Chiesa di San Pietro a Fondi LT Insigne ex Cattedrale novembre 2018
La chiesa di San Pietro apostolo è il principale luogo di culto cattolico di Fondi, in provincia di Latina e arcidiocesi di Gaeta, già cattedrale della diocesi di Fondi soppressa nel 1818.
Storia
La tradizione vuole la chiesa di San Pietro, originariamente dedicata alla Vergine Madre di Dio, fondata su un tempio di Giove da fedeli convertiti dal paganesimo dall'evangelizzazione nei dintorni dei Santi Pietro e Paolo.
In epoca imprecisata fu distrutta, ma riedificata in seguito col nome odierno su commissione di Leone Caetani, conte di Fondi, il 12 dicembre 1138. Basandosi sull'epigrafe a sinistra dell'ingresso la chiesa è consacrata dal vescovo Maurizio Rogano (1636-1640). Invece, l'epigrafe a destra ricorda il passaggio di papa Pio IX.
Descrizione
Esterno
Al centro della facciata si apre il portale gotico; le colonne ai lati della porta poggiano su tre animali stilofori; un leone a destra e un ariete sormontato da un altro leone a sinistra, invece le colonne sono poggianti sull'architrave. Sull'architrave, al centro, vi è un bassorilievo di Gesù, mentre alla sua sinistra San Paolo, Sant'Onorato e un cherubino con un candelabro in mano, alla sua destra San Pietro apostolo, San Giovanni Evangelista e un secondo cherubino reggente il turibolo.
Al di sopra di esso, un piccolo rosone. Nella lunetta vi è la recente raffigurazione a mosaico della consegna da parte del Cristo delle chiavi a San Pietro, opera del fondano Domenico Purificato (1970). Sopra gli archi del portone impera la statua di San Pietro apostolo, seduto in trono con paludamenti pontificali e la destra benedicente, opera attribuita ad Arnolfo di Cambio che l'avrebbe eseguita nel 1302. Vedasi foto
Il campanile sorge in posizione arretrata e risale alla metà del XIII secolo; presenta monofore centrali, bifore ogivali e bifore trilobate.
Interno
L'interno è a tre navate inizialmente in stile gotico, in seguito rinascimentale. In quella maggiore, incorporato al terzo pilastro di sinistra si ammira un bassorilievo di accurata e morbida fattura, raffigurante San Pietro benedicente, assiso su due leoni.
Alla destra della controfacciata si trova la cappella della Madonna di Loreto, antico sepolcro dei conti di Fondi (tra i quali Marcantonio Prospero Colonna), caratterizzata da affreschi del XV secolo. Sul lato opposto, invece, il battistero, con lacerti di pavimentazione cosmatesca e fonte battesimale del XIII secolo.
Il pulpito, o ambone, è in stile cosmatesco con decorazioni a mosaici e figure geometriche in smalti chiari. Esso poggia su quattro colonne poste su due leoni e due arieti stilofori. Al centro del parapetto vi è l'immagine di San Girolamo, mentre ai suoi angoli vi sono i simboli degli evangelisti (un bue, un'aquila, un leone e un angelo). Sopra gli archivolti vi sono tre versi recanti la firma del maestro Giovanni di Nicola (XII-XIII secolo).
Lungo la navata destra si apre la cappella della Croce che ospita il monumento funebre del conte Cristoforo Caetani (XV secolo), eretto dal figlio Onorato II.
La sua base è sorretta da tre leoni su cui poggiano altrettante figure di donne che rappresentano rispettivamente la Fortezza, la Carità e la Prudenza.
Nella parete anteriore il sarcofago presenta un bassorilievo raffigurante la Madonna tra i santi Giovanni Battista, Giovanni Evangelista, Caterina d'Alessandria e Lucia. Il conte è raffigurato in abiti militari ed una corona, tra due angeli. In alto, Gesù crocifisso tra la Madonna e san Giovanni Evangelista.
