonici e culturali. Oggi si presenta difatti come chiesa-monumento storico, frutto delle molteplici trasformazioni e sottoposta inoltre a tutela nazionale.
Dal 3 luglio 2015 fa parte del patrimonio dell'umanità (Unesco) nell'ambito dell'Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale
Chiesa San Benedetto.
La chiesa di San Benedetto è una basilicacristiana cattolica di Catania, costruita nel XVIII secolo. Essa si trova in Via dei Crociferi, dove è stata edificata tra il 1704 e il 1713, ed è stata dedicata a San Benedetto da Norcia. La struttura è celebre soprattutto per la Scalinata dell'Angelo, uno scalone marmoreo di ingresso, adorno distatue raffiguranti alcuni angeli. La scalinata è cinta da una bellissima cancellata in ferro battuto. La porta d'ingresso è in legno e sulle formelle sono riportate scene della vita di San Benedetto. La chiesa fa parte del complesso conventuale delle suore benedettine che comprende anche la Badia Maggiore e la Badia Minore collegate da un ponte coperto che sovrappassa la via dei Crociferi. Al suo interno, come da fotografia a lato, si trovano affreschi di Sebastiano Lo Monaco, di Giovanni Tuccari e di Matteo Desiderato. La chiesa è ad una navata ed ha la volta completamente affrescata con scene della vita di san Benedetto. La parte più pregiata della chiesa risulta essere l'altare maggiore realizzato in marmi policromi con intarsi di pietre dure e formelle in bronzo. Oggi è affidata in custodia alle suore benedettine. Dall'aprile del 2013 la Chiesa è visitabile all'interno di un percorso guidato che comprende anche i resti di una domus romana ritrovata in occasione degli ultimi lavori di restauro, il parlatorio settecentesco del Convento di clausura e la Scalinata degli Angeli.