Campanile di Barbaresco
The bells of the San Giovanni Battista
Il Campanile di Costa d'Oneglia - Imperia
Il Campanile di Costa d'Oneglia - Imperia - Domenica 26 settembre 1779 alle ore 12.00 ebbe inizio la costruzione della nuova chiesa di Costa d'Onegia intitolata a Sant'Antonio Abate con l'allora Parroco don Giacomo Ardissone. Realizzata in stile barocco il suo completamento terminò con la costruzione della facciata nel 1864, anche se le funzioni furono officiate già dal 1787; subì danni
a causa del terribile terremoto del 1887. Il suo campanile fornito di 4 finestre campanarie, rivolte ai 4 punti cardinali, domina sulla vallata del torrente Impero e permette di vedere come il Borgo sia sorto nascosto alla vista della città di Oneglia, probabilmente per scampare alle scorrerie dei barbareschi del tempo. Una targa in cemento sulla parete delle scale interne di accesso al campanile, recante la data del 14 aprile 1820, l'emozionante scalinata con ringhiera in muratura, e le pareti in pietra, accompagnano l'ascesa alle campane creando un'atmosfera molto suggestiva.
In vetta la visione è totale, ed i colombi sono gli unici sovrani, ammessi dal buon Dio, a godere di cotanto panorama.
Funerale di Mons. Giovanni Barbareschi
Lunedì 8 ottobre 2018 si è celebrato il funerale di Mons. Giovanni Barbareschi. Il prete della Resistenza, ultima aquila randagia, uno dei grandi protagonisti dell'antifascismo cattolico milanese, fondatore del giornale clandestino Il Ribelle. Grazie a lui migliaia di ebrei e perseguitati politici riuscirono a salvarsi dallo sterminio, per questo fu nominato Giusto tra le nazioni e Medaglia d'argento della Resistenza.Il rito funebre è stato presieduto da monsignor Franco Agnesi nella chiesa di San Pio V e Santa Maria di Calvairate di Milano. Monsignor Carlo Azzimonti ha letto il messaggio inviato da dall’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini.
We love Bra - globtrottole
Video sulla nostra citta', Bra (Cuneo), con foto + una nostra canzone su sentimenti di mancanza.
A video after a visit to our hometown with pix and an old song of ours on feelings of lack and absence
Santa liberata di Sperlinga
Mister Francy
Cicloturismo in Piemonte - Acqui Terme e dintorni - Domenica 22 luglio 2012 - HD .mp4
Cicloturismo in Piemonte, da Vicenza e Padova ad Alessandria e dintorni.
Arrivati all'agriturismo LA.TI.MI.DA. ( agriturismolatimida.it ) a Cassine, nel pomeriggio di Domenica 22 luglio 2012: Il tempo di scaricare le biciclette dal furgone, e incoraggiati dalla splendida giornata, si decise di fare subito un giro cicloturistico nei dintorni.
Questo video è una parziale e limitata ricostruzione, di quella nostra splendida giornata da condividere con voi.
La prima tappa: Ricaldone:
Il paese dei vini D.O.C.:
MOSCATO D'ASTI - BRACCHETTO D'ACQUI - DOLCETTO - BARBERA - CORTESE
FREISA - CHARDONNAY.
Arrivati in centro vicino la chiesa, nell'ex asilo, il museo dedicato al cantautore
Luigi Tenco, che quì a Ricaldone trascorse i primi 10 anni della sua vita, poi nel 1948 si trasferì a Genova. ( Per saperne di più: tenco-ricaldone.it )
La seconda tappa: Fontanile d'Asti ( passando per Alice Bell Colle ) e visita alla bellissima Chiesa Parrocchiale, S. Giovanni Battista - anno 1900.
La terza tappa ( passando per Castel Rocchero ) Acqui Terme, e visita al suo simbolo
La Bollente , una straordinaria sorgente termale curativa sulfureo - salso - bromo - iodica. L'acqua bollente proviene da una profondità di circa 2000 metri, e sgorgano 560 litri al minuto alla temperatura di 74,5 C°..
( Per saperne di più: Acqui Terme - Wikipedia )
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E successivo rittorno all'agriturismo LA.TI.MI.DA.
Musica: Spring Time ( New Beginnings )
Autore video: Franco Baggio 54
Malvira' @ Merano Wine & Gourmet
Malvira' is located in Piemonte's Roero district just North of Alba and across the Tanaro River from the Langhe. The name Malvira' is related to the former location of the old winery and its courtyard, which faced north instead of south, ignoring all winemaking traditions. Mal stands for wrong and vira' for situated. In 1989, the winery moved from the historic center of Canale to the small village of Canova at the foot of the Trinita' vineyard which is adjacent to the family restaurant and hotel, Villa Tiboldi. Production began in the 1950s under the guidance of Giuseppe Damonte, and today the estate is run by Roberto and Massimo, Giuseppe's sons, who inherited their father's passion for winemaking. The two brothers work closely together; with Roberto managing the cellar and US sales, and Massimo managing the vineyards.