Nella medesima cappella vi sono due trittici a fondo oro della fine del XV secolo: quello di destra è di Antoniazzo Romano e raffigura la Madonna con Bambino ed il conte Onorato Caetani tra i santi Pietro e Paolo (1425), quello di sinistra è invece di Cristoforo Scacco e rappresenta l'Annunciazione tra i santi Onorato e Benedetto (1499).
Vi è inoltre la cattedra dell'antipapa Clemente VII, in marmo con inserti cosmateschi.
In fondo alla navata di destra vi è la cappella del Santissimo Sacramento, con altare e balaustra barocchi in marmi policromi.
La navata maggiore termina con l'abside quadrangolare, coperta con volta a crociera ogivale ed illuminata da una monofora che si apre nella parete di fondo e che presenta una vetrata con San Pietro (XX secolo); al di sotto dell'arco absidale, un pregevole crocifisso dipinto su tavola del XII secolo.
Il presbiterio è rialzato rispetto al resto della chiesa ed è costituito da moderni arredi marmorei; alle sue spalle, l'organo a canne costruito dai Fratelli Ruffatti nel 1950
La chiesa ospita i corpi di san Mauro, conservato in una cassa d'argento, e dei santi Paterno e Libertino, in urne lignee dorate
Chiesa di San Pietro - Fondi Città Smart
Questa chiesa monumentale, a tre navate in stile gotico, vanta un’origine antichissima, risalente ai tempi apostolici.
La tradizione vuole che fosse dapprima un antico tempio di Giove o una chiesuola edificata in quelle vicinanze dalla pietà dei primi cristiani convertiti dalla voce dei Santi Apostoli Pietro e Paolo; successivamente, cresciuto il numero dei cristiani, San Paolino da Nola pensò di ampliarla convertendola in cattedrale che dedicò alla Vergine Madre di Dio. Sarebbe stato il conte di Fondi, Leone Caetani, pronipote del Pontefice Gelasio II, senatore di Roma, spinto dalla sua pietà e munificenza, a far ricostruire la chiesa che venne intitolata a S. Pietro e il 12 Dicembre 1638 fu consacrata dal vescovo Maurizio Rogano, come si legge nell’epigrafe posta alla sinistra del tempio.
La facciata della chiesa, tutta di travertino scalpellato, è in stile rinascimentale, ed ha un portale ogivale intagliato. Il protiro è formato da due colonne poggianti sui leoni che sostengono l’architrave, sovrastato da una rosetta in stile normanno. Il mosaico della lunetta rappresenta l’episodio evangelico di Gesù che consegna le chiavi a San Pietro. Nel mezzo dell’architrave vi è un altro mosaico, raffigurante Gesù Cristo nell’orto del Getsemani. Entrambi sono stati realizzati dal M° Domenico Purificato. Sull’arco del portone, proprio sopra il cornicione che divide orizzontalmente la facciata grandeggia, in un’edicola gotica, la statua di S. Pietro opera di Arnolfo di Cambio (1240-1310 ca.) vestita di abiti pontificali col triregno sul capo in atto di benedire la città. Entrando, a destra vi è un’epigrafe che ricorda il fausto avvenimento del passaggio di Pio IX, accompagnato dal Re Ferdinando II, quando da Gaeta ritornava a Roma. Incorporato tra l'abside e la serie delle cappelle laterali in cornu epistolae, il campanile, risalente alla seconda metà del XIII secolo, si presenta, nella sua mistura di monofore romaniche a pieno centro, di bifore ad arco acuto, di bifore trilobate nello stesso piano, come un'opera architettonica inorganica. Nella sala capitolare si conserva il tronetto marmoreo, meglio conosciuto come la “sedia dell’antipapa” Clemente VII, lo svizzero Roberto da Ginevra eletto a Fondi da 13 cardinali francesi e italiani, protetti da Onorato I Caetani, il 20 settembre 1378 in contrapposizione ad Urbano VI. Su quel trono appunto Clemente VII prese la tiara dalle mani del conte di Fondi, determinando così il Grande Scisma d’Occidente.
La Chiesa custodisce, tra gli altri, due splendidi dipinti: l’Annunciazione di Cristoforo Scacco (1499) e il trittico della Maestà con i SS. Pietro e Paolo di Antoniazzo Romano (1479). Sul fondo della navata centrale si eleva una Croce, in stile bizantino, raffigurante un Cristo dipinto su legno.
Progetto Fondi Città Smart del Comune di Fondi (LT) - Italy.
Progetto sviluppato da Techmoving srlsu -
Inno San Sotero papa fondano coro parrocchiale San Pietro Fondi LT
Secondo il Liber Pontificalis (in italiano Libro dei Papi fonte importante per la storia del primo medioevo che ha ricevuto un intenso scrutinio critico) Sotero, nacque a Fondi da famiglia di origine greca, in una data non conosciuta; Fondi era l’antica Fundi, cittadina del basso Lazio, di origine Aurunca a poi Volsca, fu noto anche come il Papa della carità, mori a Roma nel 174 o 175, fu il XII Vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica.
Fu papa in un periodo compreso tra il 166/167 e il 174/175, operò la sua missione episcopale interamente sotto l’Impero di Marco Aurelio.
Interessante fu l’iniziativa di inviare una raccolta di denaro alla Chiesa di Corinto per necessità economica; la lettera che accompagnava il denaro andò persa, in compenso è conservata la lettera di ringraziamento inviata da Dionisio, Vescovo di Corinto a Roma.
Questo di Sotero, fu anche un gesto diplomatico della Chiesa di Roma, oltre che di soccorritrice delle altre Chiese cristiane, Sotero con questo gesto voleva anche sottolineare che Roma era guida di amore e carità, come tradizione del messaggio evangelico, per questo motivo Papa Sotero è noto anche come il Papa della carità .
Purtroppo in questo periodo a Roma si diffusero sempre di più le idee dell'eresia montanista, che portò a posizioni di rigore estremo, cosa che spinsero l'Imperatore Marco Aurelio a proseguire nella repressione e persecuzione dei Cristiani, presi indistintamente tra i cristiani ortodossi e i cristiani eretici, non comprendendo la società pagana romana, la differenza tra le due correnti.
Sotto Marco Aurelio, nel corso delle tremende guerre marcomanniche, avvenne un fatto famoso che pare indusse l’Imperatore ad emanare un editto di tolleranza nei confronti dei Cristiani, come riporta lo scrittore ed apologeta cristiano Tertulliano, questo fatto è il cosi detto Miracolo della pioggia” che riguardò in particolare la Legione XII detta anche Fulminata.
Tertulliano riferisce che nel corso della campagna contro i Quadi (Germania) del 174 d.C, la Legione XII stava per essere annientata dal nemico perché debilitata da una gravissima siccità quando, in seguito alle preghiere di un gruppo di Legionari cristiani, cominciò a piovere così violentemente che le truppe furono rinfrancate e per contro i fulmini sbaragliarono il nemico propiziando così la vittoria e la salvezza della Legione che a seguito di questo fatto fu denominata: Fulminata.
L'avvenimento è storicamente vero e accertato tant'è che è stato anche raffigurato in uno dei pannelli della Colonna Antonina in Piazza Colonna a Roma.
Sembra però improbabile che l'autorità pagana lo abbia accreditato come intervento del Dio dei cristiani piuttosto che di Giove Pluvio o di qualche altra divinità dell'Olimpo romano, si pensa infatti anche a Mercurio; nessun'altra fonte, oltre quella di Tertulliano, parla di editti di tolleranza da parte di Marco Aurelio.
Tra le normative religiose prese da Sotero si ricordano la dichiarazione che il matrimonio era valido solo come sacramento benedetto da un sacerdote.
Rinnovò il decreto, già in auge, che proibiva alle donne di toccare patena e calice e di bruciare incenso durante le cerimonie religiose. Tale decreto costituì un momento importante nella storia della Chiesa e del rapporto tra la Chiesa di Roma e le donne; infatti fin dai primissimi tempi della Chiesa le diaconesse erano una figura presente nell'ordinamento ecclesiastico ma con compiti ben limitati e definiti.
Sotero venne sepolto nel cimitero di San Callisto a Roma mentre secondo un'altra tradizione fu sepolto vicino alla Tomba di Pietro.
Al tempo di papa Sergio II i suoi resti mortali furono traslati nella Basilica dei Santi Silvestro e Martino nella omonima Piazza, al rione Monti, dove una lapide del 1655 indica un preteso ritrovamento delle spoglie e successivamente nella Basilica di San Sisto; inoltre secondo un’altra tradizione alcune spoglie sarebbero conservate a Toledo in Spagna; retaggi questi della passione del Medioevo, quando si ricercavano affannosamente le reliquie dei Santi e dei Martiri cristiani.
Video - Inno a Santo Onorato patrono di Fondi - nel 2018 - HD
Inno eseguito dal coro della Parrocchia di San Pietro apostolo di Fondi
Foto e montaggio video a cura di Gaetano Orticelli
Promosso dall'Associazione Pro Loco Fondi
INNO A SANT’ONORATO ABATE:
Qual astro fulgido che in cielo splende
Ed altri illumina ed altri accende,
oggi fra l’inclite superne squadre
rifulge il Padre di nostra fé (2v)
Sprezzando il mondo i vani onori
scelse i monastici aspri rigori,
nel chiostro vigile sapiente e pio
unito a Dio visse i suoi dì. (2v)
Ma chi i meriti del pio Onorato
potrà descrivere entusiasmato.
O quanta grazia in terra nostra
quanta ne mostra dal ciel ogn’or’ (2v)
Padre dolcissimo con tutti egli era,
con sé durissimo, sempre in preghiera,
un raggio fervido dal ciel scendea.
E lo accenda il santo amor, (2v)
San Sotero Papa Fondano 2016 e 2017 Fondi LT
San Sotero, papa fondano. Il 21 e 24 aprile il ricordo e i festeggiamenti a Fondi
Anche quest’anno, dopo la manifestazione unanimemente apprezzata tenutasi nel 2016 con la riscoperta dopo cinquant’anni della secolare tradizione, si svolgeranno iniziative e festeggiamenti in onore del Papa e santo fondano Sotero.
Il Comune di Fondi, con il Sindaco Salvatore De Meo e l’Assessore alla Cultura e alle Politiche della Scuola Beniamino Maschietto, e la Pro Loco Fondi presieduta da Gaetano Orticelli, organizzano le manifestazioni in onore di San Sotero in collaborazione con la Parrocchia di San Pietro apostolo - antica e insigne cattedrale, retta dal parroco don Gianni Cardillo, e gli Istituti scolastici cittadini.
Agli eventi hanno concesso il loro patrocinio il Consiglio regionale del Lazio e il Parco Naturale dei Monti Aurunci.
San Sotero, nativo di Fondi, è stato il dodicesimo Papa della Chiesa Cattolica (166-175).
Le iniziative si prefiggono di ricordare e promuovere la conoscenza dell’unico Pontefice della Chiesa Cattolica nato a Fondi, riprendendo l’antica tradizione e devozione verso San Sotero, e attraverso la sua figura di mettere in luce il messaggio positivo della carità, della solidarietà e dell’armonia nel rispetto del creato.
L’evento ne valorizzerà la figura e l’opera attraverso i lavori degli studenti delle scuole di Fondi. Inoltre un convegno, che vedrà la partecipazione dello storico Prof. Giovanni Pesiri, contribuirà alla conoscenza dell’attualità del messaggio dei primi secoli del cristianesimo.
Questo il programma:
- Venerdì 21 Aprile, ore 10.00, Auditorium comunale “San Domenico”: convegno “San Sotero e la realtà storica”, con i saluti istituzionali del Sindaco De Meo e dell’Assessore Maschietto e l’intervento dello storico Prof. Giovanni Pesiri. Sarà distribuita la pubblicazione curata dalla Pro Loco Fondi e avrà luogo la presentazione e premiazione dei lavori degli Istituti scolastici partecipanti all’iniziativa di studio dal titolo “San Sotero: culto e tradizione a Fondi”.
- Lunedì 24 Aprile 2017, ore 19.00, chiesa di San Pietro apostolo - antica ed insigne cattedrale: concelebrazione eucaristica presieduta da don Guerino Piccione, Vicario foraneo. Al termine: processione solenne con il busto argenteo di San Sotero, conservato nell’antica cattedrale di San Pietro a Fondi, con il clero, le autorità, il popolo, i gonfaloni e le associazioni cittadine.
Itinerario: piazza Duomo, corso Appio Claudio, viale della Libertà, via Roma, via Nazario Sauro, viale Marconi, corso Appio Claudio, via Tommaso d’Aquino, via Cavour, via San Sotero (sosta), piazza Porta Vescovo, via Onorato II Gaetani, corso Italia, via Oberdan, piazza IV Novembre, viale Vittorio Emanuele III, piazza Unità d’Italia, corso Appio Claudio, piazza Duomo.
FROSOLONE - COLLEGIATA CHIESA DI SAN PIETRO APOSTOLO
FROSOLONE
Collegiata Chiesa di San Pietro Apostolo
Aggregata alla Basilica Vaticana di
San Pietro in ROMA
in cui si venera
MARIA SS. IMMACOLATA
proclamata
Regina e Patrona di
FROSOLONE
con Decreto Pontificio del
16 febbraio 1928
Telethon, raccolta fondi a Salerno nei pressi della Chiesa di San Pietro in Camerellis
Telethon, raccolta fondi a Salerno nei pressi della Chiesa di San Pietro in Camerellis
Coro della Parrocchia di San Paolo a Fondi
Fondi, 20 marzo 2011, nella Chiesa di San Paolo Apostolo, nell'anniversario della dedicazione della Chiesa al Santo, si è esibito il coro della Parrocchia guidato dalla M.ta Ilenia De Meo.
Terremoto in Messico, la testimonianza del parroco coraggio: “Vivo per miracolo”
Padre Angelo Esposito, sacerdote di San Sebastiano al Vesuvio, da anni missionario a Tacanà, era nella sua casa-canonica, quando alla mezzanotte di venerdì 8 settembre, ora locale, un sisma di magnitudo 8,2, della durata di un minuto e trentatré secondi, ha scombussolato il Messico. 96 le vittime registrate, centinaia i feriti, altrettanti i dispersi. E un bilancio ancora oggi destinato a salire. 50 milioni di messicani, su un totale di 127 milioni, hanno avvertito il terremoto. A Tacanà l'ultimo censimento calcola 1.561 case crollate o inagibili. Padre Angelo è un miracolato. La sua camera da letto è parzialmente crollata, così buona parte della canonica, che ogni mese ospita 700-800 migranti in transito dal Centro America verso gli Usa. La struttura, di tre piani, è destinata ad essere demolita per i danni irreversibili alle colonne portanti. Oggi questo prete di 44 anni, che ha scelto di percorrere parte del suo cammino pastorale aiutando gli abitanti di questa periferia dimenticata del mondo, può dirsi un miracolato. Dalla parrocchia dell'Immacolata Concezione a Portici, dove Angelo ha svolto per anni il sacerdozio, si è mossa la macchina della solidarietà, con una raccolta di fondi organizzata per dare un contributo a ricostruire la canonica. Iniziativa della comunità parrocchiale e dell'associazione Hermana Tierra, fondata anni fa a Portici da padre Angelo proprio per offrire un aiuto alle comunità del Guatemala. Nonostante i danni ingenti, una sola persona ha perso la vita a Tacanà. Questa gente vive già in case semidistrutte dal tempo e dalla scarsa manutenzione. E' consapevole del pericolo che corre e per questo sa come comportarsi in caso di terremoto.di Giuseppe Porzio
