Strada da Tiriolo a San Pietro Apostolo - Estate 2011
Strada da Tiriolo a San Pietro Apostolo, la Strada Provinciale 165-2.
Driving on the street from Tiriolo to San Pietro Apostolo (Calabria, south Italy) enjoyng the music, the sun and the corners, during an italian summer on august 2011.
Le reliquie di San Pietro dono per l’unità della Chiesa 2019-09-13
Scopriamo il dono di Papa Francesco al Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo. Si tratta di un reliquiario che contiene 9 frammenti delle ossa dell’apostolo Pietro, parte di un cospicuo gruppo conservato nella Necropoli Vaticana.
Santo Rosario nella Parrocchia di S. Pietro Apostolo in Squillace (CZ)
FROSOLONE - COLLEGIATA CHIESA DI SAN PIETRO APOSTOLO
FROSOLONE
Collegiata Chiesa di San Pietro Apostolo
Aggregata alla Basilica Vaticana di
San Pietro in ROMA
in cui si venera
MARIA SS. IMMACOLATA
proclamata
Regina e Patrona di
FROSOLONE
con Decreto Pontificio del
16 febbraio 1928
Pisa - La Basilica di San Pietro Apostolo, l'antico Porto Pisano e la battaglia della Meloria.
La basilica di San Piero a Grado è in stile romanico pisano (si vedano le affinità con l'abside della piccola chiesa di Santa Cristina in Lungarno Gambacorti), costruita in tufo livornese e pietra di San Giuliano bianca e nera e presenta la singolarità di quattro absidi ed ha i muri esterni ritmati da lesene e coronati da architetti pisani con scodelle maiolicate (molte delle quali ora conservate al Museo nazionale di San Matteo). Il campanile della chiesa fu demolito il 22 luglio 1944 dalle truppe tedesche in ritirata durante la seconda guerra mondiale. Nel dopoguerra iniziò la ricostruzione, ma l'intervento cessò dopo pochi metri.
La basilica di San Piero a Grado è oggi riconosciuta Monumento messaggero di Pace dai Club UNESCO, come ricorda una targa posta su di un cippo di granito collocato in prossimità del sacro edificio.
Mirabile esempio di architettura ecclesiastica precedente alla cattedrale pisana, la suggestiva basilica sorse in prossimità di uno scomparso scalo fluviale, chiamato Grado, dell'antico Porto Pisano, dove secondo la tradizione sarebbe approdato san Pietro nell'anno 44.
Ripetuti scavi archeologici hanno riportato alla luce le fondazioni di un edificio paleocristiano costruito su resti civili romani, poi sostituito da una chiesa più ampia durante l'alto Medioevo (VIII-IX secolo). La costruzione attuale, iniziata nel X secolo e modificata tra la fine dell'XI e gli inizi del XII secolo, presenta una struttura basilicale a tre navate con l'insolita presenza di due corpi absidati, di cui quello occidentale costruito forse in seguito al crollo della facciata durante una piena dell'Arno, e la porta d'ingresso nel fianco nord.
L'esterno, composto da un paramento in pietre di diversa provenienza, è scandito da lesene ed archetti pensili sopra i quali sono inseriti preziosi bacini ceramici (copie; gli originali sono al Museo nazionale di San Matteo) di produzione islamica, maiorchina e siciliana decorati con ricercati motivi geometrici e figurati (X-XII secolo).
Dell'imponente campanile del XII secolo, distrutto il 22 luglio 1944, dai soldati della Wehrmacht in ritirata, è stato ricostruito solo il basamento. All'interno della basilica sono state collocate le tre campane recuperate dalle macerie del campanile abbattuto.
L'interno vasto e solenne, con copertura a capriate, è diviso in tre navate da colonne di spoglio con capitelli classici, confermando l'uso diffuso durante tutto il Medioevo di reimpiegare elementi classici di diversa provenienza nelle nuove costruzioni. Una colonna con capitello con sfingi bicorpi ha precise corrispondenze con uno ritrovato all'Auditorium di Mecenate a Roma.
Nella parte occidentale un ciborio gotico, degli inizi del XIV secolo, segna il luogo in cui San Pietro avrebbe predicato per la prima volta.
Sono stati completamente distrutti i numerosi altari laterali seicenteschi, epoca cui risale il Crocifisso ligneo in origine disposto sull'altare maggiore.
Nella zona presbiteriale sono visibili gli scavi archeologici condotti a più riprese nel 1919-25 e nel 1955-58.