Milano - La celebrazione delle nozze di quattordici valorosi mutilati
Giornale Luce C0241 del 24/04/1942
Descrizione sequenze:all'interno di una chiesa si celbrano le nozze di un gruppo di reduci mutilati ; presenzia al rito il Cardinale Schuster, il cardinale benedice uno dei mutilati ; le coppie sono unite in matrimonio ; il pubblico ; le coppie escono dalla chiesa, la folla applaude, uomini in divisa applaudono ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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ABBAZIA DI VEZZOLANO, un tocco di storia.
PRECISAZIONE IMPORTANTE: L'ACRONIMO A.I.C. ACCANTO AL NOME DEL REALIZZATORE E/O REGISTA, SIGNIFICA “Accademia Italiana dI Cinematografia” E NULL'ALTRO E DA NON CONFONDERSI CON ALTRE SIGLE SIMILI.
22 ottobre 2009 - la Chiesa nella Città
22 ottobre 2009 - la Chiesa nella Città
CONFERENZA STAMPA In Curia, la Conferenza stampa per presentare lintensa serie di eventi ufficiali previsti per la beatificazione di don Carlo Gnocchi
BAZZARI A poche ore dalla beatificazione di don Carlo, le riflessioni e lemozione del presidente della Fondazione Don Gnocchi, mons. Angelo Bazzari
TETTAMANZI Le parole del Cardinale nel momento della beatificazione di don Carlo
DIALOGO Nel II incontro della Cattedra del Dialogo, lArcivescovo e la giornalista Gabriella Caramore, riflettono sul dialogo come ethos
DEDICAZIONE Le immagini e il significato della Festa della Dedicazione della Cattedrale, Chiesa madre di tutti i milanesi
MONZA In occasione del Convegno promosso dal Decanato Monza, Per unalleanza educativa tra famiglia e città: lemergenza educativa tra famiglia e città, il decano, mons. Silvano Provasi e il Capitano dei Carabinieri di Monza, DAmbrosio, parlano delle ragioni di un impegno sinergico per promuovere la cultura della legalità tra i giovani
CUSTODE La celebrazione ih Duomo con il Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa e unintervista sullattuale condizione della Chiesa Madre
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ITALIA ,FRATTAMAGGIORE ,2011.Показ моды
La cittá sotterranea di Alba
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Debora Collotta insieme all'archeologo Marzo Mozzone ad Alba
Riprese e Montaggio
Omar Suárez
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POLLENZO (Bra, Cuneo, Piemonte) Anfiteatro Romano di Pollentia - slideshow
Anfiteatro romano di Pollenzo
L'antica Pollenzo esiste ancora oggi. Si cela tra i palazzi moderni, si insinua tra le strade cittadine e si rivela nel Borgo del Colosseo, sorto sulle rovine della cavea dell'anfiteatro romano, come si vede dalla disposizione ellittica delle case di origine medievale e Settecentesca.
La città romana di Pollentia fu fondata alla fine del II secolo a.C., in una posizione strategica, vicina ai principali corridoi naturali, e in epoca Augustea raggiunse il suo massimo splendore, ospitando grandi opere pubbliche, come templi, necropoli, acquedotti e l'anfiteatro, appunto. Si stima che la costruzione fosse di grandi dimensioni: con un perimetro di circa 132 metri per 98 metri, aveva gradinate capaci di ospitare fino a 13.000 spettatori, che qui venivano per assistere ai giochi pubblici, ai combattimenti tra i gladiatori e alle ricostruzioni di battaglie navali.
Oggi, del maestoso edificio si può ammirare solo qualche resto portato alla luce dagli scavi, ma tanto basta per farne intuirne la magnificenza.