Bagheria: Furto Chiesa Madre, avviata una raccolta fondi
TELE ONE canale 19: L'intervista a Padre Giovanni La Mendola Parroco della Chiesa Madre di Bagheria dove i ladri hanno portato via cinque calici, tre ostensori, alcuni oggetti come pissidi, triboli e ampolle in argento, alcuni risalenti al 1700 e altri all’inizio del 1900
Immagini Futura Vision
I Giovani Filarmonici Pontini a Fondi il 28 giugno 2013
Fondi, 28 giugno 2013, la Chiesa di San Paolo Apostolo, durante la settimana dei festeggiamenti in onore dei Santi Pietro e Paolo, ha ospitato I Giovani Filarmonici Pontini che si sono esibiti in un concerto con musiche del passato e del presente, una esecuzione magistralmente diretta dalla Maestra Stefania Cimino.
Il Santo del giorno San Pietro Nolasco
Liturgia del giorno: At 18,9-18; Sal 46; Gv 16,20-23a
Il fondatore dell’Ordine di Santa Maria della Mercede (Mercedari) nacque verso il 1180 a Mas, presso Carcassonne in Francia e da giovane si trasferì a Barcellona per evitare contatti rischiosi con gli eretici Albigesi. Buona parte della Spagna a quei tempi era invasa dai Mori che, dove passavano, distruggevano, saccheggiavano, torturavano e facevano schiavi i cristiani. Il Nolasco, diventato amico del domenicano san Raimondo di Peñafort, decise di attivarsi per venire in aiuto a quella povera gente. Già nel 1203 egli, dopo aver venduto i suoi beni, si era trasformato in mercante per insinuarsi facilmente tra i maomettani e a Valencia col suo denaro aveva liberato circa trecento schiavi. Così, insieme ad alcuni compagni nel 1218 diede vita a un Ordine religioso simile a quello dei Trinitari, fondato alcuni anni prima da San Giovanni de Matha e da san Felice di Valois con analogo obiettivo. In questo fu incoraggiato dal re Giacomo I d’Aragona, ma soprattutto da una visione della beata Vergine, apparsagli nella notte tra l’1 e il 2 agosto di quello stesso anno. Esauriti i suoi fondi, si unì ad altri nobili generosi per raccogliere offerte e operare i riscatti. Il 10 agosto, nella cattedrale di Barcellona, Pietro e dodici compagni vestirono l’abito di lana bianca, in omaggio alla purezza immacolata della Vergine Maria. Nelle “redenzioni” compiute durante il primo secolo di vita, i Mercedari ridiedero la libertà a circa 26 mila prigionieri. Durante una tappa ad Algeri, nel 1245, avendo esaurito il denaro, Pietro si offrì come ostaggio per poter far partire altri schiavi, ma poiché il denaro tardava ad arrivare, venne frustato a sangue dai Mori, quindi caricato su una barca danneggiata e abbandonato in mare; il Signore miracolosamente lo fece approdare sano e salvo in Spagna. La morte sopravvenne a Barcellona il 13 maggio1249. Il suo culto, diffusosi in Spagna, in Francia e poi in America Latina e in Italia, fu riconosciuto con regolare processo nel 1628.
Latina Grande Missione in 3 Piazze I Giornata - Anno della Fede - Italy
Testimonianza video della I giornata dell'evento Grande Missione organizzato dal movimento del Neocatecumenali di Latina. Il video è stato ripreso nella Piazza di Capoportiere di Latina Lido in data 13 Aprile 2013.