In epoca medioevale, prima dell'inesorabile avanzata della linea di costa, la località si trovava ai margini dello scalo portuale di Pisa. Il nome deriva dalla particolare morfologia del territorio in epoca medievale, caratterizzata da terrazzamenti naturali, o gradoni, generati dalle costanti esondazioni del fiume Arno che in quel luogo si diramava creando il grande bacino del porto fluviale e marittimo di Pisa. In epoca romana il nome del piccolo insediamento era infatti Gradus Arnensis.
Secondo la tradizione qui approdò san Pietro nell'anno 44 d.C., proprio nel luogo in cui oggi si erge una grande basilica. Infatti, sulla strada carrozzabile Viale Gabriele d'Annunzio, che corre lungo l'Arno fino alla foce, prima di giungere a Marina di Pisa e facendo una breve deviazione, si trova la Basilica di San Pietro Apostolo, il principale edificio della località.
La battaglia della Meloria fu una storica battaglia navale che vide coinvolta la flotta della Repubblica di Genova e quella della repubblica marinara di Pisa. La battaglia, che avvenne nell'agosto 1284 al largo delle coste del Porto Pisano, indebolì fortemente la flotta navale pisana dando inizio al lento declino di Pisa come potenza marinara in Italia durante il Medioevo, ma non a quello della Repubblica come si è soliti ritenere, in quanto Pisa decadde più di un secolo dopo col tradimento del Capitano del Popolo Giovanni Gambacorta e mai per motivi militari.
San Pietro Apostolo - Lametino CreaTiVo [di A.Grande]
Un videoclip di Antonio Grande per Lametino CreaTiVo la web-tv della Città di Lamezia Terme.
Il centro abitato sorge sulla Sella di Marcellinara alla sinistra del fiume Amato. a 750 mt. s.l.m. Fondato in pieno XVI secolo, da un gruppo di abitanti di Motta Santa Lucia intorno ad un monumento dedicato a S. Pietro, il borgo fu soggetto alle vicende feudali di Tiriolo nel cui territorio era sorto. La legge francese del 19 gennaio 1807 fece di S. Pietro un Luogo, ossia Università, nel cosiddetto Governo di Tiriolo. Venne riconosciuto Comune grazie al decreto del 1811. I commerci ruotano attorno la produzione agricola sopratutto quella di fagiolini, patate, mele, castagne. In passato si praticava la coltivazione del lupino; venivano lavorati, inoltre, artigianalmente la ginestra e il baco da seta. E' molto famoso il rito della Pigliata da parte dei romani di Gesù, ricordato ogni anno con l'omonima manifestazione.
San Pietro al Tanagro. Commemorazione vittime della Strada: Nob. Cav. Attilio De Lisa come Famiglia
Infatti ieri domenica 20 novembre 2016 e alle ore 17:30 ( XXXIV Domenica del Tempo Ordinario - Nostro Signore Gesú Cristo Re dell'universo e chiusura del Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco Vescovo della Diocesi di Roma e Pontefice della Chiesa Cattolica tramite la Porta Santa di San Pietro di Città del Vaticano a Roma),presso la Chiesa San Pietro Apostolo in San Pietro al Tanagro con il Parroco Don Franco Maltempo (assistito da Don Bernardino Abbadessa Parroco di Silla in Sassano e Cancelliere Diocesano,da Don Vincenzo Gallo Parroco di San Marco in Teggiano e Vice economo diocesano,da Don Pasquale Lisa Parroco di Pertosa e incaricato per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica,da Don Antonio Breglia Parroco di Sant’Arsenio e da Don Carmine Tropiano Parroco di Varco in Sassano oltre si è notata tra la grande folla religiosa partecipante anche Don Michele della Monica Parroco di San Rufo),si è svolta la concelebrazione eucaristica in ricordo delle vittime della strada del Vallo di Diano in occasione della Giornata Mondiale delle Vittime della Strada e dove per il terzo anno consecutivo dopo invito si è vista anche la presenza del Nobile Cav. Attilio De Lisa (Padre di Rocco e Vincenzo appartenente sia all’Ordine Equestre Pontificio di San Silvestro Papa della Santa Sede che aquello dei Cavalieri Templari “Ugone dei Pagani” e designato nel Libro d’Oro 2016 delle famiglie Nobili e Notabili Italiane oltre ad essere attuale Dirigente di ruolo dell’A.S.L. Salerno P.O. di Sapri ) del Comune di Sanza di riferimento