Tra i reperti dell'antica Pollentia, esso rappresenta il più vasto conservato fino ai giorni nostri, ed ancora visibile in certe parti. Già a partire dall'alto medioevo furono costruite delle case rurali appoggiate sulle strutture di fondazione dell'anfiteatro. Per questo motivo risulta inequivocabile la sua originaria ubicazione sul territorio. Gli studiosi sono però discordi per quanto riguarda la posizione rispetto alle mura della città. Nuovi scavi effettuati in prossimità dell'anfiteatro, che hanno portato alla luce resti di una tomba di età flavia, avvalorerebbero l'ipotesi che la struttura sorgesse extra moenia. Inoltre la scelta di porre una così imponente struttura fuori dal centro abitato risolveva problemi di ordine pubblico. Infatti si sarebbe rivelato difficoltoso organizzare il massiccio afflusso di persone, che si aveva in occasione di ogni gioco gladiatorio, all'interno dell'esiguo spazio caratterizzante la normale viabilità cittadina. D'altro canto si potrebbe pensare che un così imponente edificio, posto a ridosso della città e non protetto da mura, rappresentasse un pericolo in caso di attacchi esterni. Il periodo in cui fu costruito, però, caratterizzato da una profonda stabilità politica, sembra escludere tale possibilità. In ultima analisi è opportuno ricordare, che la collocazione fuori dalle mura poteva essere dettata da un motivo estetico: evitare un confronto diretto di una massa così imponente con il resto della città, che sarebbe apparso sproporzionato.
Le opinioni al riguardo sono però discordanti. Alla luce dei nuovi ritrovamenti archeologici, alcuni studiosi sostengono l'ipotesi che l'anfiteatro occupasse un'area interna al contesto urbano, anche se periferica .
Dall'esame della posizione dell'anfiteatro rispetto all'area urbana, si è rilevata una stretta connessione con gli altri edifici pubblici ed il resto della città. L'asse maggiore è parallelo all'asse del teatro ed anche al Decumanus Maximus della maglia urbana. Ciò implica necessariamente un forte legame tra l'infrastruttura e la città stessa rendendo la prima componente rigida del sistema-città .
Inserito dunque in uno schema, che scavalca i confini della città, l'anfiteatro sorgeva appena fuori dalle mura, lungo la strada che collegava Pollentia ad Alba Pompeia. Tale via era affiancata da necropoli, come testimoniano i numerosi ritrovamenti archeologici. Il più imponente è un monumento funerario sito all'incrocio tra questa via e la strada per Santa Vittoria, detto Turriglio.
Per avanzare delle ipotesi relative alla costruzione dell'anfiteatro, bisogna ricordare che già dalla fine del II sec. a.C. e l'inizio del I sec. a.C. andò sviluppandosi la consuetudine, presso la classe dirigente romana, di finanziare ludi e venetiones oppure la costruzione degli edifici pubblici atti ad ospitarli, per conquistarsi il favore delle masse.
Probabilmente, l'anfiteatro di Pollentia fu costruito durante l'epoca giulio-claudia (I sec. d.C.), come si ritiene in base ad un episodio narrato da Svetonio . In aiuto di tale ipotesi, è utile ricordare che si tratta di un periodo caratterizzato da una notevole solidità economica e da un grande fermento edilizio che si inserisce nell'opera generale di pianificazione riguardante l'intera area. Per questo motivo, sempre durante il I sec. d.C., si pensa fu costruita la maggior parte degli anfiteatri della Cisalpina quali Eporedia, Libarna, Augusta Bagiennorum, Mediolanum e Augusta Pretoria.
Cartoline Italiane 6: Riva Ligure (Im)
Il comune di Riva Ligure è situato sulla costa della Riviera ligure di ponente e dista dal capoluogo circa 14 km.
Dal 1029, o dopo il 1049 a seguito della donazione della marchesa Adelaide di Susa, si segnalò la presenza dei monaci Benedettini del vicino monastero di Santo Stefano al Mare che diedero il via alle primi coltivazioni della terra; la zona si estendeva per molti ettari, dall'attuale comune di Santo Stefano al Mare fino al fossato detto dei Casai in territorio rivese, nella quale si procedette alla seminatura degli ortaggi e dei cereali nonché la vigna.
I monaci si scontrarono più volte con i signori locali dei feudi vicini come i marchesi di Clavesana, signori feudali di Taggia, o i Lengueglia rivendicanti i diritti dei borghi di Cipressa e Terzorio. Secondo un documento datato al 1217 sarà un abate del monastero di Santo Stefano a promuovere la prima carta statutaria della Liguria di ponente.
Nel corso del XIV secolo la popolazione si spinse maggiormente sulla costa fondando nuove comunità come quella di Riva. La famiglia Doria diverrà in questo secolo proprietaria dell'intera zona detta Valleregia, antica zona dove i Benedettini iniziarono la loro opera di coltivazione, cedendola al Comune di Genova nel 1353; la Repubblica di Genova sottoporrà l'abitato di Riva nella neo costituita Podesteria di Taggia.