Lode, Onore e Gloria al Signore Dio Nostro.
La Parrocchia Santopadre (FR)
Enrico Selleri visita la Parrocchia Santopadre (FR) e incontra il Parroco di San Folco Pellegrino, Don Fabrizio Caucci.
Montottone - Cinghiali in paese, spari a 300 metri dalla scuola e dall'asilo
Due covate scatenano il panico nel centro cittadino
Antonio Di Pietro a Fondi (LT) 5 Giugno - 2009 Parte 2. 5 Giugno 2009
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Di Pietro chiude la campagna elettorale a FONDI.
Coro parrocchiale San Francesco d'Assisi a Fondi - Natale 2013 02
Videoripresa di Gaetano Orticelli
Pisa - Archivio Storico Diocesano
L'archivio conserva, oltre al fondo diplomatico costituito da 3.000 pergamene dal 720 al 1700, visite pastorali ( 1462-1963 ), carteggio (secc. XVIII-XX), atti notarili (1612-1630), inventari (1375-1829), cause di beatificazione (1712), cause civili e criminali (1304-1885), atti beneficiali (1368-1911), matrimoniali (1560-sec. XX), documentazione relativa a SS. Messe (1712-1902), clero e ordini religiosi (1560-1745), e altro materiale miscellaneo.
Vi si trovano inoltre la documentazione relativa alla Mensa, all' Università di Pisa di cui l'arcivescovo era cancelliere (1463-1859), quella del Capitolo, quella del Convento e Seminario di S. Caterina, la cui amministrazione fu unita nel 1908 a quella della Mensa (1274-1814) e quella dell' Università dei cappellani, depositata nel 1965-1970, comprendente anche i Campioni dei beni dei monasteri di S. Stefano Fuori le Mura e di S. Croce in Fossabanda e i registri amministrativi della basilica di S. Pietro a Grado . E' attualmente in corso un'operazione di deposito dei complessi archivistici prodotti dalle parrocchie della diocesi, allo scopo di garantiene una migliore conservazione e fruizione. Questa fase è stata preceduta dal censimento di tutti gli archivi parrocchiali, i cui risultato sono raccolti nella pubblicazione Il censimento degli archivi parrocchiali dell'arcidiocesi di Pisa, a cura di Hyperborea s.c., Pisa, 2008. Al momento sono presenti nell'archivio arcidiocesano 33 fondi parrocchiali, dotati di inventario analitico e cartellinatura, fra cui quello di S. Ranieri, parrocchia del Duomo, dove si trova la registrazione dei battesimi di tutti i nati nella città di Pisa dall'anno 1458 all'anno 1911, epoca in cui vennero concessi i fonti battesimali ad ogni parrocchia diocesana. L'archivio diocesano è quindi ormai divenuto un archivio di concentrazione, di consistenza complessiva di circa 8300 pergamene e oltre 12000 unità archivistiche su supporto cartaceo.
Parrocchia San Paolo Apostolo - Domenica delle Palme 20 Marzo 2016
Parrocchia San Paolo Apostolo
Domenica delle Palme 20 Marzo 2016
Benedizione delle Palme
Video by Uriele
Campane della parrocchia di Santa Maria in Piazza in Fondi (LT), video 31
Rintocchi 3-4-5-1 sulla campana maggiore alle 12:00
Plenum alle 12:10 (dura circa un minuto) alla fine della messa.
Concerto di tre campane a slancio in scala frigia di Si3 + due campane fisse (collocate fuori dal campanile) per il battito delle ore e dei quarti.
1^: Si3 (batte i rintocchi 3-4-5-1)
2^: Do4
3^: Re4 leggermente calante
Campane fisse:
4^: Mi4 (batte i quarti)
5^: ? (Batte forse le ore)
Auguro un buon 2017.