a Mons. Antonio De Luca della Diocesi di Teggiano-Policastro di cui prima ha partecipato sia al Santuario di Sant’Antonio in Polla che al Santuario-Parrocchia Cuore Immacolato di Maria di Varco in Sassano (come Famiglia vittima della Strada-Consorte in un tragico incidente stradale del 8 agosto 2013). L’evento, è stato organizzato dall’Associazione Life Onlus (con il Presidente Daniele Campanelli con intervento finale) in collaborazione con la diocesi di Teggiano – Policastro ed il patrocinio del Comune di San Pietro al Tanagro,dove ha visto anche la partecipazione e presenza di Autorità ed Istituzioni Politiche (come il Sindaco locale Domenico Quaranta con intervento (un amico come gli altri presenti e non oltre nipote del defunto Enrico Quaranta ex Sindaco di San Pietro al Tanagro,deputato e Senatore della Repubblica,Vice Presidente Organizzazione Mondiale del Turismo,è stato Sottosegretario di Stato per i lavori pubblici nel V Governo Fanfani e nel I Governo Craxi, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 9 agosto 1983 al 16 marzo 1984,giorno della sua improvvisa e tragica morte. Ha fatto parte del Gruppo del Partito Socialista Italiano dal 19 luglio 1983 al 16 marzo 1984. È stato membro della 6ª Commissione permanente (Finanze e Tesoro) dal 9 agosto 1983 al 10 agosto 1983 e membro della 11ª Commissione permanente (Lavoro e Previdenza sociale) fino al 16 marzo 1984.),di Tommaso Pellegrino Sindaco di Sassano e Presidente del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni che per motivi di impegno si è assentato subitamente,di Raffaele Accetta Sindaco di Monte San Giacomo e Presidente della Comunità Montana del Vallo di Diano,del Sindaco Rocco Giuliano e Vice Sindaco Massimo Loviso di Polla e di Pasquale Iuzzolino Sindaco di Atena Lucana),di Associazioni come Valentino Di Brizzi Presidente dell'Associazione Imprenditori Vallo di Diano e di Autorità Armate come l’Arma dei carabinieri del Comando di Polla oltre anche presenze della Sanità. Infine hanno allietato la Santa Messa i Canti della Liturgia a cura del coro interparrocchiale Dianum diretto dal Maestro Enrico Coiro.
Antonio De Santis: Benvenuti a San Pietro Apostolo (CZ)...
Il viaggiatore che visitando la Calabria lascia le strade di grande comunicazione per addentrarsi nella S.S.19 delle Calabrie,si accorge subito di trovarsi in un mondo molto diverso da quello appena lasciato,dalle strade dritte ad alta velocità si passa a quelle tortuose,dalla natura marittima a quella erta.
E proprio in questo contesto paesaggistico montuoso (al km.342 della predetta strada nazionale) sorge maestoso un ridente paesello che porta il nome di S.Pietro Apostolo.
Situato sulla diramazione dell'appennino silano,su un declivo collinoso prospiciente il monte Portella,è posto a 750 m.sul livello del mare,vantando per la sua esposizione un clima mite d'inverno ed attraente d'estate,e confina a nord ed a est con il comune di Gimigliano,a sud con i comuni di Tiriolo e Miglierina ed a ovest con il comune di Serrastretta.
Possiede due piccole frazioni (sedi di attività imprenditoriali),che quasi lo delimitano in larghezza,l'una chiamata Tufolo Pasqualazzo (sede anche di attività ricettive alberghiere) e l'altro Bivio Zeta.
Su una superfice alquanto infinitesima,considerabile per 9 km.nella lunghezza ed appena 500m.nella larghezza,il suo territorio racchiude una varietà di motivi geologici quale è dato raramente di incontrare in un'area così limitata.Già l'aspetto del paesaggio denuncia questa grande varietà geologica,dalla zona pianeggiante e fertile,ricca di campi e generosa di raccolti,alle colline pedemontane sedi di vigneti,uliveti ed altri alberi da frutto,e più in alto coperte di boschi di castagni e di querce,fino alle cime montuose ammantate di pini e di abeti,incombenti sulle vallate ad uso di pascoli.
Per quanto riguarda le comunicazioni,oltre alla già citata S.S.19,esiste uno scalo ferroviario delle ferrovie della Calabria situato nel territorio di Gimigliano a 4 km dal paese,al quale è collegato con un accurato servizio di autobus.
L'attento osservatore che,dall'alto del territorio occidentale (1050 m.sul livello del mare),volge lo sguardo verso la valle del fiume Corace intravede i ruderi dell'antico convento di Corazzo che ebbe a Priore Padre Gioacchino Da Fiore di spirito profetico dotato,convento che fu distrutto nel 1820 dai Francesi e che dopo numerosi anni di abbandono si sta ristrutturando.Guardando dal lato opposto lungo la valle dell'Amato si possono vedere invece i due mari che costeggiano la Calabria,quali il Jonio ed il Tirreno,e,se la giornata è limpida,anche il territorio della Sicilia intravedendo l'isola di Stromboli dell'arcipelago delle Eolie o Lipari e anche ma molto raro il vulcano dell'Etna.
Tratto dal libro Un Paese dal nome imponente San Pietro Apostolo viaggio nella storia,nella vita,nelle tradizioni di Antonio Sacco e Antonio De Santis.
Foto scattate da me il 12 giugno 2011, sottofondo il brano dei Nomadi il paese.
Le campane di Cavenago d' Adda (LO) - Chiesa Parrocchiale di S. Pietro (2). video 187
Cavenago D' Adda (LO), Chiesa Parrocchiale di S. Pietro apostolo
Diocesi di Lodi
Vicariato di San Martino in Strada (LO)
Martedì 1 Novembre 2016 ore 10.00
SOLENNITA' DI TUTTI I SANTI
Concerto di 5 campane in RE♭3
Giacomo Crespi - Crema - 1948
1^ Nota: LA♭3
Peso: 410 Kg
Dedicata a S. Luigi
2^ Nota: SOL♭3
Peso: 575 Kg
Dedicata a S. Bassiano
3^ Nota: FA3
Peso: 680 Kg
Dedicata a S. Giuseppe
4^ Nota: MI♭3
Peso: 970 Kg
Dedicata alla Madonna del Rosario
5^ Nota: RE♭3
Peso: 1370 Kg
Dedicata a S. Pietro
Concerto solenne a 5 campane per la S. Messa delle ore 10.30 nella solennità di Ognissanti
Chiesa San Pietro Terni celebrazione di mons.Alimandi
Antonio De Santis: San Pietro Apostolo (CZ)..Viaggio nella storia..
San Pietro Apostolo (CZ)..Viaggio nella storia...
Sarebbe cosa bella e gradita,risalendo a ritroso nella storia,descrivere il paese negli anni più antichi,ma entreremo in un discorso molto arduo e fiabesco,data la mancanza di atti certi.Possiamo iniziare dicendo che la storia di S.Pietro Apostolo trae origine da quella di Motta Santa Lucia,in quanto alcuni scontenti,andando via da quel paese e raggiungendo un piccolo colle sito ad ovest della zona ove ora sorge il paese,vi costruirono alcune capanne (pagliai): da qui la denominazione Colla è Pagliara.Ma in un secondo tempo,verso il 1600,dato che quella zona si dimostrò pessima per il soffiare dei venti,si spostarono più ad est,punto ove ora sorge il paese,e vi iniziarono la costruzione,oltre che delle loro case,anche di una Chiesa,dopo aver ottenuto dal principe di Tiriolo di poter coltivare ad enfiteusi i terreni appartenenti ai suoi feudi.Per questo fu costruito al centro del paese un grande magazzino per contenere le derrate e che successivamente diede il nome di Magazzino al rione dove esso sorge.A questa zona fu dato il nome di San Pietro a Tiriolo,che,dopo aver avuto l'autonomia amministrativa,fu cambiato in San Pietro Apostolo nel 1860,ed a ciò contribuì anche la sosta che il valoroso Giuseppe Garibaldi fece in questo paese il 28 del mese di agosto del 1860 in casa Tomaini nella sua trionfale avanzata verso il Napoletano durante l'eroica spedizione dei Mille.Generale che fu accolto molto benevolmente dalla popolazione Sanpietrese anche se c'era chi, stupito ed incredulo,osservava curioso dalle finestre socchiuse delle case,la strada gremita.Molta gente di S.Pietro si unì all'eroe dei due mondied il giorno dopo avvenne in Soveria Mannelli il grande disarmo Borbonico che contribuì a portare il nostro meridione verso la libertà,con l'annessione al Regno di Sardegna si diede vita all'Italia unita.Ma anche se l'Italia era fatta bisognava fare gli italiani.Basti infatti pensare che lo Stato Borbonico era uno stato del tirare a campare,nel senso che non opprimeva con molte tasse i suoi sudditi perchè le spese pubbliche erano quasi nulle.Ma lo Stato Italiano era appena fatto ed in più ingrandito ,non c'è la faceva,quindi,a tirare avanti così come stavano le cose ,mise allora delle tasse,le quali sembrarono molto aspre al popolo meridionale, ed istituì la coscrizione obbligatoria.Ciò diede vita al fenomeno del brigantaggio,che,dalle maggiori città dell'ex regno borbonico,si sviluppò in quasi tutti i paesini,raggiungendo anche il nostro.
Con lo scoppio della 1° Guerra Mondiale si ebbero per la popolazione del paese le prime grandi perdite,perdite che non vi furono soltanto,con l'applicazione della coscrizione obbligatoria,per la valorosa partecipazione al conflitto,ma anche nella popolazione civile a causa della diffusione,verso la fine del conflitto, di una epidemia mortale che fece molte vittime specie negli anziani e nei bambini,la Spagnola(si tramanda che i falegnami non riuscivano a costruire delle idonee bare,ma solo quattro tavole inchiodate e non vi era partecipazione al rito funebre per il pericolo di contagio).
Le vittime si moltiplicarono nel secondo conflitto mondiale specie per la partecipazione,insieme ai tedeschi,alla campagna russa.il conflitto fu vissuto direttamente da parte della popolazione sanpietrese,anche se i bombardamenti non interessarono il centro abitato,ma le campagne circostanti,per la ubicazione di un Hospedale militare nell'edificio delle scuole elementari (l'hospedale era contrassegnato con lo stemma della Croce Rossa Italiana sul tetto).
Negli anni 50, con l'abbandono di un'economia prettamente agricola,iniziò una vera e propria crisi occupazionale,per cui il paese fu interessato da una vasta ondata migratoria,verso l'Italia del nord,dove,per l'ampliamento del settore industriale,vi era una grande ricerca di manodopera,ondata che ridusse gli abitanti del paese dalle circa 3500 unità alla metà e che continuò anche se con minore entità,nei decenni successivi.
E' da sottolineare,altresì,che in un disastro ferroviario delle Ferrovie Calabro Lucane oggi Ferrovie Della Calabria il 23/12/1961,avutosi per il deragliamento di un vagone nella scarpata adiacente alla Fiumarella,morirono 7 persone residenti a S.Pietro Apostolo.
Politicamente,all'avvento della Repubblica ad oggi,i vari sindaci che si sono succeduti,hanno dato,chi più chi meno,una mano per portare il paese verso il progresso ed il benessere collettivo e per cercare di abbellirlo in ogni sua parte,a ciò basti pensare,ad esempio,alle strade costruite per snellire il traffico del centro cittadino ed ai lavori di recupero del centro storico.
Tratto dal libro Un paese dal nome imponente San Pietro Apostolo viaggio nella storia,nella vita,nelle tradizioni. Di Antonio Sacco e Antonio De Santis
Processione San Pietro Apostolo Aldifreda.
Arrivo alla ospedale civile di Caserta del simulacro di San Pietro Apostolo venerato in Aldifreda -CASERTA-
Pietro, l'apostolo della giunta. Caltagirone
Voglio raccontarvi un'altra storia.
Quella di Pietro, l'apostolo della giunta...
Da sempre, nell’immaginario collettivo, la festa di Pasqua è legata al ricordo di San Pietro che corre per annunciare alla Madonna che Gesù è risorto. La sua figura, imponente e gioiosa, dà inizio alla Festa secondo un rituale, quasi intimo e riservato, tramandato dalla famiglia che, con devozione e rispetto, lo custodisce durante l’anno. La vestizione della statua, il suo arrivo in Chiesa, il suo vagare per la città e il suo rientro, dopo la spartenza, sono qualcosa che non tutti conoscono e che vale la pena raccontare...
Un ringraziamento va al Comune di Caltagirone, nella persona del Sindaco Gino Ioppolo e dell'amico Antonio Montemagno, alle famiglie Pavone, Montalto e Pagliazzo per la pazienza e per la loro cortese disponibilità.
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Di antica tradizione è ‘A Giunta, dominata da una figura gigantesca di San Pietro che giunge in Piazza Municipio dall’omonima Chiesa, per andare incontro a Gesù Risorto e darne l’annuncio alla madre Maria. Da questo incontro la denominazione ‘a Giunta. La domenica di Pasqua a Caltagirone è una grande e sentita festa popolare che si svolge all'aperto, per le vie cittadine.
Si compone di due momenti 'a Giunta (l'incontro) e 'a Spartenza (la separazione), durante i quali i tre simulacri di San Pietro, del Cristo Risorto e della Madonna si incontrano e si separano.
La prima attestazione di questa festa risale al 1857 e precisamente ad una descrizione redatta dal dott. Giuseppe Libertini Guerrera. Tuttavia, la sua origine sembra essere più remota: databili al 1752, le notizie più antiche ne attribuiscono la paternità ai Padri Gesuiti.
Migliaia di cittadini e turisti assistono da ogni angolo della Piazza ma soprattutto la Scala Santa Maria del Monte appare come un'immensa platea dove ognuno va a cercarsi un posto per ammirare l'evento.
'A Giunta, certamente il momento più significativo e spettacolare della festa, è l'esito di un preciso percorso: San Pietro, uscito dalla chiesa omonima, dopo un breve tratto di strada, incontra con immensa gioia il Cristo Risorto; entrambi, risalendo la via Infermeria ed attraversando Piazza Umberto, si dirigono verso Piazza Municipio - il vero e proprio teatro dell'incontro - per dare il lieto annuncio alla Madonna.
Mossosi lentamente e con circospezione, come in cerca di qualcuno, San Pietro raggiunge l'inizio di via Luigi Sturzo dove scorge finalmente la Madonna. Avvolta in un manto nero in segno di lutto. Dinanzi a lei, la gigantesca statua si inchina tre volte, comunica l'avvenuta resurrezione del figlio e quindi corre velocemente verso Cristo per annunciare che la Madonna è al corrente dell'evento miracoloso. Madre e Figlio possono così incontrarsi al centro della piazza, al suono incessante delle campane; là, di fronte al Cristo Risorto, la Madonna depone il manto nero ed esegue tre inchini, mentre la folla, con grande giubilio, grida viva Maria.
San Pietro è un gigante di cartapesta, la cui genesi, non ricostruita con esattezza, appare plausibile collocare nel periodo della denominazione spagnola di fine Cinquecento. Nel 1797 la statua viene sottoposta a interventi di restauro affidati al pittore calatino Isidoro Boscari che si occupa della testa e delle mani come pure della coloritura a olio.
Il simulacro di San Pietro, alto circa tre metri, è costituito da una struttura in legno, cava all'interno per fare spazio al portatore, l'uomo che lo porta sulle spalle attraverso il centro storico, il giorno di Pasqua.
Vestito di una preziosa tunica viola e di un vivace e voluminoso mantello rosso, San Pietro stringe le chiavi del Paradiso nella mano sinistra, e, sul fianco dello stesso lato, conficcata nella cinta, porta una spada, a memoria del taglio dell'orecchio di un centurione romano.
Posto al centro del suo petto è l'elemento più importante: il pregevole reliquiario in filigrana d'argento realizzato da maestranze catanesi, contenente un piccolo frammento osseo del Santo.
Da oltre cento anni, il simulacro di San Pietro è custodito presso una famiglia di Caltagirone che provvede alla conservazione, cura e manutenzione dello stesso.
comune.caltagirone.ct.it
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Francesco Scelba
facebook.com/scelbafrancesco
+39 333 4340281
Calascibetta 6/08/2018 Processione di San Pietro apostolo Santo patrono della Città di Calascibetta.
Festa SS. Pietro e Paolo 2014 - Galatina (Le)
Ogni anno in occasione della Festa dei Santi protettori Pietro e Paolo, la comunità di Galatina rinnova la propria fede e rievoca l'antico rito del tarantismo simbolo della tradizione.
Anche quando siamo in vacanza non riusciamo a star fermi e abbiamo voluto omaggiare questa Festa con questo piccolo video ricordo.
Musica: Officina Zoè Santu Paulu II (Terra, 1997)
videowilditalia.it
Pedaso, Chiesa di Santa Maria e San Pietro apostolo detta la Chiesolina (manortiz)
Verso la fine del XVIII secolo il Castrum di Pedaso,
con la chiesa di S. Grifone e la torre di guardia,
stava lentamente franando dal monte Serrone
verso il mare.
Gli abitanti fecero allora una supplica alla Chiesa,
essendo le Marche un feudo dello Stato Pontificio,
affinché l’abitato fosse trasferito dal monte vicino
alla riva del mare.
Il papa Pio VI accolse la supplica e venne incaricato
l’architetto Pietro Augustoni di creare un progetto
che prevedeva la costruzione in pianura di 18 case.
Queste furono edificate in due file parallele lungo
la strada Lauretana, chiamata così perché percorsa dai pellegrini che partivano per andare ad
onorare la Casa della Madonna Nera a Loreto.
La bolla Papale richiedeva inoltre la costruzione di una Chiesa, con un piccolo campanile e due
campane di diversa grandezza e suono, che venne edificata a forma “greca” sui ruderi di un’antica
Chiesa del XIII secolo chiamata S. Croce.
La prima pietra per la costruzione della “Chiesolina” fu posta il primo agosto 1795 ed il 29 giugno
1797, in concomitanza alla festa di S. Pietro pescatore, venne solennemente celebrata la prima SS.
Messa in contrada Storta di S. Croce.
La scelta del patrono apparve particolarmente idonea per la protezione dei nuovi abitanti della
marina, che da contadini naturalmente divenivano pescatori.
In un secondo momento la chiesa venne dedicata anche alla Madonna, in quanto molto venerata
dai pedasini.
Internamente ben rifinita, presenta un soffitto istoriato con stucchi, artistiche tinteggiature e
decorazioni in oro zecchino.
L’altare maggiore, dove nella nicchia si esponeva il SS. Sacramento, è in muratura decorato in finto
marmo e circondato da un bel coro in legno dove sedevano le confraternite della Madonna
Addolorata, di S. Maria Assunta in cielo e del SS. Sacramento.
FESTA DEI SANTI PIETRO E PAOLO PATRONI DI PETRALIA SOPRANA-29 GIUGNO 2019
Film completo in HD Gli Atti degli Apostoli - Verso per verso !
E Gesù, una volta resuscitato, operava con gli apostoli, confermando la parola con miracoli che gli apostoli facevano nel nome di Gesù Cristo il Signore secondo la promessa: nel mio nome scacceranno demoni, parleranno in altre lingue e imporranno le mani sugli ammalati ed essi guariranno (Vangelo di Marco capitolo 16)
Capitolo 1: Gesù dopo che è resuscitato si presenta vivente agli apostoli, parlando con loro e mangiando con loro; Gesù comanda agli apostoli di rimanere a Gerusalemme in preghiera e in attesa della discesa dello Spirito santo su di loro; Gesù lascia i discepoli salendo in cielo e sedendosi alla destra di Dio; i discepoli di Gesù pregano per ricevere lo Spirito santo per 10 giorni; la scelta di Mattia come dodicesimo apostolo.
Capitolo 2: lo Spirito santo scende nel giorno della pentecoste e tutti sono battezzati cioè immersi e riempiti nello Spirito santo e parlano in altre lingue; predicazione dell’apostolo Pietro; le prime conversioni e i primi battesimi in acqua, la chiesa cristiana inizia ad espandersi;
Capitolo 3: Guarigione di uno zoppo; discorso di Pietro nel tempio;
Capitolo 4: l’arresto di Pietro e Giovanni; il loro coraggio dinnanzi al sinedrio! La preghiera di fede e di zelo dei discepoli che non si fermano davanti alle minacce e alla persecuzione. I credenti si aiutano nelle difficoltà e mettono dei loro beni in comune.
Capitolo 5: Anania e Saffira muoiono davanti a Pietro per aver mentito; numerose guarigioni, secondo arresto degli apostoli; un angelo di Dio li libera dalla prigione;
Capitolo 6: istituzione dei diaconi; l’opera e la testimonianza di Stefano; Stefano viene arrestato;
Capitolo 7: discorso di Stefano; Stefano viene ucciso;
Capitolo 8: persecuzione della chiesa; Filippo evangelizza la Samaria; i battesimi in Samaria e simone il mago; Filippo evangelizza un ministro della regina di Etiopia;
Capitolo 9: Gesù appare a Saulo: la conversione di Saulo da Tarso; Saulo viene perseguitato; miracoli operati da Pietro;
Capitolo 10: Dio manda Pietro a predicare anche agli stranieri ( non ebrei); Conversione di Cornelio e dei suoi parenti e amici; lo Spirito santo scende mentre Pietro predica;
Capitolo 11: Pietro accusato di aver battezzato dei stranieri; Pietro si giustifica; i credenti perseguitati evangelizzano: nasce una grande chiesa ad Antiochia di Siria;
Capitolo 12: Erode fa uccidere l’apostolo Giacomo fratello di Giovanni; Dio manda un angelo a liberare Pietro dal carcere;
Capitolo 13: Dio manda Saulo e Barnaba in missione; primo viaggio missionario: il cristianesimo si diffonde in Siria e in Turchia;
Capitolo 14: Paolo e Barnaba a Iconio, Listra, Derba; Paolo viene lapidato ;
Capitolo 15: Il primo concilio della chiesa cristiana a Gerusalemme; secondo viaggio missionario;
Capitolo 16: Timoteo si unisce a Paolo; Dio manda Paolo in Grecia a Filippi; Liberazione di una donna posseduta da uno spirito maligno; Paolo e Sila in prigione; conversione del carceriere;
Capitolo 17: Evangelizzazione in tutta la Grecia; discorso di Paolo ad Atene;
Capitolo 18: Paolo a Corinto; terzo viaggio missionario;
Capitolo 19: Paolo ad Efeso; i commercianti insorgono contro Paolo che predicava contro gli idoli;
Capitolo 20: discorso di Paolo ai credenti di Efeso;
Capitolo 21: Paolo visita Gerusalemme e viene arrestato;
Capitolo 22: discorso di Paolo agli Ebrei a Gerusalemme;
Capitolo 23: discorso di Paolo davanti al sinedrio; congiura contro Paolo;
Capitolo 24: Paolo viene accusato davanti al governatore Felice;
Capitolo 25: Paolo davanti a Festo il nuovo governatore;
Capitolo 26: Discorso di Paolo al re Agrippa;
Capitolo 27: Paolo viene inviato a Roma; la tempesta e il naufragio;
Capitolo 28. Paolo a Malta; numerose guarigioni; Paolo a Roma;
Film sui Vangeli , Atti degli apostoli, Testimonianze e tanto altro! Italian Christian movies:
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Film su tutto il libro degli Atti degli apostoli: Dopo la resurrezione di Gesù, Egli spande lo Spirito santo sui credenti e li manda in tutto il mondo. I miracoli potenti, le conversioni, le parole degli apostoli, le persecuzioni, le liberazioni miracolose. L'inizio del cristianesimo
ATTI 4: 12 E in nessun altro è la salvezza; poiché non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad esser salvati.
GIOVANNI 3:16 Poiché Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
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Petralia Soprana (PA) - SS. Pietro e Paolo - 2018
Processione dei SS. Apostoli Pietro e Paolo preceduti dalle statue dei santi provenienti dalle varie chiese di Petralia Soprana e dalle borgate e la partecipazione di “tamburinari e stinnardiri supranisi”.
Video di Salvatore Machi'
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Campane della Chiesa della Natività di Maria in Stra (VE) | 3 | - Suonata feriale | v.63
Chiesa parrocchiale della Natività della Beata Vergine Maria in Stra (Venezia)
Diocesi di Padova
Vicariato di Vigonovo
Suonate come richiamo per la Santa Messa feriale nella festa di Santa Caterina da Siena, dottore della Chiesa, Patrona d'Italia e d'Europa, delle ore 19 - 29 aprile 2019:
[ 02:00 ] Battiore e distesa delle tre campane maggiori delle ore 18.30
[ 05:30 ] Distesa della campana minore delle ore 18.45
Concerto di 4 campane all'ambrosiano veloce in scala diatonica di Fa3, fuse da diversi fonditori in anni diversi, gestite da un programmatore Jubileum Computer Bells, in manutenzione dalla Giacometti di Legnaro (PD).
Dati:
1 campana: nota: Fa3
fusa da Daciano Colbachini e Figli di Padova nel 1926
peso: 680 kg
denominazione: (?)
dedicata a: (?)
iscrizioni: (?)
2 campana: nota: Sol3
fusa da Pietro Colbachini e Figli di Bassano nel 1900
peso: 485 kg
denominazione: (?)
dedicata a: (?)
iscrizioni: (?)
3 campana: nota: La3
fusa da Pietro Colbachini e Figli di Bassano nel 1900
peso: 340 kg
denominazione: (?)
dedicata a: (?)
iscrizioni: (?)
4 campana: nota: Sib3
fusa da Daciano Colbachini e figli di Padova nel 1926
peso: 240 kg
denominazione: (?)
dedicata a: (?)
iscrizioni: (?)
Ciao e al prossimo video...
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Musica presente nel video:
Ave Maria - Arcadelt
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