Intorno al XV secolo Riva di Taggia, così fu denominata dopo l'inglobamento in territorio taggese, fu un'importante e il principale scalo marittimo della stessa Taggia grazie ai numerosi cantieri navali e altre attività legate al mare. Nella seconda metà del XVI secolo le frequenti invasioni dei pirati barbareschi, cinque dal 1551 al 1562, porteranno allo spopolamento del borgo rivese causando inevitabilmente l'abbandono dello scalo marinaro.
Nel XVIII secolo iniziarono i primi scontri con il capoluogo Taggia e più volte Riva chiese in questo secolo di rendersi autonoma. Nel 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilirà il Congresso di Vienna del 1814 anche per gli altri comuni della Repubblica Ligure, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Con l'avvento dell'Unità d'Italia Riva diverrà comune autonomo da Taggia.
Nel secondo dopoguerra, durante il boom economico, l'espansione dell'abitato subì una veloce crescita grazie alla sviluppata economica legata alla floricoltura e al turismo vacanziero; fu inoltre meta di immigrati meridionali specie provenienti dalla Calabria, dall'Abruzzo e dal Piemonte.
san glisente 1968 colonia di zuvolo
LA COLONIA DI ZUVOLO HA VISTO MOLTI RAGAZZI DELLA VAL CAMONICA IN VACANZA NELLA BELLA CONCA A 500 METRI DI DISLIVELLO DA SAN GLISENTE.
Nell'estate del 1944 le cascine di zuvolo furono bruciate per rappresaglia dai nazisti spinti da esponenti del fascio della Val Grigna come ritorsione nei confronti dei partigiani delle Fiamme verdi accusati di aver preso un vitello per sfamarsi.
Un omaggio al comandante partigiano Giacomo Cappellini che fu artefice della resistenza,alla staffetta Rita Mello ed alla grande figura del partigiano Battista Morandini,grande invalido e cieco di guerra che abbiamo conosciuto per il suo spirito generoso e resta sempre nel nostro cuore
Campane della Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù CANAZEI (TN)-V.85
Chiesa cattolica parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù.
•Concerto di 6 campane in Fa♯³, fuse dalla Premiata Fonderia De Poli (Vittorio Veneto) martedì 14 luglio 2009 alle 17:15:
-Fa♯³ (dedicata alla fede e al Sacro Cuore di Gesù);
-Sol♯³ (dedicata all'Unità e a San Vigilio);
-La♯³ (dedicata alla Pace e a Giovanni Paolo II);
-Si³ (dedicata alla Speranza e alla Madonna della Neve);
-Do♯⁴ (dedicata alla Carità e a San Floriano);
-Re♯⁴ (dedicata alla Gioia e agli Angeli Custodi).
•Sistema: Slancio.
•Elettrificazione: Fagan di Torri (Quartesolo).
•Programmatore: Ecat Cronos 20.
•Angelus feriale del mezzogiorno col battiore sulla grande e poi la distesa della mezzana.
•Registrazione del 07/08/2019.
Ed ecco il secondo video. La mattina avevo pensato di recarmi a Canazei verso le ore 11:00, pensando che suonasse il Cucù, poi tutto a un tratto mi vene detto che è rotto! All'affermazione ci sono rimasto un po' male, perché ero andato in paese proprio per sentirmi le campanelle del Cucù. Allora ho detto Ma se non suona, cos'altro posso riprendere? mentre penso vedo il campanile del Sacro Cuore in lontananza e da lì dico Ah! Ma certo: si potrebbe fare quella chiesa a mezzodì!. Già che dimenticavo, ringrazio Luca (Campanaro Italia) per avermi dato la conferma che suonasse almeno una campana a distesa per il mezzogiorno feriale!
Spero che anche questo secondo video sia stato di vostro gradimento. A presto!
Gli adolescenti del decanato Lambrate incontrano il Card. Tettamanzi
In previsione della visita pastorale del prossimo febbraio gli adolescenti del decanato di Lambrate rivolgono alcune domande al loro Cardinale Arcivescovo
Palio Assunta 2018 Vittoria Selva
Palio Assunta 2018 Vittoria Selva
Le Iene 7 aprile 2016 La chiesa costruita con i soldi della ’ndrangheta Filippo Roma
Le Iene 7 aprile 2016 La chiesa costruita con i soldi della ’ndrangheta Filippo Roma
Le Campane del Sacro Monte di Crea (AL) Santuario della Madonna Di Crea
Santuario di Crea in questo video ci sono tre suonate provenienti dalle Campane del Santuario della Madonna di Crea.
1-distesa dopo la messa alle 11,53 il sol3
2-Rintocchi delle 12
3- L'inno della Madonna di Crea che suona ogni minuto 30.
Domenica 11 agosto
Fonditori: